Capitali scandinave in famiglia
Parte I: Go to Oslo
Oslo-Stoccolma “Two is meglio che uan” diceva un giovanissimo Stefano Accorsi in una nota pubblicità anni ’90. Infatti quando la calura estiva è insopportabile vuoi solo un po’ di fresco. E cosa c’è di meglio che visitare non una, ma ben due capitali della penisola scandinava?
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Volo KLM Catania to Oslo, 5 ore e 45 con scalo ad Amsterdam, arrivando alle 23:30 (non c’è fuso orario) decidiamo, avendo una bimba di 18 mesi, di prendere una stanza per 1 notte in zona in quanto l’aeroporto internazionale di Oslo distanza quasi 50 km dal centro. MAI scelta fu più giusta! L’aereoporto fornisce dei biglietti speciali per bus che fermano solo negli hotel di zona, al costo di 70 nok a corsa, basta vedere nelle macchinette antistanti al Track 38/39 il nome dell’hotel. Abbiamo scelto il Best Western Oslo Airport, la camera carina ma quello che mi ha stupito di più è stata la sala colazione, davvero grande e con tanta scelta. Il mattino seguente torniamo in aeroporto per fare il biglietto del treno (flybussen#rooters) e l’Oslo city pass per 48 ore.
Day 1
Scendiamo alla stazione centrale, bellissima, appena fuori capiamo che la maggior parte delle attrazioni è lì intorno, pertanto andiamo in hotel, che si trova a poche fermate di metropolitana (Toyen) il norwegian appartaments ft. Best Western. Si trova a pochi passi a piedi dal Munch museet. Liberi dalle valige si va alla scoperta della città, non vi nascondo che Oslo è vergognosamente cara, quindi è bene partire preparati. Prima tappa il teatro dell’opera, un esempio di architettura che si può percorrere liberamente in lungo ed in largo, ricorda la forma di un iceberg e dalla sua vetta si gode del panorama di tutto il fiordo di Oslo.
Il tempo cambia ed inizia a piovere. Ci fiondiamo all’interno della stazione centrale che ha un grande centro commerciale all’interno e facciamo una pausa pranzo con 2 Baguette, al modi costo di 20 euro. Decidiamo di andare nella penisola di Bygdoy, dove sono ubicati ben 3 musei, almeno siamo al riparo dalla pioggia insistente. Prendiamo il bus n.30, solo 19 fermate per il Viking ship museum, ed il norsk folkemuseum (gratuiti con la Oslo pass). Quest’ultimo è simile a quello di Skansen a Stoccolma, di cui parlerò successivamente. Torniamo a casa per un ristoro prima di uscire per cena, infatti, anche in questo viaggio non è mancata la visita all’Hard Rock Cafè (20% di sconto con la Oslo pass). Quello di Oslo si trova nella strada monumentale di Karl Johans che dalla stazione porta al palazzo reale. Lungo la via si trova anche il Parlamento, il National theatre, la cattedrale e le indicazioni per il National Gallery con il famosissimo Urlo di Munk (gratuito con la Oslo pass, inoltre nelle vicinanze c’è il magic ice bar simile a quello di Stoccolma) ed il City Hall (municipio). Luoghi bellissimi e da non perdere.
Day 2
Il giorno seguente facciamo scorpacciata di tutte quest’ultime attrazioni, in particolare il Radhuset, dove designano i nobel. E’ caratterizzato da enormi mosaici che rappresentano simboli di pace. Si può visitare gratuitamente e non mancano occasioni di fotografare matrimoni di tutti i tipi. Al molo n.3 si prende il Ferry to the Museums gratuito con la Oslo pass, porta velocemente alla penisola di Bygodoy. Stavolta vediamo tutto l’Oslo Fjord con il battello. La nostra è la 2 fermata per la Polar ship Fram (gratuito con la Oslo Pass), museo che consiglio perché permette di entrare all’interno della Fram con cui è stato scoperto il polo sud. Purtroppo alle 18:00 quasi tutti i musei chiudono, così decidiamo di vedere spazi aperti, anche perché il tempo è migliorato e il sole fa capolino tra le nuvole. Stavolta la meta è Vigelandsparken, un luogo magico. E’ interessante cercare tra le statue quella della “testa Calda” ovvero un bimbo molto arrabbiato. Pare che toccarlo porti fortuna. In lontananza si sentono dal frognerbadet le esibizioni dei tuffatori.
Torniamo a Toyen con il bus n.20 e passiamo da tutte le zone meno turistiche della città. Quello che fa specie è incontrare le persone con il maglione di lana il 18 di agosto, non immaginiamo come sia il clima invernale, ma del resto tra i luoghi da visitare c’è il trampolino invernale di Holmenhollen. Ci prepariamo per cena e dato che le cucine chiudono presto decidiamo di rimanere in zona Toyen, l’unico posto che ci permette di sederci a mangiare è il thailandese, ottime le wok con riso – pollo e le tempura di gamberi.
day 3
Ci rimane da vedere il museo Munch. Dopo aver visto l’urlo vogliamo vedere altre opere del pittore, e finiamo in bellezza all’Akershus Slott, in tempo per prendere il treno che collega Oslo a Stoccolma. Consiglio di utilizzare il treno perché a conti fatti si impiega lo stesso tempo per il centro città e il costo del biglietto preso online è di soli 35 euro a persona (si evitano 2 bus navetta per /dall’aereoporto, 1 ora di controlli sicurezza e check-in oltre al tempo per il ritiro all’aereoporto dei bagagli). Si cambia a Flemingsberg il treno con la metro T-36 (linea rosa), direzione stockholmcity, anche se la nostra fermata è odenplan dove si trova il l’hotel Ibis Style.
Il Meglio di Oslo da non perdere
– Den Norske Opera & Ballett
– Nationalgalleriet
– Ferry to museums e i 3 musei, in particolare la Fram – il palazzo reale – Vigelandspark – la City Hall.