Cap Corse: il fattore “C”

Alla scoperta della Corsica più vera
Scritto da: diniantonio
cap corse: il fattore c
Partenza il: 07/07/2011
Ritorno il: 17/07/2011
Viaggiatori: 2
Spesa: 2000 €
“C”, come avrete capito, non sta per Corsica. E’ quel fattore che aiuta in tante cose e anche nelle vacanze. A noi la Corsica, o meglio il Cap Corse, il “dito” che sembra indicare il Nord, è piaciuta moltissimo.

Ci sarebbe piaciuta molto di più se per 4 giorni non avesse imperversato un maestrale eccezionale (gli abitanti del posto hanno detto che erano le condizioni climatiche di fine aprile, ed eravamo a fine luglio) che ha reso impraticabile tutta la costa Ovest e difficile in alcuni momenti stare in spiaggia nella costa Est.

Per altri 4 giorni il fattore “C” è stato favorevole e la vacanza è stata fantastica.

Per andare in Corsica abbiamo utilizzato Corsica Ferries (4 ore da Livorno a Bastia). Biglietti presi su internet: andata (sabato) 2 persone + auto 260 euro; ritorno (martedì) 70 euro. Facile notare che converrebbe viaggiare a metà settimana.

Cap Corse

Abbiamo fatto 750 km in 10 giorni, visitando tutta la costa da Bastia a Saint Florent. Quello che colpisce di questa regione della Corsica è il verde intenso che dal blu azzurro del mare sale veloce in montagne che in breve raggiungono anche i mille metri. E le montagne sono costellate di piccoli paesini, spesso non più di 10 case con annessa torre e chiesetta, che hanno mantenuto un’atmosfera antica. Basta vedere le persone del posto, anziani, ma non solo, che la sera si ritrovano nelle piazze dei paesi a giocare a bocce, lo sport nazionale. Si respira serenità in ogni angolo e il maquis (la macchia mediterranea) emana odori indimenticabili. La viabilità è quella tipica di montagna, tante curve e fondo stradale non sempre impeccabile. I tempi di percorrenza si allungano perché è difficile aumentare la velocità, oltre che pericoloso. I carburanti costano meno che in Italia, le pompe di benzina non sono molte e spesso non hanno il self service (quindi bisogna fare benzina in orario diurno). Elettricità: le prese a due spinotti non hanno problemi, ma se avete qualche strumento (es. PC) con presa a tre spinotti ci vuole il riduttore francese. Lingua: il corso è un misto di italiano/sardo/genovese/francese. In molti capiscono l’italiano, ma c’è anche chi parla solo il francese. I corsi sono comunque gentili e ospitali e non avrete problemi a farvi capire. Spese: la Corsica è cara. Il Cap Corse costa quanto una media località di mare italiana.

Alloggio – Abbiamo dormito all’Hotel Marina d’Oro a Macinaggio. Il paese, vento a parte, ci è piaciuto moltissimo e l’albergo ha una posizione strategica di fronte al porto turistico. La vista dal balcone è straordinaria. Hotel ottimo: stanza molto grande e bagno davvero spazioso. Tutto molto pulito e ristrutturato di recente. Abbiamo prenotato su www.booking.com spendendo 100 euro a notte. La prima colazione è a pagamento (8 euro), un po’ monotona, ma molto abbondante.

Spiagge

Sulle guide turistiche non troverete indicate molte spiagge. Ma invece ci sono! Scordatevi le file di ombrelloni e sdraio, le spiagge attrezzate sono veramente poche. Le spiagge di sabbia, a volte miste a ciottoli, sono nel versante Est e sulla punta del Cap Corse. Ad Ovest scogli o spiagge di ciottoli. Eccezion fatta per Saint Florent dove c’è la sabbia. Ci sono poi tante piccole insenature, baie, scogli dove si può scendere da sentieri e viottoli. Ma vediamo nel dettaglio.

Tamarone – Spiaggia di sabbia situata nel versante Est in una piccola baia 2 km a nord di Macinaggio. Si raggiunge in auto attraverso un strada che è sterrata per metà. Ci sono due snack-bar/ristoranti, ma – incredibile – nessun servizio igienico. Qui inizia il Parco Naturale dell’isola Finocchiarola ed anche il celebre sentiero di trekking dei Doganieri.

Spiaggia di Ampuglia (Marina di Pietracorbara) – E’ forse la spiaggia più divertente. Versante Est. Qui ci sono tre bar/Ristoranti (con bagno!) che noleggiano anche lettini e ombrelloni. Spiaggia di sabbia e qualche sasso.

Meria – Piccola spiaggia posta in una splendida baia ad Est dominata da una torre di avvistamento genovese. Ci sono un po’ di alghe secche, ma è un luogo riparato in caso di vento.

Marina di Sisco – Sempre ad Est, una piccola spiaggia di ciottoli, ben riparata.

Macinaggio – Un vero peccato. La baia attaccata al paese (a Nord) è bellissima, ma la spiaggia è sporca, piena di alghe secche e non curata. Basterebbe poco per renderla fruibile (e comunque ci vanno in tanti).

Barcaggio – Siamo sulla punta del “dito”, di fronte c’è l’isola della Giraglia. E’ una spiaggia affascinante per diversi motivi. Ci si arriva deviando da Ersa lungo la strada che collega Barcaggio a Rogliano e Centuri Port. Dopo Ersa strada stretta, ma ottimo fondo. A Barcaggio parcheggio a pagamento (2 €). La spiaggia è lunga, ci sono un paio di bar/ristoranti (anche qua senza bagno!), un misto di sabbia e sassi, ma la caratteristica principale è la presenza di mucche. Si, ci sono mucche sul bagnasciuga che, incuranti dei bagnanti, passeggiano in riva al mare. Sono ormai una vera e propria attrazione turistica. La spiaggia è attraversata dal Sentiero dei Doganieri. Alle spalle, sulla destra c’è uno spettacolo naturale singolare: il vento ha creato una duna di sabbia che si è infilata per circa 300 metri dentro al maquis. Andare sul posto è bellissimo, sembra un altro mondo, un contatto diretto con la natura selvaggia. Ho notato tracce di cinghiali (a circa 50 metri dal mare) e ci sono anche i serpenti, ne ho trovato uno morto di discrete dimensioni. Ma l’animale più pericoloso è sempre l’uomo visto che ci sono anche bossoli di cartucce di cacciatori.

Centuri – Prima del bellissimo porto, c’è una spiaggia di sassi. Sembrava carina, ma siamo sulla costa Ovest e il mare agitato a noi ha impedito di “provarla”.

Nonza – Celebre spiaggia dell’Ovest, fatta di sassi neri provenienti da una vicina cava ora chiusa. La spiaggia è piena di scritte create dai turisti nel tempo con sassi bianchi. Vi si accede in auto da una stradina a nord di Nonza.

Saint Florent – Pur essendo sulla costa Ovest, la più battuta dai venti, Saint Florent è all’interno di un’insenatura e rappresenta un piccolo paradiso.

La spiaggia della Roya (a sud del paese) è molto bella, l’acqua cristallina e piena di pesci. Per i servizi igienici c’è solo un campeggio.

Saleccia – E’ considerata i Caraibi della Corsica. Ci si arriva in barca da Saint Florent. Ci si arriva… se non c’è troppo vento. Noi non siamo riusciti ad andare, il servizio barche era sospeso. Peccato, dalle foto sembra fantastica.

Da vedere

Non abbiamo dedicato molto tempo a Bastia (tipica cittadina portuale), per il resto segnaliamo sicuramente Nonza (splendido paesino arroccato sul mare), Rogliano (centro storico), Tomino (bello anche per i panorami), Centuri Port (tipico villaggio di pescatori di aragoste), Pino (paese all’interno), Erbalunga (molto bella la piazzetta e la passeggiata fino alla torre sul mare), Porticciolo (graziosa località sul mare), Macinaggio (il più grande porto turistico del Nord, 500 abitanti in inverno, circa 2000 in estate), Saint Florent (stazione balneare molto bella. Un po’ turistica, ma da vedere), Patrimonio (la capitale del vino a due passi dal mare).

Mangiare

La cucina corsa ha ricordato a me la cucina della Garfagnana per la presenza delle castagne, affettati e cinghiale. Il broccio è una ricotta locale molto utilizzata, e ci sono altri prelibati formaggi. Ovviamente, negli ultimi anni si è molto spostata sul pesce, sempre fresco. Molta cura nella presentazione dei piatti anche nei ristoranti più piccoli. Pasta e pizza non sono imitazioni italiane, ma piatti che fanno parte della cucina locale. Per risparmiare, spesso conviene prendere uno dei menù indicati, che sono comunque abbondanti. Si può spendere da un minimo di 20 ad un massimo di 40 euro a testa. La soup de poissons è buonissima e la troverete ovunque.

A Macinaggio segnaliamo nell’ordine: Vela d’Oro (molto curato), Osteria di U Portu (piatti abbondanti), Les isles (impeccabile e in riva al porto). Triglie ottime da U Culombu, mentre non consigliamo U Lampione. A Saint Florent abbiamo mangiato bene alla Maison des Pizzas (non si mangia solo la pizza). Ottimo è anche Le Caraibo sulla spiaggia di Pietracorbara. A Centuri Port si va a mangiare l’aragosta: da Macciotta 35 euro a testa per un menù che prevede 200 grammi di ottima aragosta. Infine a Rogliano merita una visita gastronomica il Sant’Agnellu, carne o pesce non rimarrete delusi. Per bere ci sono ottimi vini locali (molto quotato il rosé ed anche il moscato di Patromonio) e tre tipi di birra locale (Pietra – con castagne; Colomba – birra bianca, Serena – bionda). Esiste anche la Corsica Cola. Tutto costa molto meno dell’acqua minerale, come sempre in Francia.



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