Candelara e dintorni

La magia del Natale vissuta in un'atmosfera suggestiva di altri tempi.
Scritto da: btmifo
candelara e dintorni
Partenza il: 05/12/2009
Ritorno il: 07/12/2009
Viaggiatori: 4
Spesa: 500 €
1^ Giornata – 5/12/09: Candelara Partenza in mattinata e arrivo per pranzo all’Hotel Royal di Pesaro (3 stelle), situato nel centro storico, che sarà la nostra base per tutta la gita. Buon rapporto qualità/prezzo. Dopo aver pranzato e riposato, partenza per Candelara, dove ha inizio la sesta edizione di “Candele a Candelara”, la festa dedicata alle fiammelle di cera che animerà il centro dell’antico borgo medioevale. Arriviamo intorno alle 17 giusto in tempo per andare all’officina di Babbo Natale, dove sono allestiti laboratori di cartonage, creta e candele e grazie alla presenza di addetti, vestiti da folletti, i nostri piccoli possono preparare simpatiche letterine da consegnare a Babbo Natale, disponibile per ognuno di loro a fare una foto e ricambiare con un simpatico cadeu. Nel frattempo assistiamo al primo dei tre spegnimenti dell’illuminazione pubblica (17:30, gli altri sono previsti alle 18:30 e 19:30), che per venti minuti crea un’atmosfera davvero magica e suggestiva (sembra vivere i tempi medioevali); infatti, il paese è illuminato solo dalle candele che adornano il borgo e dalle luci delle tante casette di legno, ricche di prodotti artigianali, che formano per tutta la città un mercatino natalizio a cielo aperto davvero unico. L’atmosfera e la temperatura sono davvero natalizie (passano di tanto in tanto cantastorie, zampognari e banda musicale di babbo natale). Dopo aver girato il borgo, percorrendo quella che viene definita la via dei Presepi, dove si potranno ammirare natività realizzate da artigiani di ogni parte d’Italia con i più diversi materiali (cera, legno, pietra, terracotta,ceramica, argento, sughero), decidiamo di rifugiarci presso la tendo-struttura riscaldata, dove prendiamo delle ottime piadine farcite e del buon vin brulè. Rientriamo in serata in albergo. 2^ Giornata – 6/12/09: San Marino e Borgo San Leo Facciamo colazione e ci dirigiamo verso San Marino, la prima delle nostre due mete giornaliere, l’altra sarà San Leo. Entrambe le città devono la loro origine a due religiosi e abili tagliatori di pietra provenienti dalla Dalmazia, Marino e Leo, che furono arruolati dagli imperatori romani dell’epoca (257 d.C.), Diocleziano e Massimiano, per ricostruire le mura di Rimini. Terminati i lavori di riedificazione, i due amici si dedicarono alla predicazione del Vangelo, fino al momento in cui decisero di ritirarsi l’uno sul monte Feretrio (oggi dal suo nome chiamato San Leo), l’altro sul monte Titano, dove sorge appunto la Repubblica di San Marino, un piccolo stato diventato patrimonio dell’umanità. Iniziamo la nostra visita dal centro storico, più precisamente dal Palazzo del Governo, sede del potere rappresentato dai capitani Reggenti in carica per un periodo non superiore ai sei mesi. Dopo aver fatto delle foto, ci dirigiamo verso la seconda delle tre Torri, ma prima ci fermiamo alla casa di Babbo Natale, Snow Globe, allestita come una magica bolla di sapone, dove i nostri bambini hanno l’occasione di partecipare a laboratori natalizi, per creare biscottini colorati e giocattoli oppure ascoltare fiabe e racconti nell’Angolo delle Fiabe e fare una foto con le fatine e Babbo Natale. Dopo essere riuscito a convincere i piccoli ad uscire dalla struttura, arriviamo alla seconda torre, detta Cesta o Fratta, che sorge sulla vetta più alta del Titano (755 m). Era utilizzata come torre d’avvistamento già in epoca romana. Oggi è sede del Museo delle armi antiche e vale assolutamente la pena visitarla perché ospita una delle più complete raccolte di armi che si possano trovare. Siamo stanchi e abbiamo fame, ma decidiamo di visitare comunque l’altra torre visitabile, la prima (la terza non è aperta al pubblico), Guaita, che è la maggiore nonché la più antica delle tre rocche che dominano la città. Dopodiché pranziamo in uno dei tanti affollatissimi ristoranti, dove prendiamo una pizza. Prima di andare via, dopo aver girato per le strade principali della città, visitiamo la Chiesa di San Francesco con la splendida pinacoteca-museo situata al suo interno. Nel tardo pomeriggio ci dirigiamo verso San Leo, dove visiteremo la splendida fortezza, oltre che molto bella, celebre per aver ospitato tra i tanti prigionieri Giuseppe Balsamo conte di Cagliostro. Il panorama da quassù è davvero suggestivo (si vede in lontananza San Marino). Ma il castello non è l’unica cosa da vedere a San Leo. Infatti, anche se è calata la sera, decidiamo di scendere in paese per vedere il Palazzo del Comune con le sue forme barocche, il Palazzo Severini Nardini e una bella fontana. Sempre sulla piazza c’è la Pieve del IX secolo con interessantissime absidi. Infine visitiamo il bellissimo Duomo romanico con torre e cripta triabsidata.Prima di andare via, facciamo delle splendide foto notturne dal basso del castello tutto illuminato. 3^ Giornata – 7/12/09: Urbino Ultimo giorno. Colazione in albergo e partenza per Urbino, dove arriviamo in mattinata e sostiamo vicino alla Porta Valbona, la principale porta d’accesso alla città. Eretta nella forma attuale nel 1621 per le nozze del futuro duca Federico Ubaldo Della Rovere con Claudia de’Medici. Risaliamo verso il centro storico, diretti verso il celebre Palazzo Ducale, uno dei più interessanti esempi architettonici ed artistici dell’intero Rinascimento italiano. Il palazzo è sede della Galleria nazionale delle Marche, ed è caratteristico per i torricini che ne delimitano la parte posteriore. Decidiamo di visitare la mostra permanente della Galleria, che ospita, oltrechè grandi capolavori del Rinascimento nei diversi appartamenti, la famosa opera di Leon Battista Alberti e Luciano Laurana, la Città Ideale. Dopo aver passato l’intera mattinata a visitare la Galleria, ci dirigiamo di fronte per visitare Il Duomo, di stile neoclassico, che ospita un bellissimo presepe al suo interno. Si è fatta ora di pranzare, così ci fermiamo nel piazzale Ducale in un ristorante, di cui non ricordo il nome, perché è stata davvero allucinante l’esperienza di pranzare lì (una disorganizzazione mai vista, ci sono stati serviti dopo tanto tempo di attesa prima i secondi e poi i primi). Nel pomeriggio, visto che ha incominciato a piovere e che avremmo dovuto affrontare il viaggio di ritorno, dopo aver girato per il centro e visto da fuori la bella Chiesa di San Francesco, risalente al XIII secolo ma sistemata nella forma attuale nel 1742 dall’architetto Vanvitelli Luigi, famoso per aver dato vita alla nostra Reggia di Caserta, decidiamo di partire per rientrare alla base, concludendo così questa bella gita natalizia, che vi consiglio vivamente di fare.


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