Canada & Usa

Viaggio itinerante (ma soprattutto indimenticabile) tra il Canada e gli States
Scritto da: fr@nci
canada & usa
Partenza il: 19/08/2014
Ritorno il: 05/09/2014
Viaggiatori: 2
Spesa: 2000 €
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Rientrati da poco in Italia da questo fantastico viaggio durato all’incirca 18 giorni, ho deciso di scrivere il mio primo diario di viaggio… per tutti i turisti curiosi, ma soprattutto per condividere ed essere chissà d’aiuto a chi volesse come noi fare un tour negli States.

Si parte il 19 agosto da Roma Fiumicino, destinazione Toronto. Partenza ore 15.30. Arrivo ore 19.30.

Abbiamo viaggiato in business (grazie anche alla fortuna di aver comprato il volo con le miglia a disposizione) e quindi siamo arrivati a destinazione abbastanza riposati, anche se abbiamo dovuto attendere più di un’ora l’arrivo del bagaglio. Sbrigate tutte le formalità e recuperati i bagagli ci dirigiamo ai taxi. È incredibile come in tutto il viaggio avremmo potuto fare a meno dei contanti, la carta di credito è accettata ovunque e per qualsiasi importo. Eccoci finalmente nel nostro hotel Victoria, in pieno centro (Yonge St), posizione ottima per visitare a piedi la città. Purtroppo il tempo non è dei migliori a Toronto, ma devo dire che a parte la pioggerellina del primo giorno, siamo stati abbastanza fortunati per tutto il viaggio. Abbiamo dedicato a Toronto due giorni pieni che sono a nostro avviso sufficienti. In giro per Toronto andiamo alla scoperta dei suoi quartieri carini, strani e affascinanti. Passando per Chinatown (sembra davvero di essere in Cina) arriviamo a Kensington Market..un quartiere a metà tra l’hippie e il vintage, sembra di essere ritornati negli anni ’60. Proseguendo per Dundas St. giungiamo a Dundas Square dove è in corso una manifestazione promozionale, con giochi e gadget per tutti. In serata andiamo a Harbour Front, lungolago carino per una passeggiata e un drink in uno dei pub della zona. Il giorno dopo (finalmente sole e caldo) facciamo un giro in zona CN Tower nonché un tour guidato nel Rogers Centre, stadio di baseball dei Blue Jays. E per finire passeggiata a Distillery District, zona storica (edifici di epoca vittoriana) ex fabbrica di birra riqualificata che ora ospita bar, ristoranti, gelaterie, boutique e gallerie d’arte, dove decidiamo di fare un bell’aperitivo con ostriche e birra!

Da Toronto a Niagara Falls

Partiamo presto da Toronto, raggiungiamo a piedi la stazione dei treni (Union Station, biglietti comprati il giorno prima in stazione) dove alle 8.20 del mattino parte il nostro treno per Niagara. Arriviamo dopo circa un’oretta, prendiamo un taxi e raggiungiamo il b&b Nataya. Che dire, credo sia stato l’alloggio più carino, pulito, premuroso di tutto il viaggio. George ci accoglie alle 10.30 del mattino consegnandoci già le chiavi della stanza. Subito alla scoperta delle cascate. Il lato canadese, con nostro grande stupore, lascia un po’ a desiderare. Poco naturalistico ma soprattutto denso di hotel, casinò, luna park con tanto di ruota panoramica, insomma cose che non ti aspetti proprio di vedere in una zona dove la natura dovrebbe regnare incontrastata. In un giorno si riesce benissimo a vedere sia il lato canadese che quello statunitense delle cascate. La fila è un po’ lunghetta alla dogana, ma alla fine riusciamo a varcare il confine e a vedere le cascate dall’altro versante che promettono viste mozzafiato. Decidiamo di non fare nessun percorso o giro particolare (come la barca mind of the mist) avendoli già fatti tra l’altro a Iguaçu (cascate tra il Brasile e l’Argentina), queste sì spettacolari. In serata ci aspettano le luci abbaglianti di Niagara e un salto al casinò. Prima di abbandonare Niagara, George ci serve la colazione in camera, sul balconcino, che gustiamo con piacere.

Negli States, verso la Pennsylvania

Prendiamo un taxi e ci dirigiamo a Niagara, lato statunitense, dove dall’Italia abbiamo noleggiato una macchina alla Hertz. Siamo pronti, con la nostra Nissan, targata California ci addentriamo negli Stati Uniti, alla ricerca degli Amish. Questa era l’unica tappa non prenotata dall’Italia, in cerca di una fattoria Amish abbiamo dovuto ripiegare su un hotel sulla statale, ormai stanchi dopo circa 600 km. Siamo stati ripagati però il giorno dopo. Abbiamo infatti fatto un tour nella terra degli Amish, tra fattorie e campi smisurati e pranzato in un ristorante tipico (Good ‘n Plenty), un tradizionale all you can eat family style. Da provare un dolce tipico amish, lo shoofly (una sorta di torta di mele e cannella) da cosa deriva il nome? Dal movimento che le donne facevano per cacciar via le mosche che tentavano di avvicinarsi al dolce messo sulle finestre per raffreddare (quindi: shoo-fly).

Da Lancaster a Philadelphia

Soddisfatti della visita alla contea Amish, si parte per Philadelphia. Arriviamo in hotel, l’Hampton Inn, nel tardo pomeriggio. In serata ci concediamo una cenetta romantica in un ottimo ristorante di carne (The Capital Grill). Il giorno dopo visitiamo la City Hall e la torre da dove è possibile vedere tutta la città a 360°. Ci dirigiamo poi verso l’ l’Indipendence National Historical Park, dove si trovano anche Indipendence Hall e la Liberty Bell, luoghi storici per eccellenza dove venne discussa e ratificata la Costituzione di indipendenza degli Stati Uniti. Passeggiamo per le vie di Philadelphia fino ad arrivare a Elfreth’s Alley, una stradina di ciottoli dai colori vivaci, con casette in stile coloniale inglese. In serata prendiamo la metro e ci dirigiamo verso il Citizens Bank Park per assistere a una partita di baseball dei Phillies, la squadra locale. Beh un’esperienza da provare se si è negli States. Prima di lasciare Philadelphia non potevamo non fare una sosta sulla Rocky Steps, la famosa scalinata di Rocky, antistante il museo di arte con annessa statua.

Da Philadelphia ad Atlantic City

Relax, relax e relax. Unica parola d’ordine. Arriviamo ad AC verso le 13, facciamo il check-in e andiamo in stanza: 43° piano. Stanza spettacolare vista oceano. Qui c’è poco da fare, ci rilassiamo un po’ nella piscina dell’hotel, ci godiamo il sole e la vista sull’oceano. In serata facciamo una passeggiata sul boardwalk, cena in hotel e giro al casinò. Insomma una Las Vegas in miniatura della east coast.

Finalmente New York

Dopo aver attraversato gli Stati Ontario (Canada), Pennsylvania e New Jersey, arriviamo a New York. Lasciamo la macchina alla Hertz, distante due isolati dal nostro hotel (Yotel), un hotel nuovo, pulito e ben organizzato nonostante le stanze non fossero molto grandi. Tutto automatizzato, dal check-in al check-out fino al deposito bagagli, grazie a Yobot. Anche se non inclusa la colazione, ogni mattina al quarto piano venivano offerti gratis caffè, tea e una varietà di muffins.

New York è immensa e per me era la prima volta. Abbiamo fatto tante cose e tante altre restano ancora da fare, nonostante le sei notti passate nella grande mela. Innanzitutto abbiamo comprato dall’Italia il city pass con sei attrazioni incluse e a New York abbiamo fatto l’abbonamento settimanale della metro (30$). Abbiamo girato tanto davvero. Noleggiato le bici a Central Park, visitato il MoMa, il Metropolitan, il Top of the Rock all’interno del Rockfeller Center, l’Empire State Building, il Flatiron, assistito ad uno spettacolo a Broadway (Mamma mia! un classico intramontabile), fatto la semi-circle line intorno a Manhattan, siamo andati ad Harlem per una messa gospel, al memorial 9/11, al quartiere finanziario, il ponte di Brooklyn fino a Brooklyn Bridge Park nel quartiere Dumbo. E le serate e gli aperitivi al rooftop del Gansevoort Hotel (meatpacking district), al Nobu Fifty Seven (ottimo giapponese), Tavern on the Green (Central Park), il compleanno di Fabio al Quality Meats, Five Napkin e Shake Shack per degli hamburger super. E poi non poteva mancare un diurno e un serale agli USOPEN, dato che coincidevano con la nostra permanenza a New York. E per finire un po’ di sano shopping al Century 21, è un tantino disorientante all’inizio ma poi devo dire che ne vale davvero la pena, affari assicurati!

Da New York a Boston

Eccoci giunti alla nostra ultima tappa. Partiamo dalla stazione (Penn Station) di New York alle 16 verso Boston. Arriviamo in serata e il nostro taxista, italiano emigrato una quarantina di anni fa negli Stati Uniti ci racconta la sua storia con il classico accento italo americano, accompagnandoci in Hotel (Boston Park Plaza). Boston è molto carina, elegante e tranquilla, una sosta più che desiderata dopo la frenetica NY. In due giorni abbiamo fatto una passeggiata nel Boston Public Garden e nel Boston Common, un bel parco cittadino con laghetti e campi da tennis e da baseball, e percorso il freedom trail, un itinerario che congiunge diversi punti di interesse storico, basta seguire una striscia rossa sulle strade e sui marciapiedi. In serata abbiamo scelto di mangiare una pizza nella Little Italy di Boston (North End), davvero molto carina..in effetti è così che immaginavo una Little Italy. Il secondo giorno decidiamo di fare un’escursione, il whale watching. Ci dirigiamo al molo e alle 13.30 parte la nostra imbarcazione. Dopo quasi due ore di navigazione, in pieno oceano, avvistiamo le balene, un’emozione incredibile, ce n’erano davvero tante! Al ritorno facciamo un giro a Faneuill Hall, un mercatino molto carino con bancarelle e negozietti di ogni tipo. In serata ci fermiamo sempre in zona Long Wharf per una cenetta a base di pesce al Chart House Boston, pesce davvero squisito.

Siamo arrivati al 5 settembre, giorno della partenza da Boston per Roma. Siccome però il volo parte solo in serata lasciamo i bagagli in hotel e andiamo a Cambridge sede dell’Università più famosa del mondo, Harvard. Facciamo un giretto in zona (abbiamo comprato anche il biglietto per il tour guidato con gli studenti, ma devo dire che non ci ha soddisfatto), pranzetto veloce e sosta anche al MIT. Sia Harvard che il MIT si trovano lungo la stessa linea della metro, per cui sono facilmente raggiungibili dal centro di Boston.

Il viaggio è giunto al termine, porterò con me tanti bei ricordi e soprattutto la soddisfazione di aver organizzato tutto da soli e l’emozione di voler già progettare la prossima avventura.

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CANADA & USA 2014



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