Canada, road trip nelle Montagne Rocciose (Calgary – Vancouver – Calgary)

Viaggio naturalistico tra laghi, ghiacciai e cascate. Quasi 300km a piedi in 2 settimane
Scritto da: marti80
canada, road trip nelle montagne rocciose (calgary - vancouver - calgary)

Decidiamo di riprovare il viaggio nei parchi delle Montagne Rocciose canadesi che avevamo già organizzato per l’estate del 2020 ma che causa pandemia avevamo dovuto annullare.

Prima di condividere il diario del nostro viaggio, alcune informazioni pratiche.

Informazioni utili per un viaggio tra le Montagne Rocciose

Voli

Prenotati direttamente sul sito di Lufthansa a inizio marzo per agosto, con andata e rientro su Calgary (andata scalo a Francoforte, rientro scalo a Zurigo), spesa complessiva € 930 a testa, comprensiva di bagaglio da stiva di 23 kg. Considerando la situazione particolare degli aeroporti nell’estate del 2022, possiamo dire di essere stati tutto sommato fortunati perché nessuno dei nostri voli è stato annullato: all’andata abbiamo avuto circa 3h di ritardo e al rientro solo 1h.

Auto

Prenotata dall’Italia con AutoEurope/AVIS (prenotata un’auto berlina full size 4 porte, ci hanno fatto un upgrade gratuito con un SUV e abbiamo ritirato una Ford Escape con cambio automatico) con la copertura base, spesa complessiva per 17 giorni di noleggio € 1336. Secondo guidatore gratuito.

Trasporti vari

Abbiamo prenotato dall’Italia, tramite il sito Parks Canada, le navette per il Lake Louise e il Lake Moraine, per essere certi di poterli visitare, sapendo che raggiungerli in auto sarebbe stato quasi impossibile. Alla fine possiamo dire che:

  • per il Lake Louise non è stato necessario utilizzare la navetta, essendoci 2 parcheggi per auto molto capienti. Noi siamo arrivati verso le 7 di mattina e siamo riusciti a parcheggiare, pagando circa 15 dollari per tutta la giornata
  • per il Lake Moraine abbiamo fatto bene a prenotare la navetta perché effettivamente il parcheggio è molto piccolo e non avremmo mai trovato posto. Tra l’altro i rangers chiudono direttamente l’inizio della strada per evitare che le auto si intasino in prossimità del parcheggio e, passando di lì a vari orari sia di mattina presto che di sera, la strada era sempre chiusa (quindi bisogna avere molta molta fortuna oppure arrivare alle 4 di mattina, da quello che abbiamo letto). Per il rientro con la navetta, intorno alle 5 del pomeriggio, abbiamo fatto circa 45 minuti di coda e siamo riusciti a salire sulla terza navetta in partenza (ne passa una ogni 20 mintui; dopo di noi la coda era diventata effettivamente molto lunga e quindi considerate di dover aspettare anche più di 1 ora).
  • abbiamo provato a partecipare anche alla lotteria dei biglietti per la navetta del Lake O’hara ma anche questa volta (ci avevamo provato anche nel 2020 sempre senza successo), non siamo stati estratti. Abbiamo quindi deciso di non andarci (dato che non è possibile arrivarci nè in auto nè in bici e l’unico altro modo sarebbe stato quello di camminare 11+11 km sulla strada di accesso)

Pernottamenti

Dall’Italia abbiamo prenotato tutti le notti, un po’ per cercare di ottimizzare i costi, un po’ per trovare posto nei campeggi dei parchi delle Montagne Rocciose (per i campeggi a inizio marzo ci siamo un po’ dovuti adattare a quello che era ancora disponibile: alcuni campeggi erano al completo, negli altri abbiamo preso quello che era ancora libero). In generale abbiamo fatto 8 notti in campeggio (con tenda nostra portata dall’Italia) nella zona dei parchi tra Banff e Jasper (trovare da dormire anche solo in motel in questa zona sarebbe stato proibitivo, i prezzi per una doppia in motel partivano dai 350 euro in su). Usciti dalla zona “calda” siamo quasi sempre stati nei classici motel all’americana, con un budget intorno ai 150 euro a notte.

Denaro

Pagato tutto con carta di credito. Abbiamo avuto solo un problema con alcune prenotazioni fatte tramite Booking, perché la nostra banca ha bloccato sistematicamente come fraudolente le transazioni automatiche di preautorizzazione fatte dai motel prima del nostro arrivo e abbiamo rischiato che ci annullassero le prenotazioni. Quando ce ne siamo resi conto, abbiamo chiamato le strutture spiegando il problema e chiedendo di tenerci comunque le prenotazioni fino al nostro arrivo.

Clima

probabilmente siamo stati super fortunati, ma abbiamo avuto sole e caldo durante il giorno (intorno ai 25 gradi, con picchi a 30) per tutto il viaggio, ad eccezione dell’ultimo giorno, dove abbiamo invece avuto temporali e pioggia battente.

Acquisti

Avendo solo 1 bagaglio a testa e dovendo portare il necessario per il campeggio (tenda e sacchi a pelo), abbiamo razionalizzato al massimo il bagaglio, puntando sulla possibilità di fare il bucato a metà vacanza (ed effettivamente siamo riusciti a farlo a Jasper in un posto fantastico: un bar in pieno centro con annessa lavanderia a gettoni e docce https://snowdome.coffee/coin-clean-laundry/).

Per quanto riguarda il resto dell’attrezzatura da campeggio, abbiamo acquistato sul posto: utensili per cucinare (da Walmart abbiamo trovato un set di padelle, posate, bicchieri e tazze), fornelletto e bombole (da Cabela’s).

Per la spesa abbiamo fatto il primo grande stock a Calgary (sapendo che nei parchi i supermercati sono molto più cari e meno forniti) e acquistato giorno per giorno latte, pane ecc.

Abbiamo anche acquistato una sim canadese Lucky nel centro commerciale di Banff, pagandola circa 50 dollari con 4,5 gigabyte di traffico dati e chiamate illimitate verso i numeri canadesi.

Sempre a Banff abbiamo acquistato lo spray antiorso presso il centro visitatori, per circa 35 dollari. Dovendo fare varie escursioni in zone frequentate dagli orsi (praticamente tutte quelle dei parchi principali), l’abbiamo acquistato come previsto dalle regole di alcuni sentieri ed effettivamente abbiamo notato che ne erano provvisti un po’ tutti. Non l’abbiamo mai dovuto utilizzare e quindi prima di rientrare l’abbiamo riportato al centro, di modo che loro potessero riutilizzarlo. Siamo invece partiti dall’Italia con la campanella.

Fondamentale avere sempre con voi il repellente anti zanzare e altri insetti (zecche e tafani), considerando che per tutto il giorno si viene letteralmente mangiati, ad esclusione delle zone cittadine.

Per l’accesso ai parchi noi abbiamo deciso di acquistare il pass annuale per circa 145 dollari. Si può acquistare a tutti i punti di accesso ai parchi ed è necessario anche solo per transitare con l’auto sulla strada che attraversa i parchi. Pur essendo solo in 2 (è conveniente soprattutto per le famiglie), abbiamo così evitato di acquistare i singoli accessi.

Diario di viaggio

Giovedì 4 agosto 2022

Partiamo intorno alle 11 da Malpensa in direzione Francoforte e poi Calgary. Il primo volo è puntuale mentre quello per Calgary inizia a comunicare ritardi di mezz’ora in mezz’ora finché alla fine riusciamo a partire con circa 3 ore di ritardo. Arriviamo in aeroporto verso le 20 e in poco tempo facciamo i controlli di sicurezza e ritiriamo i nostri bagagli. Anche all’autonoleggio Avis ce la caviamo in una decina di minuti. Visto l’orario e lo scombussolamento da fuso orario andiamo direttamente in motel saltando la cena.

Pernotto: Wingate Wyndham Airport

Venerdì 5 agosto 2022

Auto: Calgary – Banff (130 km)

Ci svegliamo presto, facciamo colazione in motel (una delle migliori della vacanza) e alle 7,30 siamo pronti per muoverci. Passiamo prima da un supermercato per fare la spesa alimentare per i prossimi giorni, poi da Cabela’s (un negozio di articoli per outdoor che avevamo identificato per acquistare l’attrezzatura da campeggio) e infine da Walmart per le ultime cose del campeggio. Verso metà mattina siamo pronti a partire in direzione Banff, dove arriviamo verso mezzogiorno. Parcheggiamo in zona stazione (dove c’è un ampio parcheggio gratuito molto comodo per girare il centro) e a piedi ci dirigiamo nella zona centrale. Andiamo al visitor center per raccogliere un po’ di informazioni su cose da fare e come muoverci e decidiamo di spostarci nella zona delle terme con il pullman locale (dato che i parcheggi sono limitati e difficilmente si trovano posti nelle ore centrali della giornata).

Acquistiamo i biglietti tramite app e in 15 minuti siamo in zona Sulphur mountain e terme. Decidiamo di salire al viewpoint ma evitiamo la gondola, preferiamo fare una camminata di 1 ora e mezza solo andata. Arrivati in cima facciamo tutto il giro sulle passerelle da cui è possibile ammirare il panorama in varie direzioni: Bow Valley verso nord, montagne circostanti e centro di Banff. Iniziamo da qui a incontrare gli scoiattoli che poi troveremo un po’ ovunque. Dato che in cima il clima è un po’ più freddo, ci prendiamo una cioccolata al bar della funivia e poi riscendiamo a piedi (in totale a/r facciamo 12 km per un dislivello di 750 mt). Torniamo in centro con l’autobus, riprendiamo l’auto e ci dirigiamo al campeggio Tunnel mountain 1, in cui passeremo 2 notti. Questo campeggio è enorme, una vera e propria città ai margini della città, ma serve comunque l’auto per arrivare a Banff.

Sabato 6 agosto 2022

Ci svegliamo naturalmente presto causa jetlag, facciamo colazione in campeggio e alle 8 per l’apertura siamo al visitor centre per acquistare lo spray antiorso, obbligatorio per fare alcune passeggiate. L’obiettivo di oggi è il trail Aylmer Lookout partendo dal Lake Minnewanka. Purtroppo per regolamento di sicurezza del parco, è possibile farlo solo in gruppi di minimo 4 persone, vista la frequentazione della zona da parte degli orsi (prevista multa di 25000 dollari per chi non rispetta questa regola). Noi siamo in 2 e quindi ci avviciniamo al punto di partenza, costeggiando il lago ma tutte le persone che incontriamo non partono per questo trail. Decidiamo quindi di rinunciare, proseguiamo lungo un percorso alternativo che non prevede la regola del 4 e poi torniamo all’auto (10 km; 300 mt dislivello). Torniamo verso Banff e ci dirigiamo al Johnston Canyon, anticipando il programma del giorno dopo. I parcheggi sono entrambi pieni, quindi proseguiamo lungo la strada e lasciamo l’auto in una piazzola di sosta circa 2 km più avanti. Facciamo tutto il giro ufficiale del canyon, che segue il corso del fiume passando dalle 2 cascate (in prossimità della prima si crea una coda per accedere ad una grotta da cui si vede la cascata da vicino, onestamente senza senso attendere più di mezz’ora).

Arrivato alla fine del canyon proseguiamo fino alle Ink pots: vale veramente la pena arrivare fino a qui per il paesaggio stupendo e per le pozze stesse che sono particolari. Rientriamo dal sentiero alternativo, senza ripercorrere il canyon, per evitare le folle (in tutto facciamo 15 km, 500 mt dislivello). Passiamo dal campeggio per farci una doccia e poi usciamo in direzione Vermilion Lakes da cui assistiamo al tramonto con i riflessi sull’acqua (vale la pena se il tramonto è colorato) e poi ci mangiamo un hamburger in centro da Eddy’s, in una traversa della via principale (molto buono).

Domenica 7 agosto 2022

Auto: Banff – Emerald lake – Lake Louise (140 km)

Sbaracchiamo la tenda e ci spostiamo verso nord. Prima tappa della giornata è la zona dell’Emerald lake, all’interno dello Yoho NP. Arriviamo al parcheggio verso le 9 e riusciamo ancora a trovare dei posti senza problemi. Guardiamo velocemente il lago dal ponte e partiamo subito per il trail che ci porterà al lago Hamilton passando anche dalle Hamilton Falls (le cascate nulla di che). Arrivati al lago, che è molto scenografico soprattutto se visto dall’alto facendo risaltare il colore blu, decidiamo di proseguire oltre fino all’Emerald Peak, da cui riusciamo finalmente a vedere l’emerald lake dall’alto, che appare di un verde-azzurro eccezionale (a/r 14 km, 1200mt dislivello). Ritornati indietro, decidiamo di fare anche il giro del lago e una pausa per bagnare i piedi nelle acque fredde (5 km, in piano). Riprendiamo l’auto verso le 17,30 e sulla strada del rientro ci fermiamo al viewpoint dello Spiral Tunnel, peccato che in quel momento non passasse nessun treno (che come abbiamo imparato a Banff passano con una frequenza notevole). Arriviamo al campeggio di Lake Louise dove staremo per 3 notti.

Lunedì 8 agosto 2022

Oggi abbiamo la prenotazione per la navetta verso il Lake Moraine. L’avevamo prenotata per le 7 ma qualche giorno prima riceviamo una mail dal parco che ci dice che la nostra prenotazione è posticipata alle 8 perchè hanno soppresso quella delle 7. Alle 7,30 siamo nel park&ride, che si trova nella zona degli impianti sciistici, facciamo il check-in e ci mettiamo in fila per salire sul bus. In 20 minuti arriviamo al lago, facciamo una veloce sosta al viewpoint per vedere il lago con la luce ancora bassa (è in ombra) e poi partiamo per il trail Sentinel pass, che ci porta ad attraversare i meadows pieni di fiori della Larch valley per poi arrivare a dei laghetti di montagna e salire al passo (in nessun punto del trail si vede il lago dall’alto) (a/r 11 km, 800 mt dislivello). Tornati in riva al lago decidiamo di percorrere tutto il sentiero che costeggia la riva destra e che ci permette di vedere il suo colore blu in varie sfumature  e da varie angolazioni (a/r 5 km, in piano).

Rientrati alla base di partenza di tutti i sentieri decidiamo di andare anche ai Consolation Lakes (a/r 7,5 km, 300 mt dislivello). Soddisfatti per aver visto un po’ tutta la zona, ritorniamo al viewpoint del Moraine per vederlo in piena luce e poi ci mettiamo in fila per riprendere il bus di rientro al parcheggio. Troviamo un po’ di gente ma in 45 minuti riusciamo a salire sul terzo bus di passaggio. Alle 18 passate riprendiamo la nostra auto, ci fermiamo in centro a Lake Louise (che in realtà è un parcheggio circondato da qualche negozio, tra cui un supermercato e un Liquor store, utile per acquistare delle birre fredde) e andiamo al lago Louise per fare un sopralluogo prima della gita di domani. Scopriamo che dalle 19 il parcheggio è gratuito, lasciamo l’auto senza problemi (la gente se ne sta andando) e facciamo un giro nella zona tra il famoso hotel e i viewpoint più frequentati (c’è tantissima gente). Torniamo al campeggio per cenare.

Martedì 9 agosto 2022

Sveglia presto, colazione in campeggio e alle 7 siamo al parcheggio del Lake Louise, che è già bello pieno ma ci sono tranquillamente posti. Partiamo subito per la salita al Fairview Lookout, da cui si vede parzialmente il lago e molto bene l’hotel. Decidiamo di non scendere da dove siamo saliti ma di proseguire il giro facendo un anello e passando dalla sponda del lago (3 km, dislivello 150 mt). Ritornati sul lungolago partiamo per il trail più importante della giornata: Plain of Six Glaciers. Costeggiamo la riva destra del lago e poi iniziamo a percorrere la valle glaciale fino alla morena da cui si vedono vari ghiacciai intorno. Da lì non torniamo direttamente al punto di partenza ma facciamo una deviazione verso il Big Beehive, da cui abbiamo la visione pazzesca del lago Louise dall’alto per intero.

Continuiamo il giro verso il lago Agnes (che si vede dall’alto, per ammirarne il colore) dove ci fermiamo per fare una pausa e una pennichella veloce. Riprendiamo il giro arrivando alla tea House e poi scendiamo passando dal Mirror Lake (in totale facciamo 21 km, dislivello 1000 mt). Ripassiamo dai viewpoint del lago Louise per renderci conto di quanta gente c’è e ce ne andiamo quasi subito. Ripassiamo in centro per qualche acquisto e poi campeggio.

Mercoledì 10 agosto 2022

Auto: Lake Louise – Rampart Creek (95 km)

Oggi sbaracchiamo la tenda e ci sposteremo a nord. Programma di oggi è percorrere il primo tratto della Icefield parkway con tutte le soste di rito. Prima sosta è il Peyto lake: forse il lago più particolare (soprattutto per la forma a stella cometa, il colore è simile a tanti altri che vedremo) di tutto il viaggio. Dopo averlo visto dalla piattaforma partiamo per fare un giro passando da altri viewpoint meno frequentati e poi saliamo fino alla Bow summit, da cui si vede il Bow Lake in lontananza (7km, 350 mt dislivello). Riprendiamo l’auto e torniamo indietro di 5 km per fermarci al Bow lake. Costeggiamo la riva del lago (che all’andata è piattissimo e fa un gioco di riflessi molto bello con i ghiacciai e le montagne che lo circondano) e proseguiamo lungo la valle in cui scorre il fiume per risalire fino alle Bow Glacier Falls (10 km, 250 mt dislivello). Riprendiamo l’auto e proseguiamo lungo la Icefield Parkway fino al Mistaya Canyon.

Si vede dal ponte e a seguire dalla riva destra in vari punti fino a che il fiume diventa largo. Si è fatta quasi sera e riprendiamo l’auto per arrivare al Rampart Creek campground: questo sarà l’unico campeggio dove staremo più “wild” senza docce né acqua corrente. La posizione della nostra piazzola è stupenda, proprio in riva al North Saskatchewan river. Veniamo quasi subito ripagati della scelta quando un orso nero passa praticamente sul perimetro della nostra piazzola, fermandosi anche a mangiare qualche bacca dalle siepi che la delimitano, per poi spostarsi tranquillamente altrove. Sarà l’incontro più ravvicinato che avremo in tutta la vacanza con un orso.

Giovedì 11 agosto 2022

Auto: Rampart Creek – Jasper (145 km)

Riprendiamo la Icefield Parkway sotto una leggera pioggerella (che nel giro di 1 ora sarà finita). Prima sosta sono le cascate Panther Falls e Bridal Viel Falls, che si raggiungono a piedi in 10 minuti dal parcheggio. Ci spostiamo poi al parcheggio del Parker Ridge Trail, che ci porterà a vedere il Saskatchewan Glacier, con il laghetto ai suoi piedi e il fiume. Decidiamo di non rientrare dal sentiero ufficiale e di fare una deviazione passando dalla Parker Ridge West Route, che ci permette di vedere un versante dell’Athabasca Glacier e di rientrare all’auto; sconsigliamo di farlo perchè non c’è un sentiero chiaro da seguire e noi abbiamo dovuto farci guidare dalla traccia GPS (in tutto facciamo 7 km, 360 mt dislivello). Ci spostiamo al parcheggio da cui partiremo per il sentiero verso il Wilcox Pass. Man mano che saliamo si apre sempre di più la visuale sui vari ghiacciai del Columbia icefield. Arrivati al passo scopriamo che da lì non c’è visuale e proseguiamo fino ad un viewpoint da cui i ghiacciai sembrano molto molto vicini. Facciamo una pausa e poi rientriamo all’auto (10 km, 500 mt dislivello).

Pochi chilometri di auto e siamo nel pieno del casino. Parcheggiamo all’inizio del Hike to Toe of Athabasca glacier e facciamo il giro ad anello che ci porta a vedere il ghiacciaio dalla base, spazzati dal gelido vento del ghiacciaio. Prima di ripartire ci fermiamo al centro visitatori per rifocillarci con patatine fritte e pepsi, che mangiamo sulla terrazza con vista sul ghiacciaio.  Ripartiamo in direzione Jasper e ci fermiamo in vari viewpoint: Tangle Creek Falls, Stuttfield Viewpoint, Sunwapta Falls e Athabasca Falls, prima di  arrivare al campeggio Whistlers di Jasper, dove dormiremo 2 notti.

Venerdì 12 agosto 2022

Auto: Jasper – Maligne Lake – Miette Hotsprings – Jasper (210 km)

Partiamo dal campeggio in direzione Maligne Lake, dove arriviamo passando dal Medicine Lake. Parcheggiamo e partiamo subito per il trail Opal Hills Loop, che ci porta ad attraversare meadows fioriti fino ad arrivare ad un viewpoint da cui si vede il primo tratto del lago (che in realtà è molto più lungo). Sulla strada del rientro ci allunghiamo facendo anche il Mary Shaeffer loop. In tutto facciamo 12,5 km, 700 mt dislivello. Riprendiamo l’auto e ci dirigiamo verso le Miette Hotsprings percorrendo una strada molto panoramica. Partiamo per il Sulphur Skyline Trail che ci porta al viewpoint da cui si ha la visione a 360 gradi delle montagne e dei ghiacciai che ci circondano (9 km, 650 mt dislivello). Dopo la fatica della giornata ci rilassiamo con un bagno alle terme. Rimaniamo fino quasi alla chiusura (alle 20, contrariamente a quello che diceva la guida) e sulla strada del rientro ci fermiamo in centro a Jasper per bere una birra e mangiare un hamburger alla Brewery della città.

Sabato 13 agosto 2022

Auto: Jasper –  Edith Cavell – Maligne Canyon – Valemount (200 km)

Sbaracchiamo la tenda per l’ultima volta, dato che da oggi in poi dormiremo solo in hotel. Oggi la prima tappa della giornata è l’Edith Cavell Meadows Trail, che si rivelerà uno dei più belli di tutto il viaggio. Arrivati alla fine del trail ufficiale, abbiamo proseguito fino alla cima East-ridge summit, con panorami a 360 gradi sui dintorni (meritevole). In totale abbiamo fatto 12 km per 900 mt di dislivello. In pausa pranzo ci spostiamo in centro a Jasper per sfruttare la lavanderia a gettoni del centro, considerando che abbiamo quasi esaurito i vestiti puliti. In attesa della fine del ciclo di lavaggio, abbiamo il tempo di berci una birra alla brewery e mangiare qualcosa in giro.

A metà pomeriggio recuperiamo il Maligne Canyon, che non avevamo avuto il tempo di visitare nei giorni precedenti. Facciamo il giro completo in 1 ora e poi partiamo in auto per trasferirci a Valemount per la notte. Sulla strada facciamo una veloce sosta al Mount Robson, che abbiamo la fortuna di vedere con la cima libera per pochissimi minuti, prima di essere di nuovo immerso nelle nuvole. Non avevamo previsto alcun giro nel parco del monte, perchè sapevamo già essere chiuso per ricostruzione a seguito di inondazione.

Dormiamo presso il b&b Rose Cottage.

Domenica 14 agosto 2022

Auto: Valemount – Wells Gray – 100 Mile House (440 km)

Ci svegliamo immersi nelle nebbia, che però si dilegua nel giro di 2 ore. La giornata di oggi è dedicata al Wells Gray Regional Park. Sulla strada verso l’ingresso del parco, abbiamo la fortuna di avvistare direttamente dalla strada un orso nero che cammina sul sentiero che costeggia la strada stessa. Riusciamo a vederlo molto bene e a fargli anche un video. L’ingresso del parco è a Clearwater, dove ci fermiamo presso il centro visitatori per prendere la cartina e qualche informazione. Il parco si può visitare da sud a nord percorrendo una strada a fondo chiuso lunga circa 70 km. La nostra prima sosta è alla cascata Spahat falls, carine. La seconda tappa è presso le Moul Falls, che raggiungiamo camminando per 45 minuti su una strada in piano. La particolarità di queste cascata è quella di poterci camminare dietro, con doccia garantita. Noi comunque ci siamo divertiti molto a farlo e quindi lo raccomandiamo. Da lì andiamo anche alle MacDiamid Falls, ma si possono tranquillamente saltare. Riprendiamo l’auto e la sosta successiva è alle Helmcken Falls. Sono sicuramente le cascate più impressionanti del parco, che si possono visitare con una brevissima passeggiata dal parcheggio.

Ci spingiamo ancora più a nord per fermarci presso la Bailey’s Chute, da cui abbiamo letto di poter avvistare in questa stagione i salmoni che tentano di risalire la corrente. Purtroppo non ne vediamo neanche mezzo. Decidiamo quindi di fare comunque il giro ad anello che parte da lì. Proseguiamo ancora un po’ più avanti sulla strada che diventa sterrata (e riusciamo a vedere un orso che ci attraversa la strada trotterellando) fino ad arrivare alla fine della strada, sulle sponde del lago Clearwater. Rispetto ad altri laghi visti, non è nulla di che e quindi riprendiamo quasi subito l’auto per tornare all’uscita. Ci fermiamo per un ultimo stop al Green mountain viewing tower, da cui si riesce a vedere una parte del parco dall’alto. Dall’uscita abbiamo ancora 170 km per arrivare alla cittadina di 100 Mile House dove dormiremo stanotte (presso il motel Super 8).

Lunedì 15 agosto 2022

Auto: 100 Mile House – Whistler (310 km)

Partiamo abbastanza presto dato che oggi avremo un trasferimento di circa 300 km in direzione Vancouver, ma ci fermeremo prima a Whistler. Percorriamo la strada panoramica Sea to Sky highway (route 99) senza fare soste e arriviamo a Whistler verso le 11. Parcheggiamo l’auto in uno dei 3 enormi parcheggi a pagamento del centro, situati in prossimità della partenza delle gondole. Facciamo il biglietto giornaliero aperto, che ci permetterà di prendere tutte le gondole attive senza limitazioni. Il nostro giro parte dalla base della gondola per il monte Blackcomb. La salita è carina ma molto simile ad una qualsiasi salita in ovovia in montagna. Dalla stazione di arrivo in cima alla Blackcomb, facciamo un giro ai vari viewpoint e poi prendiamo la Peak to Peak Gondola, che collega questo monte al Whistler.

La particolarità di questa funivia è quella di non avere piloni e di essere completamente sospesa sulla vallata sottostante. Dall’arrivo, si scende 10 minuti a piedi e prendiamo la seggiovia Peak Express che ci porta in cima al monte Whistler. Da lì facciamo un giro in mezzo alla massa di gente ai vari viewpoint e poi, percorrendo il ponte sospeso, partiamo per l’Highnote Trail. Facciamo 10 km per 500 mt di dislivello che ci portano a vedere le cime innevate intorno a noi e il lago Cheakamus dall’alto. Sulla via del rientro passiamo di fianco ad altri piccoli laghetti. Prima di scendere, ci fermiamo alla stazione della funivia a berci una birra sulla terrazza panoramica e, poco prima della chiusura delle 17, prendiamo la Whistler gondola che ci riporta in centro al paese. Recuperiamo i bagagli dall’auto e andiamo a fare il check-in presso l’Adara Hotel, dove dormiremo una notte (un boutique hotel un po’ trasandato ma che ci regala un bagno nella hot tub sulla terrazza). Per cena mangiamo un hamburger in uno dei locali del centro.

Martedì 16 agosto 2022

Auto: Whistler – Vancouver (125 km)

Oggi abbiamo un obiettivo ambizioso: fare un trail abbastanza lungo e faticoso per raggiungere il Panorama Ridge. Da inizio giugno 2022, per accedere ad alcuni parchi regionali della zona tra cui il Garibaldi in cui è situato questo percorso, è stato introdotto un sistema di permessi online, abbiamo quindi dovuto registrarci e richiedere un pass per poter accedere al parcheggio di Rubble Creek (effettivamente sulla strada di accesso i rangers avevano installato un checkpoint per il controllo dei pass) da cui partiamo. Iniziamo la salita verso le 8, per i primi 6 km siamo immersi nel bosco, poi il panorama si apre sempre di più, passando da meadows fioriti, laghetti di vari colori, fino ad arrivare finalmente alla cima del Panorama Ridge, da cui ammiriamo la vista stupenda sul Garibaldi Lake.

Possiamo dire che questo è effettivamente il trail più bello del viaggio. Sulla strada del ritorno, facciamo la deviazione per passare dalle sponde del lake Garibaldi (che purtroppo è esondato causa troppo caldo e quindi ha travolto il campeggio e i ponticelli per raggiungerlo), riusciamo comunque a raggiungere un breve tratto di riva in cui facciamo il bagno. Per le 18 siamo di ritorno all’auto. Riprendiamo la route 99 verso sud, facciamo una breve sosta dopo Squamish, alle Shannon Falls. Arriviamo a Vancouver verso le 20, dove facciamo il check in presso il Best Western Plus Burnaby, dove staremo 2 notti.

Mercoledì 17 agosto 2022

Oggi per la prima volta non useremo l’auto. Dopo la colazione in hotel, prendiamo il trenino che in meno di mezz’ora ci porta in centro a Vancouver. Andiamo diretti a noleggiare 2 biciclette (presso il Cycle city tours, spendiamo circa 80 euro per il noleggio full day comprensivo di assicurazione e caschetto). Facciamo un giro seguendo la ciclabile che costeggia il mare, passando per lo Stanley park (facciamo anche una deviazione all’interno) fino a Granville Island. Qui parcheggiamo le bici e visitiamo il mercato, fermandoci per pranzo a base di fish&chips. Proseguiamo poi con le nostre bici oltre, fino a Hadden Beach. Decidiamo di ritornare verso il centro passando dal ponte di Cambie st, fino a Chinatown.

Passiamo da Gastown, sotto il famoso orologio a vapore. Nel frattempo è pomeriggio inoltrato e ci viene voglia di tornare a Granville. Per evitare di rifare tutto il giro prendiamo l’Aquabus da Hornby, su cui carichiamo tranquillamente anche le nostre bici. In meno di 3 minuti di navigazione siamo arrivati. Rifacciamo una capatina al mercato per acquistare un cestino di ciliegie (care ma buone) e poi andiamo alla Brewery per assaggiare una birra locale. Rientriamo percorrendo in bici tutta la ciclabile della costa fino al centro, dove riconsegniamo le bici. Dato che siamo stanchi e non ancora affamati, rientriamo al nostro motel per cena.

Giovedì 18 agosto 2022

Auto: Vancouver – Revelstoke (640 km)

Oggi dobbiamo fare una grande traversata in auto per riavvicinarci alle Rocky mountains. Dopo vari ripensamenti su quale strada fare per spezzare il viaggio con delle soste, optiamo per percorrere la valle del fiume Fraser. Purtroppo non è stata la scelta più azzeccata perché l’Alexander Old Bridge è chiuso per restauro tutto l’anno, mentre l’Hell’s gate airtram è chiuso solo oggi per manutenzione. Quindi non riusciamo a vedere da nessun punto il Fraser Canyon. Ci consoliamo ammirando un paesaggio completamente diverso da tutti quelli visti finora: attraversiamo una valle dove le solite pinete verdi hanno lasciato spazio ad un paesaggio più desertico e con colori caldi. Più avanti proviamo a fare una ulteriore breve deviazione e sosta al Tsútswecw (Roderick Haig-Brown) Provincial Park, dove ogni quattro anni passano tantissimi salmoni Sockeye (con la pancia rossa) e il 2022 è proprio l’anno del loro ritorno.

In realtà questo salmone transita da qui tra fine settembre e ottobre, ma noi tentiamo comunque la sorte, ancora delusi dal mancato avvistamento dei salmoni volanti a Bailey Chute. Nulla di fatto neanche oggi. Risaliamo in auto per fare la tirata finale fino a Revelstoke, dove arriviamo verso le 19. Facciamo il check-in al Swiss Chalet motel e poi andiamo a piedi in centro, per cenare all’aperto, ascoltando una band locale suonare in centro al paese (la musica dal vivo è prevista tutte le sere dalle 18 alle 21).

Venerdì 19 agosto 2022

Auto: Revelstoke – Golden (150 km)

Siamo all’ingresso del parco del Mount revelstoke NP prima dell’apertura, che non sapevamo essere alle 8. Attendiamo qualche minuto con altri che come noi non sapevano della chiusura notturna e poi percorriamo la strada in salita che porta al parcheggio in cima. Vediamo qualche viewpoint attorno al parcheggio e poi partiamo per il trail che ci porta al Miller Lake e all’Eva lake.(18 km per 550 mt di dislivello). Sulla strada di ritorno, ci fermiamo ai vari viewpoint con vista sulla valle e sulla città, purtroppo però c’è una foschia che impedisce di vedere nitidamente i dintorni. Ripresa l’auto, facciamo ancora qualche chilometro in direzione Glacier NP. Sulla strada riusciamo a vedere chiaramente e documentare la partenza di un incendio, che scopriremo poi essere stato appiccato volontariamente dai rangers all’interno di un piano di incendi programmati. Abbiamo poco tempo per visitare questo parco (e ce ne pentiamo perché ci sembra molto più meritevole di Revelstoke) e quindi facciamo un giro veloce lungo il Great Glacier Trail (6,5 km per 300mt di dislivello). Con l’auto arriviamo a Golden, dove dormiamo al Ramada Hotel. Anche qui riusciamo a fare un bagno nella hot tub prima di cena.

Sabato 20 agosto 2022

Auto: Golden – Yoho NP – Radium Hot springs (250 km)

La giornata di oggi è dedicata alla visita dello Yoho National park, che ci aveva affascinato a inizio viaggio (visitando la zona dell’Emerald Lake) e che decidiamo di rivedere visitando una zona diversa. Parcheggiamo l’auto in prossimità delle Takkakaw Falls, che visitiamo subito prima di partire per il nostro giro. Percorriamo l’Iceline trail, passando per vari ghiacciai, proseguiamo per la Little Yoho Valley, facciamo una breve deviazione per il Celeste Lake e poi arriviamo alle Twin Falls, prima di rientrare all’auto. In tutto facciamo 30 km per 1.200 mt di dislivello. Anche se siamo stanchi, facciamo un ultimo sforzo per visitare le Wapta Falls, che si raggiungono dal parcheggio con una camminata di circa 2 km solo andata.

Arrivati lì non resistiamo alla tentazione di attraversare il fiume e salire a piedi la montagnetta che sta di fronte alla cascata. Per le 21 passate arriviamo a Radium Hot springs, dove dormiremo una notte presso lo Radium Chalet.

Domenica 21 agosto 2022

Auto: Radium Hot springs – Aeroporto di Calgary (280 km)

Siamo arrivati all’ultimo giorno del nostro viaggio. Partiamo con calma per visitare il Kootenay NP, che inizia proprio a nord di Radium. Prima sosta al lake Olive, che si raggiunge in 2 minuti dal parcheggio, poi ci fermiamo al viewpoint sulla valle. Sosta successiva al Marble Canyon, che percorriamo fino in fondo fermandoci a tutte le piattaforme per vederlo al meglio. Ultima sosta nel parco sono le Paint Pots (3 pozze di un colore molto particolare dovuto ai minerali disciolti nell’acqua), anche queste raggiungibili con una breve passeggiata di circa 1 km dal parcheggio.

Rientriamo in Alberta e decidiamo di fermarci a Banff per pranzo, replicando l’ottimo hamburger di Eddy’s. Mentre mangiamo, inizia una pioggia battente (la prima della nostra vacanza) che ci accompagnerà fino a Calgary. Visto il tempaccio, partiamo in direzione aeroporto un po’ prima del previsto. Alle 17 riconsegniamo l’auto molto velocemente e senza alcun problema e attendiamo la partenza del nostro volo di rientro.

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