Canada e Stati Uniti orientali… on the road

A zonzo per Montreal, Boston, New York e Washington
Scritto da: fechicca
canada e stati uniti orientali… on the road
Partenza il: 16/08/2016
Ritorno il: 29/08/2016
Viaggiatori: 4
Spesa: 2000 €

– 16/08/2016

Volo Venezia-Toronto con AirCanada. Arriviamo alle 15 ora locale e optiamo per un taxi fino all’albergo per lasciare le valigie ed immergerci subito nella capitale commerciale e finanziaria del Canada. Residence Inn Toronto downtown entertainment district, in Wellington street comodissimo, immediatamente sotto la CN Tower. Colazione variegata e molto buona, personale gentile. Facciamo una bella passeggiata attraversando China town e kensington market… la sera sushi da asporto e si riposa.

– 17/08/2016

In taxi raggiungiamo la compagnia di noleggio auto “Discount” poco fuori Toronto, in Dixon Road. Sicuramente sarebbe stato più comodo noleggiarla direttamente in centro, ma si parlava di ben altre cifre… Partiamo alla buonora per Algonquin Provincial Park. Abbiamo scelto questa tappa perché punto di passaggio fra la foresta settentrionale di conifere e quella meridionale di aceri, faggi e betulle. La fauna è molto ricca, include orsi (uno ci ha attraversato la strada!), cervi, castori, lupi… ovviamente in questa stagione non si apprezzano i colori caldi dell’autunno ma è una meraviglia ugualmente. Raggiungiamo Spring Lake Resort, un delizioso resort all’inizio del parco con le camere affacciate a un laghetto e un bello spazio verde per picnic o per riposare. Insieme alle camere ci consegnano anche il pass per entrare nel parco che vale 10 dollari. Raccolte informazioni e mappe partiamo subito all’esplorazione di un piccolo sentiero pieno di scoiattoli, il Whiskey Rapids. Verso sera una leggera pioggia rinfresca la calda giornata, noi ci riposiamo in giardino e poi ci dirigiamo ad Huntsville per una passeggiata. Delizioso paesino affacciato a un lago è stupendo da vedere al tramonto quando il sole scompare sotto l’acqua e il paesaggio si tinge di arancione. Ceniamo al The dock pub con sottofondo musica dal vivo di un tipico canadese.

– 18/08/2016

Decidiamo di fare colazione da Erika’s una tipica backery che offre ottimi dolci ma anche sandwich e brezel ripieni fatti sul momento. L’atmosfera è quella di un film: persone del posto, profumi, natura… indimenticabile. Oggi decidiamo di percorrere tutta la strada del parco in macchina fino al Beaver Point per vedere i castori. Percorso bellissimo che raggiunge un’altura dalla quale la vista è maestosa. Infine vediamo i castori all’opera per una diga alta circa 2 metri. Mangiamo in riva a un fiume, noi 4, solo noi e il silenzio. Al pomeriggio ci rechiamo al The Portage Store per noleggiare le canoe. Abbiamo scelto di prenderne 2 a 2 posti 4 ore e raggiungere il posto dove si avvistano alci. Purtroppo forse per il caldo non ne abbiamo visti ma l’esperienza è stata bellissima! La sera ceniamo da Caytie’s cookhouse posto particolarmente tipico anche se non eccezionale il cibo.

– 19/08/2016

Colazione immancabile da Erika’s che sicuramente ci mancherà, facciamo benzina (rimpiangeremo i prezzi in Italia) e attraversiamo il parco acquistando un nuovo permesso per percorrere la strada che costa 17 Cad. Usciamo dal parco e andiamo in direzione Ottawa- Montreal. La strada è molto particolare, tipiche case canadesi in legno, poggioli, sedie in legno del Muskoka di ogni colore, giardini e prati impeccabili e pick up rigorosamente parcheggiati davanti. Arrivare a Montreal è facile, parcheggiamo direttamente in centro all’ospedale. Facile anche da girare a piedi è un’affascinante fusione di tradizione europea in particolare francese (occhio: qui si parla solo francese!!!) e americana. Verso tardo pomeriggio ripartiamo …. Direzione Stai Uniti! Giungiamo alla frontiera dove si effettuano i controlli di routine, arriviamo nel Vermont e nella cittadina di Colchester. Lasciamo i bagagli al Motel 6 e usciamo la sera e ceniamo al Waterworks, un locale tipico sul fiume con produzione propria di birra….. dal gusto un po’ particolare…

– 20/08/2016

Colazione deliziosa al Vermon Begol Bakery e partenza per Boston! Direzione East Coast!!! Anche entrare a Boston è stato facilissimo e parcheggiamo al Dock sq. Garage proprio in centro. Già dai primi passi ci innamoriamo di questa città vivace e inaspettata. Il Quincy Market è incredibile, la vista si perde tra tutti i negozi e botteghe e l’enorme varietà di cibo e profumi. Non resistiamo al Lobster roll con zuppa di vongole mangiati seduti in una panchina in mezzo a una libreria free.. Ci rilassiamo sul parco e poi prendiamo la metro rossa per visitare l’università di Harvard a Cambridge. Il rosso dei mattoni degli edifici padroneggia circondato dal verde dei parchi e ci immaginiamo al posto di quella tranquillità la vita frenetica degli studenti in tempo di corsi. Ripartiamo per Cape Cod.

Ecco, in questa penisola sabbiosa sarei rimasta molti più giorni. Le case sono perfette, i giardini perfetti, il profumo di mare e la quiete di un villaggio di vacanza. I colori tenui azzurri e bianchi ci accompagnano fino a vedere il tramonto proprio sull’oceano.

Alloggiamo al Yankee Village Motel, bello fuori ma invivibile dentro…. E’ sabato sera, i ristoranti sono pieni e chiudono presto. Troviamo posto al South Street Depot a Dennis Port dove mangiamo ostriche e astice buonissimi in un ambiente molto famigliare e locale.

– 21/08/2016

La mattina la dedichiamo a una rilassante passeggiata sulla spiaggia, alle nostre spalle i fari, le case americane, davanti a noi leoni marini. L’acqua è calda e trasparente e la sabbia bianca. Sembrano le pagine di un romanzo.

Al pomeriggio partiamo in direzione New York, purtroppo il traffico del weekend si fa sentire e il viaggio è molto lungo. Non abbiamo trovato in anticipo parcheggi a New York, quindi ci siamo diretti verso l’aeroporto di Newark dove se ne trovano di economici. Attraversare il New Jersey in realtà è più complicato del previsto e finalmente alla sera troviamo parcheggio al Howard Johnson per 35 dollari per 3 giorni. Arriviamo in centro a Manhattan alle 21 e i nostri occhi iniziano a brillare. Qualche anno fa sempre insieme eravamo già stati e tornare è stato un desiderio avverato! Mangiamo al Bubba Gump in Times Square e dormiamo a La Quinta Inn & Suites nell’Upper West Side, il quartiere dei brownstone più raffinati che fiancheggia Central Park. L’atmosfera infatti ricorda molto quella di Sex and the City J

A due passi dal Columbus Circle che sancisce praticamente l’inizio dei grattaceli. Avendo già visitato anni fa le attrattive principali decidiamo in questi giorni di percorrere strade mai percorse, anche a caso, perché no J

– Ground Zero 15 anni dopo è senza fiato. Lo rivediamo in una veste nuova con il memoriale;

– Attraversiamo completamente il ponte di Brooklyn per riuscire a vedere da distante lo skyline di Manhattan;

– Il Chelsea Market è da non perdere. Ex fabbrica di biscotti nel west-end di Manhattan merita di essere visitato anche solo per come è artisticamente arredato e organizzato, un ambiente quasi fashion per come è stilisticamente ricercato, pulito, ordinato, senza perdere i connotati del tipico mercato cittadino. E lì mangiamo l’astice al burro e la pannocchia! Da leccarsi le dita!

– Noleggiamo le bici al Central Park

– Mangiamo il famoso panino al pastrami di Katz’ delicatessen famoso per il film ”Harry ti presento Sally”. Posto troppo tipico per non essere visto e pastrami delizioso anche se molto particolare.

– Mangiamo l’hamburger più buono da Shake Shack in un tavolino al Madison square park

– Hot dog per strada

– Aperitivo al rooftop 230: direttamente dalla fifth avenue si sale all’ultimo piano di questo grattacielo dove c’è una terrazza meravigliosa proprio in faccia all’Empire: atmosfera da film, orario aperitivo, musica lounge di sottofondo, mille tavolini di legno sparsi nel verde delle fioriere, vista spettacolare che ci accompagna fino a sera.

– Immancabile shopping

Lasciare New York ci rattrista per la seconda volta e già sogniamo quando ritorneremo…

– 24/08/2016

Ritiriamo l’auto e ci dirigiamo verso Washington. Non è come ce l’aspettavamo una capitale grigia e frenetica, ma anzi ci sorprendiamo nel vedere bei quartieri ordinati, belle case, grandi viali alberati, tranquillità. Dormiamo al District Hotel a 5 minuti a piedi dalla Casa Bianca. Percorriamo a piedi il National Mall, vediamo il Lincoln Memorial, Capitol Hill, Washington Monument. Raggiungiamo sempre a piedi il Fish Market ( Captain White Seafood City) al porto (chiude alle 21). Esperienza unica, è un mercato all’aperto con un’enorme scelta di vari tipi di pesce. In alcune postazioni si preparano polpette di granchio (tipico blu crab) zuppe, e code di gamberoni accompagnati da alcune salse e ostriche. Si mangia in piedi, con le mani e ci si sente uno di loro!

– 25/08/2016

Dopo un’abbondante colazione a base di pancake, partiamo per la Pennsylvania! 145 km e arriviamo a Lancaster. Inaspettato paesino di gallerie d’arte e pasticcerie deliziose dove assaggiamo cupcakes. Alloggiamo nel meraviglioso The country Inn of Lancaster e iniziamo ad esplorare questa campagna ricca di farms dove l’agricoltura è ancora l’attività prevalente e si trovano gli Amish: comunità di tipo Cristiano Protestante Anabattista nata in Svizzera nel ‘500 ma totalmente trasferitasi in Usa nel 1700. Gli Amish si sono costruiti una realtà sociale molto stabile impregnata fortemente dai valori della famiglia e della cristianità e rifiutano qualsiasi agente esterno che possa mettere in pericolo tale tessuto sociale. E’ affascinante questo piccolo paesino rurale al centro dell’America. La sera mangiamo al Good’n Plenty molto tipico dove acquistiamo marmellate locali. Per 23 $ a testa si condivide il tavolo con altri ospiti e si mangiano formaggi con marmellate, tacchino, pollo fritto, purè, carote, pasta, dolci fatti in casa. Se chiudo gli occhi e ripenso alla Pennsylvavia torno per un attimo proprio in questo posto J

– 26/08/2016

Breve sosta all’Amish Market e ad altri negozi tipici e si riparte in direzione Buffalo. Sono circa 500 km che trascorrono molto piacevolmente circondati dalle campagne. Dormiamo al Motel 6 di Amherst. Non sappiamo resistere e già nel pomeriggio ci dirigiamo verso le cascate del Niagara sponda Americana, già da qui ci accorgiamo della magnificenza e il tramonto è dei più belli. Qui i nostri amici festeggiano il loro quarto anniversario di nozze. La sera non possiamo saltare l’assaggio delle più famose chicken wings di Buffalo all’Anchor Bar!

– 27/08/2016

Riattraversiamo il confine e passiamo nella parte canadese delle cascate. Ecco, qui si percepisce la spettacolarità. Un vapore altissimo che si disperde nel cielo azzurro di una giornata limpidissima e calda… talmente calda che non vediamo l’ora di andare proprio sotto le cascate! Prendiamo il battello rosso canadese e le raggiungiamo da vicino. Sembra di essere in mezzo a una tempesta, ci laviamo completamente e la sensazione è bellissima!

Torniamo a Toronto, depositiamo la macchina e con un taxi raggiungiamo l’ultimo hotel: Town Inn Suites in Church Street, molto centrale e comodo anche questo. Camere grandi e pulite e la piscina!

La sera beviamo un aperitivo e mangiamo costine e un buonissimo filetto al The Keg Steakhouse lì vicino.

– 28/08/2016

Ultima passeggiata a Toronto e al pomeriggio si riparte per l’Italia.

4000 km in macchina… Ontario, Stati Uniti. 11 stati attraversati. Dai boschi ai grattacieli, dall’oceano, alle cascate.

Un viaggio col sapore d’avventura

NOTE UTILI

– In tutto di benzina avremmo speso sui 200 $ … impensabile in Italia considerati i 4000 km!

– Ogni condizionatore in ogni posto in America è impostato a 15-18 gradi! Attenzione !

– Per entrare in America serve l’autorizzazione ESTA, per il Canada l’ETA.

– Ogni albergo richiede una cauzione sulla carta di credito, quindi assicuratevi di avere un massimale mensile che copra la cifra totale.

– Abbiamo noleggiato una macchina grande per essere comodi in 4 e con 4 valigie + zaini. Costo macchina 10 giorni: 500$ + 100$ ogni guidatore aggiuntivo e altri 150$ navigatore.

– Abbiamo preferito fare il permesso di guida internazionale un mese prima di partire per sicurezza dato che dovevamo attraversare molti stati e la regolamentazione non è chiara.

– LE MANCE SONO OBBLIGATORIE!



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