Cammino di Santiago e Spagna Atlantica in camper
Mercoledì 16 agosto Iniziamo a seguire Il Cammino di Santiago, ci fermiamo a Puente La Reina (famosa per il ponte medievale) che è il punto dove tutti i cammini si uniscono per diventare uno solamente (“Camino Real Francès”). Passiamo estella, Najera. Incominciamo ad incontrare pellegrini che da soli o in gruppo a piedi o in bicicletta proseguono il loro pellegrinaggio, ricordo che da questo punto e Capo Finisterre sono circa 860 km, c’e’ gente di tutti i tipi e di tutte le nazionalità, c’è chi ha logori vestiti e chi completi da mountain bike tecnicissimi. Tutti hanno come meta Santiago de Compostela, tutti devono passare dallo stesso sentiero e tutti devono avere la testimonianza dei “sello” (timbri) che testimoniano il pellegrinaggio.Tutti hanno la Vieria (conchiglia a pettine) Faccio presente che bisogna iscriversi alla partenza, dare le proprie generalità e motivare il pellegrinaggio, per usufruire dei vari servizi che il cammino da’, che vanno dall’ospitalità’ negli alberghi od ostelli ai rifornimenti vari, nonché all’indulgenza che il pellegrinaggio offre a chi lo porta a compimento. Tutta questa fatica porta a coinvolgere anche noi che li seguiamo comodamente dal camper, tutta la strada che fanno è in pratica un sentiero che parte da Roncisvalle (oppure da Jaca) nei Paesi baschi, per proseguire in Navarra, passando nella regione di Castilla Y Leon e come meta la Galizia: Ora siamo a Puente La Reina ed è una zona completamente deserta e collinosa con campi di grano appena tagliato dove non c’e’ un albero, si vedono lungo la strada i pellegrini che camminano e faticano. Dopo la divagazione vistiamo il monastero di Irache, ci fermiamo ad una fontana che eroga gratis acqua e vino (fatto dai frati) dove sostano parecchi pellegrini. Proseguiamo per Santo Domingo de la Calzada (famosa per la leggenda del pellegrino ingiustamente condannato a morte e che fu salvato quando il gallo arrosto che il giudice stava mangiando si mise a cantare) dove troviamo, purtroppo, la cathedral chiusa e proseguiamo per Burgos dove c’e’ una delle piu’ belle basiliche che abbiamo visto, l’entrata è a pagamento (4 eu), la visita dura due ore, lascia senza fiato. Alle 19,30 ci mettiamo alla ricerca del camping che sorge in un bellissimo parco a sud della città: “Camping Fuentes Blancas”, pulitissimo per euro 24,61. Km 290 Giovedì 17 agosto Partenza da Burgos verso Sahagun per arrivare a Leon, bella e trafficatissima citta’ dove fatichiamo a trovare parcheggio fino ad avere fortuna e trovarlo davanti alla stazione dei treni. Bel centro cittadino, l’attrazione principale è la Cattedrale di Santa Maria e la statua di Rodrigo Diaz de Bivar meglio noto come “El Cid Campeador” che coincidono con la piazza della Quintana dove sorgono le più vecchie osterie della citta’. E’ un viavai di persone che affollano le osterie per la classica delle “tapas”, in questa zona della Spagna chi fa un lavoro “pesante” lavora dalle 8,00 fino alle 14,00, approfittiamo anche noi delle offerte di cibo che accompagnano il bicchiere di vino che ci inebriano e ci fanno ripartire dopo due ore. Proseguiamo sempre seguendo il cammino che ricordiamo essere coincidente con la strada normale, ed arriviamo ad Astorga che ha un piccolo e bellissimo centro che ospita la cattedrale e un castello, un pulmann di turisti italiani ci saluta e nel frattempo facciamo la spesa. Cominciano le alture della Galizia. Proseguiamo per Ponferrada per la visita al Castello dei Templari (2 eu), che è bell’esempio di castello da loro costruito verso l’anno 1.200 e poi rinforzato da altre mura verso il 1.500. Il manufatto è in ristrutturazione, anche quello come quasi tutto in Spagna con il “contributo della Comunità Europea”, qui le alture si fanno erte vediamo i pellegrini che faticano per inerpicarsi fino a quota 1.400 mt.. Sono le 17,00 e mancano 120 km per arrivare a Santiago de Compostela decidiamo per cui, visto che la giornata non finisce mai di arrivarci e così arriviamo al “Camping As Cancellas” che si trova a due km in direzione nord (sconsigliamo l’altro campeggio perche’ molto isolato e poco frequentato) dove pernottiamo per eu 29,00 con buoni servizi. Piove a dirotto per tutta la notte. Km 554.
Venerdi’ 18 agosto Visita alla citta’ di Santiago de Compostela (consigliamo il parcheggio al Auditorium) che ha bel centro storico e la cattedrale (detta Obradorio, opera d’oro) che si erge altissima, qui i pellegrini ci sostano davanti (e’ emozionante vedere le loro facce) celebrando il rituale del ringraziamento alla statua di San Giacomo (Sant’ Iago) pregando e ringraziando per poi battere 3 volte il capo sulla statua. Due volte al giorno c’e’ la messa e la messa in funzione del “butafumeiro” che è un enorme incensiera che i chierici fanno volare da una parte all’altra del lungo transetto spargendo incenso. Arrivano pellegrini di tutti i tipi, di tutte le razze a piedi e in bicicletta, chi e’ a piedi nudi e chi “cammina” in ginocchio, tutti hanno la Vieiria, conchiglia a pettine simbolo del pellegrinaggio.. Facciamo il giro della citta’ con un trenino turistico (scomodo, d’altronde siamo abituati bene con i treni turistici della Dotto Trains di Castelfranco Veneto). Il tempo non ci assiste, pioggia, dicidiamo di saltare Finisterrea malavoglia. Solita “tapas” e ripartiamo in direzione La Coruna dove arriviamo verso le 15,00.
Visto che la citta’ e’ molto grande decidiamo di andare a parcheggiare vicino al faro sulla promenade al mare, meta di tutti i camper, seguire la direzione “colonna D’Ercole” che è una statua vicino ad un faro dove ci si può salire (2 eu) e dove si ha una vista della citta’ mozzafiato. Iniziamo il viaggio di ritorno attraverso la costa atlantica che è spettacolare con strade bellissime di collina per arrivare a El Ferrel, strada perfetta (un piacere per chi guida) e come al solito traffico scarsissimo che sara’ una costante di tutto il viaggio. Dopo visite a vari paesini tutti attrezzati con piccolo porto per scappare dal mare in caso di burrasca ci fermiamo a Viveiro dove troviamo con fatica (è il caso di dirlo) il “Camping de Viveiro” (eu 26,50) vicino allo stadio di calcio presso il ponte che attraversa la citta’. Parcheggiato il camper e visto che sono le 21,00 decidiamo di concederci una sana cena a base di pesce e scegliamo il miglio ristorante, secondo il proprietario del campeggio, e ceniamo a La Paz dove spendiamo eu 82,71 per una cena pantagruelica base di “Pulpo alla Gallega” (piovra con sparso sopra del “pimiento” rosso), parillada (grigliata mista), vari tranci di pesce alla “plancia” (piastra) e una superba frittura mista, bevendo un ottimo “rojo della rjoca” che scopriamo essere il vino piu’ di prestigio da quelle parti esportato in tutto il mondo, fine con caffè e “aguardiente”. Da segnalare che il ristoratore vedendoci arrivare alle 21,00 ci ha scambiato per pazzi e ci ha benevolmente detto che la cucina apre alle 22,00. Passeggiata per tentare di digerire e si va a letto come al solito tardi. Km 235.
Sabato 19 agosto Partiamo per continuare il tour atlantico, passiamo solamente da Oviedo e Gijon (città industriali) e ci imbattiamo nel paese di Ribadeo dove si ergono gli spettacolari scogli della “Playa des Cathedrales” (circa 9 km prima di Ribadeo il posto è segnato) che offrono uno spettacolo unico. Continuiamo come al solito con traffico scarsissimo, tra cale paesini e porticcioli e ci imbattiamo in una bellissima spiaggetta con tanto di possibilità di sosta camper alla “Playa della Permenande” pranzo in camper quando ci accorgiamo che il bar della spiaggia (ce ne sono dappertutto) sta cucinando una sontuosa “paella” (accidenti!). E’ d’obbligo fermarsi sul ponte di Ribadeo che domina la città che è abbarbicata alle scogliere che trattengono il fiume. Passeggiata sul lungomare come al solito deserto, non facciamo il bagno perché inizia a piovviginare. Si continua il viaggio passando da Ortiguera per arrivare a Cudillero località La Caridad (parcheggio al porto) che è stupendo paesetto con splendido porto aggrappato ad una montagna con una piazzetta con una moltitudine di piccoli ristoranti all’aperto e un faro in cima. Dopo innumerevoli foto si riparte con destinazione Ribadesella che è citta’ costruita sullo sbocco di un fiume che forma un porto naturale che ospita parecchie barche a vela dei paese del nord (alluminio, ferro, ferro-cemento) essendo velista ho la possibilità di apprezzare chi si spinge lontano via mare. Parcheggiamo davanti ad una palestra prima del ponte a destra con altri camper e ci accingiamo a cenare presso la promenade in un ristorante tipico dove servono l’immancabile “pulpo alla allega”, sardine alla “scottadito”, frittura e il Sidro versato da molto alto (perche’ si deve gasare!). Consigliamo la passeggiata lungo l’oceano, noi non l’abbiamo fatta per la cena troppo abbondante. Km 309.
Domenica 20 agosto Sveglia alle 9,00 perché un gentilissimo poliziotto ci dice che non possiamo sostare visto che la palestra apre, ci lascia tutto il tempo che vogliamo per prepararci. Partiamo in direzione Santander (capitale della Cantabria) tra montagne molto alte e strapiombi sul mare, il paesaggio e’ cambiato sembra di essere nella dolomiti, ci sono parecchie persone che fanno trekking, si passa dal mare alla montagna. Siamo nel bel mezzo dei “Picos d’Europa” famosi tra gli amanti delle montagne con innumerevoli percorsi e gare di trekking. Sostiamo per una breve colazione (è mezzogiorno) presso la Playa Posada un enorme spiaggia quasi deserta con parcheggio camper, piccolo bagno ai piedi ed arriviamo a Santander che è una citta’ molto grande tutta sull’acqua visto che è costruita su una baia enorme, purtroppo oggi è la festa di un patrono e tutti gli abitanti sono in spiaggia (o meglio al “Sardinero”) per festeggiare e si vede una marea umana. Decidiamo di aggirare la baia e vedere Santander dall’altra parte scoprendo la splendida spiaggia di “Cabo Ajo” ci sono parecchi camper e facciamo un bel bagno ristoratore nelle acque dell’oceano Cantabrico, segnalo che in ogni spiaggia c’e’ almeno un addetto al salvataggio attrezzato di argano e vari attrezzi di recupero, d’altronde la costa pullula di “surfisti” tipo Hawai. Ripartiamo verso le 19,00 ed entriamo nei Paesi Baschi passando da castro Urdiales ultima città Cantabrica, troviamo un piazzale molto funzionale di sosta in cima di alla citta’ Bermeo dove si puo’ scaricare e fare acqua, il nome della piazzola è impronunciabile visto che è in lingua Euskadi dei Paesi Baschi. Decidiamo di saltare Bilbao perché è città industriale anche se ci sarebbe il museo di Guggenaim da vistare (ci dicono che la coda è kilometrica). In queste zone abbiamo faticato a trovare un campeggio d’altronde il lembo di costa è molto bello e richiama parecchia gente. Finalmente dopo un paio di risposte poco gentili troviamo a Mendexa-Leketio presso il “Camping Leagi” (eu 29,00) un posto per il nostro camper. Il campeggio è a 700 mt sul livello del mare e domina la città, ceniamo con una vista da favola alle 22,00 presso il ristorante del campeggio. Km 358.
Lunedi’ 21 agosto Ripartiamo scendendo il ripido pendio in direzione di Zumaia e Hondarroa che sono due splendide spiagge questa volta affollate, segnalo che appena dopo il confine con la Francia quindi verso Biarritz c’e’ la spiaggia di Zarautz c’e’ la possibilità di sostare direttamente sulla spiaggia per camper lunghi fino a 5/6 mt. Non è il nostro caso visto che misuriamo 7,50 quindi pranziamo in camper un po’ piu’ defilati, salto in spiaggia per un bagno e sosta un po’ più avanti sulla scogliera che domina 30 km di costa, dove veniamo invitati a non campeggiare dalla polizia che controlla un po’ tutto (per fortuna). Puntiamo Biarritz ma andiamo a visitare Bayonne perché sembra ne valga la pena. E’ una citta’ con un centro molto bello, una bella cattedrale e un intrico di vie che sembra di essere nei Paesi Baschi, scopriamo poi che la cittadina ha bandiere basche dappertutto e la popolazione si sente basca. Decidiamo di cercare campeggio un po’ prima del solito vista la zona balneare e troviamo con difficoltà posto presso il “Camping Residence Des Pines” a Bidart-Biarritz, lungo la strada costiera, un quattro stelle all’ombra ed egregiamente servito (eu 36,60) con una bella piscina e un buon ristorante presso il quale mangiamo scampi e gamberi. Tramonto emozionante sull’oceano con la vista di Biarritz., il buio non sembra mai arrivare. Km 180.
Martedì 22 agosto Si decide ahimè di rientrare purtroppo il tempo non è molto e il lavoro ci aspetta quindi ci dirigiamo in autostrada (sempre costosissima !!!!) verso Pau, Tarbes, Toulose per avvantaggiarci nel kilometraggio. Pranzo in autostrada con vista sul traffico e si prosegue con l’intenzione di passare in Camargue. Dopo 2 ore ci riusciamo uscendo a Montepellier, ed entrando nel “Parco Nationale De Camargue” vediamo cavalli dappertutto, lagune, acquitrini a perdita d’occhio, passiamo “Aigues Mortes (acque morte) per arrivare a “Sanites Marie De La Mer” che è una cittadina di stampo “messicano”, sembra di essere in un film, completamente sul mare. Troviamo una bella area di sosta gestita dal comune “Droit de Stationnement Camping Car” in centro che ci chiede 6 euro per 24 ore con la possibilità di scaricare, non ci pensiamo due volte, ci fermiamo e subito bagno ristoratore sul mediterraneo (acqua un po’ freddina), giriamo poi tra i banchetti del centro per ritornare “docciati” a mangiare. I ristoranti sono dappertutto mangiamo ”paella”, “Mules a la marinarie”, sogliola alla griglia bagnati dal vigoroso vino rosso della zona. Passeggiata notturna per scoprire che hanno tutto dello spagnolo ma non gli orari pertanto fortunatamente si va a letto a mezzanotte. Km 609 Mercoledi’ 23 agosto Si ritorna a casa passando da Arles, Aix En Provence, Cannes, Nizza, Genova etc , Quinto di Treviso ed arrivo in nottata. Km 880.
Note che ci sentiamo di dare: -Ufficio informazioni, ce ne sono a centinaia, basta chiedere e se possono si fanno in quattro.
-Si consiglia l’uso del navigatore satellitare, le strade in Spagna cambiano dall’oggi al domani, ogni giorno inaugurano una nuova strada (paga la Comunità Europea), il nostro atlante stradale del 2001 non riportava alcune strade ed è servito a poco. Noi abbiamo un Garmin “Streetpilote 2610” che si è comportato egregiamente. Sfatiamo il mito delle strade brutte, ebbene le abbiamo trovate tutte (e dico tutte) in ottimo stato, quasi tutte con corsia per i mezzi lenti, oltre ad autostrade gratis a 4 corsie sperse nella Cantabria.
-Non abbiamo avuto nessun problema di acqua elettricità scarico o altro, abbiamo usufruito dei campeggi perché sono ben serviti, quasi tutti hanno piscina e servizi ben tenuti, la mentalità spagnola è cambiata, i prezzi considerando il nostro camper con l’elettricità’, 2 adulti e una bambina sono abbastanza buoni ed ritengo sia inutile rischiare con del camping libero, inoltre è difficile rinunciarci, a volte i campeggi sono in luoghi con panorami splendidi e hanno di tutto.
-Non fatevi ingannare dal kilometraggio, le strade in Spagna invitano a viaggiare (ovviamente a velocità moderata) e sono in condizioni più che ottime pertanto si fanno parecchi chilometri in un giorno anche perché la giornata è lunghissima e il sole è alto nel cielo fino alle 22,00, è l’ideale per chi come noi dispone di 10/12 giorni di vacanza -La tavola: cosa c’e’ di meglio del Jamon Iberico oppure dei Pimientos (peperoni) oppure il Chorizo (salsiccetta) oppure il Pulpo alla Gallega in Galizia, i formaggi. Tutto innaffiato dal Rojo della Rijoca per finire alla “torta al queso “ oppure alle “tapas” di “empanada”. Da provare ! -Consigliamo di perdere più tempo per il viaggio, il Cammino di Santiago e’ coinvolgente e dovrebbe essere seguito con più calma, stessa cosa per la costa atlantica che è bella come la Sardegna solo con meno traffico e meno gente.
-Non portare vino da casa ne hanno di eccezionale e poco costoso.
-La temperatura è più che accettabile sull’oceano al mattino si arriva a15° di giorno i 28° con brezza sono una goduria, un giubbetto stile “K-way” va benissimo.
-In Spagna tutti i campeggi hanno la fossa WC, quindi molto comodo per chi ha il VC nautico come il nostro.
-Non è stato un viaggio rilassante, abbiamo però scoperto la Spagna che consideriamo tra le nazioni assolutamente non ostili ai camper, qualche difficoltà nel parcheggiare, peraltro dovuta all’ingombro del nostro camper che è un po’ “lunghetto”.
-Ringraziamo chi ci ha preceduto ed i resoconti di viaggio tra i quali Elisa Milighetti e Maurizio Giornelli (il Cammino di Santiago e la Costa Atlantica del 2004), Alessandro, Diana, Roberto e Blonde (un viaggio nel vento, in Francia e Spagna 2005), Roberto Lumaca con gli amici Sandro e Sandra(Spagna atlantica del 2005).
Campeggi che abbiamo utilizzato: -Camping A L’ombres des Oliviers Avenue du stade 11570 Cazilhac (Carcassonne) +33 04 68 79 65 08 -Camping D’arrouach Rue De trois Archanges 9 65100 Lourdes +33 05 62 42 11 43 -Camping De Ezcaba Valle de Ezcabarte 31194 Eusa (Pamplona) +34 948 33 03 15 -Camping Fuentes Blancas C.Tra Cartuja de Miraflore k. 3,5 09193 Burgos +34 947 48 60 16 -Camping As Cancellas Rua 25 Do Xullo Santiago de Compostela +34 981 58 02 66 -Camping Viveiro Cantarrana s/n 27850 Viveiro +34 982 56 00 04 -Camping Leagi Leketio Mendexa Leketio 48289 Mendexa +34 94 684 23 52 -Camping Des Pines Avenue de Biarritz 64210 Bidart (Biarritz) +33 05 59 23 00 29