California e parchi della West Coast

Un viaggio tra la natura e le città di 4 stati: California, Nevada, Utah e Arizona
Scritto da: Flippy
california e parchi della west coast
Partenza il: 05/08/2017
Ritorno il: 25/08/2017
Viaggiatori: 4
Spesa: 3000 €
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Erano anni che rimandavamo ma, finalmente, quest’anno siamo andati negli States!

Siamo molto soddisfatti dal nostro viaggio e continuiamo a tornare lì con la memoria, ci ha lasciato dei ricordi indimenticabili!

Appena tornati dal viaggio ci siamo messi però a tirare le somme e, come è normale che sia, ripensare ad alcune cose che avremmo fatto diversamente.

Proprio per questo motivo ho deciso di scrivere il mio primo diario di viaggio: per poter permettere a tutti di usufruire della nostra esperienza per poter pianificare al meglio il proprio viaggio.

Il giro è durato 21 giorni e, prima di descrivere nel dettaglio il nostro tour, penso sia utile fare un… Super-riassunto

1. L’aereo l’abbiamo prenotato a marzo e tutti gli alberghi (e la maggior parte delle attività) le abbiamo prenotate nei mesi seguenti;

2. Sia per risparmiare sia perché abbiamo prenotato con poco preavviso, non abbiamo fissato hotel/campeggi all’interno dei parchi. Abbiamo deciso di prenotare gli alberghi in paesi a mezzora dall’ingresso del parco. In questo modo ci svegliavamo, andavamo subito al parco e verso sera, una volta visto il parco, guidavamo fino all’albergo successivo (vicino al parco seguente);

3. La macchina l’avevamo prenotata a Marzo ma c’è stato un disguido: una mail dell’autonoleggio (Budget) era finita direttamente nel cestino e, non avendo risposto, la prenotazione era stata annullata. Per fortuna ce ne siamo accorti 4 giorni prima di partire! Abbiamo trovato lo stesso modello di automobile a soli 100 € in più con Thrifty (una compagnia affiliata alla Budget). Essendo in 4 con circa 6 valige abbiamo dovuto prendere una macchina capiente (Kia Sorento). Allo stesso prezzo c’erano bellissime macchine comode però in 2-3 persone (Mustang, Impala o Chevrolet Camaro);

4. Le tappe:

Nel nostro viaggio abbiamo visitato:

· San Francisco

· Sequoia National Park

· Yosemite National Park

· Death Valley

· Las Vegas

· Hoover Dam

· Bryce Canyon

· Monument Valley

· Four Corner Monument

· Horseshoe Bend

· Lake Powell

· Antelope Canyon

· Grand Canyon

· AZ Crater

· Oatman

· San Diego

· Newport Beach

· Los Angeles

· Santa Barbara

· Carmel-by-the-Sea

· Santa Cruz

5. I costi:

A testa abbiamo speso un totale di 3.000 € suddiviso in questo modo:

A. Aereo: 649 € (Abbiamo fatto 2 scali all’andata e 2 al ritorno)

B. Dormire: 625 €

C. Ingressi a parchi e musei: 343 €

D. Noleggio auto: 315 €

E. Cene: 265 €

F. Souvenir e shopping: 197 €

G. Pranzi: 168 €

H. Benzina: 96 €

I. Assicurazione medica: 92 €

J. Taxi: 79 €

K. Mezzi pubblici: 61 €

L. Colazioni: 46 €

M. Noleggio bici: 27 €

N. Parcheggi: 19 €

O. Esta: 13 €

P. Pedaggio ponti: 5 €

Ricordatevi che quando prenotate gli alberghi non sono incluse le tasse (dovrete quindi aggiungere circa il 10%).

Adesso passiamo invece alla descrizione più dettagliata

05 Agosto

Partenza da Milano Linate alle 17:55 con arrivo a Londra Stansted alle 18:55. Appena atterrati troviamo una mail in cui ci comunicano che i nostri voli del giorno dopo sono stati cambiati però, essendo l’arrivo finale sempre a San Francisco e allo stesso orario di quello previsto non ci facciamo troppi problemi (semplicemente faremo scalo a Charlotte anziché a Los Angeles). Andiamo a dormire vicino all’aeroporto di Londra Heathrow all’hotel Ibis (25€ a testa) da cui partirà il nostro secondo volo.

Alcune osservazioni:

1. per spostarsi da un aeroporto all’altro c’è un comodo autobus a 22€ a testa

2. per andare dall’aeroporto Heathrow all’Ibis c’è una navetta che però costa parecchio. Se si è in più di 3 conviene un taxi (20 € a tratta)

06 Agosto

Partenza da Londra Heathrow e, tramite scalo a Charlotte, arrivo a San Francisco alle 22:55 (ora locale).

Da lì abbiamo preso un taxi (80 $ in 4) fino al nostro albergo a Oakland (Piedmont Place, 33€ a notte a testa, un classico motel americano).

07-08-09 Agosto: San Francisco

In questi primi 3 giorni siamo stati a San Francisco e abbiamo visto (in ordine):

· California Academy of Science: personalmente l’ho trovato un po’ caro per quello che conteneva. C’erano un po’ di acquari, una serra con molte farfalle e un simulatore di terremoti (l’unica cosa originale). Se potessi tornare indietro non lo vedrei, soprattutto visto il costo (28 $)

· Secret Tiled Staircase: una scalinata tutta colorata e piena di disegni. A me è piaciuta però, essendo un po’ sperduta e lontana da tutto, fatela solo se avete tempo e non sacrificate altre cose.

· Alcatraz:

· Pier 39:

· Cable Car Tournaround: molto particolare! Il Cable Car è il tram più famoso di San Francisco (nonché uno dei suoi simboli). Per fargli cambiare il senso di marcia (una volta giunto al capolinea) c’è una piastra girevole su cui il tram si ferma e viene fatto ruotare manualmente da 2 operai. Prendere il Cable Car è un po’ caro (7 $) ma va assolutamente fatto. Tenete presente che esistono 3-4 linee diverse che vi porteranno in punti diversi di San Francisco, quindi informatevi bene prima di salire! Una volta a bordo vi consiglio di stare appesi sul lato sinistro della vettura, in questo modo avrete una vista migliore e vi godrete appieno l’esperienza. Mettete in calcolo una coda di circa 1 ora (a meno che non arriviate al Tournaround prima delle 9). Durante l’attesa avrete modo di vedere più volte il funzionamento del Tournaround.

· Lombard Street: uno dei simboli principali di San Francisco. La strada tutta curve piena di siepi in fiore (e turisti). Bisogna andarci per fare qualche foto e vedere le auto che, a fatica e lentamente, scendono da questa strada molto particolare.

· Ferry Building: dall’esterno è un bell’edificio per gli occhi, dall’interno lo è per lo stomaco! Diversi stand in cui mangiare (soprattutto ostriche).

· Exploratorium: il museo delle scienze di San Francisco. Questo museo è interessante e, a differenza del sopra citato California Academy of Science, merita decisamente una visita.

· The wave organ: alla fine del molo sono stati ricavati dei buchi in cui la marea, alzandosi e abbassandosi, fa uscire suoni melodiosi. Ci sono delle panchine in cui sedersi a rilassarsi ascoltando questa musica. Purtroppo quando siamo andati noi non è successo, probabilmente bisogna informarsi bene sugli orari delle maree. Una cosa simile però l’avevo già vista/sentita a Zara (Croazia).

· Balmy Alley: il quartiere dei murales. Bisogna andare in questo quartiere e perdersi tra le viette colorate da decine di murales, osservarli con gli occhi e col cuore, perché ognuno di loro ha un significato particolare!

· Chinatown: in questo quartiere merita soprattutto la porta di ingresso molto suggestiva.

· Golden Gate Bridge: il simbolo per eccellenza di San Francisco. Cercate il punto migliore per fotografare questo ponte rosso! (Io consiglio il lato di Conzelman Road).

· Marriot: all’ultimo piano di questo albergo c’è un bar con una bella vista su San Francisco! Potete salirci anche senza dover consumare;

· Tram: San Francisco ha questa particolarità: si è fatta regalare un tram da svariate città del mondo. Quindi in giro per la città vedrete tram di modelli diversi. Noi abbiamo visto anche un tram giallo donato dalla città di Milano!

Alcune osservazioni/consigli riguardanti San Francisco:

1. Tutti i ponti sono gratuiti in uscita da San Francisco ma nel senso inverso costano. Il Golden Gate Bridge (7,50 $) si deve pagare su internet mentre il ponte da Oakland (5 $) si può pagare direttamente al casello;

2. Oakland non è male come punto di appoggio: gli alberghi costano molto meno e c’è un autobus che in circa 20 minuti porta all’embarcadero di San Francisco (4,50 $ a testa a tratta);

3. Native Juice Co.: in questo bar abbiamo assaggiato il miglior Avocado Toast del nostro viaggio! (Attenzione: è aperto solo nei giorni lavorativi e solo la mattina);

4. Super Duper Burgers: nel vostro viaggio in America probabilmente proverete fin troppi fast food. Però la particolarità di questo è che si trova solo nell’area di San Francisco e che si sente subito la maggior qualità della carne;

5. Taco Tuesday: Nella maggior parte delle città americane c’è la tradizione di mangiare taco il martedì. Per questo motivo molti ristoranti messicani fanno delle promozioni particolari;

6. Pier 39: come indicato sopra in questo molo si può mangiare di tutto. Un piatto tipico è il Clam Chowder;

7. Converse: vicino al Cable Car Tournaround c’è un negozio di Converse che ha una particolarità: è uno dei 3 negozi al mondo in cui è possibile creare delle Converse con i vostri disegni o delle immagini a vostra scelta (o anche scritte). I costi variano a seconda di quanto le si personalizza e dal modello che si sceglie ma si parte da circa 70$. Calcolate che in estate probabilmente non riusciranno a farle in giornata, quindi non riducetevi all’ultimo!

10 Agosto: Sequoia National Park

La sera del 09 agosto siamo partiti da San Francisco e in meno di 4 ore siamo arrivati al nostro albergo di Visalia (Motel 6, 20€ a testa).

La mattina, con la statale 198, siamo entrati al Sequoia National Park. Abbiamo parcheggiato vicino al Giant Forest Museum e da lì abbiamo preso una navetta gratuita che ci ha portato fino al visitor center. Al visitor center abbiamo comprato una mappa del parco e abbiamo ripreso la navetta fino al Generale Sherman (l’albero con massa maggiore al mondo), dopo aver fatto un po’ di foto ci siamo incamminati per una passeggiata di un paio d’ore dentro al bosco. Abbiamo visto un cane della prateria e un sacco di scoiattoli. (Un gruppo che abbiamo incontrato ci ha raccontato di aver visto un’orsa con 4 cuccioli). In generale il Sequoia National Park mi è piaciuto parecchio. Molto grande e molto in piano quindi si possono fare lunghe passeggiate alla ricerca di animali senza affaticarsi troppo e senza avere persone intorno. Prima di abbandonare il parco consiglio di arrivare con la macchina alla base del Moro Rock e intraprendere la gradinata di circa 20 minuti che porta fino alla cima di questo massiccio. La sera abbiamo lasciato il parco e, in meno di 4 ore, siamo arrivati al nostro albergo di Sonora (Aladdin Motor Inn, 31€ a testa).

11 Agosto: Yosemite National Park

La mattina, con la statale 120, siamo subito entrati allo Yosemite National Park. Una volta all’interno abbiamo percorso la Big Oak Flat Road fino ad arrivare nel cuore del parco. All’interno del parco c’è una strada a senso unico fatta ad anello che tocca i principali punti di interesse. Consiglio in particolare la Valley View e il Tunnel View per avere una bella vista sulla vallata. Noi abbiamo parcheggiato nel limitare dell’anello, presso l’Half Dome Village. Da qui abbiamo fatto una bella escursione (impegnativa ma non troppo) che ci ha portato fino in cima alle Nevada Falls. Un’escursione davvero suggestiva! A metà passeggiata si arriva presso un magnifico laghetto di montagna con l’acqua gelata. Il bagno sarebbe proibito ma con il caldo estivo in molti fanno finta di niente e si fanno un bel tuffo! Consiglio quindi di portarsi dietro il costume da bagno.

Mi raccomando: portate almeno un litro d’acqua a testa!

Per mangiare ci sono diversi ristoranti nella zona dell’Half Dome Village. Non sono economici ma c’è di tutto, dai panini alle pizze. La cosa più bella è che durante il pranzo si è circondati da scoiattoli!

A fine giornata ci siamo fermati a fare alcune foto alla stellata, abbiamo a malincuore abbandonato il parco tramite la statale 120 e, in poco più di 2 ore, abbiamo raggiunto il nostro albergo di Bishop (The Hostel California, 24€ a testa).

La strada che permette di uscire dallo Yosemite andando verso Est arriva a un’altitudine notevole. Per questo motivo d’inverno è chiusa. Quindi quando programmate i vostri spostamenti con Google Maps considerate che potrebbe proporvi una strada alternativa lunghissima! Se fate il viaggio nel periodo estivo non dovete preoccuparvi.

12-13 Agosto: Death Valley – Las Vegas – Diga Hoover – Grand Canyon Skywalk

La mattina siamo passati a fare colazione al Erick Schat’s Bakery. Veramente un ottimo posto in cui fermarsi: molta scelta e sembrava tutto buono! Abbiamo anche preso un timballo di carne con l’idea di mangiarlo in macchina a pranzo (anche quello davvero gustoso). Abbiamo percorso per 2 ore la statale 395 fino ad arrivare alle porte della Death Valley. L’impatto con la Death Valley in piena estate è notevole. Cercherete di vedere le cose dalla macchina o comunque velocemente perché appena scesi dalla macchina sarà come avere un phon acceso al massimo puntato sulla faccia.

All’interno della Death Valley è stata registrata la temperatura più alta della storia: 56,7° C.

Noi siamo stati fortunati e abbiamo raggiunto “solamente” i 49 °C (121 °F).

Nella Death Valley le cose principali da vedere sono:

· Dante’s View: luogo in cui si vedono il punto più alto (4.421 m) e più basso (-86 m) degli Stati Uniti.

· Badwater: è appunto il punto più basso degli Stati Uniti, un’enorme striscia di sale.

· Zabriskie Point: un luogo panoramico in cui avere ottime viste (soprattutto al tramonto).

· Artists Drive: dove le montagne sono colorate di svariate sfumature cromatiche.

· Sliding Rocks: le pietre che durante la notte rotolano da sole lasciando delle tracce dietro di loro. Sono molto affascinanti ma, purtroppo, noi non abbiamo potute vederle perché sono in un luogo in cui ad Agosto non è possibile accedere e, inoltre, anche nelle altre stagioni non è facile raggiungerle.

Nel pomeriggio siamo usciti dalla Death Valley e siamo andati a fare il check in nel nostro albergo di Las Vegas (Luxor, 60€ Sabato e 40€ domenica). Lasciate le valigie in hotel ci siamo persi lungo la strip vagando tra un casinò e l’altro. Può piacere oppure no… però Las Vegas è una città unica. Va ovviamente girata di sera/notte. Si vedono persone di tutti i tipi e per vederla bene tutta servono almeno due nottate. Dopo aver vagato per un po’ abbiamo preso un taxi per andare a mangiare dall’altra parte della strip.

Siamo andati a cena all’Heart Attack Grill dove delle cameriere in succinti abiti da infermiere servono giganteschi hamburger (si può scegliere di ordinare dal classico hamburger fino a panini con dentro 8 strati di carne e condimenti). Inoltre c’è una postazione in cui le cameriere, tramite taglieri di legno, danno delle sonore sculacciate ai clienti che non riescono a finire il panino ordinato. Certo, non è un posto molto di classe, ma secondo me bisogna andarci, è la classica rappresentazione di questa città bizzarra.

Nel corso delle due nottate trascorse a Las Vegas abbiamo visto l’interno di questi casinò: Bellagio, Flamingo, Venetian, Caesars, New York-New York ed Excalibur. Sono tutti abbastanza particolari, però la maggior parte sono più da vedersi da fuori rispetto che visitarne l’interno. Secondo me quelli in cui vale davvero la pena entrare sono: Luxor, Caesars, Venetian e Bellagio (dove bisogna ovviamente assistere agli spettacoli di acqua e musica della fontana). Oltre ai casinò abbiamo visto anche il negozio dei pegni “Pawn Shop” diventato famoso sul canale televisivo Cielo per il programma “Affari di Famiglia”. Volevamo anche andare al National Atomic Testing Museum ma purtroppo non abbiamo fatto in tempo. Nel pomeriggio del 13, lasciando come “campo base” Las Vegas, abbiamo fatto una gita fuori porta di mezza giornata. Innanzitutto siamo andati a vedere la diga Hoover (40 minuti da Las Vegas) e da lì abbiamo proseguito fino al Grand Canyon Skywalk (altre 2 ore di macchina). Il Grand Canyon Skywalk è una passerella di vetro a strapiombo sul Grand Canyon. Sfortunatamente non siamo arrivati fino a là perché, giunti a pochi Km dall’arrivo, abbiamo trovato la strada chiusa: da lì si può proseguire solo sui pulmini gestiti dagli indiani e i costi non sono bassi (48$ per arrivare alla passerella e altri 27$ per camminarci sopra). Inoltre non si possono neanche fare foto. Un po’ innervositi da queste novità abbiamo deciso di rinunciare e tornare a Las Vegas.

Alcune osservazioni/consigli riguardanti Las Vegas:

1. Calcolate che dormire a Las Vegas durante i giorni lavorativi costa DECISAMENTE meno rispetto al dormirci Venerdì o Sabato sera. Durante la settimana potete alloggiare in Hotel molto sfarzosi a 30-40 € a testa;

2. Informatevi bene sugli orari degli spettacoli della fontana del Bellagio (sono circa ogni 15 minuti ma non sono 24h al giorno);

3. Un consiglio per degli ottimi souvenir a basso costo: i casinò devono continuamente cambiare i mazzi di carte e i vecchi mazzi vengono segnati (tagliano due angoli delle carte) e messi in vendita. Sono mazzi molto belli e hanno sopra il logo del casinò. La cosa incredibile è che costano anche molto poco! (Il Bellagio li vende a 1$ ciascuno);

4. Una delle cene l’abbiamo fatta al ristorante “Carson Kitchen”. Cena nella norma ma il dolce è stato spettacolare. Il gelato al bacon è qualcosa di davvero incredibile. So che solo l’idea fa accapponare la pelle a un italiano però fidatevi: merita davvero!

14 Agosto: (Bryce Canyon)

La mattina siamo usciti da Las Vegas e, in 4 ore, siamo arrivati al Bryce Canyon.

Il Bryce è uno dei “parchi” più belli visti durante il nostro viaggio.

Sfortunatamente abbiamo beccato una giornata un po’ nuvolosa, quindi non rendeva al massimo dal punto di vista cromatico. Ciò nonostante i suoi colori e le sue forme sono sorprendenti! Incredibile pensare che l’erosione abbia formato questo genere di strutture.

Siamo rimasti al Bryce fino a tardi per goderci il tramonto (purtroppo rovinato dalle nuvole a bassa quota) e fare un po’ di foto notturne. Vedere il Bryce Canyon è molto semplice: c’è un’unica strada dritta lungo cui ci sono i 6 principali punti panoramici. Il mio consiglio è di cercare di essere al Canyon durante il tramonto o l’alba in modo da vedere il rosso del canyon nel suo massimo splendore. Bisogna stare molto attenti nel guidare (soprattutto la notte) perché è pieno di cerbiatti che saltano all’improvviso in mezzo alla strada! Una volta usciti dal canyon in poco più di 1 ora siamo arrivati al nostro alloggio a Kanab (prenotato su AirBnB a 22€ a testa).

15 Agosto: Monument Valley – Four Corner Monuments

Questa è stata la prima delle 3 giornate un po’ più stancanti del viaggio. Siamo partiti abbastanza presto alla volta della Monument Valley. Siamo arrivati lì in circa 3 ore. La Monument Valley è molto particolare e rispecchia la classica idea che avevamo del panorama americano: grandi distese piane con dei grandi massi qui e là. Essendo gestita dagli indiani, l’ingresso alla Monument non è compreso nella tessera dei parchi nazionali. L’ingresso lo si può pagare direttamente all’arrivo e costa comunque poco.

Si può scegliere tra due tipologie di ingresso:

1. la prima opzione è quella di entrare con la propria autovettura e seguire un percorso obbligato che fa girare tutto intorno alla valle (in tutto ci vuole poco più di un’ora per fare il giro con calma);

2. la seconda opzione è quella di approfittare di tour organizzati all’interno di apposite jeep. Questi tour sono abbastanza costosi ma danno la possibilità di accedere a luoghi diversi rispetto a quelli del giro canonico.

Noi abbiamo scelto la prima opzione e, personalmente, sono rimasto soddisfatto dalla scelta. Una volta terminato il giro della Monument Valley abbiamo percorso 1 ora e mezza di strada per arrivare fino al Four Corner Monuments (l’unico punto al mondo in cui si incrociano 4 stati). In realtà non c’è granché, semplicemente un’indicazione di dove si incrociano gli stati, una lunga fila per farsi una foto nel centro e una decina di baracchine di souvenir gestite dagli indiani. Diciamo che questo posto non è chissà che però secondo me una deviazione di un paio d’ore si può fare! Dopo esserci fatti un paio di foto ci siamo rimessi in macchina alla volta di Page. Page non è granché come cittadina però è in una posizione strategica: molto vicina ad Antelope Canyon, Lago Page, Horseshoe Bend e Grand Canyon. Per questo motivo i costi degli alberghi è altamente sproporzionato rispetto alle altre località in cui siamo stati. Alla fine avevamo deciso di prenotare al Knights Inn Lake Powell, basse recensioni ma l’unico rimasto a un prezzo abbordabile (35 € a testa). Comunque non era peggio degli altri alloggi in cui siamo stati durante il viaggio, quindi direi che è stata una scelta azzeccata. La sera siamo andati a mangiare vicino al motel, al Big John’s Texas Barbeque. Un posto esteticamente suggestivo però in quanto alla bontà del cibo siamo rimasti un po’ delusi. Prima di andare a letto, verso le 23, sono andato in macchina all’Horseshoe Bend per fare alcune foto in notturna. Veramente uno spettacolo! Una quantità di stelle da mozzare il fiato e una pace e tranquillità indescrivibili. Mi raccomando però di stare attenti: è molto buio e il precipizio non è segnalato o recintato!

16 Agosto: Lago Page – Horseshoe Bend – Grand Canyon

La mattina appena svegli abbiamo fatto un salto a vedere il Lago Page. Niente di che. Cioè, in realtà deve essere stupendo ma per poterlo apprezzare bisognerebbe prendere una delle barche e perderci un’intera giornata. Noi avevamo solo poche ore (per via dell’appuntamento con l’Antelope Canyon) e quindi siamo solo andati a dare un’occhiata dalla riva. Dopo questo rapido sguardo al lago siamo andati all’Horseshoe Bend. Per arrivarci bisogna fare 10 minuti di macchina e poi una ventina di minuti a piedi attraversando una collinetta. Tanti turisti, però è molto grande ed è bellissimo da qualsiasi parte lo si veda quindi gli altri turisti non sono un problema nel fare le foto. Dopo aver fatto un po’ di foto ed esserci goduti per un po’ la vista siamo tornati alla macchina e siamo andati al punto di incontro con la società con cui ci eravamo organizzati per il tour dell’Antelope Canyon. Ecco, secondo me l’Antelope è in assoluto il miglior “parco” che abbiamo visto! Ed è anche il più complicato da organizzare, quello per cui bisogna sapere più informazioni per poterlo visitare. Quindi cercherò di riportare qui sotto tutte le cose più utili da sapere:

1. Ci sono due Antelope: l’Upper e il Lower. Il primo è il più frequentato (anche perché più comodamente accessibile) ed è più scenografico del primo (soprattutto negli orari giusti). Al primo ci si accede direttamente entrando in un canalone, per il secondo invece bisogna fare un po’ di scale ed è un po’ più angusto;

2. L’orario migliore per visitare l’Antolope Canyon (soprattutto l’Upper) è tra le 11 e le 14 perché il sole a picco sul canyon crea dei magnifici giochi di luce ed esalta i colori;

3. Bisogna prenotare mesi prima, soprattutto se si vuole andare negli orari migliori;

4. Il tour dura circa 1 ora e non è facile fare le foto: ci sono tantissimi turisti, quindi ci sono spesso altre persone nelle inquadrature. Per i fotografi esiste un tour speciale da 2 ore che permette di fare foto con più calma (questo tour è riservato a chi ha macchine fotografiche professionali).

5. Questo canyon costa parecchio (il Lower costa un po’ meno dell’Upper) però ne vale assolutamente la pena!

Noi abbiamo deciso di visitare quello Upper e siamo stati abbastanza fortunati da riuscire a prenotare la visita delle 11.

Verso le 12 il canyon è al suo massimo splendore.

Dopo aver visitato questo magnifico canyon ci siamo avviati verso il Grand Canyon.

Anche sul canyon più famoso degli States è necessario fare un appunto… esistono due accessi al Grand Canyon:

1. South Rim è il più famoso e lo si può raggiungere comodamente in macchina;

2. North Rim è meno attrezzato, molto meno affollato e si deve fare del trekking per raggiungerlo.

Noi siamo andati al South Rim. Personalmente non mi ha colpito tantissimo, sarà perché avevo delle aspettative molto elevate. Il Canyon comunque merita una visita ed è molto semplice da visitare: c’è un sentiero che segue tutta la costa del canyon lungo cui passeggiare e visitare tutti i punti panoramici indicati nella mappa che danno all’ingresso. L’ideale, per viversi al meglio il Grand Canyon, sarebbe di fare un’escursione scendendo fino alla base del canyon, dormire là e risalire il giorno dopo. Però bisogna avere 2 giorni di tempo e soprattutto bisogna essere davvero allenati! Dev’essere spettacolare anche il giro in elicottero all’interno del canyon, noi però abbiamo dovuto rinunciarci perché era davvero fuori budget (se non sbaglio si trovavano varie offerte a circa 250-300 € a testa). Dopo aver fatto una passeggiata lungo il bordo del canyon siamo andati a mangiare in uno dei ristoranti all’interno del “parco” per poi dirigerci fino a Flagstaff dove abbiamo dormito al Motel 6 a 18 € a testa.

17 Agosto: AZ Crater – Oatman – Route 66

Appena svegli abbiamo guidato per 40 minuti fino ad arrivare all’AZ Crater, un luogo in cui è caduto un meteorite facendo un profondo cratere. Lì abbiamo visitato il museo che illustrava le diverse cadute di meteoriti sulla terra e utilizzato un simulatore con cui era possibile vedere l’effetto che avrebbe la caduta di un meteorite regolandone la dimensione, la velocità, l’angolazione e la località dell’impatto. È stato effettivamente interessante però, a posteriori, forse non ne valeva molto la pena. Dopo la visita al cratere ci siamo spostati a Oatman, la città fantasma che avevamo scelto. Purtroppo qui abbiamo proprio toppato, documentandoci ci era sembrata una tipica città abbandonata. Invece no, era una cittadina parecchio pacchiana e finta, solo per turisti. In più siamo arrivati nel tardo pomeriggio, quindi abbiamo trovato tutto chiuso. L’unica consolazione è che ci siamo fatti due risate con gli asini che vagavano per la strada. Comunque non tutti i mali vengono per nuocere: andando a Oatman abbiamo avuto modo di percorrere per un pezzo la strada più famosa d’America, la storica Route 66! Abbiamo studiato il nostro percorso in modo da utilizzarla il più possibile e, lungo la strada, era pieno di classici diner e negozi di souvenir. Senza neanche farlo apposta siamo anche passati dal paesino da cui la Pixar ha preso spunto per creare il film d’animazione “Cars”. In serata siamo arrivati a Palm Spring dove dovevamo dormire al Vagabond Inn a 12 € a testa. Dico “dovevamo” perché, una volta arrivati all’albergo, abbiamo scoperto che Palm Spring era invasa da due tipi di insetti (uno grande e molto rumoroso, l’altro piccolo e che si notava poco). Il responsabile alla reception ci ha spiegato che è un’invasione che capita quasi ogni estate, sono insetti delle palme e sono innocui per gli esseri umani. Il problema è che la porta della nostra stanza (l’ultima disponibile) era proprio sotto a una lampada e quindi era ricoperta da grandi insetti che iniziavano a volare come pazzi quando si provava ad avvicinarsi alla porta. Non riuscendo in nessun modo ad entrare in camera abbiamo deciso di chiedere un rimborso e siamo andati a dormire in un altro albergo della zona (Palm Spring ha comunque prezzi bassi e molta disponibilità).

18-19 Agosto: San Diego

La mattina siamo subito andati a San Diego dove siamo stati 2 giorni pieni. San Diego è la città che più ci è rimasta nel cuore e dove sicuramente torneremo! In questa città, essendo molto vicina al confine con il Messico, consiglio di provare la cucina messicana e lanciarsi con Taco particolari e Margaritas buonissime. Noi abbiamo mangiato da “Puesto at the Headquarters”, cibo davvero molto buono (quando ordinate attenti al piccante), unica pecca l’attesa infinita. Visto che l’ordine delle cose viste non è particolarmente importante le elenco qui di seguito:

· USS Midway: una portaerei attraccata al molo dove all’interno hanno allestito 3 piani di museo sugli aerei militari e, ovviamente, sulla portaerei stessa. Il museo è ben fatto, interessante e non costa neanche tanto. Calcolate che, vista la dimensione, ci starete almeno un paio d’ore.

· Zoo: molto grande e con una grande varietà di animali. Costa forse un po’ troppo. Diciamo che se siete una famiglia e volete far brillare gli occhi ai vostri bambini dovete sicuramente portarli qui e starci almeno mezza giornata. Per gli adulti invece, per quanto sia ben fatto, forse non vale la spesa (48 $).

· Baseball: siamo andati allo stadio (Petco Park) a vedere una partita di baseball. Onestamente è stata una delle cose che mi ha affascinato di più del nostro viaggio. Non è per niente come le partite di calcio in Italia. Il clima è molto rilassato, la gente si diverte e guardare il baseball con San Diego illuminata dal tramonto è una cosa che fa bene al cuore! Il mio consiglio è di andare a vedere una partita serale, sia perché almeno non usate tempo utile a vedere altre cose, sia per godervi il cielo al tramonto.

· Gaslamp: il quartiere da visitare la sera, pieno di gente e di locali di tutti i tipi. Noi siamo stati al Moonshine Flats, un posto divertente, con tante persone e diversi giochi con cui sfidare gli altri gruppi di amici (10$ l’ingresso).

· Coronado Bridge: è un ponte molto famoso. Diciamo che non è niente di che però comunque lo vedrete facilmente girando per San Diego.

· Spiagge: a San Diego ci sono diverse spiagge. Le 3 più famose e che meritano una visita sono: Coronado Beach, Mission Beach e La Jolla.

20 Agosto: (Laguna Beach – Newport Beach)

La mattina abbiamo guidato lungo la costa fino ad arrivare a Laguna Beach dove abbiamo fatto un po’ di mare. La spiaggia bella, il mare purtroppo aveva molte alghe. Lì a Laguna Beach abbiamo pranzato a Las Brisas, un ristorante costoso, con tanta attesa, ma veramente molto buono! Nel pomeriggio poi, da bravi fan di “The O.C.” ci siamo spostati a Newport Beach, una bella spiaggia grande e una delle poche senza alghe. La sera siamo andati a vedere il molo in cui avevano fatto le riprese del telefilm e abbiamo mangiato un boccone lì per poi dirigerci verso l’appartamento a Los Angeles che avevamo affittato tramite AirBnB (25 € a testa).

21-22 Agosto: Los Angeles

A Los Angeles:

Il 21 abbiamo passato praticamente tutta la giornata agli Universal Studios. Gli Studios sono forse la cosa di cui mi sono più pentito in tutto il viaggio: molto cari (circa 100 € a testa), molta coda e le giostre non erano niente di che (mi è piaciuto di più Disneyland Paris). Certo, in loro difesa c’è da dire che a me non fanno impazzire le giostre e che le più gettonate (per esempio quella di Harry Potter) non le abbiamo fatte a causa delle code troppo lunghe. Una cosa che vale la pena è sicuramente il tour per gli studios (calcolate ovviamente che sono studios che non vengono più praticamente utilizzati). La sera del nostro primo giorno a LA siamo andati al Griffith Observatory a goderci una bella vista notturna sulla città e a vedere la scritta “Hollywood” da abbastanza vicino. In realtà purtroppo non mi ero documentato abbastanza bene e ho scoperto solo a posteriori che ci sono delle strade un po’ complicate da percorrere per poter arrivare fino alla scritta. Informatevi prima di partire! Tenete presente che la scritta la sera non viene illuminata!

Il giorno seguente abbiamo:

· Visitato i luoghi principali delle nostre serie tv preferite:

O La casa di “Streghe

O La casa di “New Girl

O Il Melody Ranch di “Westworld” in cui ci siamo anche appostati fuori per vedere se incontravamo qualcuno e siamo riusciti a fermare Jeffrey Wright per farci una foto.

O Il locale di “Lucifer

· Visto il Walt Disney Concert Hall (molto carino)

· Camminato lungo la Hollywood Walk of Fame leggendo i nomi di tutte le star a cui è stata dedicata una stella (e realizzato che ne conoscevamo si e no il 20%)

· Fatto una camminata lungo Rodeo Drive

· Fatto una passeggiata lungo la Venice Boardwalk e ammirato i suoi canali (merita!)

Inoltre prima di partire avevamo prenotato la possibilità di fare da pubblico durante le riprese di una puntata di una serie tv.

Sfortunatamente Big Bang Theory era sold out quindi abbiamo prenotato (gratuitamente) per “One Day At A Time” (non la conoscevamo).

Purtroppo siamo arrivati lì con un’ora di anticipo (come da indicazioni) e, dopo averci fatto fare 2 ore di attesa), ci hanno comunicato che non potevamo entrare perché si era già raggiunto il massimo di spettatori (siamo rimasti fuori in una decina). Che delusione!

23 Agosto: Sante Barbara – Monterey

Purtroppo siamo stati un po’ sfigati e in questi ultimi giorni, che avevamo riservato al mare, le giornate sono peggiorate e la temperatura scesa. Comunque non ci siamo abbattuti e siamo andati lo stesso a vedere la spiaggia a Santa Barbara per poi proseguire lungo la costa fino a Monterey, dove abbiamo dormito al Motel 6 di Santa Maria (17 € a testa). Lungo la costa ci sono alcuni punti in cui fermarsi per vedere le foche elefante (abbastanza bruttine ma simpatiche).

24 Agosto: (Carmel-by-the-sea – Santa Cruz)

Questo è stato il nostro ultimo giorno completo negli States. La mattina siamo andati a vedere Carmel-by-the-sea (un paesino molto tranquillo e carino), poi nel pomeriggio siamo arrivati a Santa Cruz dove abbiamo fatto finalmente un po’ di mare e abbiamo provato, con scarsi risultati, a fare un po’ di surf. Sempre a Santa Cruz, vicino alla spiaggia, c’è un bel parco divertimenti con diverse giostre e molti posti in cui mangiare. Quando c’eravamo noi hanno anche organizzato un concerto (gratuito) degli Smash Mouth. Nel pomeriggio dovevamo andare anche a vedere la sede di Google ma siamo andati un po’ lunghi con il surf quindi abbiamo deciso di evitare. La sera siamo tornati al nostro albergo di Oakland in cui ci eravamo trovati bene.

25 Agosto

La mattina del nostro ultimo giorno siamo tornati al molo di San Francisco a fare un ultimo giro e poi, nonostante volessimo restare qui per sempre, siamo dovuti andare in aeroporto per tornare nella madrepatria.

Per il ritorno abbiamo fatto San Francisco – Dublino – Londra – Milano Malpensa.



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