California e i parchi americani dell’Ovest
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VOLO a meno che non lo prenotiate in anticipo i prezzi sono abbastanza alti, noi abbiamo prenotato a fine Aprile e pagato € 1,200.00 a testa per un volo di andata Milano-New-York-Los Angeles e ritorno San Diego-New York-Milano con una delle tante compagnie americane…perciò meglio prenotare con più anticipo possibile!
AVVISO IMPORTANTE! Per tutti i voli per l’America che fanno scalo a New York sappiate che al vostro arrivo a NY (e non alla destinazione finale) dovrete passare la dogana, nello specifico:
– Mettervi in coda ed uno ad uno esibire ai poliziotti passaporto, farsi fare una foto del viso, impronte digitali di entrambe le mani
– ritirare al nastro il vostro bagaglio da stiva e portarlo ad un altro nastro dove verrà nuovamente passato ai raggi x ed imbarcato
– passare il vostro bagaglio a mano e anche voi stessi ai raggi x!
– recarsi al nuovo imbarco
Considerate che per tutto questo ci vuole abbastanza tempo (l’aeroporto di NY è enorme!) e, anche se lo staff è organizzatissimo e vi farà passare davanti a tutti qualora abbiate la coincidenza da li a poco, noi con 2 ore di tempo tra un volo e l’altro abbiamo fatto giusto in tempo!
FUSI ORARI attenzione ai fusi orari, anche lievi, tra uno stato ed un altro! Arizona, Utah e Colorado si trovano nel Mountain Time zone (UTC-7) [-7 ore dall’Italia], mentre California, Nevada, Oregon e Washington si trovano nella Pacific Time Zone (UTC-8) [-9 ore dall’Italia]. Per cui calcolate la differenza di orario viaggiando tra uno stato e l’altro!
HOTEL noi abbiamo fatto un mix di hotel, motel ed appartamento in affitto. Un suggerimento che posso dare ai futuri viaggiatori è quello di cercare di prenotare in anticipo nei parchi (grand canyon, bryce, sequoia, death valley…) in quanto le strutture non sono numerosissime e rischiate di non trovare posto o trovare a parecchi km di distanza. Se possibile inoltre cercate delle condizioni di cancellazione molto vantaggiose (tipo possibilità di cancellare fino a 1 o 2 gg prima) in quanto durante il viaggio potreste rendervi conto di dover accorciare o allungare l’itinerario a seconda di quanto ci mettete a visitare i vari posti. Infine, controllate prima se le reception dei vari motel prenotati sono aperte 24h su 24h o chiudono ad una certa ora, come fanno in molti!
NOLEGGIO MACCHINA noi abbiamo noleggiato una berlina e poi sul posto abbiamo fatto un upgrade a Suv con 200 dollari in più! Il noleggio auto per 3 settimane ci è costato circa 800 euro in totale, considerando che l’aeroporto dove abbiamo ritirato l’auto e quello di consegna erano diversi (questa opzione costa di più). Il navigatore è costato 179 dollari ma è indispensabile, in ogni caso quello che ci hanno fornito era un ottimo modello. Per quanto riguarda la scelta dell’auto, il Suv si è rivelato ottimo in quanto in alcuni parchi molte strade sono sterrate e malmesse per cui è meglio avere una macchina alta!
BENZINA Rispetto all’Italia la benzina costa pochissimo, la media è 4 dollari al gallone, ovvero circa un dollaro al litro. Per quanto riguarda le pompe di benzina è possibile pagare sia con carta di credito che contanti, ma con questi ultimi bisogna prima lasciare un deposito cash al benzinaio, e poi tornare a prendere il resto qualora la benzina fatta sia meno di quanto lasciato.
ASSICURAZIONE MEDICA come già detto in altri diari di viaggio, quando fate un’assicurazione medica per l’America cercate dei massimali di spese mediche molto alti, in quanto li anche la più semplice prestazione medica costa tantissimo! Noi avevamo un milione di euro a testa, per cui ampiamente sufficiente!
PAGAMENTO PEDAGGI la maggior parte delle autostrade (freeway, highway) sono completamente gratuite e senza pedaggi, ad eccezione di alcuni tratti o attraversamenti di ponti. Ciò che spesso non si sa è che i tratti a pagamento (TOLL PAY – TOLL FEE) non si pagano al momento al casello, ma vanno pagati online entro 2 giorni con carta di credito inserendo il numero di targa! Perciò fateci caso quando ne passate uno (ci sono telecamere che riprendono le targhe delle auto) e ricordatevi poi di pagarlo se non volete ricevere in seguito un addebito rincarato dal vostro Rent a car, al quale sarà arrivata la sanzione!
ORARI DI RISTORANTI, MUSEI E MOTEL per quanto riguarda i ristoranti considerate che gli americani la sera mangiano molto presto, per cui i ristoranti aprono solitamente dalle 5:30/6:00 di pomeriggio fino alle 22:00, ad eccezione di qualche ristorante nelle grande città che rimane aperto più a lungo. Nei parchi e nei paesini il discorso cambia, alcuni ristoranti/tavole calde chiudono addirittura alle 9/9:30 di sera per cui..mangiate per tempo!
Gli hotel generalmente hanno la reception aperta 24h su 24, ma molti motel, in particolare nei parchi soprattutto ma può capitarvi anche nelle città, possono chiudere la reception durante la notte…per cui informatevi prima sull’eventuale orario di chiusura!
Infine per quanto riguarda i musei considerate che fanno degli orari più ristretti rispetto ai nostri, di solito aprono alle 10 del mattino e alle 5/5:30 di pomeriggio già chiudono!
ESCURSIONI DA PRENOTARE IN ANTICIPO a meno che non vogliate rischiare di non trovare posto o abbiate voglia di farvi una coda chilometrica, vi consiglio di prenotare con almento 2 mesi in anticipo:
– escursione ad Alcatraz, San Francisco
– escursione dentro Antelope Canyon a Page, AZ ( per i dettagli di questa escursione vedere alla apposita pagina del diario)
Detto questo…eccovi il nostro racconto!
Venerdi 25 Luglio 2014 – Santa Monica
Partenza la mattina da Milano Malpensa ore 10:30, arrivo a NY dopo 9 ore di volo, scalo di 2 ore con dogana ed arrivo all’aeroporto di Los Angeles dopo altre 6 ore di volo: a LA sono ancora le 18:30 grazie al fuso orario! Prendiamo l’auto a noleggio e ci rechiamo a Santa Monica dove dall’Italia avevamo prenotato un hotel a per 3 notti, lasciamo i bagagli e andiamo a farci un primo giretto x mangiare qualcosa.
La scelta di dormire a Santa Monica anzichè Los Angeles, su consiglio di una collega di lavoro che ci era già stata, si rivela azzeccatissima e a mia volta lo consiglio a tutti, Los Angeles a me non è piaciuta per niente e la sera è triste e malfamata! Al contrario Santa Monica è una bella cittadina sul mare dove di giorno potete stare in spiaggia a rilassarvi o praticare sport e passeggiare, e la sera cenare sul mare in uno dei tanti ristorantini del Pier!
Sabato 26 Luglio 2014 – Malibu, Santa Monica e Venice Beach
Come prima cosa prendiamo l’auto e decidiamo di andare a fare un giro nella mitica Malibù…purtroppo la mattinata è un pò grigia e nebbiosa ma la spiaggia è carina per una passeggiata e riusciamo a vedere anche qualche surfista…ci consola una fantastica colazione all’americana sul Pier, un pò caruccia ma la location e soprattutto il cibo valgono la pena! Mai provata una spremuta d’arancia cosi buona!!
Riprendiamo l’auto e torniamo a Santa Monica, nel frattempo la giornata migliora e con un bel sole caldo ed il cielo azzurro decidiamo di noleggiare 2 bici (circa 30 dollari l’una) per il pomeriggio ed arrivare fino a Venice Beach. La spiaggia è larghissima e piena di gente che fa sport o il bagno in mare, mentre lungo tutto il boardwalk potete trovare locali, negozietti, ristorantini, mercatini ed artisti di strada…oltre ai culturisti di Muscle Beach!
Dopo questo piacevolissimo pomeriggio californiano ci fermiamo nuovamente al Pier di Santa Monica per una cenetta a base di pesce, e rientriamo in Hotel.
Domenica 27 Luglio 2014 – Los Angeles, Huntington Beach e Newport Beach
Decidiamo di andare a vedere velocemente Los Angeles…come tanti ci avevano anticipato, è forse l’unica città californiana poco degna di nota e dove troverete meno cose da vedere, oltre ad essere abbastanza squallida e triste se non nei quartieri ricchi; noi gli abbiamo dedicato giusto una mattinata ed è stato più che sufficiente!
Parcheggiamo nel centro commerciale subito dietro il Chinese Theater (qui il parcheggio è enorme e costa solo 2 dollari) e facciamo una passeggiata su è giù per la Walk of Fame…qualche foto simpatica di rito (tra l’altro se salite al centro commerciale da li potete vedere la scritta Hollywood sulle colline) e poi riprendiamo l’auto per un giro tra le vie di Beverly Hills, con ville e giardini stupendi, ma non aspettatevi di vedere dei Vip, la maggior parte delle case ha siepi e muri altissimi! Infine concludiamo con una passeggiata a Rodeo Drive per osservare la famosa via del film Pretty Woman e le bellissime villette circostanti della L.A. benestante.
Dopo la poco soddisfacente cena della sera prima cerchiamo un localino dove mangiare qualcosa di fresco e leggero e, su suggerimento della nostra guida, facciamo la prima conoscenza con una fantastica catena di locali in tema bio e salutare, con diversi punti vendita nelle varie città della California. Con soli 25 dollari in due mangiamo due buonissime insalatone miste e due rinfrescanti limonate con pezzetti di menta.
Universal Studios: dopo diverse valutazioni e consigli di chi ci era già stato decidiamo di risparmiare gli 87 dollari del biglietto per qualcosa di più meritevole e perciò ci dirigiamo verso la Orange County!
Prima tappa: Huntington Beach. Anche qui un’altra immensa spiaggia americana, villette meravigliose, larghi marciapiedi per passeggiare ed andare in bici, ed il giusto venticello che rende le onde perfette per il surf…infatti proprio in questi giorni si stava svolgendo un campionato. Località piacevole ma un pò affollata per i nostri gusti, per cui ci spostiamo nella vicina Newport Beach. Restiamo sempre più a bocca aperta per le case che vediamo, fantastiche ville (in style Newport appunto) affacciate sul mare e con il loro bello yacht parcheggiato davanti. Col calar del sole ed il salire del venticello fresco ci fermiamo a cenare in un bel ristorantino sul molo dove mangiamo dell’ottimo pesce spada alla griglia.
Dopo un’oretta di macchina arriviamo all’Hotel e ci prepariamo per la partenza dell’indomani.
Lunedi 28 Luglio 2014 – San Simeon, Big Sur e Carmel by the Sea
Partiamo la mattina presto con destinazione Carmel by the sea, paesino a 2 ore da San Francisco scelto come tappa per la notte. Dopo un lungo tratto di autostrada interna (per velocizzare la prima parte del percorso) imbocchiamo la Pacific Coast Highway 1 all’altezza di San Simeon, dove ci fermiamo ad ammirare i magnifici e simpatici leoni marini che si riposano sulla spiaggia. Consiglio di fare benzina prima di arrivare a San Simeon in quanto lungo il tratto seguente di strada ci sono solo 2 distributori, e sono in assoluto I più cari della California…ben 6 dollari al gallone, un furto! Da San Simeon proseguiamo sulla Hwy 1 verso il Big Sur, e pian piano la strada diventa sempre più spettacolare, con magnifici scorci e panorami…impossibile non fermarsi ad ogni angolo per scattare delle fotografie! Come prima tappa ci fermiamo al Big Sur, una magnifica insenatura dove un mare cristallino si infrange sulla spiaggia ed incontra una piccola cascata che sgorga dalle rocce…peccato non poter scendere, ma d’altronde è l’unico modo per preservare incontaminato questo spettacolo della natura. Come seconda tappa avremmo voluto fermarci a Pfeiffer Beach, ma non riuscendo a trovare la strada decidiamo di proseguire fino all’Andrew Molera State Park, dove dopo aver parcheggiato l’auto dovrete percorrere circa 1 miglio a piedi per giungere ad una grande spiaggia. Voi penserete…”è facile trovare l’imbocco per le varie spiagge/parchi dato che si procede su un’unica strada, costeggiata da un lato dal mare e dall’altro dalla foresta….” In realtà non è assolutamente cosi perchè le indicazioni non sono moltissime (quella di Pfeiffer Beach proprio non l’abbiamo vista) e neanche tanto precise…perciò aguzzate la vista!! Per quanto riguarda l’ingresso ai parchi ed alle spiagge, a meno che non parcheggiate abusivamente sul lato della strada, dovrete pagare 10 dollari soltanto una volta e varranno come parcheggio anche per gli altri punti di interesse. Dopo l’Andrew Molera State Park proseguiamo fino al bellissimo Bixby Bridge (questo non potete perderlo perchè ci passate sopra!!) che vi permetterà di scattare fantastiche foto di questo tratto di costa selvaggio e maestoso…devo dire che la Hwy 1 in questo tratto è davvero una delle strade più spettacolari della California, che resta impressa nei ricordi! Ultima tappa del percorso è la Point Lobos State Natural Reserve, anche qui paesaggio bellissimo, peccato che di leoni marini non cè traccia! Dopo circa 15 minuti di strada arriviamo infine a Carmel by the Sea, dove avevamo prenotato un piccolo e tranquillo bed&breakfast, dove ci danno una graziosa camera con vista sul mare. Carmel by the Sea è un piccolo e raffinato paese costituito da innumerevoli ville e villette in legno (decisamente per ricchi), ma una più bella dell’altra e con diversi colori e giardini fioriti…alcune sembravano le case degli hobbit! Tutto il paese si affaccia su una grande spiaggia a mezzaluna dalla sabbia bianca, dove potrete piacevolmente passeggiare insieme ai cordiali villeggianti ed ai loro cani intenti a correre sul bagnasciuga…ma portatevi un golfino che fa freddo la sera!
Martedi 29 Luglio 2014 – Monterey e San Francisco
Dedichiamo la mattinata alla visita di Monterey, cittadina a circa un quarto d’ora di auto da Carmel, dove un tempo fioriva l’attività di inscatolamento delle sardine. Molto carina la zona industriale rimessa a nuovo e con le fabbriche riadattate e riconvertite, vicino a Cannery Row dove potrete trovare diversi negozi di souvenir; il Fisherman’s Wharf di Monterey noi invece lo abbiamo trovato molto turistico e anche decisamente sporco e maleodorante…non vale la pena visitarlo a mio parere. Se invece volete entrare in contatto con le simpaticissime foche del posto, potete noleggiare un kayak e farvi un giro intorno al porto ed osservarle crogiolarsi al sole e giocare nell’acqua! Visitiamo anche il Monterey Bay Acquarium (38 dollari di biglietto, un pò caruccio); avendo visto diversi acquari in diverse parti del mondo devo dire che è abbastanza piccolo e con poche varietà di pesci e mammiferi rispetto ad altri acquari, ma vale la pena visitarlo in quanto è molto incentrato sulla fauna e vegetazione locale, soprattutto sulle alghe kelp che sono tipiche di questa zona dell’oceano. Ha inoltre un’ampia zona dedicata ai bambini per chi ha figli.
Finita la visita a Monterey, ci dirigiamo finalmente verso San Francisco, dove arriviamo dopo circa 2 ore. Essendo molto cari gli alberghi avevamo prenotato da Milano un appartamento in affitto, completo anche di cucina e soggiorno, oltre che di posto auto (considerate che se viaggiate in auto a SF può essere molto caro tenere parcheggiata l’auto durante il vostro soggiorno). L’appartamento, molto carino ed appena rinnovato, si trova in una tranquilla vietta residenziale a metà tra il Golden Gate Park ed il Presidio Park, in posizione strategica; decidiamo quindi di dedicare il restante pomeriggio alla visita del Golden Gate Park. Il parco è stupendo, con bellissimi giardini, zone fiorite, laghetti ed ospita anche musei ed altri punti di interesse; rimango stupita di come I parchi americani, essendo cosi grandi, abbiano addirittura delle strade per le auto al loro interno…pensate che il Golden Gate è attraversato anche dalla Highway 1! Dopo aver passeggiato in lungo largo, visto che abbiamo ancora un pò di tempo, andiamo a vedere le famose “Painted Ladies” ad Alamo Square; bellissima la vista dal parco di queste eleganti e piccole villette con lo sfondo dei grattacieli di downtown e la nebbia che arriva dalla baia! Fa anche parecchio freddo….è il 29 Luglio e noi abbiamo pantaloni lunghi, felpa, giacca a vento e sciarpa!! Concludiamo la serata con una bella pizza…non siamo soliti mangiare italiano all’estero, ma su consiglio del nostro “affittuario” di casa mangiamo in un’ottima pizzeria che non aveva nulla da invidiare alle nostre!
Mercoledi 30 Luglio 2014 – San Francisco
Oggi abbiamo programmato la visita ad Alcatraz (prenotata in anticipo 2 mesi prima online) nel pomeriggio, per cui dato che ci piace camminare decidiamo di partire da casa ed attraversare a piedi la città fino al Fisherman’s Wharf da cui partirà il traghetto. Ricordo a tutti I lettori che San Francisco è una città costruita su diverse colline, per cui prima di incamminarvi o prendere una bicicletta, indiscutibilmente I mezzi migliori per girare la città, sappiate che vi costerà MOLTA fatica! Come prima tappa (e prima salita) ci rechiamo al Presidio Park, impazienti di vedere il Golden Gate; il ponte è bellissimo, peccato che sia avvolto per metà dalla nebbia, ma a quanto pare durante l’estate è abbastanza tipico. Dopo qualche foto di rito, scendiamo la collina del parco e passeggiamo sul lungomare fino al quartiere di Marina e allo Yacht Harbor. Da li ci spostiamo verso Lombard Street (aiuto comincia di nuovo la salita!!) fino ad incontrare il famoso tratto chiamato “Crookedest Street”, dove la strada anzichè scendere dritta si snoda come dei tornanti di montagna, adornata però di graziose siepi e villette dai balconi fioriti. Da lì con un prezzo fisso di 6 dollari si può prendere il Cable Car (equivalente dei nostri tram) ed arrivare fino a Fisherman’s Wharf, ma noi decidiamo di proseguire ancora a piedi per gustarci con più calma la città; è incredibile come a SF, a seconda dell’orario del giorno e della zona, il clima passi da freddo e ventoso a soleggiato con cielo azzurro! Arrivati al Fisherman’s Wharf, zona decisamente turistica ma comunque piacevole da visitare, ci fermiamo ad osservare le simpatiche foche al Pier 39 e poi proseguiamo fino al Pier 33 da dove parte il nostro traghetto per Alcatraz. Partiti dal molo alle 15:50, in dieci minuti siamo sull’isola dove abbiamo tutto il tempo che vogliamo per visitare la prigione, l’importante è prendere l’ultimo traghetto di ritorno delle 18:30! Al vostro arrivo potrete prendere una audioguida, disponibile anche in italiano, e con questa girarvi tutto l’interno e l’esterno della prigione…la visita è molto interessata e ben organizzata, con diversi aneddoti sui prigionieri e le vicessitudini della prigione….incredibile credere che dei detenuti siano riusciti a scappare gettandosi poi nelle gelide acque del mare. Tornati al Fisherman’s Wharf, ci riscaldiamo con un’ottima Clam Chowder (zuppa di vongole servita in una pagnotta, tipica di queste parti) e del fish&chips.
Giovedi 31 Luglio 2014 – Napa e Sonoma Valley
Per staccare un pò dal vento freddo e dalle salite di SF, prendiamo l’auto con destinazione Napa e Sonoma Valley, ovvero il Chianti della California! Passato il Golden Gate notiamo subito come il paesaggio ed il clima cambino decisamente; sole, caldo, cielo azzurro, dolci colline gialle ed ovviamente distese di vigneti. In circa un’ora di auto arriviamo nella zona di Sonoma dove avevamo scegliamo come prima tappa una piccola e tranquilla azienda vinicola dove con 10 dollari a testa assaggiamo 6 ottimi vini e ci portiamo via la prima bottiglia, un ottimo Zinfandel. Rispetto all’Italia il limite per il consumo di alcool alla guida è più alto (0.8) ma se non volete rischiare ed arrivare ubriachi a fine giornata è sufficiente che assaggiate il vino senza buttarlo giù, sputandolo poi nelle apposite sputacchiere; noi abbiamo fatto cosi per la maggior parte delle degustazioni, ovviamente un paio dei migliori bicchieri li abbiamo comunque finiti! State attenti anche agli acquisti, poichè se volete portarvi via delle bottiglie, l’importante è che le mettiate nel bagagliaio e le teniate chiuse, in America è reato viaggiare con bottiglie di alcolici aperte in auto. Dopo questa prima degustazione ci sale un languorino e decidiamo di fare acquisti per un bel picnic all’aperto presso il Glenn Ellen Village Market; un graziosissimo supermercatino dove troverete anche panini già pronti ed un reparto gastronomia attrezzato di vaschette di plastica da portare via piene di ciò che più vi piace. Con la spesa fatta scegliamo come luogo per il nostro picnic un’altra azienda vinicola della zona al cui interno troviamo un’area picnic con tavoli e panche in legno all’ombra, perfetti per noi. Dopo aver pranzato ci fermiamo anche qui per una degustazione di vini e portiamo via la seconda bottiglia del giorno, dirigendoci verso la Napa Valley. Qui le aziende vinicole sono molto più grandi e meno rustiche rispetto a Sonoma, ma anche decisamente più care. Inoltre a differenza della Sonoma Valley qui la maggior parte delle aziende richiede la prenotazione, che può valere la pena se c’è un’azienda che volete visitare particolarmente, altrimenti noi abbiamo preferito farci un giro e fermarci in quelle che più ci ispiravano! Dopo un giro in auto a contemplare I panorami e le aziende di Napa, nonchè I sontuosi hotel e resorts, facciamo un’ultima tappa al piccolo geyser di Calistoga, da cui ogni mezz’ora circa sgorga un alto fiotto di acqua bollente. Come degna conclusione della giornata, tornando a San Francisco acquistiamo insalata e due enormi bistecche che ci gustiamo nel nostro appartamento assieme ad una delle bottiglie acquistate oggi!
Venerdi 01 Agosto 2014 – San Francisco
Ultimo giorno a San Francisco: prendiamo per l’intera giornata una bici a noleggio, al costo di 40 dollari l’una; tenete presente che i negozi di bike rental chiedono sempre un deposito anche piuttosto alto o cash o tramite carta di credito, per cui portatevi dietro soldi a sufficienza. Passiamo nuovamente per il Park Presidio, attraversiamo l’affollato Golden Gate Bridge sgomitando tra pedoni ed altri ciclisti (bellissima però la vista dal ponte) ed arriviamo fino a Sausalito, piccolo e curato paesino sul mare dove fa decisamente più caldo! Dopo un giretto e qualche acquisto prendiamo il traghetto che ci riporta al Fisherman’s Wharf e andiamo a farci un giro all’interno del Ferry Building Farmers Market, bellissimo mercato coperto dove poter acquistare prodotti tipici o assaggiare specialità locali. Da li proseguiamo per un giro nella “City” passando da Market Street, Union Square ed il Cable Car Turnaround, dove I tram vengono girati a mano non avendo la retromarcia. Continuiamo con il nostro su e giù di salite e discese (ormai I nostri polpacci sono allenatissimi, un pò meno il fiato!) passando per il Dragon Gate, porta d’ingresso a Chinatown (devo dire uno dei migliori quartieri cinesi che abbia visto), St. Mary Square, Washington Square e per finire la collina di Telegraph Hill, da dove si vede un magnifico panorama di San Francisco, la baia ed il Golden Gate, e la Coit Tower. Ormai provati da questa faticosa giornata in bicicletta, arranchiamo verso il nostro appartamento stanchi ma soddisfatti.
Sabato 02 Agosto 2014 – Premium Outlet e Sequoia National Park
Da programma lasciamo a malincuore San Francisco e partiamo alla volta del Sequoia National Park, a circa 5 ore di macchina. Avendo a disposizione tutto il giorno, facciamo tappa in uno dei tanti outlet americani per un pò di shopping! Dopo un paio d’ore e tanti dollari in meno, ripartiamo soddisfatti con I nostri sacchetti dei vari marchi più famosi….fare acquisti negli outlet in america è davvero super conveniente, per cui se avete in mente di fare un pò di shopping partite con la valigia semivuota! Nel tardo pomeriggio arriviamo a Three Rivers, minuscolo paese alle porte del Sequoia dove avevamo prenotato il nostro Hotel per 2 notti. Three Rivers è situato a circa mezz’ora dall’ingresso del parco, ma all’epoca della prenotazione le sistemazioni più vicine erano già tutte piene o comunque troppo care; in ogni caso questo paesino è abbastanza vicino ed offre diversi motel, pompa di benzina, supermercatino ed alcuni posti dove mangiare. In molti parchi americani la linea del telefono non prende per mancanza di segnale, per cui se volete tenervi in contatto col mondo cercate un hotel o motel che offra la connessione wi-fi gratuita.
Domenica 03 Agosto 2014 – Sequoia e Kings Canyon National Park
Dedichiamo l’intera giornata alla visita dei due parchi, partendo molto presto dall’hotel (consigliamo di partire presto anche per trovare parcheggio, dopo una certa ora sono tutti pieni); l’ingresso ai due parchi costa 20 dollari a macchina e vale 7 giorni. Per evitare la calca di turisti, ci dirigiamo subito al Generale Sherman, il re di questo parco! Per fortuna non c’è quasi nessuno ancora e riusciamo a fare un pò di foto soli con questo gigante della natura. Dal Generale Sherman si snodano poi alcuni percorsi nella foresta dove potrete ammirare diverse altre sequoie, tutte maestose e bellissime, passeggiando nel silenzio del bosco disturbati solo da amichevoli scoiattolini. Proseguiamo poi sulla Generals Highway, la strada che congiunge il Sequoia Park a Grant Grove, dove andiamo a vedere un’altra famosa sequoia e le sue vicine, il General Grant Tree. Di fronte all’ingresso per il General Grant Tree Trail, in prossimità del campeggio Crystal Springs, imbocchiamo una stradina che in 10 minuti ci porta ad un bellissimo punto panoramico con vista sul Kings Canyon. Infine decidiamo di andare ancora avanti e prendiamo la Kings Canyon Scenic Byway, percorrendola tutta fino alla fine della strada, alcuni chilometri dopo Cedar Grove; la strada è davvero panoramica come dicono, si snoda lungo il Kings Canyon ed offre scenari bellissimi, passando dalle pinete ai cactus che sbucano verticalmente dalle pareti scoscese del Canyon. Scesi a valle, lungo tutto il Kings River vi sono diverse cose da vedere o punti di partenza per passeggiate, noi non avendo molto tempo ci siamo fermati soltanto ad un paio di cascate. Dopo questa magnifica giornata rientriamo a Three Rivers, pronti a partire l’indomani per la Death Valley.
Lunedi 04 Agosto 2014 – Death Valley
Anche oggi sveglia presto, per arrivare alla Death Valley da Three Rivers ci vogliono quasi 6 ore e non vogliamo perdere tempo! Man mano che proseguiamo sulla strada passiamo dai pini agli arbusti, e dai cactus al deserto, dove a malapena crescono delle piccole e basse pianticelle rinsecchite…la temperatura sale sempre di più, ma il paesaggio è comunque bellissimo: enormi vallate desertiche e delle brulle montagne rocciose che passano dal giallo al rosso e al marrone scuro. Verso le 2 arriviamo a Stovepipe Wells Village, dove acquistiamo l’ingresso al parco per altri 20 dollari, facciamo benzina e prendiamo un pò di bottiglie di acqua. Non fatevi spaventare troppo dalle guide, è assolutamente vero che nella Death Valley si muore di caldo e ci sono solo due minuscoli paesini, ma è sufficiente che abbiate un’auto con climatizzatore, vi compriate un pò di bottiglie di acqua da tenere in fresco con ghiaccio e polistirolo, e cercate di non stare sotto il sole a picco per più di mezz’ora; anche per la benzina, se fate rifornimento a Furnace Creek siete tranquillamente a posto per visitare tutti I punti d’interesse li vicino. Noi siamo andati subito a vedere Badwater, una bianca distesa salina che si trova 87 metri sotto il livello del mare; se siete sulla salina e vi girate verso il parcheggio, guardando le rocce in alto di fronte a voi vedrete il cartello che indica il livello del mare rispetto alla vostra posizione..molto suggestivo! Tornando verso Furnace Creek imbocchiamo l’Artists Drive, un’altra strada panoramica che al tramonto offre bellissimi colori, e ci fermiamo a Zabriskie Point: qui le onde e le pieghe che si sono formate nella valle sono davvero incredibili, sembrano disegnate ma è tutta opera della natura e dell’erosione! Cotti a puntino, dopo questo interessante e caldo pomeriggio in mezz’ora giungiamo a Beatty, Nevada, dove avevamo prenotato un motel per la notte e dove mangiamo un ottimo chili nel minuscolo locale di fronte.
Martedi 05 Agosto 2014 – Las Vegas
Ripartiamo la mattina presto da Beatty con destinazione Las Vegas, impazienti di arrivare il prima possibile per buttarci in piscina! Alle 10:30 siamo in Hotel, o meglio nella piscina dell’Hotel, dove per tutta la giornata ci rilassiamo e prendiamo il sole. Verso le 18:00 decidiamo di incamminarci verso la Strip per dare una prima occhiata agli hotel più famosi di questa città; entriamo per primi nell’Encore e nel Wynn, che riprendono lo stile della Costa Azzurra, rimanendo stupiti per la grandezza di questi hotel e dei loro immensi casinò. Per trattenere il più a lungo possibile gli ospiti e fargli perdere il senso del tempo, all’interno dei casinò oltre ad esserci le luci soffuse non vedrete nè orologi nè indicazioni di uscita…e infatti riusciamo a malapena a ricordarci da dove eravamo entrati per tornare sulla Strip! Arriva l’ora della cena e ci spostiamo verso il Circus Circus che, come suggerisce il nome, è un hotel decisamente in tema circense; l’hotel è abbastanza kitsch ma il ristorante che abbiamo scelto, che cucina ovviamente bistecche, dicono che sia uno dei migliori della Strip. Ed infatti mangiamo magnificamente, entrambi abbiamo preso 2 antipasti, 2 grossi filetti di manzo con insalata, patate e zuppa di fagioli (qui in america ti danno sempre 2 contorni a scelta per persona inclusi nel prezzo), vino rosso e cheesecake per la “modica” cifra di 200 dollari. Ci avevano avvisato che mangiare bene sulla Strip sarebbe costato caro, ma la qualità del cibo valeva decisamente la pena! Subito dopo cena proseguiamo la passeggiata fermandoci praticamente in tutti gli Hotel: Caesar’s Palace, Bellagio, The Venetian, Paris Paris, New York New York, Flamingo….ognuno con una sua particolarità ed un suo spettacolo. Ci ha colpito molto lo spettacolo di fontane con musica e luci del Bellagio, davvero bello!
Mercoledi 06 Agosto 2014 – Zion National Park
Partiamo la mattina da Las Vegas direzione Zion National Park, dove arriviamo dopo circa 4 ore (sono circa 3 ore di viaggio + una di fuso orario); notiamo che in prossimità del parco la strada passa da grigio asfalto al rosso, per non creare troppo contrasto con le bellissime montagne che la circondano.
Pagati i 25 dollari di ingresso parcheggiamo l’auto e ci avviamo verso la navetta; in questo parco infatti è possibile arrivare in auto solo fino ad un certo punto, dopodichè si può proseguire con le comodissime navette che passano ogni 10 minuti circa e che effettuano tutte le fermate ai punti di maggiore interesse.
Vediamo subito le tre cime di Count of the Patriarchs, per poi proseguire verso Zion Lodge e da li prendere il sentiero per le Emerald Pools; si tratta di una bellissima passeggiata di circa un’ora/un’ora e mezza durante la quale è possibile ammirare non solo le splendide montagne rosse che vi sono intorno ma anche 3 diverse conche d’acqua dal color smeraldo.
Durante la passeggiata abbiamo visto anche moltissimi scoiattoli e cervi, è incredibile come in questi parchi gli animali si avvicinino senza avere alcuna paura!
Come ultima tappa della nostra giornata (purtroppo è già pomeriggio inoltrato) decidiamo di andare direttamente a Temple of Sinawava e a The Narrows; anche qui con una passeggiata di circa un’ora, piacevolissima e pianeggiante, dove incontriamo nuovamente i nostri amici scoiattoli, arriviamo a The Narrows, dove il sentiero termina ed è possibile proseguire camminando nel letto del fiume con l’acqua alle ginocchia, molto divertente e… rinfrescante!
Una cosa che non sapevamo, e per cui troverete più volte l’avvertimento in vari parchi, è che spesso nei canyon possono esserci delle alluvioni improvvise, le cosiddette “flash floods”; anche se dove vi trovate voi può esserci bel tempo, è sufficiente che piova a 20-30 miglia di distanza perchè si formi velocemente un fiume d’acqua che può travolgervi.
Ormai si sono fatte le 7 di sera per cui decidiamo di tornare alla macchina e dirigerci verso la nostra prossima tappa, il Bryce canyon, dove abbiamo prenotato un motel per la notte.
La strada da Zion a Bryce è stata una bellissima sorpresa, infatti per le prime 20 miglia circa si snoda attraverso le montagne che con il tramonto assumono dei colori fantastici, soprattutto a contrasto con il blu del cielo e con la luna…e anche qui abbiamo incontrato un gruppo di stambecchi che se ne stavamo comodamente seduti a farsi osservare!
Giovedì 07 Agosto 2014 – Bryce Canyon National Park
Ci svegliamo verso le 8 e, dopo una robusta colazione all’americana, ci dirigiamo subito verso il Bryce Canyon. Anche qui con 25 dollari di ingresso ci danno la solita mappa e giornale del parco. A differenza di Zion le strade del Bryce Canyon sono tutte percorribili dalle auto, ma comunque è molto comodo lasciare subito la macchina al parcheggio e proseguire con le navette gratuite. In ogni caso noi preferiamo camminare e goderci questa meraviglia della natura passo per passo, per cui incominciamo subito da Sunrise Point, dove ammiriamo subito il primo di tanti stupendi panorami! Siamo in una delle zone principali e più belle del parco, dove tra punti di vista collegati da un sentiero (Sunrise, Sunset ed Inspiration Point) è possibile ammirare l’Anfiteatro, un’area maestosa del Bryce Canyon composta da molteplici pinnacoli chiamati “hoodos”, ovvero delle bellissime formazioni rocciose erose da vento, pioggia e gelo tutte diverse tra loro, e dalle magnifiche sfumature di colori che virano dal rosso all’arancio al rosa. Da Sunrise Point ci incamminiamo per un percorso di circa due ore nel cuore del canyon, il Queen’s Garden Trail, che ci permette di immergerci tra i pinnacoli ed ammirarli da vicino, oltre a passare in mezzo ad alcuni di essi. Il contrasto tra I colori caldi del canyon, l’azzurro terso del cielo ed il verde dei pini è qualcosa di magnifico ed indimenticabile. Risaliamo poi dal sentiero arrivando a Sunset Point, e da li proseguiamo fino ad Inspiration, per avere diverse prospettive del parco. Infine prendiamo l’auto e ci dirigiamo verso le zone più remote del canyon, dove ammiriamo anche il Natural Bridge, una sorta di arco o ponte creato naturalmente dalle rocce. Dopo questa magnifica giornata ci incamminiamo verso la prossima meta, Page, dove arriveremo in circa 3 ore; arrivati in città riusciamo per un pelo ad entrare in una delle tante agenzie turistiche per prenotare un tour ad Antelope Canyon l’indomani mattina. Siamo fortunati e troviamo nonostante il pienone un posto per il tour delle 8.
Venerdì 08 Agosto 2014 – Antelope Canyon e Monument Valley
Innanzitutto una informazione importante: ad Antelope Canyon si può accedere soltanto con un tour guidato. Per cui anche se decidete di andare fino all’ingresso del canyon da soli, in ogni caso vi faranno lasciare lì l’auto e partecipare al tour organizzato, sempre che ci sia posto. Il motivo di tutto questo è che fino a qualche decennio fa l’accesso era libero ma, a causa della morte di alcuni turisti che furono travolti da un’improvvisa alluvione, ora è possibile accedere soltanto con le guide, che si occupano di monitorare la situazione meteorologica; inoltre la strada che porta all’accesso del canyon è praticamente un fiume di sabbia, per cui soltanto gli enormi pick up con ruote apposite delle guide riescono a passarci sopra senza rimanere arenati. In ogni caso Antelope Canyon è davvero molto bello, anche qui è possibile ammirare il lavoro di erosione di acqua e vento sulle rocce, dagli splendidi colori aranciati. Peccato che il tour delle 8, per via della scarsa luce, non permette di ammirare al meglio i colori del canyon; l’orario migliore per visitarlo è quello delle 12, quando la luce entra perpendicolare e crea meravigliosi giochi di luce, ma per andare a quest’ora bisogna muoversi in anticipo e prenotare almeno un mese prima.
Conclusa la visita, verso le 10 decidiamo di andare alla Monument Valley, a circa 2 ore di auto da Page. Essendo anche questo territorio Navajo, qui non vige l’ora legale per cui rispetto a Page siamo un’ora avanti, che recupereremo poi tornando in città. Prima dell’ingresso ci fermiamo a fare qualche foto in mezzo alla strada con il bellissimo panorama della Monument di sfondo (la strada è tutta dritta perciò potete vedere un’auto arrivare 5 minuti prima), dopodichè pagati I 20 dollari di ingresso prendiamo la strada sterrata che in due ore circa permette di visitare tutte le principali formazioni rocciose della valle. Inutile dire che il paesaggio è mozzafiato e che sembra di essere in un film western…meraviglioso! Tornati in città, proprio di fianco al nostro motel troviamo un posticino molto carino dove mangiare. Si tratta di un locale all’aperto con delle grandi tavolate dove mangiare tutti insieme, ottima carne al barbecue e musica country di un gruppetto locale che suona e canta dal vivo…niente di meglio per un assaggio di vera America!
Sabato 09 Agosto 2014 – Grand Canyon National Park
La mattina partiamo molto presto da Page in modo da essere all’ingresso del Grand Canyon (South Rim) non più tardi delle 9, e anche qui paghiamo I consueti 25 dollari di ingresso al ranger di turno. Ci fermiamo subito al primo punto di osservazione, Desert View, impazienti di ammirare lo splendido scenario che si apre davanti ai nostri occhi; un susseguirsi di altopiani ed increspature dalle molteplici sfumature di rosso e marrone, attraversate al centro dal fiume Colorado, che avanza nella profonda gola del canyon. Mai visto un panorama cosi vasto, il paesaggio si estende davvero a perdita d’occhio, toccando verso l’orizzonte le bianche nuvole del cielo. Riprendiamo l’auto e ci dirigiamo verso il Visitor Centre, attraversando una strada tra I boschi costellata di cartelli che indicano di fare attenzione ai più diversi animali, dagli alci ai puma di montagna! Arrivati al Visitor Center parcheggiamo e prendiamo anche qui una delle tante navette gratuite che corrono lungo il South Rim Trail, fermandosi a tutti I punti di vista migliori; I percorsi delle navette si dividono tra giallo, blu e rosso, a seconda della zona del parco che attraversano. Dopo qualche ora andiamo a lasciare I bagagli presso il nostro motel, il Grand Canyon Inn, che si trova ad una ventina di minuti dal parco, con delle camera carine e confortevoli. Torniamo poi nel pomeriggio al Grand Canyon dirigendoci questa volta più a ovest, per ammirare lo spettacolo del tramonto e del sole che scende in mezzo ai Canyon, accentuando ancora di più le sfumature di colore di queste rocce antichissime; percorrendo I vari sentieri è anche possibile venire a conoscenza dell’età del Canyon, a seconda dell’altezza in cui ci si trova…noi abbiamo trovato delle targhe che indicavano ben 3 milioni e 500 mila anni fa! Pian piano il sole scende e prende il suo posto una scintillante luna piena…prendiamo l’ultima navetta (attenzione agli orari, l’ultima navetta passa circa un’ora dopo il tramonto, dopodichè…vi tocca camminare se la perdete!) e torniamo quindi al nostro motel fermandoci prima a mangiare qualcosa nel paesino di Tusayan, subito dopo l’uscita del parco.
Domenica 10 Agosto 2014 – Bearizona e San Diego
Ultima tappa del nostro viaggio: San Diego. Dato che ci aspetta un lungo tragitto di circa 7 ore, partiamo con calma dal Grand Canyon e, poco dopo Williams, vediamo subito un’indicazione che attira la nostra attenzione: Bearizona. Non siamo amanti degli zoo, ed infatti questo non è uno zoo, bensi una sorta di safari-park dove gli animali sono liberi di camminare senza alcuna gabbia intorno, e ai visitatori è permesso vederli passando attraverso il parco con la propria auto. Qui infatti sono ospitati diversi animali tipici dei parchi americani, ovvero: lupi, orsi, stambecchi, volpi, bisonti….ed infatti passando abbiamo l’opportunità di osservare da vicino questi magnifici animali. Gli orsi adulti sono forse I più divertenti, sono infatti molto pigri e passano gran parte del tempo a dormire, distesi nelle pose più buffe…mentre I piccoli orsetti, ospitati in una diversa zona del parco, non fanno altro che giocare e rincorrersi tutto il giorno…incredibile come salgano velocemente in cima agli alberi nonostante il loro peso! Dopo questa interessante pausa, proseguiamo il nostro viaggio arrivando verso le 8 di sera a San Diego, pronti per goderci gli ultimi 2 giorni in California!
Lunedi 11 Agosto 2014 – San Diego
Come prima tappa della giornata ci rechiamo a La Jolla, una zona sul mare a nord di San Diego definita tra le più chic. In effetti ci sono diverse ville e case dall’aspetto parecchio costoso, ma la parte migliore del quartiere si trova verso La Jolla Shores e Torrey Pines, dove vi sono delle grandi spiagge sabbiose. La zona di La Jolla Cove infatti ospita nella cosiddetta “Children’s Pool” una colonia di simpaticissime foche e cormorani che, per quanto siano belli da ammirare e nel loro habitat naturale, emanano purtroppo un odore alquanto forte e disgustoso! Dopo aver girovagato un pò nella zona e fatto colazione in un grazioso locale, ci spostiamo verso downtown e la zona dell’Embarcadero, con un’ampia fascia pedonale che costeggia la baia ed offre un’ampia vista sul mare, le numerose navi ed imbarcazioni ed il ponte di Coronado. Visitiamo il museo all’interno della USS Midway, la famosa nave portaerei americana, che devo dire interessante e piacevole anche per un pubblico femminile! La nave è enorme ed è possibile ammirare la sala motori, le cabine, l’hangar dove venivano stipati gli aerei e dove oggi si può sperimentare una simulazione di volo, la torre di controllo e salire poi sul lungo ponte dove sono esposti tutti I principali modelli di aerei ed elicotteri militari. Finita la visita della nave, lasciamo I bagagli in Hotel e ci spostiamo di nuovo verso il mare, nella zona di Ocean Beach; seguendo il consiglio della guida ci fermiamo a mangiare in un locale della zona, dove per meno di 30 dollari mangiamo dei favolosi tacos di pesce accompagnati da due birre alla spina del posto!
Proseguiamo poi il lungomare fino a giungere a Point Loma, il vecchio faro di San Diego, ora monumento nazionale; il faro sarebbe stato sicuramente più carino se fosse stato possibile arrivare fino in cima, anzichè limitare la vista alle vecchie stanze adibite ad abitazione. Inoltre avremmo voluto scendere lungo la strada fino alle pozze di marea per ammirare le stelle marine, ma purtroppo alle 4 la strada viene chiusa all’accesso. Un pò delusi decidiamo di dedicare l’ultima parte della giornata al Balboa Park; anche qui purtroppo I musei stanno tutti per chiudere, per cui ci facciamo una passeggiata per esplorare le varie zone del parco. Sarà stato perchè tutto era già chiuso, o perchè non siamo abituati ai parchi americani pieni di strade, costruzioni ed edifice, ma onestamente questo parco non ci è sembrato bellissimo. In generale era un pò sporco e non frequentato benissimo (ma forse sarà stato l’orario), e comunque anche le zone verdi, rispetto ai meravigliosi parchi di San Francisco, ci sono sembrate un pò ridotte e trascurate.
Un pò stanchi concludiamo la giornata con un giro per il Gaslamp Quarter, dove ci sono delle case d’epoca molto particolari, e dopo aver mangiato in un ristorantino della zona torniamo in Hotel.
Martedi 12 Agosto 2014 – San Diego
Ultimo giorno a San Diego: la mattinata vogliamo trascorrerla sul mare, che è sicuramente il punto forte della città, perciò decidiamo di visitare la zona di Pacific Beach e Mission Beach. Rispetto ad Ocean Beach, dove siamo stati ieri, la zona di Pacific Beach è decisamente molto più curata e tranquilla, un bel quartiere residenziale e di hotel sul lungomare; nonostante la giornata sia un pò grigia, il mare è già pieno di surfisti ed il lungomare di persone in bicicletta e che fanno jogging. Il molo di Pacific Beach, chiamato Crystal Pier, ospita un hotel molto particolare, costituito da un insieme di piccole casette indipendenti bianche e blu, ognuna con il suo balconcino vista mare…davvero romantico! Facciamo qui sul molo un’ultima ed abbondante colazione Americana con pancakes, uova e bacon, che ci basterà fino all’ora di cena! Proseguiamo poi il lungomare fino a Mission Beach, dove un susseguirsi di villette a schiera si affaccia direttamente sulla grande spiaggia, dove sbucano ogni tanto le tipiche casette di osservazione azzurre dei bagnini. Nel pomeriggio visitiamo l’ultima parte di San Diego che ci manca, l’isola di Coronado: dopo aver passato il ponte arriviamo su questa piccolo isoletta dall’aria molto borghese e residenziale, anche qui è un susseguirsi di ville e villette, ma decisamente di livello più alto. Parcheggiamo l’auto e proseguiamo anche qui a piedi su una bella spiaggia dalla sabbia bianca e fine; proprio su questa spiaggia si affaccia il meraviglioso Hotel del Coronado, che ricorda quasi un castello di Walt Disney! Dopo un’ultima piacevole cena accompagnata da ottimi vini californiani, torniamo un pò tristi in hotel per preparare le valigie e partire l’indomani mattina.