California dreamin 2

Prologo:siamo nel 1990 ed io insieme ai miei compagni di ventura antonio e gregorio decidiamo di fare una puntatina a corfu' invogliati da alcuni amici che erano appena ritornati e ci raccontavano di notti folli con svedesi e norvegesi di turno. Naturalmente le svedesi c'erano ma noi le abbiamo solo guardate... pero' facciamo la conoscenza di jo...
Scritto da: Luca Pagliara
california dreamin 2
Viaggiatori: in coppia
Spesa: 1000 €
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Prologo:siamo nel 1990 ed io insieme ai miei compagni di ventura antonio e gregorio decidiamo di fare una puntatina a corfu’ invogliati da alcuni amici che erano appena ritornati e ci raccontavano di notti folli con svedesi e norvegesi di turno. Naturalmente le svedesi c’erano ma noi le abbiamo solo guardate… pero’ facciamo la conoscenza di jo un ragazzo della california simpaticissimo con cui facciamo comunella e che sara’ l’anno dopo l’ispiratore del viaggio piu’ gagliardo della mia vita.. Facciamo un passo avanti e ci ritroviamo alle porte dell’estate 1991 io all’epoca avevo 20 anni ed ero reduce dai primi esami all’universita’, antonio 10 mesi piu’ piccolo di me’ si era appena diplomato. La voglia di fare qualcosa di speciale era tanta mai pero’ avremmo pensato a quello che ci attendeva… Antonio telefona in california a jo e candidamente gli dice:ciao jo come va’?ci ospiteresti a casa tua per un mesetto?e jo (grande popolo gli americani) certo vi aspetto.. Da quel momento i preparativi fervono: passaporti, visti “tragici” che dovevano essere apposti dall’ambasciata americana… Ps. Voce risultata poi infondata. E grane varie. Ma poi.. Arriva finalmente il grande giorno partiamo da nardo’ alle volte di los angeles.. Da soli vi rendete conto dall’altra parte della terra a 8 ore di fuso senza genitori senza regole senza donne… Sigh! Sino a new york grandi problemi non ce ne furono, tranne un piccolo disguido con un mio zaino la cui zip si era rotta nella metro di roma;dovevamo pero’ cambiare il volo e prendere la coincidenza per los angeles… I bagagli vengono imbarcati sul volo giusto i passeggeri invece rimangono a terra!!!!! Perdiamo la coincidenza e rimaniamo al jfk io ed antonio senza sapere come fare… Per fortuna siamo in america e la twa ci fa’ salire sul volo successivo senza batter ciglio e, dato che i posti economy erano tutti pieni, ci ritroviamo in business accanto a quell’attore che recitava in twin peaks ve lo ricordate???? Arriviamo a los angeles con un po’ di ritardo i nostri bagagli ci avevano preceduto le mie mutande erano sparse per tutto l’aeroporto.. Ma finalmente ci siamo.. Ci accoglie una ragazza dai tratti orientali con un grande cartellone bianco rosso e verde con su’ scritti i nostri nomi. Ps per antonio non c’era problema ma non ho mai capito perche’ io ero per tutti “lucca”!!!! Il tragitto dall’aeroporto a pasadina, dove abitava jo, lo abbiamo fatto in trance, un po’ per la stanchezza un po’ per l’emozione di essere in una citta’ che per i ragazzi della mia generazione e’ decisamente un mito. Quello che rese questo viaggio eccezzziunale fu’ il vivere per venti giorni non come un turista, ma come americano che frequenta il college, e vi assicuro, quello che siamo soliti vedere nei fil tipo american pie, porkies, american college ecc. E’ tutto vero!!!!! Ricordo con nostalgia quando, per andare a trovare dei colleghi di college di jo, partimmo da pasadena per la ridente berkley, cittadina universitaria vicino a san francisco, dove fummo accolti da un pupazzone afroamericano di almeno 2 metri ed almeno 110 kg che sfiorava il ventilatore con la testa ogni volta che ci passava sotto… e quella volta che a san francisco dormimmo su un materasso accanto a un’accozzaglia di:calzini usati, mutande, t-shirt, pantaloncini, tute, scarpe da ginnastica ecc. Ecc. Naturalmente si parlava solo inglese ed il mio amico antonio amava in particolare due frasi che ripeteva in maniera cantilenante:scuse me can you close the window… oppure la famosa it’s closed!!! Cercando inutilmente di andare al gabinetto di casa vournas. Venice beach fu’ un illuminazione… piena di giovani simpatici e di tutti i tipi. Dal palestrato, al musicista, all’artista di strada, alle ragazze della porta accanto.. Che pero’ sono sempre quelle della porta accanto di un palazzo diverso dal mio!!!! L’ospitalita’ degli americani nei nostri confronti e’ stata magnifica… Tutti ci dimostravano simpatia e quando sapevano che eravamo italiani la cosa era ancora piu’ evidente.. Prova ne fu’ il grande concerto cui assistemmo al great western forum-dove giocano i lakers per capirci-all’epoca il gruppo che andava per la maggiore erano i gun’s ‘n’ roses e noi grandi rockettari ne eravamo grandi fans… Una cosa incredibile… Il “palazzetto” completamente pieno tutte le date avevano fatto “sold out” e gli unici posti vuoti erano i nostri due che eravamo arrivati un po’ in ritardo, inutile dire che faccio subito amicizia con una ragazza bellissima che aveva la mamma di napoli e, ovviamente, adorava gli italiani poi ad un certo punto poco prima che iniziasse il concerto vedo i cameraman che iniziano ad inquadrare le ragazze e passano da una all’altra come in cerca di qualcosa… E tutto ad un tratto… Tataaaaaaa queste iniziano a tirare fuori le tette pur di farsi inquadrare.. Immaginatevi la nostra reazione.. Per quel che riguarda la citta’ los angeles non la possiamo definire una citta’ nel senso “europeo” del termine e piu’ che altro un collage di quartieri giganteschi che vanno dal famosissimo rodeo drive, all’hollywood boulevard e cosi’ via senza un centro vero e proprio… Ed e’ proprio su hollywood boulevard che io ed antonio ci trovammo alle 24:00 ritornando da dysneyland (tappa obbligata.. ) L’atmosfera non era delle piu’ rilassanti dai locali uscivano dei tipi che a noi, con le nostre magliettine lacoste i nostri jeans pulitini e le nostre scarpettine firmate, sembravano poco raccomandabili.. Ma poi quando vediamo uscire da un locale un capellone barbone con in braccio un cucciolo di alano capiamo che mai come qui a los angeles l’abito non fa’ il monaco!!!!! Vi consiglio di assaggiare la cucina messicana che qui e’ davvero buona e di non preoccuparvi per le bevande… Tanti locali fanno pagare solo il primo bicchiere di coca-cola se hai ancora sete ti puoi liberamente servire senza pagare extra.. Evitate assolutamente le bevande tipo root beer o cherry cola sono delle varianti atroci… Da non perdere assolutamente gli studios di hollywood con tutte le loro attrazioni e se siete appassionati di chitarra vi segnalo il guitar center ove potrete trovare l’introvabile… L’oceano di venice beach non e’ molto invitante E’ sempre sul grigiastro e anche la piu’ piccola onda ha la forza di sbatacchiarti come una medusa… meglio new port beach dove e’ possibile noleggiare il body surf… Una tavoletta galleggiante da usare a mo’ di materassino. A proposito di apparenze un altro episodio curioso lo vivemmo andando a trovare una amica di jo a san francisco.. Il nostro amico ci dice che era un’afroamericana e che cantava blues meravigliosamente bene.. Arrivati in questo appartamento entriamo e non vedendo questa ragazza decidiamo di accomodarci pensando:”bha’ si stara’ pettinando e ci mettera’ la classica mezz’oretta.. !!!!” Ad un certo punto vediamo un pelatone con un’asciugamano attorcigliato che passa per la porta!!!???? Mahh’!!! Sara’ l’amico dell’amica e invece era una donna e che donnaaaa un pezzo di f.. Iglia che non finiva piu’ un sorriso stupendo ed un paio di. .. Occhi la fine del mondo… Voglio precisare che stiamo parlando di dodici anni fa’, in italia i roller non li conosceva nessuno, noi, invece, a venice beach vedevamo sfrecciare le ragazze con questi strani pattini che li’ erano gia’ una “vecchia novita'”e quindi la moda del pelato era diciamo un po’ nuova per noi terruncelli abituati alle donne con i capelli!!!!!! Passammo una bellissima serata in un ristorante africano (la cucina e’ molto piccante) con questa bella ragazza che era anche mooolto simpatica e socievole. Una visita a san francisco non ce la siamo fatta mancare la baia e’ veramente forte… Fa’ pero’ un po’ fresco e’ quindi opportuno provvedere anche perche’ tira sempre un vento che non e’ proprio “tropicale”. Il porto per i turisti e ‘ proprio davanti alla famosa isola di alcatraz che non dista tanto dalla citta’ i locali poi a san francisco sono davvero forti. Forse perche’ non abbiamo frequentato proprio le tipiche mete turistiche possiamo dire di. .. aver visto cose che voi umani nemmeno potreste immaginare.. Pub dove si doveva girare con un casco da minatore… L’oscurita’ assoluta.. Si vedevano a malapena i tuoi vicini di tavolo… Grande!!!!!locali dove si suonava il blues con i buttafuori che ci guardavano insospettiti… Ci sono locali che vengono frequentati per il 99% da gente di colore… c’e’ anche questo!!! Bar a tema:anni ’50, il grande jonny rockets’ o religioso ispanicheggiante con tavolini e grandi croci di metallo tipo santuario mariano… e naturalmente hot dog ed hamburger come se piovesse anche perche’ una sera andammo a cenare al bouganville e la pasta era una vera fetecchia.. Grande viaggio quindi, e grande divertimento, di viaggi ne abbiamo fatti altri, ma nessuno e’ paragonabile a quello in california del ’91 E come diceva il grande alberto sordi da me e da antonio un saluto e un uazz america!!!!!!ammazza che viaggio!!!!!


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