California, Arizona, Utah e Nevada on the road con bambini
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Martedì 21 AGOSTO
Eccoci in attesa alla Malpensa dopo aver lasciato la macchina a Casorate dall’amico Maurizio; ci aspetta un volo della Delta Airlines destinazione Los Angeles con scalo ad Atlanta….sta per avverarsi un sogno! Siamo marito, moglie e due cuccioli, Lorenzo 7 anni e Angela 6 anni compiuti in viaggio! Lo scalo ad Atlanta si è rivelato, come immaginavo, fila infinita per i controlli. Dovete avere uno scalo di almeno 3 ore per essere tranquilli; noi siamo pure incappati nel controllo bagagli a campione… Arriviamo finalmente a L.A. usciamo dall’aeroporto e ci dirigiamo allo shuttle gratuito per le compagnie di noleggio auto. La zona viola segnata dai cartelli del terminal 3 è in realtà chiusa quindi su indicazione di un passante andiamo all’uscita a destra, cioè dalla parte opposta rispetto alle indicazioni e prendiamo lo shuttle. Noi abbiamo noleggiato l’auto alla Alamo dove una gentilissima signora ci invita ad andare alle macchinette automatiche che in italiano ti fanno completare la prenotazione. L’Iter è molto semplice: ci dirigiamo al parcheggio e prendiamo la macchina che vogliamo (della categoria scelta ovviamente!), poi all’uscita la casellante controlla il contratto in un attimo e ci consegna il navigatore. Raggiungiamo quindi il nostro hotel e subito a dormire.
Mercoledì 22 agosto – LOS ANGELES
Ecco il nostro primo giorno nella città de La Reina de Los Angeles (la regina degli angeli), causa fuso orario alle 5:30 siamo svegli pimpanti. Ci dirigiamo verso Hollywood fermandoci prima a fare colazione a base di dunuts ed un improponibile cappuccino. Per visitare la WALK OF FAME parcheggiamo al Dolby Theatre, sede della famosa cerimonia degli Oscar; le prime 2 ore di parcheggio sono gratuite facendo convalidare il biglietto all’ufficio informazioni. Visitiamo piastrelle e piastrellone ed io da fan di Pretty Woman vado a cercare l’hotel LAS PALMAS che fungeva da casa di Vivian. Si trova molto vicino, cercandolo in Google Maps ci si può stampare preventivamente la cartina a meno che non si sia dotati di connessione. Proseguiamo per RODEO DRIVE parcheggiando al Brighton Parking Structure, anche qui gratuite le prime due ore. Passeggiamo lungo la strada del lusso e torniamo sulle orme di Pretty Woman visitando l’Hotel Beverly Wilshire e la boutique Boulmiche, che sarebbe quella della scena di “Bello sbaglio, bello sbaglio” anche se non sono molto convinta; anche qui trovate tutto facilmente con Maps. Si prosegue per OLVERA STREET, via in stile spagnolo molto carina e piena di bancarelle dove visitiamo AVILA ADOBE, la casa più vecchia di Los Angeles, molto bella, di proprietà della famiglia di commercianti di pelle e legname Avila risalente al 1840 e a seguire la chiesetta di NUESTRA SENORA LA REINA DE LOS ANGELES; qui abbiamo parcheggiato al Los Angeles Mall 201N per la modica cifra di 12 dollari per nemmeno 2 ore… Concludiamo la giornata al GRIFFITH PARK; lasciamo la macchina al primo parcheggio gratuito e proseguiamo a piedi per 15 minuti. (più avanti comunque non avremmo trovato parcheggio). Entriamo nel planetario Samuel Oschin. Decidiamo di assistere al video/show per 20$ in 4: gli spettacoli sono diversi e noi vediamo quello delle 16:15 sul ciclo dell’acqua, molto bello soprattutto per i bambini.
Giovedì 23 agosto – LOS ANGELES
Partiamo in direzione SANTA MONICA dove parcheggiamo al Parking Structure 8, 12$ per quasi 4 ore. Appena fuori dal parcheggio a sinistra c’è un noleggio bici; prendiamo due tandem a due posti per 2 ore 83$ compreso di assicurazione e tasse….caruccio ma merita (se invece avessimo preso due bici da adulto e due da bambino avremmo risparmiato 10$). Noleggiano bici anche più avanti sulla ciclabile; prendendole lì risparmiereste la rampa al ritorno (dove ovviamente io ho spinto). Si è subito al famoso molo e in 15 minuti abbondanti si raggiunge Venice che personalmente mi è piaciuta più di Santa Monica. Tappa d’obbligo alle torrette di Baywatch e al ritorno restituzione bici, visita del molo e ci fiondiamo in spiaggia. Al pomeriggio raggiungiamo il bel quartiere di Hermosa Beach ed andiamo a trovare Henry, un nostro conoscente. Giornata bella ed emozionante.
Venerdì 24 agosto – LA JOLLA – SAN DIEGO
Ci dirigiamo subito verso San Diego, precisamente al quartiere chich LA JOLLA che significa “il gioiello” e lo è davvero! Parcheggiamo al La Jolla Financial Building 1200 Prospect Street un paio di ore 7 $. Uscendo dal parcheggio sulla destra si trova subito una stretta scalinata tra due palazzi che porta al lungo mare e più precisamente all’Ellen Browning Scripps Park. Le star del luogo sono le foche distese al sole noncuranti dei turisti curiosi che fanno a gara per immortalarle. Avvicinandoci al centro città restiamo a bocca aperta mentre un aereo passa sul cavalcavia sopra le nostre teste!! La tappa successiva è l’OLD TOWN, villaggio in stile Zorro/far west veramente bello: sembra di essere in un set cinematografico, pieno zeppo di negozietti e ristorantini. Noi parcheggiamo gratuitamente al 2829 Juan Street. Il 90% delle case è una ricostruzione ma ci sono un paio di chicche come la CASA DE ESCUDILLO rimasta come allora ed arredata come ai tempi; per me è un gioiello, poi ovviamente….ognuno ha i suoi gusti. Visitiamo la chiesa cattolica dell’Immacolata Concezione e la mostra di carrozze. Informatevi (poichè non è segnalato) ed andate a visitare EL CAMPO SANTO, vero cimitero del 1849: piccolissimo e spoglio ma toccante, fermatevi a leggere le storie dei defunti. Altro luogo veramente carino e non segnalato è il MORMON BATTALION HISTORIC SITE un museo gestito dalla chiesa mormona di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni, dove delle ragazze gentilissime spiegano come una colonia di mormoni fu tra i primi abitanti della California.Terminiamo la giornata in spiaggia a CORONADO; parcheggiamo gratuitamente lungo la strada alla destra dell’hotel Del Coronado diventato famoso per il film “A qualcuno piace caldo” del 1959 con Merilyn Monroe. Coronado è un quartiere di lusso, ma tutta San Diego è piena di villette meravigliose da “film americano”.
Sabato 25 agosto – SAN DIEGO
La nostra prima tappa è POINT LOMA dove facciamo la tessera parchi al costo di 80$; qui ci serve per entrare al Cabrillo National Monument e poi ci permetterà di entrare nei prossimi parchi “risparmiando” l’ingresso (questo sarebbe stato 15$). Veniamo subito colpiti dell’immenso cimitero militare Fort Rosecrans che ci lascia a bocca aperta. Proseguendo arriviamo al centro visitatori dove troviamo il monumento a Juan Rodriguez Cabrillo che scoprì questa costa nel 1542 partendo dal Messico. Visitiamo poi il faro, veramente carino; l’arredamento è d’epoca ma non appartenente al faro tranne due quadri di conchiglie fatti dalla moglie di uno dei guardiani del tempo. Oggi 25 agosto è il compleanno del parco ed è uno dei tre giorni all’anno in cui è aperta la torre; direi immensa fortuna e quindi saliamo sulla cima. Le guide sono vestite in costume d’epoca e sono gentilissime e pazienti a spiegare. Una signora carinissima fa una serie di domande ai bambini (con me come traduttore…); si guadagnano così il distintivo di piccoli ranger e ne sono molto contenti. Lasciamo Point Loma e ci dirigiamo al quartiere GASLAMP: parcheggiamo al Meridian Place per 12$ un’oretta abbondante. Nonostante siano le 12:30 andiamo a “far colazione” al famoso Richard Walker’s Pancake house; c’è pure la fila ma è molto rapida. Visitiamo la DAVIS – HORTON HOUSE per 10$ totali (i bambini non pagano) costruita nel 1850 dal visionario e ricco commerciante sig. William Davis, la casa ha una storia particolare. Se chiedete vi daranno un dépliant in italiano; a me che piace tutto ciò che è vecchio e storico l’ho trovata veramente bella. A seguire rapido giretto a piedi del quartiere. Spostiamo la macchina di non molto in un parcheggio lungo l’oceano tra la portaerei ed il veliero Star of India, chiedono 5$ per un’ora o 17 $ per tutto il giorno; dobbiamo obbligatoriamente scegliere la seconda opzione, inseriamo 20$ e non ci da il resto doppiamente ladri!!! Guardiamo dall’esterno il veliero Star of India e poi entriamo nell’immensa portaerei USS MIDWAY per la gioia di mio figlio: maestosa! Non mi ricordo quanto abbiamo pagato. Sono ormai le 16:30 e ci dirigiamo al Balboa Park; i parcheggi sono gratuiti e noi arriviamo a quello più vicino al centro (in internet trovate le cartine del parco). Il parco è molto bello, racchiude una serie di musei ed il famoso Zoo di San Diego.
Domenica 26 agosto – PALM SPRING – NEEDLES
Oggi è la giornata di avvicinamento al Grand Canyon. Facciamo tappa a Palm Sprigs, una cittadina elegante, e visitiamo il giardino privato MOORTEN BOTANICAL GARDEN; paghiamo 10$ in tutto (i bambini sono gratis). Carino, serve per spezzare il viaggio. Ripartiamo alla volta di Needles ed abbiamo la sfortuna di trovare un incidente con un’ora di viaggio a passo d’uomo a 44 gradi… finalmente arriviamo a Needles e ci ristoriamo in stanza prima di uscire a cena. Alle nove di sera 42 gradi ed un vento caldo costante…mai sentito in vita nostra un caldo così, nemmeno alla Death Valley visitata successivamente.
Lunedì 27 agosto – GRAND CANYON
Lasciamo il gran caldo di Needles e raggiungiamo il meraviglioso GRAND CANYON. Abbiamo prenotato l’hotel a Tusayan che si trova a 15 minuti dal parco che raggiungiamo con la linea viola del bus navetta gratuito. Mostriamo all’autista la tessera parchi comprata a Point Loma a San Diego. Ovviamente se non avete l’hotel a Tusayan potete procedere in auto e parcheggiare direttamente al parco. Per primo prendiamo il bus giallo e ci fermiamo all’ultimo punto Yaki Point è emozionante e la faccia meravigliata del nostro bambino ci fa ridere. Successivamente dal punto Moab Trail scendiamo un po’ lungo il Canyon. Poi prendendo la linea blu e successivamente rossa: ci fermiamo a Hopi point e proseguiamo a piedi per un km fino a Mojave point.Torniamo in hotel e dopo un bagnetto in piscina e la cena andiamo al cinema IMAX; paghiamo 30$ con lo sconto che abbiamo trovato nella hall del nostro hotel e la bambina non paga perchè ha 5 anni (ancora per una settimana!). Qui viene proiettato un documentario sul Grand Canyon con auricolari in italiano; ci è proprio piaciuto, i bambini hanno fatto un sacco di domande e possiamo dire anche noi nel nostro piccolo di aver volato sul Grand Canyon. All’uscita vediamo una famiglia di Amish e resto a bocca aperta….sembrano usciti da un film, mamma e figlia con vestito azzurro pallido accollato e cuffietta, papà con vestito, camicia, gillet, lunga barba e cappello.
Martedì 28 agosto – MONUMENT VALLEY
Partiamo verso la Monument Valley; si ripassa dal parco del Grand Canyon mostrando nuovamente la tessera quindi non so chi entra senza tessera se è ricostretto a pagare i 35$!! La strada costeggia per un tratto il Canyon e ci permette di salutarlo ancora. Arriviamo alla meravigliosa Monument e cominciamo il giro in auto di 2:30 h: è bellissima e state tranquilli che basta andare piano e qualsiasi auto passa. In questi giorni abbiamo sentito spesso parlare italiano ma oggi abbiamo battuto ogni record… italiani ovunque. Raggiungiamo la cittadina di Page dove ci fermeremo due notti. Andiamo a prenotare la gita per l’indomani all’Antelope Canyon; basta che raggiungiate il centro città e troverete una serie di agenzie. Prenoto la visita delle ore 13 solo per me a 78 $, in quanto ovviamente per l’ora migliore delle 11 è tutto occupato, ma vi conviene prenotare qui e non all’entrata del Canyon in quanto ho letto che il parcheggio laggiù sono ulteriori 16 $.
Mercoledì 29 agosto PAGE – HORSESHOE BEND – ANTELOPE CANYON – LAKE POWEL
La mattina partiamo subito per l’HORSESHOE BEND, un ansa che crea il fiume Colorado a forma di “ferro di cavallo” del quale porta il nome. Si trova a nemmeno 10 minuti di macchina da Page: la camminata dura 10 minuti e noi nonostante i 30 gradi delle 9 del mattino non abbiamo sentito chissà quale caldo. All’inizio un cartello avvisa di avere almeno una bottiglietta di acqua a testa…sciocchezze. La vista è spettacolare! Merita!
Dopodiché ci dirigiamo verso l’imponente DIGA DI GLEN; entriamo nel centro visitatori e facciamo il tour organizzato delle 10:30 che è l’ultimo della mattina in orario estivo. Paghiamo 5$ ad adulto e 2,5$ il bambino perché supera i 6 anni; bella da vedere ma bisognerebbe sapere bene l’inglese per seguire la guida. Alle 12:30 la family mi porta alla partenza del tour per l’ANTELOPE CANYON; chiedono che siate li con mezz’ora di anticipo…senza motivo. Potete portare solo cellulare, macchina fotografia, telecamera e bottiglia d’acqua ma nessuna borsa quindi vi consiglio tasche ampie per mettere queste cose oppure sarete costretti a tenerle in mano tutto il tempo. Tutte le persone indossavano scarpe da ginnastica ma io con le mie ciabattine da spiaggia stavo benone… 35 gradi… Devo dire che purtroppo il famoso Antelope Canyon mi ha deluso. Non so se è perché non sono entrata alle consigliatissime ore 11 ma i colori non erano assolutamente quelli visti in miriadi di foto; questi colori li vedi solo nel cellulare una volta che la gentilissima guida Navajo ti imposta gli ISO giusti… Capirete che è assurdo vedere bei colori solo in foto. Ciò non toglie che sia stato bello ma forse mi aspettavo troppo. In mia assenza marito e cuccioli vanno a visitare il campo di golf di fronte al nostro Motel 6 e assistono ad una partita; Lorenzo ne esce entusiasta.
Alle 14:30 sono di ritorno, vengono a prendermi e partiamo alla volta della spiaggia di LONE ROCK sul lago Powell. Il lago si è formato con la creazione della diga e al centro c’è la roccia di Lone Rock che affiora; veramente bello, passiamo qualche ora in spiaggia e in ammollo. Nel ritorno verso Page ci fermiamo in un paio di bei Point of view che dominano diga e lago.
Giovedì 30 agosto – BRYCE CANYON
Arriviamo verso le 13:00 calcolando l’ora persa per il fuso orario e parcheggiamo alla partenza degli shuttel bus gratuiti; faccio presente che gli shuttle fanno solo una piccola parte del parco, cosa che abbiamo capito dopo ed era tardi per tornare a prendere l’auto. Se entrate in auto trovate comodamente parcheggio ai vari punti. Ci fermiamo subito a Sunset Point e restiamo a bocca aperta, lo spettacolo è meraviglioso; scendiamo a fare il Navajo Trail che porta fino al Sunrise Point che essendo attaccato a Sunset ci permette di riprendere il bus navetta. Quando ad un certo punto del trail trovate le indicazioni per Queen’s Garden e (Loop… boh!) prendete per Loop o comunque chiedete indicazioni. Giro molto bello durato un’ora. Con il bus facciamo le fermate successive dando un’occhiata, poi scopriamo che il bus non prosegue e a malincuore raggiungiamo l’hotel a Tropic decidendo di rientrare l’indomani con l’auto.
Venerdì 31 agosto – BRYCE CANYON – LAS VEGAS
Dopo aver fatto colazione ritorniamo al Bryce che si trova ad un quarto d’ora da Tropic, entriamo in auto ed incontriamo alcuni cervi lungo il margine della strada. Visitiamo Fairview Point, simile agli altri, Natural Bridge che ci risulta bellissimo e Agua point anche molto bello. Non raggiungiamo gli ultimi due punti e decidiamo di fare retro front e dirigerci verso Las Vegas. A sorpresa la strada passa dal Zion National Park, un’altra meraviglia!! Finalmente arriviamo nella capitale del peccato: tuffo in piscina, doccia e si parte alla scoperta….restiamo incantati, tutto e di più! Non sto ad elencare i meravigliosi hotel visti; vi consiglio di fare l’abbonamento ai bus per 8$ al giorno a persona perchè la Strip è lunghissima. A titolo informativo lo spettacolo “la caduta di Atlantide” all’interno del Caesar’s Palace non è niente di che e se posso consigliarvi c’è una pizzeria lungo la Strip, Pizza Press buona ed “economica”: con $9,20 tassa inclusa mangiate una margherita….mancia esclusa ovviamente. Passiamo in questa fantastica città anche tutta la giornata successiva. Faccio notare che il navigatore ci ha dato problemi nell’uscire dalla città. P.S. Andate a vedere il famoso cartello a sud della Strip “Welcome to the Fabulous Las Vegas”.
Domenica 2 settembre – DEATH VALLEY
Come consigliatoci da una famiglia di Torino conosciuta qui, abbiamo comprato una scatola di polistirolo che funge da borsa freezer; se ne trovano in tutti i supermercati e l’abbiamo riempita di ghiaccio e bottigliette d’acqua per affrontare il caldo torrido che ci aspetterà. Il ghiaccio lo si compra al supermercato o solitamente molti hotel hanno un erogatore. Arriviamo a destinazione, la temperatura sale in fretta fino ai 45 gradi. Visitiamo Zebrinskie point, al Golden Canyon trail facciamo solo pochi metri causa la temperatura e poi proseguiamo per Devil’s golf course e Artist’s palette. Arrivati a Bed Water scopriamo che c’è da camminare tra andata e ritorno 2 buoni km!! E ci arrendiamo subito… boh, forse questi luoghi sono da visitare il mattino presto o la sera tardi o comunque non d’estate. A mio parere “il gioco non vale la candela” anche perché la strada per uscire è lunga, sempre ad alte temperature, a tratti con curve e un pezzo con Sali e scendi che presi in velocità ti fan salire il cuore in gola… boh, non ci tornerei. Raggiungiamo Bekersfield e dormiamo là per accorciare il viaggio di domani verso San Jose’.
Lunedì 3 settembre – SAN JOSÈ
Giornata in compagnia dei parenti americani…emozionante. Verso il tardo pomeriggio andiamo a visitare il Municipal Garden Rose, un giardino tutto di rose molto carino.
Martedì 4 settembre – SAN FRANCISCO
Lungo la strada ci fermiamo a Palo Alto per vedere la sede di Facebook ma non vediamo altro che un grande stabile in cemento; solo lungo la strada si incontra un cartello con il tipico “Like”. Proseguendo ci fermiamo a trovare Ester, una dolcissima signora originaria dei nostri paesi; non la troviamo e avendole lasciato un messaggio scritto ci chiama la sera e facciamo una lunga e piacevole chiacchierata. Raggiungiamo poi San Francisco; vi consiglio assolutamente di cercare un hotel in zona centrale anche se i prezzi sono da pazzi…questo ci permette di visitare a piedi senza problemi.
Scopriamo subito che la città è freddissima causa un costante vento, dunque portatevi assolutamente scarpe chiuse e antivento.
Oggi è il sesto compleanno della nostra cucciola Angela, indossa per tutto il giorno una spilla comprata a Las Vegas “Birthday Girl” ed a sorpresa in un locale estraggo una candelina che mettiamo su un piatto di toast bacon e uova! Partiamo alla volta del GOLDEN GATE BRIDGE; volevamo noleggiare le bici e percorrerlo magari fino a Sausalito o almeno percorrerlo a piedi, ma purtroppo è avvolto dalla nebbia e c’è troppo freddo. Visitiamo il PALACE OF FINE ARTS veramente carino camminiamo un po’ vista oceano e a seguire ci addentriamo nella città. Dopo una pausa in hotel, essendo ancora presto, decidiamo di vedere i famosi tornanti di Lombard street; vediamo poi i tipici cable car e proseguiamo fino ai piedi della Coit Tower. Bella città!
Mercoledì 5 settembre – SAN FRANCISCO
Partiamo sempre a piedi e visitiamo GHIRARDELLI SQUARE dove per 100 anni la famiglia Ghirardelli ebbe una fabbrica di cioccolato; adesso ci sono negozi e ristoranti, la fabbrica è stata spostata in un’altra città ed acquistata dalla Lindt. Qui mio marito e i bambini si fermano a giocare a bocce e ping pong. Proseguiamo poi per il semplice MARITIME MUSEUM dove scopriamo la storia del ragazzo giapponese che negli anni 60 raggiunse in solitaria con una semplice barchetta San Francisco; venne elogiato in America e divenne eroe nazionale in Giappone. Proseguiamo poi per il Pier 45 dove visitiamo il Musee Mecanique una vera chicca. L’entrata è gratuita, ci sono giocattoli meccanici che vanno dall’inizio novecento fino agli anni ’50 e il bello è che sono tutti funzionanti. All’uscita vediamo il sommergibile U.S Pampanito e la nave da rifornimento Jeremia O’Brien; carinissimo il molo dove abbiamo assaggiato la tipica Clam Chowder zuppa di pesce e patate. A seguire passeggiata per il famoso FISCHERMAN’S WHARF e successivamente il PIER 39 creato apposta per il turista ma bello!! Accanto ci sono i rilassati leoni marini stesi sul molo.
La sera torniamo in zona per cena ed assistiamo al giro manuale di un Cable car da parte del manovratore, all’incrocio tra Powell e Market Street.
Giovedì 6 settembre
Riconsegniamo l’auto e partiamo per l’Italia. Bye Bye America