California, Arizona e Nevada

Viaggio on the road sulla meravigliosa "California 1" e non solo
Scritto da: moreno65
california, arizona e nevada
Partenza il: 21/12/2013
Ritorno il: 01/01/2014
Viaggiatori: 02
Spesa: 2000 €
Eccoci, siamo Moreno e Marina, pronti a partire per questo nuovo viaggio di una decina di giorni sulle strade Americane.

21 Dicembre 2013

Partenza alle ore 07:00 con Alitalia da Milano Linate per Parigi, dove il Boeing 777 di Air France ci porterà fino a San Francisco, attraverso la spettacolare rotta quasi polare tra i ghiacci della Groenlandia ed il Canada pieno di neve; a San Francisco atterriamo con circa 50 minuti in anticipo rispetto al previsto, cielo blu e temperatura di circa 18°… fantastico.

Buongiorno America, ci incontriamo di nuovo dopo un lungo anno di assenza; ritiriamo la nostra auto a noleggio, una Chevy Cruze di colore nero e partiamo. Per questa volta decidiamo un po’ a malincuore di lasciarci alle spalle la città di San Francisco ed andiamo subito in direzione Sud, dove la prima notte sarà all’Holiday Inn di Santa Cruz; arriviamo in serata, purtroppo è inverno e le giornate sono corte…ci sistemiamo un po’ ed andiamo a scoprire la cittadina di Santa Cruz, siamo sul mare ed è molto bene attrezzata per la stagione estiva da quanto vediamo, arriviamo al lungo ed antico molo municipale con molti ristoranti, dove anche noi ne approfittiamo per gustarci subito un’ottima clam chowder, la zuppa di molluschi caratteristica delle zone costiere degli Stati Uniti, sia nel New England che in tutta la costa del Pacifico. Si è fatto tardi e fa piuttosto freddo – ci saranno 7 – 8 ° di temperatura ed aria gelida dal mare, così non rimane che rientrare in albergo e concludere questa lunghissima giornata.

22 Dicembre 2013

Sveglia di buon mattino e colazione il albergo, il cielo è blu e splende un bel sole…..nota sul tempo, per non continuare a ripeterlo…in questi dieci giorni di vacanza abbiamo avuto un tempo fantastico, tranne un pomeriggio dove il cielo si è un po’ velato, temperature diurne primaverili o addirittura estive, mentre la sera a sole tramontato le temperature scendevano ad una decina di gradi.

Ripartiamo; un altro giro per Santa Cruz per vedere meglio con la luce del giorno ciò che avevamo visto ieri sera, poi continuiamo verso Sud sempre nella Monterey Bay…una fermata a Seaside dove le dune vanno nel mare, facciamo due passi sulla lunga spiaggia mentre i Californiani sono in acqua con i loro surf….li incontreremo ovunque, sempre pronti a cavalcare le onde grandi o piccole che siano. Arriviamo a Monterey che noi già conosciamo, però ci fermiamo comunque in Cannery Row reso celebre dal libro di Steinbeck…..ora i magazzini di inscatolamento delle sardine sono stati trasformati in negozi, ristoranti, caffè e c’è anche un’acquario…inoltre nella bella Monterey c’è anche la parte storica ed il Fisherman’s Warf. Lasciata la città andiamo ancora verso Sud e da ora sarà “Pacific Coast Highway” o “California 1” ; questa strada bellissima costeggia il mare con paesaggi meravigliosi, soprattutto nella parte quasi più selvaggia di Big Sur…facciamo soste a non finire per scattare fotografie o solo per ammirare la bellezza della costa Californiana, oppure per avvistare gli sbuffi delle balene che transitano al largo nel loro viaggio verso la Baja California….per la verità, oltre agli sbuffi, riusciamo a vedere qualche balena anche abbastanza bene, perché passate più vicino alla costa. Al tramonto ci fermiamo vicino ad una spiaggia per vedere gli elefanti marini….che buffi, così grandi e goffi nei movimenti…ormai si è fatto buio e non ci resta che trovare un albergo a San Simenon, poi cena in un ristorante messicano e fine di questa bellissima giornata.

23 Dicembre 2013

Dopo colazione si riparte sempre in direzione Sud e sempre “Pacific Coast Highway”… ci fermiamo a Morro Bay dove si trova il Morro Rock, un grande monolito di roccia alto 175 metri ed è anche caratteristico il paesino, con il porticciolo dei pescatori ed il bel quartiere di Embarcadero con negozi, ristoranti e caffè. La strada per un tratto scorre all’interno della costa, per poi sbucare di nuovo sul mare a Pismo Beach; questa è considerata la capitale dei molluschi e la zuppa di molluschi cucinata secondo ricetta locale attira turisti e golosi anche da città più lontane. Facciamo un giro in spiaggia ed una passeggiata sul molo, poi ci fermiamo per pranzo allo “Splash Cafè” un locale molto caratteristico, uno dei tanti bei ristoranti per mangiare molluschi, c’è molta gente ed una breve coda….poi pranziamo….beh, direi che la clam chowder di Pismo Beach è eccezionale, azzarderei nel dire che sia la migliore in assoluto tra quelle provate, New England compreso… anche il cestino di molluschi fritti e panati che ha preso Marina era buonissimo!! Ripartiamo nel pomeriggio, ora la strada percorre un tratto interno perché verso il mare c’è la base militare, la Vanderberg A.F.B., poi torniamo a costeggiare l’Oceano Pacifico e superata Santa Barbara arriviamo a Ventura, dove troviamo un albergo per la notte; la città è piacevole da visitare, facciamo una passeggiata fino al molo per gustarci un altro bel tramonto, poi un giro sulla Main Street e per la cena ci spostiamo in macchina per circa tre miglia fino al nuovo Ventura Harbour con negozi e ristoranti, facciamo un giro ma non ci attira nulla, così ritorniamo in Main Street e ceniamo al “Busy Bee Cafè”….ottimo hamburger in un caratteristico locale stile diner, poi rientriamo in albergo.

24 Dicembre 2013

Ripartiamo dopo colazione, Highway 101 Sud, il mare ed il sole sono sempre con noi… questa che percorriamo è la famosa “Ventura Highway” della canzone degli America, che naturalmente stiamo ascoltando in macchina… ritroviamo poi la “California 1”, sempre bellissimi i panorami che offre, ci fermiamo un po’ in spiaggia a Malibu, gente che prende il sole e che fa surf. Dopo Malibu arriviamo a Santa Monica, una passeggiata sulla Third Street Promenade, la strada pedonale piena di negozi, caffè, ristoranti ed artisti di strada, c’è molta gente in giro; nel primo pomeriggio ripartiamo, questa volta in direzione Est, lasciamo l’oceano Pacifico e prendiamo la Interstate 10 dall’inizio, dal suo primo miglio….e pensare che questa I 10 termina sull’oceano Atlantico, a Jacksonville – Florida – e noi possiamo felicemente dire di averla percorsa tutta – sia pure a tratti per volta – in diversi viaggi. Passiamo proprio davanti alla downtown di Los Angeles, bellissima come sempre, in coda sulla

I 10 un caldo pazzesco, circa 30° di temperatura… ma siamo alla vigilia di Natale? Così come per San Francisco ma forse con più dispiacere, anche per la Città degli Angeli stesso trattamento questa volta, quindi la lasciamo alle spalle e proseguiamo il nostro viaggio sulla I10 e poi I 15, dove in serata arriviamo a Barstow, un’occhiata veloce all’outlet che questa sera chiude anticipatamente per la vigilia e poi per cena l’ottima pizza da Pizza Hut.

25 Dicembre 2013

Dopo colazione in albergo si riparte, Buon Natale a tutti. Barstow significa anche la Route 66 che qui passa in città, poi risaliamo sulla I15 Nord e dopo circa 60 miglia arriviamo a Baker; non esiste un motivo per cui ci si debba fermare in questo posto, oltre alle due o tre pompe di benzina, un grande termometro che misura le bollenti temperature estive e quattro case. Sull’unica strada centrale c’è un incrocio dove in direzione Nord parte la bella Highway 127 per la Death Valley ed in direzione Sud, oltre la I15, parte una stradina solitaria e quasi per niente indicata che porta all’interno del “Mojave National Preserve”, e noi ci andiamo; la strada si chiama Kelbaker Road, percorriamo le 35 miglia attraverso un paesaggio desertico spettacolare, un lago salato, distese di Joshua Tree, distese di lava di vulcano ed intorno le montagne… tutto bellissimo e soprattutto solitario, avremo incontrato altre 2 o 3 auto. Arrivati a Kelso Depot, c’è una vecchia stazione ferroviaria ora trasformata in museo e visitor center (oggi chiuso per festività); noi continuiamo per altre 8 miglia fino alle Kelso Dunes che appaiono all’improvviso, di un colore così giallo in contrasto con il paesaggio intorno; dopo una passeggiata sulle dune, decidiamo di ritornare verso la I15 percorrendo la Kelso Cima Road, anche questa molto bella e panoramica, con Joshua Tree ovunque….dedicando più tempo alla visita di questa zona, ci si può spingere fino al canyon; questo è forse il periodo migliore per la visita, oggi ci sono 20°, mentre in estate le temperature sono infuocate.

Torniamo sulla I15 Nord direzione Las Vegas, dove arriviamo nel primo pomeriggio e prendiamo subito la nostra camera al New York Hotel, siamo al 34° piano nel Crysler Building questa volta, con una bella vista panoramica, e poi usciamo sulla strip. Las Vegas è sempre bellissima ed emozionante, però ogni volta che torniamo sembra che assomigli sempre più ad un enorme centro commerciale, ed anche i nuovi hotel costruiti pur belli e moderni che siano, secondo noi fanno perdere un po’ la caratteristica della città; per questo motivo ancora una volta abbiamo deciso di alloggiare al New York Hotel, che sarà anche un po’ datato, ma che mantiene intatta al suo interno l’atmosfera della Las Vegas che piace a noi. Sulla strip c’è veramente tanta gente oggi, giorno di Natale…..girovaghiamo tutto il giorno dentro e fuori i vari alberghi, assistiamo agli spettacoli del Mirage e delle fontane del Bellagio, poi in tarda sera ceniamo al buffet del Montecarlo…. con il senno di poi potevamo fare una scelta migliore. Dopo cena giriamo ancora un po’ sulla strip e poi giriamo nel nostro albergo prima di andare a dormire.

26 Dicembre 2013

Colazione seduti ai tavolini in uno dei vicoli di New York che sono presenti nel nostro hotel; siamo un po’ indecisi se prendercela comoda e rilassarci ancora un giorno qui in città, oppure ripartire per vedere altre cose nuove… ripartiamo, è piacevole percorrere la strip la mattina presto mentre Las Vegas sembra quasi dormire ancora… c’è poca gente in giro e poco traffico; arriviamo oltre la torre dello Stratosphere e poi in Fremont Street, la downtown di Las Vegas, passata in secondo piano rispetto alla strip ma che merita di essere visitata alla sera. Lasciamo la città ed andiamo su Lake Mead, di un colore blu intenso tra rocce di colore rosso; attraversata la Hoover Dam siamo in Arizona e perdiamo anche un’ora di fuso orario entrando nel “mountain time” , poi Highway 93 sud e giù diritti per 70 miglia. Arriviamo a Kingman dove ritroviamo la Route 66 che decidiamo di percorrere per tutto il pomeriggio; in città ci sono vari posti caratteristici della “mother road”… un grazioso diner ed alcuni classici motel…..proseguiamo, la “66” diventa molto bella per il paesaggio attorno, arriviamo ad Hackberry ed il General Store merita una visita….sembra un’accozzaglia di cimeli della “66”…tra la pompa di benzina e macchine arrugginite parcheggiate, è molto caratteristico ed anche il suo interno è da visitare. Attraversiamo la bellissima Truxton Valley e siamo a Seligman, altro posto caratteristico sulla mitica strada: qua facciamo merenda con due enormi fette di torta e caffè nel “Westside Lilo’s Cafè”, locale molto bello, e dopo Ash Fork la Route 66 entra nella I40. La Interstate 40 sale come altitudine, ed arrivati a Williams troviamo la neve a bordo strada….dopotutto siamo saliti a 2000 metri; la cittadina è molto caratteristica, costruita attorno alla Route 66 che è la via centrale….è piena di motel, ristoranti ed è piuttosto turistica anche perché da qua parte la strada per il Gran Canyon distante circa 60 miglia. Ci troviamo un motel e passiamo la serata nel freddo pungente di Williams, molto bella anche di sera con le luci degli addobbi natalizi.

27 Dicembre 2013

Mattina gelida ed auto ghiacciata, ma queste cose le abbiamo anche a Milano. Dopo colazione ed un ultimo giro per il paesino, vediamo di rimettere a posto le cose…. Andiamo in direzione sud e scendiamo un po’ di altitudine con un bel sole che riscalda la nostra giornata. Facciamo una fermata nella bella cittadina di Prescott per una passeggiata sulla Whiskey Road, con edifici storici e punto d’incontro in passato per pistoleri e cercatori d’oro, poi ripartiamo; da questo punto la Highway 89 scorre in un paesaggio stupendo, sempre un po’ in montagna fino a scendere a valle ed arriviamo a Wickenburg, antica città western e mineraria dove in Front Street, la via centrale, ci sono edifici storici con porticato in legno e noi ne approfittiamo per uno spuntino nel caratteristico locale “Nana’s Bakery” insieme a tanta gente del posto. Ripartiamo nel pomeriggio verso Phoenix che attraversiamo completamente da ovest ad est, ed arriviamo ad Apache Junction di fronte alle bellissime Superstition Mountain; un antico sentiero di guerra Apache, percorso denominato “Apache Trail” le attraversa….ormai è quasi il tramonto e ne percorriamo solo un breve tratto giusto per scattare qualche foto, poi ci spostiamo ancora un po’ ed arriviamo a Gold Canyon sulla Hwy 60….quà non c’è quasi nulla, però il motel che troviamo è buono e troviamo anche un buon locale per la cena dove suonano musica dal vivo…meglio di così non poteva andare.

28 Dicembre 2013

Dopo colazione in albergo si riparte, oggi Apache Trail loop e decidiamo di percorrerlo completamente; iniziamo restando sulla Hwy 60 fino alla cittadina di Globe, poi U.S. 188 e qua il paesaggio diventa bellissimo tra montagne e cactus saguaro fino al Roosvelt Lake, poi deviazione sulla Hwy 88. Da questo punto inizia la parte più spettacolare del loop, è l’Arizona che spesso si immagina….paesaggio semi-desertico attraverso montagne che cambiano di colore, cactus ovunque. Credo che questa sia una delle strade più belle che abbiamo percorso negli States. La strada è bella ma un po’ impegnativa per la guida, per circa 22 miglia diventa una pista di terra e per un altro paio di miglia è veramente strettissima e si guida quasi contro la parete rocciosa. Si spera sempre che non arrivi nessuno in senso opposto…ed il paesaggio che vediamo è fantastico. Intanto superiamo l’Apache Lake, ritorna l’asfalto e facciamo una sosta al “Tortilla Flat”, antico posto di sosta per le carrozze, che ha servito pasti e ristoro ai viaggiatori per oltre cento anni… ora c’è un piccolo museo ed un saloon per poter mangiare. Ripartiamo, superiamo il bellissimo Canyon Lake ed arriviamo ancora nel tratto percorso ieri sera; facciamo una sosta alla “Goldfield Ghost Town” molto bella anche se tanto turistica, con cowboy e sparatorie a beneficio dei turisti. Nel pomeriggio il cielo da azzurro che è sempre stato, si vela un po’ – e sarà l’unica volta in tutta la vacanza – così ne approfittiamo per fare un po’ di strada, salutando queste bellissime Superstition Mountains. Attraversiamo ancora la città di Phoenix da est a sud fino a sbucare sulla Interstate 8, attraversiamo il bel “Sonora Desert Nat’l Mon.” con ancora molti cactus ovunque ed in serata arriviamo a Yuma, ci troviamo un buon motel – anche un po’ storico – in centro città, poi cena da Applebee’s e concludiamo questa bellissima giornata.

29 Dicembre 2013

Per colazione questa mattina abbiamo un voucher da presentare al vicino ristorante. Bene, colazione ottima in un locale molto carino; il cielo è ritornato blu e splende un bel sole, la città non sembra offrire nulla di interessante, così dopo un breve giro ripartiamo….ancora Interstate 8 e rientriamo in California, riguadagnando l’ora di fuso orario persa qualche giorno fa. Arriviamo fino alla cittadina di El Centro, poi risaliamo verso nord e deviazione per andare alle dune della “Imperial Valley”… molto belle e naturalmente molto vento; torniamo in direzione nord ed affianchiamo il “Salton Sea”, il lago salato formatosi dalla rottura di un canale di irrigazione dell’Imperial Valley, dove le acque del Colorado River riempirono il fondo di un antico lago prosciugato; il paesaggio ed i colori sono bellissimi… sosta a Bombay Beach… senso di abbandono ovunque, resti di case in legno corrose dal sale, sembra quasi una città fantasma anche se qualcuno vive in queste condizioni estreme… scopriremo poi in seguito, informandoci, che questo paese negli anni 70’ su semidistrutto dalla furia di due tornado e dal conseguente straripamento del lago stesso. Nel pomeriggio arriviamo a Palm Desert, con sosta per un caffè su El Paseo, la via commerciale con negozi di lusso… è piacevole starsene seduti ai tavoli all’aperto e vedere la gente che passeggia… sembra piena estate; questo è un luogo molto ricco, El Paseo non è sicuramente Rodeo Drive di Los Angeles, ma gli assomiglia un po’. Proseguiamo, e dopo aver attraversato Rancho Mirage e Cathedral City siamo a Palm Springs dove pernotteremo; il nostro albergo è quello di sempre quando veniamo qua, il bellissimo Best Western Las Brisas Hotel ed abbiamo la notte gratuita con i punti accumulati sulla nostra card. Passeggiata lungo la centrale Palm Canyon Drive con molta gente in giro, poi ottima cena italiana da “Kalura Trattoria”, e dopo avere girato ancora un po’ rientriamo in albergo.

30 Dicembre 2013

Ottima colazione come sempre in albergo, poi restiamo un po’ di tempo a rilassarci in piscina prendendo il sole, un altro giro in città e si riparte in direzione Los Angeles; arrivati nella Città degli Angeli, sbagliamo quasi di proposito la strada per poterci avvicinare un po’ alla downtown, poi la lasciamo per andare a Redondo Beach per un ultima parte del pomeriggio in spiaggia; ci gustiamo poi un buon gelato ed un fantastico tramonto dal pier, tra ristorantini e negozi. Dopo essere tornati in albergo a rimetterci un po’ in ordine, usciamo a cena tra Redondo Beach ed Hermosa Beach, nel caratteristico “Ruby’s Diner” e concludiamo questa nostra ultima sera in California.

31 Dicembre 2013

Ultimo giorno, colazione in albergo e poi si riparte, siamo di nuovo sulla Pacific Coast Highway o California 1 di inizio viaggio… torniamo verso Los Angeles e passiamo la mattinata a Venice Beach che lentamente inizia ad animarsi, tra negozi e bancarelle che riaprono…chi fa footing, chi è in bicicletta, gente in spiaggia e chi frequenta la palestra all’aperto….tipico spaccato di vita Californiana. Lasciamo così Venice ed andiamo a riconsegnare, salutandola affettuosamente, la nostra Chevy Cruze compagna di questo viaggio e ci rechiamo in aeroporto; alle 16:10 il grande e nuovissimo A380 di Air France decolla dal LAX International per un capodanno in volo fino a Parigi, e poi di nuovo nella fredda Milano. Buon 2014 a tutti.

Conclusione

Questo era il nostro 22° viaggio negli Stati Uniti ed è stato ancora una volta meraviglioso. Noi continuiamo ad emozionarci ogni volta che ci torniamo, grazie come sempre all’America ed alla sua bella gente che abbiamo incontrato in questa nostra bellissima vacanza. Arrivederci Stati Uniti, alla prossima vacanza, questo è sicuro.

Moreno e Marina



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