Calabria on the road in 8 giorni

un’intensa settimana alla scoperta di una regione spesso sconosciuta, che offre molto di più oltre alle sue meravigliose spiagge
Scritto da: marchio_94
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“Quest’anno voglio visitare tutta la Calabria”.

Detto fatto! Qualche mese prima della partenza prenoto un volo Ryanair da Bergamo con partenza di buon mattino, l’auto a noleggio e delineo il mio itinerario per capire quanta distanza mettere tra un alloggio e l’altro. Per questo viaggio di 8 giorni ho pernottato in 7 luoghi diversi, percorrendo oltre 1000 km, seguendo l’affascinante silhouette della punta dello stivale italiano.

Il periodo che ho scelto è di per sé una sfida: inizio ottobre. Un periodo insolito per visitare un luogo che è famoso per accogliere turisti provenienti da qualsiasi parte d’Italia ed Europa soprattutto nei mesi estivi. La mia però vuole essere in parte una missione: scoprire il lato nascosto della Calabria, conoscerla oltre i “soliti luoghi” ed i soliti periodi.

Giorno 1 – verso Maratea

Qualche mese dopo mi ritrovo già all’aeroporto di Lamezia Terme. Appena atterrato mi reco alla filiale di Locauto dove mi viene consegnata una Opel Corsa nuova fiammate, la mia fedele compagna di viaggio per questa avventura tutto…peperoncino!

Da Lamezia inizio il mio itinerario, verso nord. Mi fermo per brevi tappe esplorative, prima ad Amantea, per visitare l’affascinante e decadente centro storico con i suoi caratteristici scorci. Approfitto di una pasticceria che trovo in centro per fare colazione con degli ottimi cornetti alla crema ed amarene, davvero un dolce benvenuto che questa terra mi offre!

Proseguo dunque per Fiumefreddo Bruzio, dove dalla sommità della fortezza si gode un bel panorama sulla costa Ionica, poi una breve tappa a Paola dove ammiro il delizioso centro storico.

Puramente per caso, sbagliando strada, giungo a Cittadella del Capo, un porticciolo che fuori stagione non ha molto da offrire, tant’è che appena irrompo con l’auto nella piazzetta, i quattro avventori dell’unico bar presente si girano incuriositi.

Verso ora di pranzo arrivo a Diamante, dove mi rigenero con due passi sul lungomare e attraverso i vicoli colmi di murales colorati.

Sono stravolto dal viaggio, la sveglia stamattina era impostata alle 2.30, ma c’è una cosa alla quale proprio non posso rinunciare: visitare la spiaggia dell’Arcomagno. Con non poche difficoltà arrivo a San Nicola Arcella, complici il navigatore che si perde misteriosamente e le indicazioni stradali non sempre presenti. Il percorso per arrivare in questo magico posto è tortuoso e ripido, ma una volta davanti all’arco in pietra, che si staglia davanti ad una piccola spiaggetta di ciottoli scuri, si stenta a credere ai propri occhi. L’acqua è piacevolissima, di un blu incredibile!

Dopo un bel bagno rinfrescante proseguo per arrivare alla prima sosta per la notte: Maratea, in Basilicata. Soggiorno al B&B Calandrella di Cersuta, a pochi chilometri dal centro di Maratea. I gestori sono davvero ospitali, la stanza si rivela un vero e proprio appartamento. La vista sulla costa del Cilento è, neanche a dirlo, impagabile!

Dopo un doveroso riposino e doccia faccio due passi in centro a Maratea concedendomi un aperitivo ed una buona pizza: ora mi sento ufficialmente in vacanza!

Giorno 2 – rafting sul fiume Lao

Sveglia, bagagli e veloce colazione. Rientro in Calabria dopo questa breve parentesi Lucana. Ho l’unico appuntamento della settimana da rispettare, oggi farò rafting sul fiume Lao, attraverso il Parco Nazionale del Pollino!

Dopo un’ora abbondante da Maratea arrivo a Laino Borgo al campo base di River Tribe, quella che è molto di più che una agenzia turistica. I ragazzi sono molto in gamba, ed oltre alle uscite sul fiume con i gommoni, organizzano corsi di yoga, meditazione, escursioni in kayak e dispongono anche di una piscina, zona relax con amache ed altre attività all’aria aperta.

L’escursione in gommone durerà mezza giornata, lungo un percorso di circa 15 km. Sul gommone siamo io, padre, madre e figlioletta originari di Monopoli e la nostra guida, Marco. Quest’ultimo ci spiega le regole base per “governare” il gommone, le rapide, le discese violente e le strettoie sempre in agguato. Ci da anche tante informazioni curiose ed interessanti sul fiume Lao e i suoi meravigliosi scenari.

La fatica si fa sentire mano a mano che si prosegue, ma pagaiare in questo angolo di paradiso immersi in un verde incredibile è davvero bello. La fatica lascia sempre più spazio al divertimento e pagaiata dopo pagaiata arriviamo a fine percorso, fradici, ma felici!

Dopo una doccia calda mi accodo al resto del gruppo per mangiare presso l’Agriturismo La Quiete del Vecchio Pino, a poca distanza da Laino Borgo. Non guardo nemmeno il menù, mi lascio sorprendere dalle proposte della casa e ne rimango super soddisfatto. Prezzi molto onesti, porzioni incredibilmente abbondanti ed atmosfera davvero unica!

Riprendo la macchina e proseguo per Corigliano Calabro, dove pernotterò. Ho prenotato un monolocale su Airbnb dove non manca davvero nulla. Raffaella mi accoglie come un amico di vecchia data e dopo questa giornata intensa mi concedo del meritato riposo.

Giorno 3 – Rossano, liquirizie e Crotone

Questa mattina ho deciso di prendermela con calma, inizio con una piacevole passeggiata nel centro storico di Corigliano Calabro, arrivando fino alla parte più alta della città dove sorge il Castello Ducale. Purtroppo arrivo nel giorno sbagliato, il castello è chiuso…toccherà tornare in un’altra occasione!

Su consiglio di un’amica calabrese proseguo verso Rossano dove mi concedo una pausa caffè nella piazza che affaccia sulla vallata circostante. Il tempo non è dei migliori, è nuvoloso ed il sole fatica ad uscire, ma si riesce comunque a scorgere la vista sul Mar Ionio. Dopo un breve giro in centro storico scendo verso Rossano Stazione e faccio un goloso pranzo “da passeggio” con focaccia calda, polpette di melanzane e pizzette con alici. Per queste golosità mi sono fermato all’Angolo delle Bontà e all’Antica Panetteria Themesen.

La mia tappa a Rossano è finalizzata ad un’esperienza in particolare: la visita guidata alla Fabbrica di Liquirizia Amarelli. Questo stabilimento, rimasto ancora come secoli fa nella sua struttura originale, ospita un piccolo museo (visita guidata gratuita) ed un negozio di prodotti di liquirizia, dove ovviamente ho approfittato per fare qualche acquisto. La guida ci spiega l’interessante storia bicentenaria della fabbrica e della famiglia Amarelli, che ancora oggi guida l’azienda.

Nel pomeriggio arrivo a Crotone, la quale, ahimè, non mi lascia particolarmente impressionato. Sicuramente il fatto di aver trovato tutto chiuso, museo e castello compresi, non ha giovato alla mia prima impressione sulla città di Pitagora. Meriterà sicuramente una visita in un’altra occasione. L’alloggio per questa notte è a Le Castella, ad una ventina di minuti da Crotone. Il mio monolocale si affaccia direttamente sulla piazzetta con vista sul Castello Aragonese, che visito gratuitamente. Dalla sommità del castello c’è una splendida vista su Isola di Capo Rizzuto.

Giorno 4 – Parco archeologico di Scolacium, Stilo e Roccella Ionica

Nuovo giorno, nuovo itinerario!

Dovrò macinare diversi chilometri, tutti sulla famigerata Statale 106 Jonica. Questa strada è abbastanza lenta, attraversa tutti i paesi e cittadine che incontra. Il vero problema però sono gli autovelox, presenti davvero in quantità massiccia, meglio stare attenti alla velocità!

Lasciata Le Castella proseguo per un’oretta ed arrivo al Parco archeologico di Scolacium, sul golfo di Squillace. Questa antica città costiera ebbe una storia millenaria attraverso diversi popoli: greci, brettii, romani, normanni, bizantini e saraceni. Le sue rovine sono davvero ben tenute ed immerse in un paesaggio splendido popolato da folti ulivi. Scolacium diede i natali a Cassiodoro nel 487 ed il suo popolo contribuì negli anni alla costruzione di quella che oggi è l’odierna Catanzaro.

Dopo diversi chilometri arrivo a Stilo, un borgo davvero splendido arroccato sulle colline, dove la povera Opel Corsa fa non poca fatica ad arrampicarsi! Visito la Cattolica di Stilo, un piccolo tempietto bizantino perfettamente conservato che si affaccia sulla vallata, immerso nei fichi d’india e in un silenzio irreale. Pranzo al ristorante il Castello con un buon antipasto misto, polpette di melanzana (creano dipendenza!) e della fileja alla nduja. Per digerire, prendo un rinfrescante gelato al bergamotto ad un chiosco…davvero fenomenale!

Dopo questo bagno di storia, decido che è giunta l’ora anche di un bel bagno in mare. Raggiungo dunque Roccella Ionica, dove alloggerò per la notte presso il B&B Amphisya. Il centro di Roccella è molto carino, ed il mio alloggio è in una posizione comoda per raggiungere la spiaggia in ciottoli. Il tempo non è dei migliori, tira un po’ di vento, ma decido comunque di trascorrere il resto della giornata in modalità relax, in costume, cuffie, musica e pisolino in spiaggia.

Per cena seguo il consiglio della proprietaria del B&B e mi coccolo con una cena di pesce al ristorante La Cascina 1899: risotto gamberi e pistacchio, grigliata mista di pesce ed un bel calice di Cirò Bianco.

Giorno 5 – Gerace e Pentidattilo

Il meteo non è dalla mia parte in questi giorni, è spesso nuvoloso, ma almeno non piove. Dopo colazione parto alla volta di Gerace, un borgo con degli scorci molto suggestivi. Il paese è immerso nel parco nazionale dell’Aspromonte e la vegetazione ha dei colori incredibili, si nota già un leggero accenno di autunno in alcune zone. Approfitto di un mini market di prodotti tipici per fare incetta di peperoncino macinato.

Dopo pranzo mi avvio verso una delle tappe più curiose del mio tour calabrese: Pentidattilo. Questo paesino arroccato sulle montagne nel parco dell’Aspromonte e a pochi chilometri dalla costa è popolato da un solo residente stabile. Neanche a dirlo, la stanza che ho prenotato su Airbnb è proprio di Rossella, l’unica abitante di questo borgo “fantasma”.

Il termine è proprio azzeccato, perché a parte qualche turista e qualche persona del posto che cura le piante, la chiesa o gestisce i piccoli negozi di souvenir, questo posto è letteralmente disabitato. Che cosa ha di speciale dunque? Appena arrivati ci si trova davanti a questa roccia  formata da cinque “dita” che puntano verso il cielo (il nome del paese viene proprio dal greco, penta-daktylos, cinque dita), il silenzio e l’atmosfera rilassata sono padroni di questo luogo sospeso nel tempo. Sembra che tutto si sia fermato lasciando intatta la sensazione di autenticità.

Rossella vive qui da quasi quarant’anni: i suoi occhi e le sue parole fanno trasparire la passione e la dedizione con i quali ha preservato questo luogo speciale, sottraendolo dal progresso e dalla frenesia tipica del nostro periodo.

Mi godo la serata in tranquillità sulla terrazza della casa di Rossella, ammirando il tramonto e la privilegiata visuale sull’Etna, che sembra davvero vicinissimo!

Giorno 6 – Reggio Calabria e Scilla

Lasciata Pentidattilo faccio rotta verso Reggio Calabria. Parcheggio proprio sul lungomare, soprannominato da Gabriele d’Annunzio il chilometro più bello d’Italia. Non aveva tutti i torti! Questo viale costeggia da una parte dei palazzi davvero eleganti, lampioni in stile liberty, aiuole ben curate con opere d’arte disseminate qua e la ed ovviamente una splendida vista sulla costa siciliana, che sembra davvero ad un passo!

Il centro di Reggio Calabria è davvero piacevole, faccio due passi nella zona pedonale ammirando il duomo e concedendomi un trancio di pizza, dopodiché visito finalmente il Museo Archeologico Nazionale, dove sono custoditi i Bronzi di Riace. La loro storia è ancora intrisa di mistero e di controversie. Durante la visita il museo era praticamente vuoto ed ho avuto il privilegio di visitare la sala dei Bronzi completamente solo.

Lascio Reggio Calabria e continuo il mio tour verso una delle perle della costa Tirrenica: Scilla. Prendo alloggio presso il Casato Deluxe Rooms & Restaurant. Alcune camere si affacciano sul mare, la vista è davvero unica! Mi perdo tra i vicoli di Scilla e Chianalea, faccio shopping di prodotti tipici e ovviamente non mi faccio mancare un bel bagno in mare. Da qui si riesce a vedere il vulcano dell’isola di Stromboli e la fantasia verso un prossimo viaggio comincia già a elaborare idee!

Per cena approfitto del ristorante dell’hotel, che ha una terrazza sul mare: gusto delle ottime polpette di pesce spada, degli spaghetti alle vongole e l’immancabile calice di Cirò Bianco.

Giorno 7 – Tropea

Per l’ultima giornata piena di viaggio e per chiudere questo anello immaginario che mi ha portato a costeggiare tutta la silhouette della Calabria, faccio rotta verso una delle mete più ambite dai visitatori in queste zone: Tropea. Il mare ha dei colori incredibili, sembra di essere in un catalogo turistico, ma è tutto reale! La cittadina di Tropea è davvero piacevole, colma di botteghe, locali, ristoranti e scorci sulla spiaggia sottostante.

Il mio alloggio è in posizione privilegiata, per l’ultima notte in Calabria ho voluto trattarmi bene. Il B&B Sunset Tropea si affaccia sul Belvedere di Piazza del Cannone e dal balcone si può ammirare la spiaggia sottostante, la piazzetta e nientemeno che tutte le isole Eolie in fila. Al tramonto, lo spettacolo è assicurato! Trascorro tutto il pomeriggio in spiaggia godendomi questo mare incredibile.

Giorno 8 – grotte di Zungri, Capo Vaticano, Pizzo e rientro a casa

Prima di fare rotta verso l’aeroporto di Lamezia, ho abbondante tempo a disposizione per visitare le grotte di Zungri, un insediamento rupestre a poca distanza da Tropea.

Proseguo poi per Capo Vaticano, dove sorseggio un succo di bergamotto con vista sulla spiaggia dal Belvedere, immerso nei cactus di fichi d’India. I colori, anche qui, sono qualcosa di meraviglioso.

Come ultime tappe visito Pizzo ed il suo caratteristico centro storico dove non mi faccio mancare il famoso Tartufo di Pizzo (l’originale!) da Ercole. Visito dunque, a pochi chilometri, la chiesetta di Piedigrotta, scavata nella roccia e ricca di statue che creano un particolare effetto prospettico.

Con un po’ di tristezza mi avvio dunque verso l’aeroporto di Lamezia Terme dove lascio la mia fedele compagna di viaggio alla filiale di Locauto. Ho percorso 1113 chilometri in 8 giorni.

Lascio la Calabria con la mente, gli occhi ed il cuore pieni di meraviglia, stupore e conoscenza.

Penso che questa regione sia davvero sottovalutata. Non offre solo il mare ed i villaggi turistici che tutti conoscono. È una terra ricca di storia che affonda le proprie radici nel passato più remoto. Una regione unica, che ospita tre parchi nazionali, si affaccia su due mari diversi e comprende una varietà di paesaggio straordinaria.

Una meta completa, che ti completa!

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