Calabria in camper
Racconterò però di luoghi, acquisti, piccole cose utili per una vacanza serena, in un periodo che direi ideale, perchè il sole là è già molto caldo ma il turismo è davvero agli inizi, non c’è traffico e ci si muove bene.
Il modo più veloce per raggiungere la costa tirrenica della Calabria è uscire dalla SA-RC a Padula e scendere fino a Sapri. Il golfo di Sapri già di per se merita una sosta ed un bagno: acque chiare e cristalline dominate dalle montagne. Proseguendo per la strada costiera verso Maratea si vedono panorami mozzafiato a strapiombo. Maratea è carina, con un grazioso centro storico arroccato e un Cristo Redentore in una posizione panoramica mozzafiato: si sale fino ad un parcheggio custodito a pagamento da cui parte una navetta per la cima. Lungo la costa non ci sono campeggi fino a poco dopo Maratea, loc. Castrocucco che di per sè non è gran che, ma ha una bella spiaggia con l’estremità ovest delimitata da una scogliera a strapiombo. Il campeggio è proprio sul mare, pulito, con docce gratuite.
Proseguendo si arriva in breve a Praia a Mare, in un bellissimo golfo con un’isola ancorata a riva da una scogliera artificiale. Buono snorkeling e l’isola si gira con un pedalò in 40min (o col battello che però in giugno circola solo nei week end). Il campeggio International è bello e posizionato sul lungomare. A piedi si raggiunge l’isola e in bici il paese.
Il golfo ha una serie di altre belle spiagge che si possono provare se si resta qualche giorno, alcune però sono un po’ difficili da raggiungere con la bici.
Proseguendo si raggiunge tra bei panorami Scalea, che in stagione è invasa dai napoletani (così dicono) ma in giugno è tranquilla ed ha belle spiagge.
Provate le sfogliatelle al cedro.
Proseguendo si raggiunge Cirella e Diamante dove conviene alloggiare al camping internazionale Cirella o nel parcheggio camper che si trova a metà strada tra le due, in posizione migliore per muoversi in bici. Quest’ultimo è proprio di fronte all’isola Cirella, circa a 500m da riva. Merita davvero una visita Diamante, famosa per i murales, ma direi anche per i negozi di delizie locali. Si trovano tantissime specialità tipiche della Riviera dei Cedri, dolci, cioccolate, liquori, marmellate… provate qualcosa, meritano.
Il mare non è stato testato causa mareggiata, durata 3gg.
Per questo noi abbiamo fatto una tirata fino a Pizzo, facendo una sola sosta a Fiumefreddo Bruzio, un delizioso paesino arroccato e dalla cui piazzetta si ammira panorama illimitato nei due sensi. C’è un baretto carino che propone dolci.
Avvicinandoci a Pizzo si incontrano tanti banchi di frutta e verdura lungo la strada, sceglietene uno e non sbaglierete. E’ il modo migliore di fare quel tipo di acquisti.
Arrivati a Pizzo trovando l’unico campeggio chiuso, ma decisamente troppo distante per poter visitare il paese, ci siamo fermati in piazza per visitare il centro. Su suggerimento del parcheggiatore ci siamo fermati alla gelateria Belvedere per il famoso Tartufo: un sogno, non mangerò mai più un altro tartufo, poi capirete perché. Pizzo è bella e molto visitata da stranieri.
La costa da Pizzo è molto bella e presenta molte possibilità di sosta, ma a quel punto ci siamo diretti a Tropea, perdendoci nel traffico e nelle controverse indicazioni stradali dentro il paese. Non perdete la prima uscita dalla statale, quella che indica il porto e il lungomare… arrivati lì ci sono 2 campeggi a pochi metri di distanza, abbiamo scelto il primo, il Marina dell’Isola. Bellissimo, pulito, direttamente sulla spiaggia e con una sola scalinata di distanza dal centro. Sorpresa, 15 euro di spesa al giorno, siamo rimasti 3 gg, godendoci il mare (bellissimo con ottimo snorkeling) e la vita del paese, che offre tanto. Carino anche il mercato del sabato mattina. Le spiagge sono molto suggestive, con queste scogliere a picco e anche il sabato non sono poi tanto affollate, specialmente se confrontate con le spiagge della liguria. E’ bello alzarsi al mattino presto e salire a Tropea per comprare le ciambelle fritte fresche. Oppure passeggiare per un aperitivo o andare per cena (provate le specialità tropeane, non solo il pesce o la pizza) o a prendere un gelato.
Su questo punto devo avvertirvi che troverete ovunque offerti i tartufi di Pizzo, ma se avete provato quello della gelateria Belvedere come suggerito, evitate, resterete delusi. Diversamente devo dire che in generale in Calabria il gelato è molto buono: a Tropea provate Tonino, i gusti di frutta, il cioccolato fondente e la cassata sono ottimi. Non che Tropea avesse bisogno di essere sponsorizzata, è famosissima anche all’estero, erano tutti stranieri.
Lasciata Tropea ci fermiamo poco più a sud sulla strada per Capo Vaticano al camping Costa Verde che si trova proprio sul mare trasparente e bellissimo: unici nei sono il fatto di essere totalmente lontani da ogni paese e lo strano sistema per le docce, una pedana a pressione per attivare l’acqua, che andrebbe bene se l’acqua non scendesse fredda per circa 1 minuto. E’ il campeggio più antico della Calabria e si vede dai servizi, anche se puliti. Anche i cellulari e i segnali tv hanno problemi.
Se arrivate al faro di Capo Vaticano avrete una bellissima vista sulla costa sud, anche lì troverete dei campeggi e spiagge da sogno.
Ora è il momento di andare dall’altra parte perché siamo a metà vacanza, quindi attraversiamo le Serre fermandoci al caseificio (fiordilatte, ricotta di pecora, provole, pecorino del Monte Poro), a Soriano Calabro in una incredibile posizione arroccata (fermatevi ad uno dei biscottifici per provare i Mostaccioli e altro) e a Serra S.Bruno, un bel paesetto carino, in una bella zona e con belle chiese.
Scendiamo a Noverato, molto carino, il mare ricomparso è accattivante: qui non ci sono campeggi ma c’è un’area di sosta. Risaliamo verso nord la costa ionica e ci fermiamo per un bagno in un bellissimo posto, lido di Caminia, davvero notevole.
Proseguiamo a decidiamo di passare la notte a Roccelletta, una specie di sobborgo di Catanzaro Lido che prende il nome da una chiesetta antica pregevole. Ci sono 2 campeggi, scegliamo quello più vicino al lido, Cammello Grigio. Non sarebbe niente male, a parte il fatto che per avere quasi nulla e fare la doccia nei servizi del campo da calcio (i servizi erano in ristrutturazione) abbiamo pagato più che a Tropea. Raggiungiamo in bici C. Lido sulla statale un po’ rischiosa: è una città, non ti manca nulla, ma col buio ritengo il percorso troppo rischioso. Il mare è pulito e piacevole, ma non compete con i vari posti citati prima.
Scegliamo per l’ultima tappa Le Castella, dove inizia la riserva di Capo Rizzuto, campeggio Costa Splendente. Pulitissimo, tranquillo, a pochi passi da una bella baia con ottimo snorkeling, ma anche acque basse per bimbi, a breve distanza dal paese, dove andavamo tutte le sere. E’ molto vitale, pieno di negozietti di specialità aperti fino a tardi ed ha la scenografica fortezza aragonese sull’acqua. Anche qui spendiamo 15 euro al giorno.
Per motivi tecnici dobbiamo anticipare la partenza, diversamente avevo in programma una sosta al camping poker oltre il capo Rizzuto, per vedere anche quella zona.
Invece partiamo a iniziamo l’ascesa verso la Sila. Santa Severina merita una visita, è una città fortificata con un bellissimo castello. San Giovanni in Fiore è in montagna, sembra di essere ad anni luce dal mare.
Sintesi: la Calabria merita davvero e non solo il mare. Riservatevi la possibilità di visitare qualche paesino dell’interno. Non è un posto da divertimenti particolari, se cercate quelli meglio l’Adriatico. È un posto da assaporare e approfondire. Si spende meno che al centro nord, ce ne siamo resi conto sostando in toscana e zona Napoli durante il viaggio. In giugno non dovrete prenotare nulla.