Calabria coast to coast: dal Tirreno allo Ionio

Da Tropea a Copanello, passando per le Tremiti, Capo Vaticano e Pizzo
Scritto da: giogio77
calabria coast to coast: dal tirreno allo ionio
Partenza il: 02/07/2013
Ritorno il: 13/07/2013
Viaggiatori: 4
Spesa: 1000 €
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Siamo alla ricerca di spiagge quasi incontaminate affacciate su un mare azzurro e cristallino, un posto dove la natura la faccia da padrona ma con qualche agio, senza dimenticare le tradizioni e la gastronomia locale. La costa calabrese sembra fare al caso nostro e così decidiamo per un coast to coast dal Tirreno allo Jonio.

Partiamo in macchina alla volta della Calabria, tirrenica prima e jonica poi, con i nostri due bambini: Giulia e Matteo di 5 e 2 anni. Da Bergamo però il viaggio è lungo e così decidiamo di fare una sosta di due giorni a Termoli, in Molise. Così non ci facciamo mancare neanche l’Adriatico.

TERMOLI E LE ISOLE TREMITI

Termoli è una bella cittadina affacciata sul Mar Adriatico con un interessante antico borgo marinaro. Il ben tenuto centro storico è delimitato da alte mura fortificate che cadono a picco sul mare. Piacevolissima la passeggiata lungo le mura ammirando il paesaggio e i sottostanti tipici trabucchi, utilizzati anticamente dai pescatori per issare le reti dopo la pesca. Il simbolo della cittadina è sicuramente il Castello Svevo dell’XI secolo mentre il cuore del borgo è rappresentato dalla splendida Cattedrale di San Basso in stile romanico pugliese. Tutt’intorno vicoletti lastricati a pietra sui quali affacciano le vecchie case dei pescatori, spesso ben ristrutturate, ristorantini tipici, botteghe artigiane e negozi di souvenir. Molto carino il Belvedere della Torretta che affaccia sul porto. Lasciato il centro storico si può fare una passeggiata sul Lungomare Colombo dal quale si accede alla lunghissima spiaggia sabbiosa del limpido litorale termolese. Da qui si ha una bella visuale sul borgo antico sullo sfondo. Il Lungomare Colombo ha grandi potenzialità ma è decisamente da migliorare. Un invito all’amministrazione di Termoli. Si può fare davvero di più e lo si deve fare con urgenza! La via del passeggio serale invece è Corso Nazionale, ampio viale con i suoi negozi, locali e gelaterie. Molto carina anche Piazzetta Sant’Antonio, sempre in centro, con la grande fontana centrale e il Belvedere sul Lungomare. Per cena da non perdere il “Ristorante Cian”, ottimo ristorante che, a dispetto del nome, è tipicamente termolese. Bella la location con vista mare e personale gentile.

Isole tremiti

Il giorno successivo partiamo dal porto di Termoli alla volta delle Isole Tremiti, splendide dal punto di vista naturalistico. Ci manchiamo da diversi anni ma i prezzi per raggiungerle sono notevolmente aumentati e i costi davvero esagerati a nostro avviso. 44 Euro A/R a persona per 45 minuti di viaggio a tratta. Un vero furto! Quando arriviamo sull’isola di San Domino si presenta davanti a noi un vero e proprio paradiso marino. Una volta sbarcati ci sono diverse alternative. Si può partire per il tour in barca dell’isola, alla scoperta delle deliziose grotte lungo la costa, con bagno in prossimità della Statua sommersa di Padre Pio. Si può noleggiare un gommone e girare le isole in autonomia alla scoperta delle meraviglie delle Tremiti. Oppure ci si può fermare sulla vicina Cala delle Arene. Tutte valide alternative. Noi in passato abbiamo già fatto sia il tour in barca, sia il giro in gommone in autonomia. Stavolta, visto che siamo un i bambini, decidiamo di noleggiare ombrellone e lettino e fermarci su Cala delle Arene per godercela in totale relax. Un ombrellone è due lettini costano 15 euro al giorno. La spiaggia è in una piccola baia circondata dalla vegetazione, l’acqua è bassa, limpidissima e invitante. Non c’è tanta gente, perlopiù turisti russi. Sullo sfondo, a fare da vedetta, c’è l’Isola di San Nicola. Per qualche ora ci godiamo questo paradiso. Poi imbocchiamo la salita ‘spezzagambe’ che dal porto raggiunge prima l’interessante e vicino Belvedere su Cala delle Arene e l’Isola di San Nicola e poi al piccolo centro di San Domino. Poco più avanti la scogliosa Cala Matana, col suo mare alto e turchese, tanto cara al compianto Lucio Dalla. Dall’Isola di San Domino si può fare la spola, in un batter d’occhio, sull’Isola di San Nicola con i suoi ripidi bastioni a picco sul mare che dal porto raggiungono l’Abbazia di Santa Maria a Mare, regalando notevoli scorci panoramici.

PIZZO E TROPEA

Giornata di spostamento in direzione della Calabria, percorrendo in parte la fantomatica “Salerno – Reggio Calabria”. Raggiungiamo Pizzo che è ora di pranzo inoltrata. Il centro storico di Pizzo si sviluppa intorno alla panoramica Piazza della Repubblica. Così lasciamo la macchina in un parcheggio poco fuori dal centro e ci incamminiamo per gli stretti vicoletti pieni di colorati negozi di souvenir che espongono la loro merce in strada. Lungo i vicoli vediamo sfrecciare bellissime Ape Car Calessino con a bordo turisti stranieri con improponibili cappelli e smaglianti sorrisi. Arrivati in Piazza della Repubblica ci fermiamo subito nella “Pizzeria Tavola Calda Pantheon”. Qui ci accoglie la gentilissima e sorridente proprietaria. Scegliamo il menù pizza che per 7 Euro comprende: un’intera Pizza Margherita, un’abbondante porzione di patatine e una bibita a scelta. Con l’aggiunta di 1 Euro possiamo scegliere di cambiare la margherita con la pizza che preferiamo. Davvero tutto buono e conveniente. Ideale per la pausa pranzo. La proprietaria poi è davvero cordiale e a fine pasto ci offre anche delle ottime ciliegie biologiche. Proseguiamo in fondo alla piazza e dal Belvedere ammiriamo il panorama e la sottostante Marina con la bella spiaggia affacciata sul mare limpido e azzurrissimo. A fianco c’è il ben tenuto Castello Aragonese Murat, a forma quadrangolare e con le sue possenti torri. Situato in posizione elevata con vista sul mare il Castello è celebre perché qui nel 1815 morì fucilato Gioacchino Murat. Piazza della Repubblica è piena di rinomate gelaterie dove gustare il mitico “Tartufo di Pizzo”. Il “Tartufo di Pizzo” è il celebre gelato artigianale monoporzione a forma semisferica di vari gusti con all’interno un nucleo fondente liquido. Noi scegliamo la famosa “Gelateria Belvedere” e gustiamo il tradizionale tartufo, la nocciola imbottita ma anche la sfera al pistacchio con cuore al cioccolato. Tutti i dessert sono presentati molto bene con ciuffetti di panna e salsa al cioccolato. Tutto buono, anche se le nostre elevate aspettative forse sono un po’ deluse.

La Costa tirrenica calabrese, nel tratto denominato la Costa degli Dei, invece non ci delude affatto. La frastagliata e verdeggiante costa, infatti, è caratterizzata da lunghe spiagge bianche, affacciate su un mare cristallino di tutte le gradazioni del blu che si alternano a piccole calette nascoste, che sono dei veri gioielli della natura. Ultima destinazione della giornata il nostro Residence a Brattirò, sulla collina che sovrasta Tropea, splendido borgo che ammiriamo dall’alto di un Belvedere lungo la strada. Tre anni fa ci eravamo imbattuti per caso su Internet nel sito del “Residence La Casareccia da Franco”. Avevamo prenotato una settimana, a scatola chiusa, colpiti dalle foto viste e dall’ottimo rapporto qualità/prezzo. La scelta si era rivelata azzeccatissima e anche grazie a loro la nostra vacanza a Tropea era stata davvero bellissima. Il piccolo ma curato Residence è situato alle porte del paese in posizione tranquilla e arieggiata, immerso nel verde, col mare all’orizzonte e circondato da un ben tenuto giardino. Gli appartamenti sono di diverse tipologie. Il nostro appartamento è arredato semplicemente ed è pulito e confortevole. Il bagno ampio e comodo con tutto l’essenziale. L’appartamento è dotato di lenzuola ed asciugamani. C’è la TV e un piccolo frigorifero ma non la cucina. Convenientissima però è la mezza pensione (compresa l’abbondante colazione) nel Ristorante degli stessi proprietari, situato in paese, a pochi minuti di macchina dal Residence. www.lacasarecciadafranco.it Appena entrati Giulia resta subito colpita dal letto a castello che è uguale a quello di Peppa Pig mentre Matteo corre subito sullo scivolo situato nel bel giardino, raggiunto poco dopo dalla sorella. E per fortuna che gli scivoli sono due così non c’è nemmeno motivo di contendere. Mentre i bambini salgono e scendono dallo scivolo noi ci godiamo uno splendido tramonto sul mare all’orizzonte, con Stromboli sullo sfondo. Per cena andiamo nell’omonimo ristorante a conduzione familiare e oltre all’abbondanza e qualità dei piatti ritroviamo anche la stessa gentilezza e disponibilità che ricordavamo. Il Ristorante la Casareccia da Franco è tipico calabrese ed esiste da ben 35 anni. L’ambiente è semplice e rustico, come si deduce dal nome, ma gusto e qualità sono per palati sopraffini. Porzioni abbondanti vanno a braccetto con prodotti genuini e di ottima qualità. Il ristorante è pieno di clienti variegati: ci sono coppie, tavolate di amici e parenti, famiglie con bambini ma il servizio è veloce. Proviamo il delizioso tipico antipasto calabrese. Tre abbondanti primi piatti cotti alla perfezione e da leccarsi i baffi. Tre secondi con la carne che si scioglie in bocca, per quanto è tenera. Infine una porzione di croccanti patate tagliate alla casareccia che si mangiano tranquillamente in due. L’ottimo menù è condito dalla cordialità e dal garbo di Pasquale, che riserva attenzione a tutti i suoi clienti senza mai essere troppo invadente. Lo stesso vale per il fratello Mario. Ma tutto il personale è molto gentile. Inoltre qui i bambini sono sempre i benvenuti e con loro sono sempre molto disponibili. Se siete a Tropea e dintorni e cercate la vera tradizione calabrese siete nel posto giusto. Consigliato a tutti: coppie, gruppi di amici e famiglie con bambini. Prezzi abbordabili. Continuate così Fratelli Rombolà. Dopo cena ci godiamo una bella passeggiata per l’animato centro di Tropea. Il caratteristico centro storico è arroccato a picco sul mare e partendo da Corso Vittorio Emanuele ci si inoltra in un labirinto di stradine e vicoli, più o meno grandi e commerciali, piazzette, balconi e terrazze panoramiche. Tropea è una cittadina turistica e ovunque si respira aria di vacanza, grazie ai tantissimi negozietti di souvenir e prodotti tipici, le gelaterie e i ristorantini. Moltissimi i turisti stranieri che incrociamo.

TROPEA E CAPO VATICANO

Dopo una piacevole colazione partiamo per la spiaggia scegliendo quelle che più ci erano piaciute tre anni fa: quella di Tropea prima e quella di Capo Vaticano poi.

La lunga spiaggia di Tropea è situata proprio sotto il centro storico che le fa da splendida cornice. Il mare è limpidissimo e di tutte le tonalità del blu. I colori sono davvero intensi ed esaltati dalla sabbia chiara. Ci posizioniamo nella spiaggia libera a destra del particolarissimo isolotto alla cui sommità sorge la bellissima, e appena restaurata, Chiesa di Santa Maria dell’Isola. Il Santuario benedettino in teoria sarebbe raggiungibile tramite una ripida scalinata ricavata nella stessa roccia dell’isolotto. In pratica è chiuso al pubblico. Un vero peccato. Ci godiamo a turno un bagno fantastico nelle acque turchesi e cristalline che sembrano finte per quanto sono belle. I bambini intanto si divertono a giocare sulla spiaggia chiara di grana grossa e a rincorrere le onde.

Ci spostiamo a Capo Vaticano, altra meta imperdibile. E più precisamente alla spiaggia delle Grotticelle. La famosa Spiaggia di Grotticelle è incastonata nella baia ed è formata da tre splendide calette più o meno ampie con la sabbia chiara e un mare azzurrissimo, limpido e calmo. Nell’acqua affiorano qua e là scogli di varie dimensioni che la rendono molto suggestiva. Da non perdere il meraviglioso panorama della costa offerto dal Belvedere vicino al Faro dove si ammira uno dei panorami più suggestivi della costa con le splendide spiaggette sottostanti e il mare dai colori così intensi e brillanti da sembrare dipinti. Coordinate satellitari (38.6194 – 15.8290)

Lasciamo soddisfatti la Costa Tirrenica: Tropea, Capo Vaticano e la Casareccia da Franco sono stati davvero una piacevole conferma. Ma ora ci aspetta la Costa Jonica, dove resteremo una settimana. Lungo il tragitto notiamo il moderno e avanzato stabilimento “Callipo”, storico marchio del tonno in scatola di qualità. Ci colpisce la scritta a caratteri cubitali “Io resto in Calabria”. E’ davvero bello notare che qualcuno si dia da fare per riscattare in positivo l’immagine di questa Regione.

STALETTI’ E COPANELLO

Dopo un viaggio di circa 1 ora e 30 minuti dalla Costa degli Dei passiamo alla Costa degli Aranci. Anche qui lo scenario naturale davanti ai nostri occhi è da incorniciare. La costa è alta e alterna scogliere a picco sul mare a splendide baie, sia sabbiose che sassose. Le spiagge sono lunghe e chiare col mare azzurro e cristallino che sembra una grande piscina naturale. Il tutto immerso nel verde della natura quasi incontaminate e con viste panoramiche da cartolina.

Arriviamo quindi a destinazione nel tranquillo e ben curato Residence Cassiodoro a Stalettì, dove soggiorneremo. Il Residence Cassiodoro è raggiungibile con una panoramica strada tutta in salita e piena di tornanti. Da qui si gode di una splendida vista sulla costa e sull’incantevole mare, che si raggiunge in pochi minuti d’auto. Situato sulla collina, in posizione arieggiata, sopra il Golfo di Squillace, è immerso nel verde col mare che gli fa da cornice. Il Residence è gestito con cordialità dalla Famiglia Strangis. Gentilissimi Pasquale e Antonello, due giovani fratelli e molto simpatico il loro papà. I vari appartamenti sono disseminati in un ben tenuto giardino con palme, ulivi e oleandri colorati. C’è anche una bella piscina in posizione defilata, a sinistra del giardino, col mare sullo sfondo. Ideale per i pomeriggi di relax sui comodi lettini che la circondano o per una nuotata. Il nostro appartamento è il più moderno ma tutta la struttura è relativamente recente. L’appartamento è molto confortevole, pulito e spazioso. È dotato di una grande cucina moderna dotata di stoviglie, una camera matrimoniale ben arredata, una cameretta molto comoda e un bagno moderno e funzionale. Davanti un bel terrazzo privato col mare all’orizzonte dotato di tavolo, sedie e due sdraio. L’appartamento non è dotato di TV color, né di lenzuola e asciugamani. A 10 minuti di macchina c’è il fornito Centro Commerciale “Le Vele” situato a Montepaone Lido. Inoltre il Residence è appena fuori dal piccolo centro abitato di Stalettì dove si può gustare un’ottima granita e si può visitare il bel Convento di San Gregorio. Per noi il Residence Cassiodoro si è rivelato davvero un’ottima scelta. Oltre al Residence, gli stessi proprietari, gestiscono da 15 anni anche un omonimo hotel in centro al paese. www.hotelcassiodoro.com

La prima spiaggia che visitiamo è quella di Copanello Lido, distante 15 minuti d’auto in direzione Catanzaro Lido. La frequentata spiaggia di Copanello Lido è ampia e di sabbia scura. Il fondale è sabbioso e degradante e l’acqua è limpida, ma a noi non è piaciuta particolarmente, in quanto ci è sembrata piuttosto anonima.

La sera siamo curiosi di esplorare i dintorni e andiamo a Catanzaro Lido, che ci sembra abbastanza animata e piena di bei negozi. Per la nostra prima spesa settimanale ci fermiamo nel nuovo e moderno “Centro Commerciale Le Fontane” in Località Barone a Catanzaro Lido. Al suo interno c’è anche un fornitissimo Supermercato Auchan. Dopo la spesa sullo scontrino ci colpiscono i ringraziamenti per il sostegno economico dato alla Regione, avendo scelto una serie di prodotti calabresi tra quelli acquistati. Davvero un’idea carina.

LIDO DI CAMINIA E CATANZARO LIDO

Destinazione la splendida spiaggia di Caminia, a 10 minuti d’auto dal nostro Residence. La spiaggia è quasi interamente libera, ad eccezione di qualche stabilimento balneare, e con un grande parcheggio antistante. A Caminia trascorriamo davvero delle bellissime giornate balneari. I bambini si divertono tantissimo a giocare sia con la sabbia che nell’acqua, che sembra una piscina. La spiaggia è adagiata in un’ampia baia tra le scogliere e affaccia su un incontaminato e azzurrissimo mare calmo col fondale che degrada velocemente. Sullo sfondo le case bianche poste sulla scogliera ricordano i tipici villaggi greci. Da non perdere il meraviglioso panorama dall’alto di Caminia dal ben tenuto Belvedere, in prossimità della “Discoteca Rebus”, lungo la SS 106. Coordinate Satellitari: (38.75310 16.56361)

Il pomeriggio è dedicato alla comoda e piacevole piscina del Residence Cassiodoro, tanto amata dai nostri bambini. Mentre la sera andiamo a mangiare un gelato sul bel Lungomare di Catanzaro Lido. Il mare a Catanzaro Lido non ci colpisce particolarmente ma il gelato è degno di nota. Da non perdere l’ottima e artigianale “Gelateria Marron Glacès” proprio sul Lungomare, vincitrice di numerosi premi. Deliziosi i gusti nocciola, setteveli e pistacchio. Molto buoni anche i gusti alla frutta, preferiti dai nostri bambini. Un cono da due gusti, con panna compresa, alla modica cifra di 1,80 Euro. Rapporto qualità/prezzo impareggiabile.

MONTEPAONE LIDO

Destinazione Montepaone Lido, distante 15 minuti dal Residence in direzione Soverato. La bella spiaggia di Montepaone è di ghiaia chiara mista a sassolini e anche qui il mare è calmo e trasparente. Passiamo una bella mattinata. Giulia fa amicizia con Vittoria, una bambina del posto poco più grande di lei e si divertono tanto in acqua mentre Matteo, come al solito, è impegnato in mille attività e non sta fermo un attimo. Il pomeriggio lo trascorriamo piacevolmente in piscina con una simpatica coppia romana, e i loro due figli Giulia e Giuseppe, con la quale nei giorni successivi ci scambieremo spesso consigli e impressioni sui posti visitati mentre Giulia e Matteo si divertiranno a giocare un mondo in giardino con i due ragazzini.

Dopo il pomeriggio in piscina andiamo nel vicino “Centro Commerciale Le Vele” a Montepaone Lido. Il centro commerciale non è molto grande ma è molto ben fornito. Per la gioia dei nostri bambini ci fermiamo anche a cenare nel “tipico ristorante calabrese” Mc Donald’s J, presente all’interno del centro commerciale. Happy Meal spazzolato al volo.

PIETRAGRANDE E SOVERATO

Destinazione la bellissima Pietragrande, distante 10 minuti dal Residence. Pietragrande deve il suo nome all’imponente scoglio antistante la spiaggia, usato come trampolino per esibirsi in tuffi spettacolari. La spiaggia di Pietragrande è di ghiaia chiara, mista a sassi di diverse dimensioni presenti anche nell’acqua, che è di una trasparenza incredibile. Bella la vista panoramica della spiaggia che si ha dal piccolo Belvedere sulla Strada Provinciale che la sovrasta. Pietragrande per i nostri bambini è la “spiaggia sassolina” e, pur non essendo comodissima per loro, si sono divertiti tanto a giocare con i sassi e nell’acqua trasparentissima.

Il pomeriggio andiamo a Soverato. La spiaggia e il mare non ci colpiscono particolarmente. Lo stesso vale per la cittadina che ci sembra abbastanza anonima e tradisce un po’ le nostre alte aspettative. Prima di tornare a casa ci fermiamo nel “Bar Moré”, in una traversa del principale Corso Umberto, con le sue tante attività commerciali. Il Bar è rinomato per le granite che sono molto buone ma l’ambiente è datato e il gelato pur essendo buono, non è all’altezza del “Marrons Glacès”.

PIETRAGRANDE E STALETTI’

In mattinata torniamo a Pietragrande e ci godiamo il bel mare e gli spettacolari tuffi dallo scoglio di un gruppo di intrepidi ragazzi francesi.

Il pomeriggio, dopo la nostra sessione in piscina, andiamo a fare una passeggiata a Stalettì. Il paesino è piccolissimo ed è il classico borgo rurale calabrese. Di particolare interesse è il ben tenuto Convento di San Gregorio. Stalettì è famoso per la cremolata del “Bar Jolli”, la tipica granita calabrese alla frutta, e noi ovviamente ne approfittiamo. Il bar è situato a due passi dalla Chiesa Madre in una piccola e ben tenuta piazzetta. L’ambiente è spartano e anonimo e a servirci è una ragazza straniera, che ci capisce e risponde con difficoltà. Le cremolate alla frutta però sono buonissime. Inoltre, sul retro del bar c’è un’ampia e piacevole terrazza piena di piante e fiori dove poter gustare, comodamente seduti, le deliziose cremolate, insieme alla brioche calda.

Per cena restiamo sempre a Stalettì e andiamo a mangiare una pizza al “U Lavatoio”. La pizza è buona, anche se non è cotta nel forno a legna e i prezzi davvero economici.

CAMINIA E SERSALE

Piacevolissima mattinata in spiaggia a Caminia. Acqua meravigliosa, quasi meglio di una piscina, mare piatto, brezza piacevolissima e una simpatica famiglia di Trieste a farci compagnia. Al pomeriggio, cambiamo decisamente location e decidiamo di fare una gita sull’incontaminata Sila e più precisamente a Sersale, nota per le sue cascate. Sersale è un piccolo e antico borgo immerso nella natura, quasi a perdita d’occhio. Qui il tempo sembra essersi fermato. Seguiamo le ben segnalate indicazioni e arriviamo in prossimità delle Cascatelle delle Gole del Crocchio, che si raggiungono a piedi seguendo uno sterrato che è tutto un saliscendi. Secondo le info trovate su internet le Cascatelle delle Gole del Crocchio sono formate da ampie vasche consecutive con relative suggestive cascatelle. Il percorso termina con una balconata panoramica in legno che sovrasta il torrente Crocchio. Giulia si diverte a saltellare qua e là e sembra una giovane marmotta. Matteo vorrebbe volentieri correrle dietro ma è troppo spericolato così resta in braccio. Già i primi metri sono una scarpinata per noi che ci rimpalliamo il piccolo. A completare il quadretto ci pensa la pioggia che inizia a cadere copiosa, fino a trasformarsi nel più classico dei temporali estivi. Infatti se sulla costa avevamo lasciato il sole nell’interno avevamo trovato ad attenderci nuvoloni carichi di pioggia. Torniamo indietro alla macchina ma, una volta cessato il temporale, ci dirigiamo dalla parte opposta del paesino per visitare la Cascata del Campanaro. La Cascata del Campanaro, sempre secondo le nostre info, è alta 22 metri ed è immersa in uno scenario verdeggiante con la roccia che le fa da sfondo. Lasciamo la macchina lungo la Provinciale e imbocchiamo l’adiacente e ben segnalato sentiero per la Cascata. Il sentiero è ripido ma ben attrezzato e così iniziamo la discesa verso il torrente, che raggiungiamo in pochi minuti. Il sentiero però, a causa del forte temprale, è particolarmente scivoloso, e avendo i bambini piccoli alla fine desistiamo. Tanto più che a causa della pioggia il torrente anziché calmo e cristallino è praticamente marrone e spumeggiante. Così purtroppo risaliamo lungo il sentiero e torniamo a casa.

Serata in pizzeria a Montepaone Lido. La “Pizzeria Il Ghiottone” è da non perdere. Il locale è accogliente, il personale gentile ma soprattutto le pizze sono squisite. Ottima quella denominata “Ghiottone”. Ci siamo trovati davvero molto bene.

CAMINIA E CATANZARO

Stessa spiaggia, stesso mare e stessa compagnia. Ci godiamo per l’ultima giornata balneare la mitica spiaggia di Caminia e i suoi colori. Salutiamo la Famiglia di Trieste, con la quale ci siamo intrattenuti piacevolmente anche oggi, e diamo l’arrivederci al mare calabrese.

Nel pomeriggio andiamo a fare un giro Catanzaro, posta in collina ma facilmente raggiungibile e circondata da una serie di viadotti. In primis il noto Viadotto Bisantis, con la sua enorme arcata. Catanzaro è la classica città di provincia del sud. Facciamo una lunga passeggiata sul lastricato e ben tenuto Corso Mazzini, con i suoi bei palazzi istituzionali, i caffè storici e i tanti negozi. Quindi ci dirigiamo verso il grande Parco della Biodiversità Mediterranea, adiacente la Scuola Agraria di Catanzaro e ottimamente riqualificato nel 2004. Il curato parco si estende in un’area verde di 60 ettari ed è molto ordinato e pulito. Oltre ad ampie aree verdi, ci sono l’area sport attrezzata, bellissime e nuove aree giochi, con tanto di “castello incantato”, oltre ai tradizionali scivoli, altalene e dondoli, un bar, il laghetto con i cigni e lo spazio riservato agli scoiattoli e conigli col delizioso “villaggio” di casette colorate e attrazioni sugli alberi. All’interno del parco ci si può spostare con un simpatico trenino gratuito. L’unica cosa che ci ha lasciati perplessi è stato vedere ben due operatori coprire contemporaneamente lo stesso turno. Uno alla guida e una a controllare non si sa bene cosa, visto che essendo gratuito non ci sono nemmeno biglietti da fare o obliterare. Mah! Ultima tappa odierna, una volta tornati verso Stalettì, è il “Centro Commerciale Le Vele” dove si possono comprare a buon prezzo ottimi prodotti della gastronomia locale. Lo stesso non vale per i souvenir. Infatti, nel Centro Commerciale, davanti alle casse del supermercato, c’è un banchetto che vende diversi souvenir. Ci fermiamo a guardare il classico canovaccio con disegnata la Calabria e chiediamo il prezzo, visto che non è esposto. A quel punto il venditore ci dice un prezzo che è più del doppio di quello visto a Pizzo, la settimana precedente. Glielo facciamo notare e prima ci dà dei bugiardi e poi ci risponde in modo pesante. Questo si che è il modo di fare affari. Gli rispondiamo a tono senza scendere ai suoi livelli. Davvero un gran maleducato! Per fortuna uno dei pochi incontrati visto che quasi ovunque abbiamo trovato cordialità e gentilezza. Torniamo al Residence e andiamo a salutare i nostri vicini di Roma. Domani per noi è giorno di partenza. Quindi cena, bagagli e nanna.

Arrivederci Calabria, ancora una volta ci hai regalato dei giorni indimenticabili!

Giovanna, Stefano, Giulia & Matteo

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Bellissima Calabria coast to coast: dal Tirreno allo Jonio



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