Calabria: bellezza low cost
Indice dei contenuti
Tipologia viaggio: coppia/amici
Costo vita (cibo-locali-alloggi): basso
Ospitalità abitanti: 11 ⁄ 10
Mezzi utilizzati: macchina
Mete: Scala Coeli, Scalea, San Nicola Arcella
La mia estate è proseguita nel Sud Italia. Dopo anni di amicizia universitaria e promesse, cadute nel vuoto, di andare a trovare la mia amica Mary a casa sua in Calabria… finalmente quest’anno ci si organizza! 😀 Lei ed il suo fidanzato ci aspettano già lì, stesi in spiaggia, io ed il mio siamo ancora a casa a litigare sul mezzo più opportuno per raggiungere la meta.
Dopo varie discussioni pacifiche da persone mature, dove sono riaffiorati rancori tipo… “Mi sono già fidata quella volta nel 2012 ed hai pure sbagliato uscita!” o ancora “In autostrada guidi da schifo”… siamo arrivati alla conclusione che viaggiare in macchina sarebbe stata la soluzione migliore (conclusione DISCUTIBILE). Tanto lo so che leggerai. Mh! Io puntavo all’aereo, visto che soffro terribilmente la macchina, ma hanno chiuso di recente l’aeroporto di Crotone… che sfiga. Questo il mio blog: https://veronicacarnebianca.wordpress.com/
Giorno n. 1: Scala Coeli
Partenza da Roma. Sveglia alle ore 4:00, pessimo umore, sguardo fiero da “Lo so, mi sono lavata solo i denti” ed occhiali extra-large per non spaventare nessuno in Autogrill. Direzione: “profondo Sud”.
In testa un unico pensiero: la SALERNO – REGGIO CALABRIA! 😮 Non ero mai stata in Calabria e soprattutto mai con la macchina, quindi sono riaffiorati in me tutti i racconti di amici e parenti che mi hanno sempre descritto quell’ autostrada come l’Inferno di Dante. Come l’interrogazione il primo giorno di liceo. Come il Commissario che ti fa la domanda fuori tema in sede di discussione laurea. Come quando addenti un hamburger e capisci che è tofu. Come quando scopri che la tua amica fa la carbonara con il parmigiano. Insomma, un vero incubo! Ma la fortuna ci assiste… zero traffico! Per spezzare il viaggio, a 3h dalla partenza ci fermiamo a fare colazione sul lungomare di Salerno da “No Name”, ottima la sfogliatina lemoncrema. La vera fila che troviamo è quella ai bagni dell’Autogrill sulla Salerno. Decido quindi di tentare il nuovo record mondiale e trattenermela per altre 4h filate. :/
Tempo totale di percorrenza 6h e 30. Spesa diesel+pedaggio (Tot. €35,00).
Finalmente arriviamo a destinazione…. E’ così che, esattamente a 92 tornanti di altezza, tra colline rigogliose e vista mare mozzafiato, si staglia davanti a noi Scala Coeli. Ci fermiamo per fare qualche foto da lontano e respirare aria fresca. Https://flic.kr/p/YwkK9K
Ammetto che arrivare non è stato semplice. Il traffico di Cariati (sotto Scala Coeli) ha messo a dura prova il sistema nervoso. Tra Pandine guidate da tenere coppiette bicentenarie, trattori, e soprattutto le ROTONDE… è stata tosta. Ho imparato una cosa: le rotonde sono viste come mostri dell’era moderna. Nessuno sa affrontare con il senso di precedenza giusto. Inoltre, abbiamo mancato le indicazioni per Scala Coeli finendo dentro casa di un signore a San Morello. Nel contempo, i nostri amici ci chiamano preoccupati non vedendoci arrivare più…
Ad accoglierci, una famiglia stupenda. Non so se siano l’incarnazione della classica famiglia del Sud, ma spero vivamente di sì. I genitori della mia amica Mariassunta, i fratelli, gli zii e parenti vari: tutti lì insieme per trascorrere un’estate all’insegna di risate, mare, spiaggia e ottimo cibo (ho preso ben 3kg!) XD Infatti, la prima cosa che facciamo dopo i saluti è quella di metterci a tavola: antipasto, primo, secondo e contorno tutto rigorosamente PICCANTE. 😀
Ripartiamo per il lungomare di Cariati, ci fermiamo a prendere il sole e DORMIRE al Lido Gattopardo (se vi capita di andare in orario aperitivo, non perdetevi i loro panzerotti fritti e al forno, sono la fine del mondo!). Piccolo appunto, le acque dello Ionio sono subito alte ad 1 mt dalla riva e con netta prevalenza di sassi. Continuiamo la giornata con una rapida visita al paese di Cariati superiore, dove il tempo passa veloce alla scoperta delle botteghe artigianali locali, la vista di Porta Pia ed il Palazzo Vescovile. La serata non poteva concludersi in modo migliore se non andando alla sagra della vacca podolica a Terravecchia. Carne bovina calabrese di altissima qualità, prodotta dall’ A.PRP.ZOO. Finalmente una vera sagra, come una volta, dove i produttori offrono gratuitamente ai visitatori assaggi di qualità (ed era tutto gratis, dai panini alle bistecche, fino al vino. Non si sono fatti assolutamente guardar dietro) ed il resto è comprabile ad una cifra irrisoria. Unica pecca, l’organizzazione… la fila gestita malissimo e qualcuno all’entrata un po’ troppo scortese. Https://flic.kr/p/Xfyg43
Giorno n. 2
Il buongiorno ci mette a dura prova: la mamma di Mary ci fa trovare in tavola per colazione le more appena colte, crepes con nutella, crepes con marmellata di fichi appena fatta e litri di caffè… E mentre penso di far firmare le carte di adozione alla mamma della mia amica, iniziamo a metterci in costume per la nuova giornata di mare a Pietrapaola. La giornata di mare scorre in completo relax. Sul tragitto di ritorno conosciamo l’azienda Calabro, da anni specializzata in liquori tipici locali (come l’immancabile al peperoncino o alla liquirizia). Per la cena optiamo per il miglior ristorante in circolazione: la cucina calabrese della mamma di Mary 😀 Ecco un assaggio: Https://flic.kr/p/YwmELp
La sera è la volta della XIV edizione del festival canoro “Ottavio Sapia” di Scala Coeli, condotto dal divertentissimo intrattenitore Amedeo Fusco (una specie di vip di Scala 😀 ). Durante la serata, dopo le esibizioni canore di bambini tenerissimi e adulti talentuosi, sono stati consegnati i premi “Anna Licitra” e “Scalese dell’anno”, quest’ultimo istituito nel 2015 ed assegnato al Prof. Pasquale Tridico.
Giorno n. 3: Cirò Marina
Oggi scendiamo ancora un po’ più giù per andare a conoscere la famosa Cirò (famosa soprattutto per il vino) :P. Per non mancare di rispetto a nessuno infatti, di prima mattina, tappa dal produttore di vino locale per eccellenza, Linardi. Trascorriamo la mattinata di mare a Torretta, nei pressi dei Mercati Saraceni (visitateli almeno per godere del panorama del mare dalle mille sfumature turchesi). Scegliamo la spiaggia libera, tranquillissima e silenziosa, con una la lingua di sabbia finale che si perde tra le onde alte dello Ionio. L’ombrellone che vola anche quando non c’è un filo di vento sarà il must dell’estate 2017. Grazie ai nostri ragazzi ed il loro movimento anca-bacino (famoso ormai su tutto il lungomare calabrese) per piantare senza successo l’ombrellone, abbiamo passato più tempo a corrergli dietro per recuperarlo che a prendere il sole… Nuova serata, nuova sagra! Non ci facciamo sfuggire neanche la sagra della sardella, il vero caviale del Sud. A me personalmente non piace, ma vale la pena provarlo. La sagra si svolge, ogni anno dal 1972, a Crucoli nella seconda domenica di agosto e il lunedì successivo. Tantissimi i turisti accorsi nel borgo antico, attirati da balli di gruppo locali, buona musica e taaaaanto cibo 😀 Spaghetti con sardella, mozzarella fatta al momento e cullurello, impossibile resistere! 😛 Il paradiso in Terra. Cogliamo l’occasione per comprare altri prodotti come olio piccante e ‘nduja. Ci fermiamo a dormire in un appartamento sul mare a Torretta, a “Casa Stampone”: assolutamente SCONSIGLIATO se non siete vaccinati per l’anti-tetanica (Tot. €50,00).
Giorno n. 4: Sila
Per Ferragosto abbiamo scelto qualcosa di alternativo al mare e super tradizionale per i calabresi: andare al Parco Nazionale della Sila. Viene scelto il Lago Arvo di Lorica, giusto ad 1h e 30 da Torretta. Prima di arrivare a destinazione però, lungo il Parco, ci imbattiamo in “Antonio e Natale Pignataro“, un vero artigiano dell’alimentare. Simpaticissimo e soprattutto paziente, ci spiega con calma tutte le caratteristiche dei suoi prodotti, dai liquori alle salsicce. La parte più gradita ovviamente, quella della degustazione 😀 Man mano che ci proponeva i prodotti, ce li faceva assaggiare sul momento in modo di aiutarci nella scelta… una vera delizia! (e spediscono la merce anche in tutta Italia!) <3 Proseguiamo la discesa al Lago (c’è molta fila, vengono da tutta la Calabria e dintorni, quindi occhio a non andare tardi come noi) e raggiungiamo i parenti dei nostri amici che ci aspettano già in pole-position sotto l’unico albero fronte lago. Giusto giusto in tempo per aprire la tovaglia da pic-nic e mangiare e bere senza pietà 😛 Se capitate in Calabria dovete assolutamente esplorare la Sila: possibilità di fare campeggio organizzato, pic-nic, ristoranti, percorsi avventura, trekking o anche semplicemente dormire in hotel nel mezzo della pace più assoluta. Infiniti ettari di boschi, montagne, animali e laghi che incorniciano questo famosissimo Parco. Https://flic.kr/p/XVkTXS
Dopo la siesta sul prato, riprendiamo le macchine e ci spostiamo al percorso avventura “Silavventura” dove i ragazzi passano 3h aggrappati ad alberi come scimmie (sono tornati sfregiati ma divertiti) (Tot. €20,00) mentre noi ragazze ci incamminiamo sul Sentiero Panorama lì vicino, preferendo una sana chiacchierata con i piedi a terra. Esausti dalla giornata, ci rimettiamo in macchina verso Torretta e ceniamo a Nautilus, proprio fronte mare, ve lo consiglio (Tot. €20,00).
Giorno n. 5
Ci spingiamo ancora più giù, direzione Isola di Capo Rizzuto. L’idea iniziale era di fare metà giornata a Capo Rizzuto, dalle parti della Riserva Naturale e metà giornata a Le Castella… La pratica è stata che abbiamo passato neanche 10minuti a Capo Rizzuto preferendo nettamente Le Castella. Purtroppo la “spiaggia” di Capo Rizzuto consiste in una lingua di sassi argillosi giganti su cui è impossibile sdraiarsi o ancor meno mettere l’ombrellone (infatti l’unico stabilimento era a 500mt da noi). Così, neanche il tempo di toglierci il copricostume che obblighiamo i ragazzi a rifare le valigie e rimetterci in macchina… Con il senno del poi abbiamo fatto benissimo, Le Castella vanta una splendida posizione panoramica a dominio della baia. Si trova a 10 km da Isola Capo Rizzuto e a 20 km da Crotone, ovviamente il simbolo del luogo è il castello. Https://flic.kr/p/XhwoGa
Mare cristallino a perdita d’occhio. L’impatto è assolutamente da “amore a prima vista”. Anche qui la spiaggia è praticamente assente, ma ci si può posizionare tranquillamente con i teli all’ombra del castello e poi tuffarsi in mare dagli scogli con un minimo di agilità (che io non ho…ma sono comunque ancora viva :P). Per pranzare e cenare non è un problema, la zona vanta un paesino ricchissimo di storia, negozi e servizi, oltre a ristoranti con vista panoramica. Noi abbiamo pranzato al Bar Caffè Del Castello (Tot. €6,00). Possibile anche visitare il Castello al costo di € 3,00. Imperdibile? Ovviamente l’ora del tramonto… Ancora più imperdibile? Cenare in orario tramonto alla Pizzeria Terzo Millennio e godere di questa visuale stupenda: Https://flic.kr/p/YwmCkT
Giorno n. 6
L’ultimo giorno in tranquillità. Ottima colazione casereccia a casa di Mary e poi intera giornata a Lido Valentino, la spiaggia libera ufficiale di Scala Coeli. Attrezzata con bagno, doccia e un ristorante affollato che promette molto bene. Troviamo una giornata di mare perfetta, così ci imbuchiamo nel campeggio li vicino dove troviamo una “romana de roma” che ci presta la sua pompa per gonfiare la mia fedele compagna di viaggio … <3 Https://flic.kr/p/XVkdWq
Cena di saluti con parenti e amici al Ristorante Olimpus, dove troviamo nuovamente una serata curata da Amedeo Fusco (Tot. €15,00). Scala Coeli è il tipico paesino tradizionale italiano di cui nessuno potrebbe mai dimenticarsi una volta visitato… Dove alle 6 del mattino vieni svegliato dall’odore di soffritto e pomodoro, il canto del gallo ed un’energia travolgente del vicino di casa che ti offre i fichi appena colti (alle 5 del mattino). Con un po’ di tristezza andiamo a dormire salutando tutti, sapendo che la mattina dopo si riparte. Https://flic.kr/p/YeFA3S
Giorno n. 7: Scalea
Ma il nostro tour calabrese non termina qui, oggi si riparte per Scalea! 🙂 Da Scala Coeli a Scalea sono circa 3h di macchina, piacevoli visto il tragitto lungo la litoranea… meno piacevoli per il traffico causato da incendi e ancora meno per i limiti di velocità a 40km/h. Alloggiamo al San Matteo Palace Hotel, dalla loro terrazza a colazione sono garantite le migliori foto del paesino di Scalea (Tot. €60,00). Https://flic.kr/p/XhvKZT.
Attraversando la strada troviamo subito il mare (l’hotel è posizionato esattamente tra la via principale e la spiaggia), scegliamo il Lido Giacomo per pranzo. Ristorantino a conduzione familiare, poca scelta ma ben selezionata. Ma i prezzi non esposti e il cane che circola in cucina non sono incoraggianti… oltre al fatto che, anche in queste zone….scordatevi di pagare con il pos (e ancor meno di ricevere uno scontrino!). La parte del Mar Tirreno l’abbiamo trovata decisamente più affollata (tanto che una coppia di napoletani si lamentava del fatto di aver ritrovato li tutti i loro compaesani XD ). Mare anche qui subito abbastanza profondo, ma limpido e finalmente spiagge con pochi sassi. Curiosi di conoscere le origini del nome Scalea? Bene, provate a salire su fino al cucuzzolo del paesino e lo capirete benissimo da soli 😛 Cosa vedere a Scalea? Innanzitutto, armatevi di scarpe da ginnastica per girare…è tutta in salita! In secondo luogo, vi consiglio una doppia visita… una di sera e una al mattino. La sera i vicoli assumono un’aria romantica, da classico film italiano dell’epoca. Noi ci spingiamo fino su, arrivando al ristorante ‘A Taverna… praticamente la riproduzione di “Lilli & il Vagabondo” versione calabra. Lasciatevi proporre il menù tipico dalla proprietaria, ne vale decisamente la pena (Tot. €30,00). Consigliata l’aggiunta di pane per sopprimere la piccantezza dei piatti 😀 Qui, una foto del ristorantino. Https://flic.kr/p/XfydAh
Giorno n. 8: San Nicola Arcella
Come detto, un giorno a Scalea è sufficiente, ma una visita non basta, quindi rifacciamo il giro con la luce del sole. Ma prima, colazione con vista sulla fantastica terrazza del San Matteo Palace Hotel! 😀 Iniziando la risalita (come i salmoni), incontriamo la bottega “Tentazioni di Calabria”. Che fai, non fai altro rifornimento nella vera casa del peperoncino? 😛 Immancabile poi la visita agli affreschi etruschi e il Palazzo dei Principi. Perdetevi tra i vicoli fino ad arrivare all’arco di roccia naturale sopra la chiesa.
Riprendiamo la litoranea, direzione San Nicola Arcella. Scelta migliore sull’alloggio non potevamo farla, La Casa di Ivana (Tot. €60,00), tanto migliore che alla notizia “dalle 14 alle 18 mancherà l’acqua causa direttive comunali” rimaniamo comunque sorridenti 😛 Una piccola palazzina su 3 piani decorata con piastrelle variopinte, dotata di tutti i comfort necessari e curata nei minimi dettagli. Il pezzo forte? La vista dalla stanza! Noi avevamo la gialla all’ultimo piano con balconcino. Non scherzo se dico che la vista era spettacolare anche seduta in bagno con le luci della città alla sera eheheh! L’accoglienza di Ivana, Antonietta e Tonino ha reso la casa un hotel super lusso. La colazione? Cucinata al momento, davanti a gli occhi degli ospiti da Tonino <3 Torte, ciambelloni, dolci vari, verdure, bacon, salati, caffè ecc. tutti fatti con amore secondo le materie prime del giorno e servite su questa terrazza vista Golfo di Policastro: Https://flic.kr/p/YiQtBD.
Unica pecca? Il dover trascinare la valigia su e giù per i vicoli senza la possibilità di poter parcheggiare nelle vicinanze… ma questo è un disagio che riguarda tutti i punti interni al paese. La discesa al mare non va nei modi migliori… Pensado di fare gli eroi cerchiamo il percorso a piedi lungo la collina. Ci facciamo ben 30min di discesa libera tra vicoli, scale e caldo terrificante per poi scoprire che il paese era comodamente collegato da una navetta che fa da spola fin sotto alla spiaggetta della Marinella (ovviamente vagliamo l’ipotesi per il ritorno). Lungo il percorso, prima di uscire dal paese, potete fermarvi alla Grafferia Fox a far rifornimento di piadine da portare in spiaggia (anche gluten free e senza latte). Scegliamo di non fermarci in spiaggia per non perdere il ritmo e proseguiamo per raggiungere il vero simbolo di San Nicola Arcella. E’ così che ci inoltriamo a piedi lungo il sentiero da trekking per l’Arcomagno (durata percorso c.a. 30min). Attenzione: il percorso è ripido e con molti pezzi a strapiombo, quindi non andate assolutamente con le infradito ma munitevi di scarpe da ginnastica ed acqua. Per raggiungere l’Arcomagno è possibile noleggiare anche il pedalò o la canoa e fare il giro della baia fino all’Isola di Dino. L’Arcomagno, o Grotta del Saraceno, è uno straordinario arco naturale venutosi a creare nei secoli dallo scavare del mare nella roccia. Arrivando a piedi dall’alto, quello che si presenta è uno scenario da sogno. Lì, tra le insenature di acqua cristallina, compare una piccola spiaggetta nascosta dietro l’Arco, nota come spiaggia di Enea. Una minuscola laguna naturale di 25mt. In passato fu usato come riparo dai saraceni che attaccavano le coste calabresi via mare e riuscirono a nascondersi proprio qui. Quello che i turisti migliori (come noi 😛 ) sanno, è che l’orario imperdibile è quello del tramonto. Il sole cala esattamente nella fessura all’interno dell’arco, illuminando la grotta e il mare di un bagliore innaturale mozzafiato.
Per fare ciò, infatti, dopo un’oretta di bagno e relax nella grotta, decidiamo di tornare alla spiaggia principale ed affittare un pedalò per fare il giro delle calette. Fortuna vuole che, messi in lista di attesa in orario di pranzo, il nostro turno si libera proprio per le 18,30 (Tot. €15,00 x2h). Consiglio: la spiaggia sotto San Nicola Arcella è piccola ed ospita pochi stabilimenti. Si affollano molto velocemente già nelle prime ore del mattino, quindi cercate di arrivare presto o dovete andare a fortuna come noi, elemosinando lettini e ombrellone lungo tutti gli stabilimenti (Tot. €10,00). In acqua, lungo le calette, sono presenti molte meduse grandi e marroni, sono orribili ma non pungono. Ci godiamo questa spiaggia fantastica in acqua fino all’ultima corsa del bus navetta (Ticket €1,50 a bordo). Aperitivo in piazza a Qcece Social Cafè, molto caratteristico e cocktail favolosi (Tot. €7,00). Torniamo con calma in camera e, su consiglio di Ivana, scegliamo di cenare a “La Vecchia Guardia” sulla terrazza panoramica (Tot. €30,00). Ottimo il cibo con accostamenti culinari molto sofisticati e… udite, udite…. fanno pagare con il bancomat! Per il resto… anche a San Nicola Arcella scordatevi il pagamento con pos, scontrini o parvenza di ricevute fiscali. Ma soprattutto, se dovete prelevare, fatelo a Scalea prima di entrare a San Nicola perchè qui esiste solamente un bancomat ed è praticamente più il tempo fuoriuso che in uso. Non è raro infatti passare li davanti e vedere gente smadonnare a qualunque ora della giornata… Chiudiamo l’ultima sera in Calabria e, sopratutto, l’ultimo giorno di ferie con un concerto di pianoforte in piazza sul Golfo organizzato gratuitamente dal Comune di San Nicola Arcella per tutti gli ospiti. Chiudere le vacanze sulle note romantiche di Mozart non è da tutti <3
Giorno n. 9: Napoli-Posillipo
Tappa intermedia immancabile. Spezziamo il viaggio con un pranzo elegante sul Golfo di Napoli… la scelta ricade niente di meno che da Reginella, tavolo prenotato sulla terrazza esterna “Le Sciantose”. Antipasto campano, pizza margherita doc e gnocchi alla sorrentina ci fanno scordare per una buona oretta che le vacanze sono finite. Il rientro a casa è stato decisamente meno malinconico.
… Saluuuda Andòòòònio!
Qui tutte le foto della Calabria: Scala Coeli/Scalea/San Nicola Arcella: (gallery https://flic.kr/s/ahsm4b2mar).
I singoli prezzi riportati (e calcolati a persona) sono il frutto di un esperimento folle, non so se lo stesso metodo verrà applicato in futuro per i prossimi “viaggi low cost”. I prezzi riportati possono variare in base al periodo.