Cairo in tre giorni

INTRODUZIONE Erano anni che volevo vedere le piramidi e il museo egizio non più solo sui libri, ma di persona. La spinta mi è arrivata quando, sul sito Alitalia trovato il volo in promozione per il Cairo a 211 € a/r tutto incluso. Dopo una breve consultazione con mio marito, abbiamo acquistato il biglietto su Alitalia.com. A quel punto è...
Scritto da: clamax
cairo in tre giorni
Partenza il: 16/03/2007
Ritorno il: 19/03/2007
Viaggiatori: in coppia
Spesa: 1000 €
INTRODUZIONE Erano anni che volevo vedere le piramidi e il museo egizio non più solo sui libri, ma di persona. La spinta mi è arrivata quando, sul sito Alitalia trovato il volo in promozione per il Cairo a 211 € a/r tutto incluso. Dopo una breve consultazione con mio marito, abbiamo acquistato il biglietto su Alitalia.Com. A quel punto è iniziata la ricerca dell’hotel che, visti i tempi stretti (3 gg scarsi soggiorno) doveva essere in una buona posizione e per una volta, abbiamo deciso di fare i signori: abbiamo prenotato (l’offerta migliore che ho trovato sul web) al Nile Hilton (5 stelle in centro. Fronte Nilo). VIAGGIO Siamo partiti da Milano Malpensa, il venerdi alle 21.50 e siamo atterrati al Cairo alle 2.30 ora locale. Abbiamo sbrigato le pratiche burocratiche (pagato il visto di soggiorno 90 lire egiziane – circa 12 €) e cambiato 120 € in lire egiziane.

Dopo un breve contrattazione con i numerosi tassisti che ci hanno assalito, abbiamo preso un taxi (una 127 di circa 30 anni fa) che abbiamo pagato 60 lire egiziane (è il giusto prezzo per arrivare dall’aeroporto al centro) e siamo finalmente arrivati al Nile Hilton (parti comuni molto eleganti, ma stanze da 3/4 stelle, posizione fantastica).

Circa alle 3.30 del mattino siamo andati a dormire.

Sabato mattina, sveglia alle 10.00 ora locale (+1h rispetto all’Italia) e colazione faraonica presso l’hotel. Abbiamo contrattato un taxi che, per 50 l.E. Ci ha portato alle piramidi (naturalmente prima ha fatto sosta da un suo amico che vendeva papiri…).

Arrivati alla piana di Giza, siamo stati circondati da intermediari di cammelli, cavalli, asini,… Che ci proponevano di “affittare” i loro animali per andare a vedere le piramidi. Dopo una estenuante contrattazione abbiamo preso io un cavallo e mio marito un cammello, con l’obiettivo di scambiarceli e provare l'”ebrezza” di cavalcare entrambe gli animali.

Una volta saliti sui nostri animali, siamo stati affiancati da una pseudo guida che si è proposta di accompagnarci per tutto il percorso e spiegarci, in lingua inglese, tutto sulla storia delle piramidi. Visto che eravamo un pò scettici e che avevamo appena pagato 300 l.E. Per 2 ore di cavalcata, anche questa spesa ci sembrava eccessiva. La nostra pseudo guida allora ci ha spiegato che è meglio pagare lui, piùttosto che, una volta entrati nell piana di Giza, dover sganciare ogni 10 metri a mendicanti, venditori e altre figure folcroristiche… A questo punto, capito “come buttava” la situazione, abbiamo ingaggiato la guida e ci siamo avventurati verso le piramidi. Lo spettacolo è stato entuasiasmante: nell’ordine abbiamo visto la piramide di Cheope, quella di Chefren e poi quella di Micerino; breve passeggiata verso il deserto e poi vista alla sfinge e al cimitero sotterraneo, il tutto corredato da centinaia di foto e dal commento (penso tutto inventato) della nostra guida, che, tutto sommato si è rivelata simpatica. Verso le 16, siamo ritornati indietro e con sorpresa, abbiamo ritrovato il nostro taxi (che ci aveva aspettato per tutto il tempo!).

Siamo arrivati in albergo verso le 17, ci siamo dati una rinfrescata e abbiamo fatto u na lunga passeggiata lungo le sponde del Nilo. Cena veloce in albergo e poi a dormire.

La domenica mattina , sveglia alle ore 9 e via a piedi verso il Museo Egizio (si trova di fianco al’albergo). La prima impressione è quella di trovarsi spaesati e che i reperti siano “buttati lì a caso”. Ci siamo quindi comprati una guida cartacea e abbiamo appreso che i vari pezzi sono accorpati per periodo storico (dal 3500 a.C. A circa il 1000 a.C). La parte che ci ha colpito di più è stata quella relativa a Tutankamon, il cui sarcofaco (111 kg d’oro) e la cui maschera (9 kg d’oro) sono tra i pezzi più importanti del museo. Una volta usciti abbiamo preso un taxi e ci siamo diretti alla Cittadella: si tratta di una roccaforte costruita per difendersi dagli attacchi dei crociati e dalle cui mura, si ha una vista fantastica della città (comprese, sullo sfondo, le piramidi!!!). All’interno della cittadella si trova la moschea di Mohamed Ali, una delle più maestose dell’Egitto: ricordatevi di togliervi le scarpe prima di entrare!! Nel tardo pomeriggio siamo infine andati al mercato di Al Khalili, il più antico del Cairo (esiste dal 1320): la prima impressione che si ha è di trovarsi in una trappola per turisti dominata da caos e confusione. In realtà, superati i primi 5 minuti di panico, ci si trova in un ambiente folcroristico, dove c’è ogni genere di cosa: articoli in pelle, abbigliamento, pietre preziose, manufatti di ogni forma e dimensione, gioielli, spezie,… Abbiamo preso qualche souvenir e verso le 20 siamo tornati stanchi morti in hotel. Cena e via a dormire.

Il lunedi ci siamo alzati alle 9 e visto che dovevamo trovarci in aeroporto per le 13.30, abbiamo deciso di rimanere nei dintorni e di visitare il centro della città che non avevamo ancora visto. Diciamo che il centro non ha nulla di affascinante, anzi, dominano il caos, la sporcizia e il traffico (una costante per tutto il soggiorno). I negozi sono pieni di cianfrusaglie e la moda locale beh… Se ci andrete vedrete con i vostri occhi! Il mio racconto si chiude qui e nel compresso posso dire di aver passato 3 giorni da sogno!



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