Caccia al tesoro tra i castelli

Un weekend avventuroso tra colline e castelli, prodotti tipici e vino, alla ricerca dei luoghi di una caccia al tesoro mondiale
Scritto da: Mart+Ire
caccia al tesoro tra i castelli
Partenza il: 09/03/2012
Ritorno il: 11/03/2012
Viaggiatori: 2
Spesa: 500 €
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Prima tappa del tour San Marino e i nostri primi tesori nascosti tra le mura del castello, le piazze e la chiesa; il viaggio prosegue nel bellissima Montefiore, un borgo antico e ricco di sorprese. A Montegridolfo, il castello che ci ha ospitati per due notti, in un borgo tra i più belli d’Italia, dove anche il centro benessere è in una piccola bottega… Una sorprendente tappa della nostra caccia al tesoro si è consumata a Gradara per poi raggiungere il mare e le “grotte dell’Inferno”… Indimenticabile avventura!

primo giorno

Chi avrebbe mai pensato che un weekend qualunque potesse diventare un’avventura indimenticabile alla ricerca di tesori tra i castelli dell’entroterra romagnolo? Il nostro viaggio ha inizio un venerdì mattina; partiamo da Trento, la nostra meta è Montegridolfo, un bellissimo borgo antico, dove il castello e le residenze circostanti sono diventate strutture che ospitano viaggiatori come noi. Lungo il tragitto la prima tappa programmata è San Marino, per una brave visita a questa singolare Repubblica ed alla mostra d’arte “da Hopper a Warhol”. Prima di partire ci siamo muniti di qualche informazione, tra le quali alcune riguardanti la “Geocaching”, una caccia al tesoro mondiale nella quale vengono nascosti dei tesori in luoghi particolari, vengono fornite le coordinate e pubblicate immagini del nascondiglio dove, chi riesce a trovarlo, troverà un tesoro ed un logbook per segnare il proprio passaggio! San Marino ci ha accolti con un venticello freddo, per riscaldarci abbiamo iniziato a passeggiare salendo le scalette e le viuzze che ci hanno condotti nel punto più alto: la Guaita, dove era nascosta la nostra prima “cache” (così vengono chiamati i tesori di questa singolare caccia). Tra le mura della Rocca, nascosta dietro una pietra, una piccola ampolla, una volta tolto il tappo abbiamo estratto un piccolo libricino, dove abbiamo lasciato un messaggio ai prossimi cercatori di tesori che passeranno da queste parti. Dopo aver nascosto nuovamente il tesoro siamo rimasti rapiti dal paesaggio per qualche minuto, ma elettrizzati da questa prima scoperta siamo subito scesi in direzione della piccola chiesa di San Quirino dove abbiamo scoperto che i tesori possono essere davvero piccolissimi! Ci siamo sentiti protagonisti di un film di spionaggio quando abbiamo scoperto una piccola calamita mimetizzata tra il ferro battuto e, dopo averla svitata, con nostra sorpresa abbiamo estratto una pergamena microscopica; srotolandola abbiamo aggiunto la nostra firma a quella dei “cacciatori” giunti prima di noi … A questo punto un certo languorino si fa sentire e, dopo due passi tra i vicoli e le piazzette, cerchiamo una piadina come si deve per placare la fame; il fugace pranzo non ci appaga, ma subito dopo ci nutriamo d’arte visitando la mostra di pittura Americana ospitata fino a giugno a San Marino. Tra le tele esposte il famosissimo ritratto di Jaqueline Kennedy prodotto da Warhol ed alcuni dipinti di Pollok; consiglio l’audioguida, talvolta servono delle spiegazioni per comprendere ed apprezzare l’arte moderna…

Ormai si è fatto pomeriggio e riprendiamo il nostro viaggio, prossima tappa, Montefiore, che si trova lungo il tragitto. Le stradine tortuose tra i colli ci regalano dei panorami indimenticabili e veramente suggestivi, saliamo verso il piccolo paese e da lontano si scorge il castello che sovrasta il colle; arrivati a Montefiore siamo pronti per la ricerca del nostro prossimo tesoro. Le indicazioni ci portano sulle mura di protezione; le percorriamo concedendoci un piacevole giretto nel borgo quando finalmente, scorgiamo un particolare che richiama la nostra attenzione, riconosciamo il nascondiglio e, muovendo delle pietre ecco spuntare un contenitore con monete, piccoli oggetti e biglietti provenienti da diversi paesi. Lasciamo anche noi un ricordo delle nostre avventure e firmiamo l’immancabile diarietto. Le indicazioni per trovare questo tesoro consigliavano, tra le altre cose, di fare visita ad una locanda situata proprio vicino al castello; accettare questo consiglio è stata una delle scelte migliori di questa avventura. Per godere al meglio della locanda “Belfiore” decidiamo di ritornare per la cena dell’indomani.

Fieri per le nostre gesta, ripartiamo per raggiungere il castello dove ci accoglieranno per la notte; ecco che finalmente raggiungiamo Montegridolfo, uno dei borghi più belli d’Italia, ed in effetti questo piccolo borgo può meritarsi questa menzione. Oltre al castello anche alcune caratteristiche casette del borgo sono adibite a stanze, noi risiediamo nel borgo antico, ed è tutto molto suggestivo; la piccola chiesetta ed i suoi rintocchi, gli ulivi, le stanze ed i particolari degli arredi … un sogno. Dopo un breve giro tra i vicoli scegliamo dove gustarci la cena. La nostra scelta ricade su un ristorante con grigliate di carne e piatti della tradizione; sorseggiando del buon vino rosso assaggiamo dei crostini con creme di verdure in attesa dei piatti forti: grigliata mista alla “senese”, succulenta, e del manzo cotto e servito su dei rami di ciliegio… Con la pancia piena ci ritiriamo nelle nostre stanze!

secondo giorno

Il secondo giorno inizia con calma, dopo una lauta colazione consumata nelle scuderie del Castello; prendiamo “il calesse” e partiamo per un giro tra i colli. Scorci stupendi e colori in contrasto ci accompagnano fino alla bellissima Gradara, il borgo medievale ed il castello che fecero da cornice alla storia d’amore di Paolo e Francesca. La giornata è stupenda e ci permette di cogliere al meglio il borgo e la Rocca, che visitiamo insieme ad un giro delle mura; Tra i vicoli piccole botteghe di artigiani, un negozio di fatine, locande e ristoranti dai quali escono profumi irresistibili di carni cotte secondo tradizioni familiari … Naturalmente la nostra visita a Gradara si arricchisce di una tappa della Caccia al tesoro, che questa volta è ancora più intrigante; per trovare il tesoro, dobbiamo superare una prova che ci indicherà l’esatta posizione del tesoro: la ricerca del numero civico riportato vicino al ponte levatoio del castello! Recuperato il numero, l’abbiamo aggiunto alla serie delle coordinate già in nostro possesso ed ecco che appare sulla “mappa” (il navigatore) l’esatto punto dove cercare. Percorriamo il sentiero che costeggia la Rocca che ci conduce in un boschetto dove, lungo il sentiero e tra le radici degli alberi è stato nascosto il tesoro di Gradara. Il ritrovamento dei tesori ormai è ormai diventata una sfida di coppia, il primo a ritrovare le “cache” esulta quasi come se avesse segnato un gol al 90°, ed io ne ho segnati molti! Salutiamo la splendida Gradara e ci dirigiamo verso il mare; il bello di queste zone è proprio questo, siamo passati dalla neve, ancora presente sui colli più alti, e nel giro di pochi chilometri, siamo arrivati a camminare in riva al mare di Cattolica, dove abbiamo mangiato una piadina guardando l’orizzonte. Qui l’unico tesoro nascosto, purtroppo è stato trafugato e rimaniamo a mani vuote!

Ripartiamo per il ritorno al “nostro” castello, dopo una breve tappa a Tavullia, paese dove è nato Valentino Rossi; rientriamo a Montegridolfo, dove passiamo le ultime ore del pomeriggio nel piccolo wellness ricavato in una delle tipiche abitazioni del Borgo. Mi concedo il lusso di un massaggio al viso, principesco, per poi prepararmi per la tanto sospirata cena a Montefiore Conca. Percorrendo le tortuose stradine per raggiungere la nostra meta, osserviamo le colline che al tramonto sono spettacolari e si tingono di altri colori; finalmente arriviamo alla Locanda e la nostra scelta viene premiata! Il gestore ci accompagna a visitare la cantina dei vini, che si raggiunge percorrendo un cunicolo scavato nella roccia che dopo qualche metro si apre il una specie di antro con al centro un tavolino di vetro circondato da bottiglie, qui ci si può sedere per degustare il vino, ma noi ritorniamo nel cuore del locale e iniziamo la nostra degustazione. Salumi formaggi, pane, vino, tutto di produzione propria o proveniente da produttori locali particolari; la cena poi è stata spettacolare, piatti particolari e molto curati, gustati tra un mix di musica ed accoglienza che non dimenticheremo facilmente. Chiudiamo la cena con una tisana ed un caffè anch’essi molto speciali mentre raccontiamo al gestore che siamo arrivati fino a li grazie ad una caccia al tesoro molto speciale. Il secondo splendido giorno si avvia alla conclusione, riprendiamo la via di “casa” seguendo le luci del castello di Montegridolfo che ci indicano la via.

ultimo giorno

La sveglia anche per il terzo giorno è clemente, ci dirigiamo in tarda mattinata verso il ricco buffet e consumiamo la colazione; salutiamo Montegridolfo e ci rimettiamo in viaggio. Il nostro tragitto per il ritorno prevede alcune tappe: il tesoro dell’inferno, situato vicino alle grotte di Onferno e un’occhiata alla spettacolare San Leo; purtroppo il giro tra i colli allunga un po’ i tempi e, dopo la caccia ad Onferno, non riusciamo a raggiungere San Leo, ma ci ripromettiamo di tornare a visitarla, abbiamo così la scusa di organizzare una nuova avventura.

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Montegridolfo



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