Bulgaria, Istruzioni Per l’Uso

Una vacanzina rapida al 50%!
Scritto da: modicat2
bulgaria, istruzioni per l'uso
Partenza il: 04/10/2021
Ritorno il: 08/10/2021
Viaggiatori: 2

BULGARIA Istruzioni Per l’Uso

Una vacanzina rapida al 50%

Buongiorno a tutti sono di nuovo Roberto (MODICAT2) guida turistica a Napoli e autore di “Istruzioni per l’Uso”. Dopo le 10 nazioni già pubblicate (Cuba, Grecia, Israele, Marocco, Thailandia, ecc.), eccomi di nuovo per aiutarvi a viaggiare meglio con i miei consigli vissuti in prima persona.

Questa volta la mia compagna ed io siamo andati a fare un giretto in Bulgaria complici le ultime giornate di sole ad inizio ottobre (2021); tappa base è stata Sofia e poi abbiamo visitato altre due località.

PERCHE’ ANDARE IN BULGARIA

La Bulgaria è nella UE, ma ha una propria valuta, il Lev bulgaro che vale quasi la metà di un euro: ovvero un Lev 50 centesimi, 2 Lev un euro. In realtà il cambio giusto sarebbe 1,961…ma per fare i conti è più facile pensare che il Lev valga la metà di un euro, così basterà dividere tutti i prezzi a metà e saprete il costo in Euro.

Il fatto del “prezzo a metà” è importante perché, in Bulgaria, quasi tutto costa ancora la metà rispetto a noi. Mi spiego con degli esempi: le sigarette di marca costano la metà che da noi (2,50 euro), nei ristoranti si mangia con 10-15 euro a testa (ma anche meno), un discreto hotel costa 40 euro a notte (da noi costerebbe 80), le pizzette al taglio costano 1 euro, i taxi costano pochissimo (partono con circa 1 euro e costano 30 centesimi a kilometro, es.:aeroporto-centro 6 euro), bottigliette d’acqua 30 centesimi (salvo rapinatori nei locali per turisti), i trasporti costano la metà che da noi e così via. Questa è la ragione base per la quale andare in Bulgaria significa vedere una nazione ancora un po’ “arretrata” rispetto all’Italia, ma proprio per questi suoi aspetti, interessante da visitare e spendere davvero poco. COME ARRIVARE E DOVE DORMIRE

In Bulgaria ci dovete arrivare in aereo e noi abbiamo viaggiato con Wizzair da Napoli spendendo 75 euro a testa, di cui 48 per il biglietto, 30 per un trolley e qualche spicciolo per l’assicurazione viaggio.

Dato che abbiamo prenotato last minute, come albergo abbiamo scelto l’Hotel Light che è un tre stelle a 700 metri dal centro di Sofia, (40 euro a notte) in una stradina silenziosa di un quartiere con case abbastanza degradate. Personale cortese, lotta vinta per avere un letto matrimoniale e non due singoli appoggiati, buona e variata colazione internazionale al mattino, ottimo wi-fi e, incluso nel prezzo, accesso ad una loro SPA. Come consiglio generale, quando prenotate, chiedete specificamente una stanza silenziosa altrimenti potreste capitare vicino all’ascensore o alle scale. Comunque, siamo andati lì perché non c’era posto in un hotel che ci era stato consigliato e che è posizionato molto meglio: il Sofia Place, proprio vicinissimo alla strada pedonale centrale che è la via Vìtosha (con l’accento sulla ì).

Noi fra viaggio ed alloggio abbiamo speso 350 euro, ma abbiamo incontrato coppie di Catania che avevano pagato 19 euro andata e ritorno a testa, sempre con Wizzair, accontentandosi di portare lo stretto necessario in uno zaino (sono ammessi a bordo gratis) e, prenotando per tempo, si può davvero spendere poco perché si fittano stanze perfino a soli 10 euro a notte (con il bagno in comune).

Se viaggiate con Wizzair state molto attenti perché le pagine del check-in on line sono poco comprensibili e sono finalizzate (lo fanno apposta!) a farvi pagare la scelta del posto, mentre se lo si lascia scegliere a loro il posto è gratis. Difficilissimo riuscire a superare questo step (punto 3: scelta dei posti), ma con un po’ di pazienza, cliccando AVANTI e CONTINUA alla fine si arriva a dove dice che faranno loro la scelta e in questo caso non si paga e si risparmiano 18 euro a testa.

COSA FARE ALL’ARRIVO

Premetto che io preferisco non usare il bancomat all’estero per prelevare danaro, per cui mi porto euro contanti sufficienti dall’Italia e cambio man mano che serve, mentre, per le spese grosse (Hotel, gite o altro), uso la carta di credito. Se preferite il bancomat, allora usate quello per i vostri prelievi, ma attenzione alle commissioni fisse che vi fanno pagare i bancomat locali su ogni prelievo, perchè a volte sono altissime rispetto a quanto prelevate.

Appena arrivati, prima di uscire dagli arrivi, cambiate massimo 20 euro dal cambiavalute dell’aeroporto perché il cambio è pessimo (1,86 o meno). Con i Lev che riceverete in aeroporto (tagli piccoli!!) potete prendere la metro con 1,60 lev (80 cent) ed arrivare fino in centro alla fermata Serdika e lì cambiare linea per andare il più vicino possibile al vostro Hotel. Oppure potete permettervi il grande lusso di un taxi che vi costerà comodamente in centro per più o meno 6 euro. (Mi raccomando che azionino sempre il tassametro!!!). Arrivati a di Sofia troverete tanti piccoli cambiavalute per cambiare a 1,95 (minimo).

QUANDO ANDARE IN BULGARIA

Secondo me, il periodo migliore è giugno o settembre perché meno affollato e meno caldo. Noi abbiamo deciso di partire solo due giorni prima e ci siamo andati da lunedì 4 a venerdì 8 ottobre, proprio al limite del bel tempo; infatti abbiamo avuto due giorni di sole e poi due di pioggia. Verificate sempre il meteo previsto e solo dopo comprate i biglietti.

QUANTO TEMPO PASSARE IN BULGARIA

Quanto rimanere dipende dalle vostre preferenze in fatto di vacanza. Se siete appassionati di trekking e vi piace immergervi nella Natura, questo è il paese per voi: Sofia stessa è verde e piena di bei parchi da visitare, la campagna bulgara e i Balcani (ovvero le montagne vicino al monte Vìtosha) vi aspettano per brevi o lunghi tour (anche fino a 20 giorni camminando di cima in cima). D’inverno sciare qui costa pochissimo e la campagna rurale è ancora come da noi 50 o 70 anni fa, quindi interessante, magari per girare in bicicletta se siete sportivi.

Se invece vi piacciono i monumenti ed i musei, Sofia la visitate in una giornata perché i punti di interesse sono una decina e non di più e in una giornata ve li fate abbondantemente tutti. Poi però vi consiglio caldamente di uscire da Sofia per andare a visitare almeno due località ad un centinaio di kilometri da Sofia. In un giorno si deve assolutamente andare a vedere Plovtiv a 120 km dalla capitale ed un giorno andare al Monastero di Rila sulle montagne. Potete usare un’auto a noleggio guidata da voi, o accordarvi (in bulgaro) con un tassista, oppure scegliete un tour organizzato (scelta migliore). Un ulteriore, eventuale, altro giorno potete dedicarlo agli sfizi come abbiamo fatto noi (shopping e SPA) dopo di che, noi non abbiamo trovato niente altro da fare.

Infatti a noi due piace conoscere la vita vera dei posti che visitiamo, visitare monumenti e ci concediamo qualche museo, per cui tre giorni a Sofia, sarebbero stati sufficienti, ne avevamo quattro a disposizione, ma sarebbero dovuti essere tutti di sole, mentre ne abbiamo avuti solo due di tempo buono e due di pioggia che ci hanno fregato. Siamo riusciti a vedere bene Sofia il primo giorno e Plovdiv il secondo. Il terzo giorno in cui saremmo potuti andare al Monastero di Rila ed alla chiesa di Bojana ha piovuto alla grande ed è iniziato il freddo, per cui abbiamo rinunciato e passato il tempo un po’ gironzolando ed un po’ annoiandoci. Rimasti nella grigia Sofia, siamo andati a visitare il centro commerciale Paradise che è immenso, arrivandoci via metro (fermata Vitosha). Lì abbiamo fatto qualche piccolo acquisto sfruttando il fatto che molte cose costano la metà che da noi. Causa pioggia, un’altra mezza giornata l’abbiamo dedicata al piacere puro di una super SPA (dopo spiego in dettaglio).

COSA VEDERE A SOFIA E ATTORNO A SOFIA

Perché la Bulgaria non è una meta molto gettonata e non ci vanno in tanti? Il fatto è che a Sofia non c’è nessuna attrazione speciale di richiamo come la Tour Eiffel, il Colosseo, il Partenone o cose così…e nemmeno l’architettura è bella come a Cracovia o a Budapest. Se vi piacciono i musei, qualcuno ce n’è, ma di monumenti o palazzi, nessuno è “speciale” da farvi dire: “ohhh ecco valeva il viaggio!”. Certamente a Sofia ci sono una quindicina di cose da non perdere: la cattedrale Nevskij, la chiesa tonda, la chiesa di Santa Sofia, la moschea e soprattutto la stupenda sinagoga ebraica. Il museo di arte moderna ed il museo dell’arte socialista sono consigliabili se avete tempo da perdere o siete grandi appassionati d’arte. Poi come altro da vedere ci sono alcuni palazzoni ex comunisti e dei piccoli ruderi romani.

Ci avevano detto di visitare “The Red Flat” un appartamento-museo ricostruito sul come si viveva in Bulgaria al tempo del Comunismo. In pratica dovreste pagare 9 euro per vedere la “casa di vostra nonna”, cioè un appartamentino con oggetti ed arredi congelati agli anni 80 o 90. Sinceramente, io che di anni ne ho 70, quei mobili e quegli oggetti retrò li ho vissuti e di andargli a regalare 9 euro per l’ingresso non mi ha sforato nemmeno l’idea!

Insomma, a Sofia non c’è molto da vedere, ma se il giro del centro lo farete con una guida autorizzata che vi racconta la storia dei luoghi, le particolarità locali e vi regala dei simpatici aneddoti, allora tutto diventa più interessante e noi lo abbiamo fatto. Se conoscete l’inglese, potete approfittare dei FreeTour che partono 365 giorni all’anno, alle 11, (www.365association.org) davanti ai leoni del palazzo delle tasse a 50 metri dalla via Vìtosha. (Sempre quella via, perché quella c’è a Sofia e niente più!). Sono tour tenuti da guide autorizzate che vi portano gratis a vedere i più importanti monumenti, ma solo dall’esterno, dopo, finito il tour di due ore e mezza, ci potete entrare da soli e vederne l’interno. Il tour si paga con una mancia a seconda della soddisfazione; da 5 a 10 euro a testa è un prezzo corretto.

Siete fortunati perché vi regalo il numero di Whatsapp (+359888160100) (solo in inglese) di un mio collega, guida autorizzata di Sofia (Slavyan) che, vi darà disinteressatamente qualsiasi informazione su dove è meglio scegliere l’hotel, dove mangiare e anche cosa vedere. (scrivetegli che avete avuto il suo numero da Roberto, Modicat2) . Però, se non parlate inglese, in città ci sono alcune guide autorizzate che parlano italiano, tutte contattate da me, ma una sola ha cortesemente risposto (+359 886025591 Venelina) ma era occupata. Il costo è di circa 100 euro al giorno o 75 per mezza giornata.

Una cosa che consiglio è di fare almeno un giretto nella metropolitana di Sofia: bella pulita, precisissima, ben mantenuta. Lo stesso per i tram ed i filobus che passano spessissimo e sono super moderni: sui tram, ad esempio, volendo non si compra più il biglietto: basta avvicinare la propria carta di credito alla macchinetta apposita e via.

Per fare vari tipi di tour dentro e fuori Sofia potete andare sul sito www.smarttrans.bg (non caro) oppure scegliete una grande organizzazione che è Traventuria (contact@traventuria.com) che è una grande agenzia di tour e che fa tutti i tipi di tour fuori città. Entrambi vi accompagnano con pulmini privati e l’autista fa anche da guida locale.

A Plovtiv ci dovete assolutamente andare, ha un teatro romano eccezionalmente ben conservato e un’area pedonale lunghissima e simpatica. Al contrario di Sofia decandente e moderno-vetero-comunista, le casette di Plovtiv sono in stile ottomano (la Bulgaria è stata 500 anni sotto i turchi!) o artdecò..vale proprio la pena di fare un salto. A Koprivstitsa vedrete un posto che non esiste più da noi: un paesino di montagna a 1.100 metri abitato da 3000 persone, con casette tutte all’antica, dove non ci sono negozi (si trovano solo sale,latte, zucchero e sigarette) perché tutti coltivano in proprio, fanno conserve e barattano i cibi in maniera molto fraterna…come usava nei paesini da noi 100 anni fa.

Con Traventuria siamo andati a Plovtiv e a Koprivstitsa in un solo giorno per 45 euro a persona e la guida, Lubo, era molto preparato e cortese.

Al Monastero di Rila e alla chiesa di Bojana non ci siamo potuti andare causa pioggia, ma la gita è molto gettonata.

DOVE MANGIARE E COSA MANGIARE

La cucina bulgara è un mix di occidentale, turco, arabo, mediterraneo… insomma da mangiare si trova di tutto e di più: dai kebabbari e i pizzettari dappertutto, ai ristoranti italiani per i bulgari, quelli bulgari per i turisti e, i più interessanti, quelli bulgari per i bulgari.

Dovunque andiamo, noi ci regoliamo così: per pranzo un panino, una pizzetta o qualcosa di take-away locale, mentre a cena ci rilassiamo e andiamo alla scoperta dei ristorantini locali; così abbiamo fatto sia a Sofia che a Plovdiv. La migliore pizzetta al taglio la trovate nella pizzetteria che sta nella traversa (lato a sinistra di via Alabin,) prima che inizi la via Vìtosha. Veramente buona a 1,25 a fettona. Però, vedrete che lungo tutta la via pedonale Vìtosha troverete tantissimi bar e fast food per ogni gusto con i classici gazebo dove sedersi.

Qualche suggerimento vissuto: in una parallela alla via Vìtosha (via Hristo Belkev), ci sono il ristorante Divaka e il Hadjidraganovite Kashti (impronunciabile) che sono uno vicino all’altro. Il primo è moderno e lì abbiamo mangiato un ottimo risotto strapieno di funghi porcini, patatine fritte e un buon Cheesecake per 4 soldi. Invece l’altro è proprio un ristorante per turisti, finto bulgaro tradizionale, ma ci si mangia comunque bene; in particolare tutte le carni arrostite e anche le zuppe e senza pagare troppo (siamo sempre attorno a 10-12 euro a persona). In una traversa a destra di Maria Luiza (Ekzarh Yosif) c’è l’Etrangere (alle 14 aveva già chiuso) e a pochi metri il Dimitrov dove la carne è ottima a 7-8 euro a portata.

nel caso il primo Hadjidraganovite Kashti fosse pieno e non prenotabile ne troverete un altro lungo via Maria Luiza, dopo la piazza Lavov Most (la fermata metro dopo Serdika), prima traversa a sinistra (via kozloduy, 75); qui quasi sicuro troverete posto (+359 899917837) anche senza prenotare, ma meglio farlo sempre. Un altro ristorante caldamente consigliato è il Moma (che vuol dire ragazza), ma va prenotato minimo il giorno prima e noi non ci siamo riusciti ad andare.

A proposito di prenotare in tempo, a ottobre 2021 erano in vigore le restrizioni Covid per cui i ristoranti dovevano chiudere obbligatoriamente prima delle 23, per cui le cucine chiudevano presto e alle 21,30 non ci hanno fatto più entrare; quindi prenotate verso le 20 o 21. Altrimenti vi succederà, come è capitato a noi la sera dell’arrivo, che alle 21,40 ci hanno rifiutati dal ristorante e siamo stati costretti a cenare in piedi con una piadina ripiena da un triste kebabbaro.

Ultimi consigli, ricordatevi che in Bulgaria il vino è buono ed economico (approfittatene per gustare i migliori) ed infine, visto che nel conto non si pagano mai coperto o servizio è buona abitudine lasciare la mancia ai camerieri attorno al 10%.

SFIZI VARI

Mercatini simpatici a Sofia: zero. Il famoso mercatino delle pulci attorno alla cattedrale Nevskij è un mito da sfatare perché non c’è quasi più niente. Il bel mercato coperto in stile fine ‘800 di fronte alla Moschea, è stato recentemente ristrutturato ed è di una tristezza infinita; in compenso ci sono i WC.

Centro commerciale Paradise, è difficile spiegare quanto è grande. Ci abbiamo passato tre ore (fuori pioveva, non c’era altro da fare) mangiato qualcosina e fatto un po’ di shopping…ovviamente a metà prezzo rispetto a noi.

Una cosa che c’è a Sofia, ma non consiglio, sono i tanti locali con le slot-machine e le sale tipo Casinò, e ce ne sono tante. Se ci andate una tantum con un preciso budget da perdere (nei Casinò non si vince mai), magari fateci un salto, ma per favore non diventatemi ludopatici.

Poiché pioveva, per caso, siamo andati a vedere un “museo” molto speciale (Via Maria Luiza, 38) che si chiama il “museo delle illusioni” (info@museumofillusions.bg +359887979279). Uno spazio di 400 metri quadri dove vedrete le più incredibili illusioni ottiche e sensoriali e vi divertirete come matti (specialmente se avete bambini o un po’ bambini ancora vi sentite). Ci abbiamo passato un’ora e mezza e non me ne volevo più andare perché certe illusioni sono “inspiegabili” e io sono molto curioso. Davvero è qualcosa da non perdere e andando via compratevi uno dei tanti giochini strani che vendono!

In inglese si dice “last but not least” che vuol dire: ultima cosa, ma non la meno importante è la SPA Yoni (yonispa@abv.bg) di “rito” bulgaro/turco/shatzu dove, previa prenotazione (!!) abbiamo passato due ore e mezza di puro piacere sensoriale. Silvy’ a me e Paskàl a Maria…ci hanno saunati (sempre in coppia), schiumati e lavati letteralmente da capo a piedi, shampati, sgrattuggiati, secchiati con acqua calda, sballottati, sfracassati, incremati e carezzati in un favoloso massaggio che ci ha rimesso a posto tutte le ossa ed infine ci hanno coccolati con the, frutta fresca e un ottimo vino bulgaro rosè. Il tutto in un ambiente top (n.1 su Tripadvisor a Sofia). Il costo non è per tutte le tasche (170 euro in due), ma è davvero un’esperienza una tantum da non perdere. Sia io che Maria abbiamo deciso di tornare a Sofia (con un volo very low cost) solo per ripeterla!

Guarda la gallery
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la sinagoga ebraica di Sofia

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Plovtiv, il teatro romano

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la cattedrale Nevskij

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Koprivstitsa

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noi due al museo delle illusioni



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