Bulgaria, dolce e economica

Belle montagne, città antiche, località termali...
bulgaria, dolce e economica
Partenza il: 23/08/2010
Ritorno il: 09/09/2010
Viaggiatori: 1
Spesa: 2000 €
Ascolta i podcast
 
Questa volta ho raccontato il mio viaggio in tempo reale a puntate in un forum che frequento. Pertanto alla fine ho copiato i vari interventi e li ho trasferiti qui. Un modo nuovo e forse più diretto per raccontare un viaggio, piuttosto del solito resoconto finale più impersonale e freddo. Spero che venga apprezzato.

Stanotte ho dormito forse tre ore e poi a Orio al Serio ho conosciuto CECI una elegante sessantenne bulgara che vive da 20 anni in Italia a Orzinuovi – Brescia. Lei ritorna spesso al suo paese di cui sente la mancanza. Ha due figlie grandi che fanno le cantanti ed una di loro è fidanzata di Filippo Nardi il matto inglese che anni fa partecipò al GF. Arrivati a Sofia verso le 16 ci siamo tristemente salutati ma forse ci rivedremo nella Costa del Mar Nero dove lei si trasferirà tra qualche giorno. All’aereoporto c’era un simpatico trentenne bulgaro, JACK che ha vissuto a Londra e che mi ha consegnato l’auto, una Renault Clio BLU come la Dacia Logan che avevo prenotato in Romania e spero che porti bene. Così stasera dopo aver trovato facilmente il mio simpatico alberghetto hippy sono andato alla scoperta di Sofia, la capitale bulgara. Per il momento la giudico da 8. Molto verde, rilassante, piena di boulevard alberati stile Corso Sempione a Milano. Ho visto il centro storico di notte illuminato splendidamente con le facciate classiche di vari palazzi importanti e la bella cattedrale Alexander Nevski che è il masterpiece cittadino. Mi sono concesso una bella e ricca cena al ristorante MAMMA MIA con vista sulla cattedrale, mangiando la famosa SHOPSKA SALAD, tipo l’insalata greca solo che loro grattugiano il formaggio SIRENE’ al posto del feta greco. Poi salmone e verdure alla griglia, due birre alla spina perchè ero disidratato non avendo bevuto tutto il giorno. Ho speso ben 15 euro ma ne valeva la pena e poi dopo una bellissima passeggiata sono tornato al mio alberghetto hippy pieno di gente di vari paesi coi quali ho chiaccherato di viaggi e amenità varie. Tra un po’ vado a dormire perchè devo recuperare la notte persa e domani mi aspetta la visita completa della capitale prima di partire verso le montagne del sud.

Finita la visita di Sofia: non è bella come Praga, Cracovia e Mosca, piu piccola e meno cosmopolita di Bucharest, non ha il Danubio come Budapest, tuttavia è una piacevole città, molto verde e piacevole soprattutto di sera quando spira il venticello come a Roma e tutti i palazzi hanno le facciate illuminate. C’e poca gente in giro perche sono tutti al mare, sulla costa greca, turca o sul Mar Nero. Oggi ho visitato 4 musei interessanti, parecchie chiese e poi per il caldo mi sono fermato nel grande parco cittadino a riposare all’ombra prima di riprendere le visite al tramonto. Ci sono in giro ragazze molto belle e sexy. Ci sono molti casinò e case di gioco anche piccolissime. Ho tenuto l’ auto ferma in un parking perchè il centro è off limits dalle 8.30 alle 18.30. Il centro è piccolo e si vede facilmente a piedi anche se a quest’ora sono piuttosto stanco perche cmq ho camminato parecchio. Domani lascio la capitale per andare a sud verso i monti Rila, Pirin e Goropi. Sono un po’ preoccupato perchè con le scritte in cirillico che leggo ma lentamente, rischio di sbagliar direzione come mi capita anche in Italia, dato che sono specialista in merito. Ho cercato di comprare un satellitare ma c’erano solo da 200 euro e mi sembravano troppi. Qui ci sono tantissime banche come in Romania, Unicredit fa la parte del leone e poi tantissimi negozi di cellulari. I bulgari sono sempre al telefonino come noi anni fa. Che sciocchezze e quanti soldi buttati a ingrassare le compagnie telefoniche. La gente non è più capace di parlare vis a vis ma solo col cellulare, che triste! Stasera ho cenato in centro al Happy grill, una bella insalatona con 4 tipi di formaggio ed una bella birra Artois, il tutto per 5 euro! Col caldo non avevo fame, ma stamattina nell’alberghetto mi hanno dato crepes con la nutella e formaggi ed a pranzo mi son fatto un pasticcio di patate e prosciutto, più una salsiccia e bicchierone di yogurt. Chissà se domani riesco ad arrivare a Bansko, la Cortina d’ Ampezzo bulgara. Vedremo. Sono a PLOVDIV, seconda citta’bulgara e fa un caldo pazzesco. Pare che sia il giorno piu’caldo dell’estate qui proprio in una citta’che e’solita essere un forno. E’ l’antica FILIPPOPOLI, fondata da FILIPPO II il MACEDONE, citta’ piu’antica di ROMA. Ma solo pochi decenni orsono sono venuti alla luce il grande teatro romano, lo stadio ed il foro romano che sono fra le principali attrattive della citta’. Ci sono tre colline storiche e la piu’vasta racchiude la cittadella col teatro romano, chiese antiche, vari musei, palazzi storici e case originali dalla strana architettura che da qualche tempo stanno restaurando, fornendo uno spettacolo unico. C’e’un grande parco cittadino dove la gente va a prendere il fresco e parecchie vie pedonali dove i cittadini fanno shopping, bevono bibite nei bar all’aperto e passeggiano. Comunque sono arrivato stamattina verso le 9 ed ho avuto qualche problema a trovare un hotel dato che ce ne sono pochissimi e piuttosto cari. Alla fine ho trovato uno ottimo a 30 euro con l’aria condizionata, tv, frigo, bagno privato in un albergo a 4 stelle, praticamente in centro, con parking auto e bagno turco, sauna, massaggi che snobbo perche’ basta uscire col sole e si fa la sauna all’aperto.

Nei giorni precedenti sono stato a spassarmela in montagna per tre giorni in 4 diverse localita’. Prima il famoso monastero di RILA nel mezzo dei monti omonimi. E’ in assoluto il piu’bel monastero da me visto nonostante i tanti visitati in ROMANIA. Il contesto e’splendido, in mezzo al verde ed ai monti e poi e’una cittadella bianca fortificata con palazzi a tre piani decorati da ricche balconate a giardini. In mezzo la chiesa vera e propria con ricchi affreschi interni ed esterni. Poi mi sono trasferito nel parco nazionale dei monti PIRIN che sono intorno ai 3.000 metri, nella citta’di BANSKO che e’praticamente la Cortina locale, ai piedi dei monti Pirin, con la citta’vecchia composta da case basse in pietra bianca e travi di legno a vista. Ricca di negozi, boutique e mexane, cioe’le taverne locali dove si mangiano le grigliate di carne e le ricche insalate bulgare, ascoltando musica folclorica. In alto la parte moderna con albergoni a 5 piani, stile tirolese e moltissimi palazzi in costruzione per la gioia degli investitori dato che si riescono a comprare appartamenti a 350 euro al metro quadro. Ho salito in auto per 15 km i tornanti che portano al rifugio VIHREN a 2.000 metri e poi a piedi sono salito in vetta al monte omonimo che arriva a poco meno di 3.000 metri. La difficolta’non e’stato il dislivello dei 1.000 metri ma il fatto che ho percorso il tragitto coi sandali, dato che non sono riuscito a procurarmi gli scarponcini. Ero convinto di non farcela e di massacrarmi i piedi, invece e’andato tutto bene. Nel pomeriggio per rilassarmi sono andato alla piscina termale di DOBRINISHTE un paese a 6 km da BANSKO. Ho passato un bellissimo pomeriggio, facendo un sacco di amicizie, prima con un paio di trentenni locali maschi vicini di ombrellone e poi con due matte in tanga. La sera a Bansko si sta divinamente nei bar all’aperto nella zona pedonale, sorseggiando la birra o la vodka locale, ascoltando bella musica e conversando coi giovani locali che arrivano elegantissimi da tutto il circondario. Ero in un piccolo hotel nella zona vecchia con ottima camera fornita di tutto a soli 10 euro! Il giorno dopo sono passato a VELINGRAD, la capitale termale della BULGARIA. Una bella cittadina con tante colline, pinete e alberghi di ogni tipo con piscine termali. Questa volta ho preso una camera privata enorme in una casa in centro, a due passi dal fiume e dalla grande piscina termale pubblica dove ho trascorso l’intera giornata, prendendo il sole (all’ombra) e nuotando nella piscina olimpionica di acqua minerale e passando ogni tanto in quella caldissima a 30 gradi a fianco dove i pigri bulgari stanno immersi e fermi tutto il tempo nelle soste delle loro continue telefonate coi cellulari. Ero in dubbio se rimanere ancora un giorno, ma poi ho deciso di venire a PLOVDIV perche’ nonostante fossi rimasto sempre all’ombra mi sono scottato ulteriormente e non mi sembrava il caso di insistere col sole. Continuo a non capire i poveracci che stanno sempre a scottarsi e bruciarsi al sole, rovinandosi la pelle quando ci si abbronza comunque anche nella rilassante ombra. Boh! Sara’che ho parecchia melanina in corpo e che mi basta poco per annerirmi.

Insomma sta andando tutto molto bene. L’auto pur vecchia va benissimo e consuma poco, la cucina non e’male anche se finora ho mangiato soprattutto insalate e carne alla griglia. Ho provato il TARATOR, la minestra fredda di yogurt e cetrioli, molto buona e stasera voglio provare un’altra specialita’locale che si usa anche da noi: i peperoni ripieni di carne e riso. Domani conto di andare verso KAZANLAK per vedere la valle delle rose e le tombe dei traci prima di arrivare a VELIKO TARNOVO, la vecchia capitale storica della BULGARIA che sara’ l’ultima tappa prima della costa del MAR NERO dove conto di soggiornare per il resto del viaggio.

Continuo a non credere ai prezzi bulgari, per esempio stasera ho cenato nel ristorante in cima alla cittadella storica, l’unico posto dove si respira in questa afa pazzesca: piatto di pesciolini fritti (quelli che si mangiano interi) e solita insalatona bulgara, una pinta di birra bulgara, dolce turco a base di nocciuole, miele e crema piu’ una vodka: totale 6 euro! Vado poi al bar ATHENA con vista sul teatro romano e prendo una coppa gigante di gelato e frutta piu’ un mojito cubano: 6 euro! Infine vado in una discoteca di grido in centro, ingresso e consumazione (cocktail sex on the beach): 3,5 euro! Insomma ho speso in tutto 15 euro per consumazioni che in Italia mi sarebbero costate almeno 4 volte tanto, ma del resto e’abbastanza logico: i loro stipendi sono di circa 200 euro al mese quindi mediamente 5 volte meno dei nostri Perciò e’ tutto in proporzione, tranne i generi di importazione che costano di piu’ perche’ vengono pagati a prezzi internazionali. Le boutique del centro hanno tutti nomi italiani ed i vestiti e le scarpe costano come da noi se sono originali e di importazione con prezzi per loro proibitivi, ma riservati alla piccola classe ricca locale, cioe’ a sentir i bulgari, i vecchi politici comunisti che si sono riciclati nel nuovo capitalismo e che vengono considerati come classe politica mafiosa, insomma tutto il mondo e’paese!

I furbi continuano a star bene e la povera gente a star male; io intanto approfitto di tanta grazia, ma purtroppo non riesco a fare le ore piccole perche’abituato ad alzarmi presto il mattino gia’verso le 6 per viaggiare al fresco ed arrivare nella nuova destinazione quando….. Aprono i negozi. Stamattina sono partito presto alle 7 da Plovdiv ed ho imboccato l’autostrada per il nord intenzionato ad arrivare a Kazanlak. Poi ho pensato che le tombe tracie non siano cosi’ interessanti da quanto visto ieri sera in internet. Inoltre la valle delle Rose e’un posto che va visitato intorno a maggio quando le rose sono in fiore e non adesso. Pertanto ho modificato il mio piano e mi sono diretto verso Veliko Tarnovo dove sono arrivato alle 10 dopo tre ore di ottima strada, gran parte un’autostrada praticamente deserta e monotona. Dopo Nova Zagora invece la strada ed il paesaggio diventano molto piu’ interessanti con colline verdi, un fiume importante che si allarga notevolmente e forma laghi enormi lungo le cui verdi coste ci sono un sacco di pescatori e perfino gente accampata in tenda. Stranamente il cielo oggi e’grigio per la prima volta, ma e’una fortuna perche’ il vento forte ha portato ad un abbassamento notevole della temperatura. Stanotte invece a Plovdiv ho dormito con l’aria condizionata accesa che di solito io spengo, perchè lì faceva troppo caldo. Sono in un bel ostello a Veliko Tarnovo che da quanto intravisto sembra proprio mantenere la promessa di essere la piu’ bella citta’bulgara in mezzo a colline e mura antiche. Tanya, la simpatica amministratrice dell’ostello mi ha detto che ieri era la giornata piu’ calda da decenni a questa parte ed oggi invece, va molto meglio. Conto di fermarmi qui due giorni perche’mentre oggi visitero’ la bella ex capitale bulgara, domani faccio una escursione a piedi alla vicina Arbanassi che e’una cittadina molto famosa e apprezzata, soprattutto dagli artisti, per la sua bellezza, il paesaggio, le chiese, ecc.. Vedremo! Adesso vado alla scoperta della citta’. In ostello c’e’gente di ogni parte del mondo, soprattutto giovani ed una bella atmosfera, con terrazze panoramiche, barbecue, perfino un posto per mettere la tenda. La bella stanza singola con bagno privato mi costa 23 euro, ma include la colazione, la cena e perfino la birra. Eh si! VELIKO TARNOVO e’proprio la piu’bella citta’bulgara. Ci sono colline dappertutto, due strade che si percorrono ad anello, una con case vecchie nella parte bassa e l’altra la via dei negozi nella parte alta con tanti negozietti, boutiques, ristorantini. Ricorda un po’San Marino anche se è piu’grande. L’attrazione n.1 e’la fortezza Taravets con mura lunghissime, circa 3km, la chiesa nella sommita’ e varie torri, sentieri e rovine di edifici antichi. Fra il 1.200 ed il 1.400 fu capitale e principale centro storico, culturale e religioso poi divenne capitale anche nell’800 quando il paese espulse i turchi dopo la secolare occupazione e prima che Sofia diventasse la nuova capitale.

La sera c’e’un impressionante spettacolo di luci e suoni con luci colorate, raggi laser per tutto il lunghissimo fronte della collina. Poi due bellissime chiese. Ho percorso i 5 km a piedi che conducono al villaggio monastero di Arbanassi, con case fortezza e ricchi giardini, molte trasformate in hotel e ristoranti. Qui vivono parecchi ricconi bulgari nelle loro bellissime ville, grazie al clima fresco ed alla spettacolarita’del paesaggio e del panorama, dato che la cittadina si trova sopra un altopiano che domina la vicina Veliko Tarnovo. Stasera ho fatto amicizia con una coppia romena con la quale ho scambiato informazioni e impressioni sul mio recente viaggio in Romania.

Domani parto verso la costa, ma probabilmente prima vado a visitare due localita’vicine, ETARA un villaggio -esposizione di artigiani di tutti i tipi che fanno vedere come lavorano e nel contempo vendono le loro opere in un’area molto vasta e poi Triavna, una bella cittadina vicina che molti bulgari considerano fra le piu’piacevoli del paese. Poi dovrei fermarmi in altre due citta’ DOLCHIK con una bella fortezza e SHUMEN con una bella moschea. Vedremo come mi gira domani perche’come tutti i pesci sono molto variabile e potrei stravolgere il programma secono l’umore e gli stimoli nuovi che posso incontrare strada facendo.

E’ proprio difficile trovare qualche computer disponibile in Bulgaria; qui sono tutti drogati di telefonini da mattina a notte fonda, ma trovare un computer e’altra cosa.

Cmq sono da 4 giorni sulla costa del Mar Nero, un mare proprio bello come acqua, spiagge, colori, clima ma purtroppo hanno costruito tantissimo come a Rimini, anzi in certi punti sembra Las Vegas! Io mi fermo nei posti piu’umani e normali, saltando gli altri posti terribilmenti turisticizzati. Per fortuna sono rimaste ancora alcune localita’ piacevoli come quella dome mi trovo oggi al sud: si chiama Primorsko ed e’una piacevole cittadina con solo qualche albergone e per il resto piccoli alberghetti e tanta pace oltre alla bella spiaggia lunghissima e colline verdi tutto intorno. Ho visitato anche Varna, una delle citta’ piu’belle e grande porto bulgaro. Ha tantissime spiagge, parchi e strade pedonali. Varna possiede anche una bella cattedrale e soprattutto il più prestigioso museo archeologico del paese che non mi sono perso. Vi si trovano vestigia della civiltà dei Traci, dei greci, romani, bizantini che si sono succeduti nel paese prima dell’arrivo dei bulgari provienti dalle coste del Mar Caspio e che sono arrivati nel paese intorno al sesto secolo D.C.

Poi due gioielli: Nessebar praticamente una piccola Venezia, l’antica Apollonia dentro una penisola cui si accede tramite un breve istmo. Nel suo spazio ristretto per una lunghezza di 1 km ed una larghezza di 300 metri si incontrano casette tipiche con la base in pietra ed il primo piano in legno. Ci sono piazzette caratteristiche e tanti ruderi di antiche chiese e poi negozi e ristoranti dappertutto. Somigliante a Nessebar e la non lontana Sozopol: addirittura composta da tre penisole messe in fila come la Calcidica in Grecia; la prima e’la parte antica e molto particolare, abbastanza simile a Nessebar, mentre le altre sono di più recente insediamento e meno caratteristiche, ma comunque belle.

Burgas, l’altra grande citta’porto della costa bulgara e’ piuttosto insignificante, con grandi palazzoni stile vecchio comunismo, boulevard freddi e per fortuna tanto verde. Il centro e’molto incasinato con strade strette e piene di auto parcheggiate in ogni angolo. Nei prossimi giorni vado ancora piu’a sud verso il confine turco dove dovrei trovare belle cittadine ancora a misura umana, come confermatomi stasera da una simpatica coppia polacca che ho conosciuto al ristorante e che gira tutta la costa in bicicletta.

Oggi avro’camminato forse per 20 km in mezzo ad una foresta piena di moschini per trovare la foce del fiume Rapotamo che sfocia nel mare all’interno di una bella riserva naturale. Alla fine ce l’ho fatta ed ho trovato delle belle spiagge praticamente deserte perche’i bulgari sono grassi e pigri e siccome ci si arriva solo a piedi, non fa per loro! Poi grandi mangiate di pesce e insalate.

A Golden Sands, la costa più sviluppata e frequentata nel nord, ho trovato alloggio presso la casa di un pescatore, Marin che mi ha fatto mangiare il pesce appena pescato. C’e’ scappata la storia con Rosalina la figlia 39 enne che mi faceva gli occhi languidi. Bella donna mora con fisico da ragazzina. Ma lei piuttosto incasinata, con depressione in corso, lavoro in scadenza, figlia dicianovenne da mantenere, marito sparito da anni, mi ha smontato perchè non avevo voglia di aggiungere i suoi casini ai miei, pertanto ho rinunciato ad una possibile storia e sono riparito con qualche rimpianto e tanti dubbi che mi hanno accompagnato per qualche giorno.

SONO NEL PROFONDO SUD BULGARO

Oggi sono arrivato al confine con la Turchia ed ho toccato i 1.500 km di percorso che è come andare da Milano a Palermo. Mi trovo in una semplice cittadina con bella lunghissima spiaggia fuori dal paese, AHTOPOL e qui finalmente ho trovato un Internet Point, il primo da me incontrato in questo strano paese. Ma andiamo per ordine:

lasciata stamattina alle 7 la bella Primorsko, non senza qualche dubbio perche’avevo un albergo con camera fronte mare comodissima e fornita di tutto a soli 10 euro e poi iera sera ho mangiato in un ristorantino con vista spiaggia e tramonto, provando il RIBNY SACH, praticamente tanto pesce di varia forma e grandezza in una pentola di terracotta con al centro una salsina rossa leggermente piccante. Nel tavolo accanto al mio c’era una simpatica coppia polacca di Varsavia che sta girando tutta la costa del Mar Nero in bicicletta e con la quale ho conversato a lungo in tedesco sulla mia recente esperienza polacca e sulla comune esperienza bulgara. Mi han fatto conoscere l’ottimo brandy bulgaro servito in coppa.

Stamattina ho percorso una quarantina di km e sono arrivato alle 8.00 a Ahtopol, localita’ raccomandata da tanti amanti della natura e soprattutto dalla mia amica Svetana Stefanova conosciuta in aereo in arrivo a Sofia. Le ho inviato un sms dicendo che ero arrivato e che avrei voluto incontrarla. Non ho ricevuto risposta. Penso che non sia un bidone ma il fatto che il mio cellulare con scheda sim italiana non conversi col suo con sim bulgara. Inoltre in spiaggia il telefonino si e’spento per l’esaurimento della batteria. Sono stato in spiaggia, molto bella, tutta la mattina, poi verso le 14 il cielo si e’annerito. Per me e’stato un alibi per andarmene, dato che qui spesso il cielo e’nuvolosissimo ma poi non piove mai, come in Nord Africa. Ho ripreso l’auto e sono andato alla scoperta delle ultime cittadine prima del confine turco. Sinemorets a circa 9 km, cittadina semplice in collina sul mare, ma con un parco e riserva nazionale di grande impatto ambientale. C’e’ un fiume che arriva al mare in mezzo ad una foresta ed alla foce ci sono spiagge di sabbia bianca e quasi deserte. Una bellezza unica. Poi volendo strafare ho raggiunto un’altra spiaggia fuori mano, Sillistar, anche questa nel proseguimento dell’enorme riserva naturale ed infine Rezovo, quattro case prima del confine, ma ci sono scogliere impressionanti tipo quelle viste in Irlanda e poi si intravvedono bellissime spiagge deserte e sabbiose gia’ in territorio turco.

Rientrato a Ahtopol (stanza bellissima in centro a 10 euro) son andato nel miglior ristorante e mi son fatto la solita scorpacciata di pesce. Prima la minestra fredda Tarator a base di yogurt, cetriolo e finocchi, poi un piattone di pesce perla crudo, marinato al sale e limone e quindi un piatto di pesce di cui non ricordo il nome, alla griglia, squisito, una coppa di gelato e frutta, una bottiglia di chardonney bianco in un ristorantino a fronte del porto per 15 euro! Un po’ caro per gli standard bulgari,ma ne valeva la pena. Ho conversato a lungo in bulgaro (comincia a entrarmi) con la gentile cameriera che domani ha promesso di farmi trovare la moussakà che non sono riuscito ancora a mangiare. Poi ho fatto amicizia con una coppia di Sofia con la quale ho conversato a lungo in francese di Italia, Bulgaria e amenita’ varie. In spiaggia a Sinemovets ho conosciuto una simpaticissima ragazza bulgara di Sofia, SVETA, con la quale ho scambiato simpatiche informazioni in inglese, finalmente una bulgara che lo parla bene. Se avessi solo 10 anni di meno, le avrei fatto la corte. Un tipo giusto per me, amante della natura e sfuggente i posti stile Las Vegas, brillante, simpatica e socievole. Mi ha consigliato la villa Philadelphia a Sinemorets dove lei alloggia e magari dopodomani la incontro ancora. Qui sono le 21 mi faccio ancora una bella passeggiata e magari mi riprendo il brandy bulgaro di ieri sera prima di andare a nanna. Il tempo e’meraviglioso, ventoso e fresco come piace ad un triestino d’hoc. Sono sicuro che domani sara’ un’altra giornata splendida come oggi. Sto cercando di accumulare sole, iodio, vento prima del rientro in una Lombardia magari gia’ autunnale e triste. Ieri sera dopo cena al bar conosco un gruppo di artisti scultori, eta’media 25 anni. Sono di varie nazionalita’ bulgari, serbi, turchi, ecc.. E stanno facendo una sessione d’arte, ospiti di un’associazione culturale locale. Praticamente stanno tutto il giorno a scolpire le loro opere che poi verranno affidate ad una mostra. Mi hanno gentilmente adottato ed ho passato con loro una bella serata al bar in un giro interminabile di birre locali. Abbiamo fatto l’una e poi mi hanno invitato al loro centro per vedere le loro opere. Cosi’abbiamo percorso una stradina costiera in salita, ma intanto il tempo era degenerato: pioggia e forte vento. Siamo rimasti a mangiare e bere fino alle 3 in compagnia dei loro professori, due cinquantenni simpatici ed un po’matti che hanno esaltato la mafia bulgara in contrapposizione a quella italiana. Al momento di tornare al mio albergo, appena aperta la porta mi trovo davanti un diluvio ed il buio piu’totale. Cosi’sono rimasto a dormire da loro che gentilmente mi hanno offerto un letto comodo in camerata. Alle 8 ero gia’in piedi, sono uscito a far colazione e poi avevo ancora sonno e dato che il cielo era grigio sono tornato a dormire nel mio albergo. Verso le 14 ho visto che era tornato il sole e allora sono andato in spiaggia dove sono rimasto fino alle 19, l’ora del tramonto. La spiaggia e’proprio bella ad arco, lunga circa 2 chilometri e non si vedono costruzioni in giro ma solo colline coperte di pinete e scogliere rocciose ai limiti estremi. Ho fatto una lunga passeggiata percorrendo tutta la spiaggia ed ho finito per incontrare 4 ragazzi scultori della serata precedente. Cosi’ ho passato con loro il resto della giornata, nuotando, scherzando e cazzeggiando fino al tramonto. Poi cena nel ristorantino al porto e questa volta Tanja la gentile cameriera mi ha fatto trovare finalmente la moussaka bulgara che non e’male ma inferiore a quella greca e turca. E’un pasticcio di patate, senza carne e melanzane. Poi ho scelto la specialita’del cuoco a base di pesce: un’insalata di cozze in umido piuttosto piccante e due pescioni impanati. Adesso sono indeciso se fare gli ultimi due giorni qui al mae di Ahtopol che e’ la cittadina a mia misura o di trasferirmi a Seminovets a 7 km che ho gia’visto ieri o se rientrare prima verso Sofia e fermarmi sicuramente a Koprivishtitsa, una delle localita’turistiche di montagna piu’ interessanti e frequentate del paese a circa 100 km dalla capitale. Sicuramente la visitero’ perche’ e’ un must che non posso perdere. Vedremo cosa mi dira’l’istinto domatttina. Finora ho avuto molta fortuna perche’ in due settimane ho avuto solo una giornata di pioggia anzi due mezze giornate. Che tristezza, la mia vacanza sta per finire! Ma sto gia’pensando alla prossima vacanza che sara’ probabilmente ad ottobre. Dunque ieri sera sono tornato verso le 20 e sono andato a cena dalla mia amica vicina che non vedevo da quasi due mesi. Lei era andata un mese in Sardegna girandola soprattutto in bicicletta, il figlio invece ha girato in bicicletta la Svizzera in compagnia della fidanzata mentre la figlia meno sportiva è andata alle Baleari per una vacanza stanziale, cosi’ ci siamo racccontati i reciproci viaggi.

Dove ero rimasto? Credo ad Ahtopol ed al dubbio se continuare a rimanere lì o spostarmi più a sud, ma come mi capita spesso, poi ho scelto diversamente e ho voluto provare la famigerata Sunny Beach cioè praticamente la costa romagnola bulgara a nord di Burgas, il grande porto di mare del paese.

Così sono partito di buonora verso le 6.30 ed alle 8.30 ero già in zona; ho percorso la strada in collina che la attraversa in tutta la sua lunghezza, una decina di km e sono arrivato alla fine della costa dove ho trovato albergoni a tema stile Las Vegas ed una Spa lussuosa a 6 stelle praticamente in spiaggia. Sono poi rientrato cercando di trovare un posto più a mia misura e l’ho trovato a Sveti Vlas, un ex paesino oramai fagocitato da alberghi e complessi residenziali con prati e giardini molto curati e piscine condominiali, ma comunque a dimensione umana, perfino con negozietti e la chiesa per i fedeli.

Sono sceso in spiaggia ed ho chiesto al barista di un chiosco consigli per un albergo e lui mi ha indirizzato ad uno proprio lì sopra:un complesso alberghiero non recentissimo ma pulito e dignitoso con varie palazzine, due grandi piscine e perfino un campo in tartan per il calcetto. Mi han dato una stanza con 4 letti proprio a 10 mt dalla spiaggia con vista sulla medesima e mi hanno poi dato il famoso braccialetto di plastica per accedere ai servizi. Così è venuta fuori la sorpresa perchè la stanza dal costo di 25 leva, cioè 13 euro comprendeva anche la pensione completa. Poi ho pranzato e cenato e c’era perfino la merenda fra i due pasti ed ho capito perchè i bulgari sono tutti grassi. Infatti per pranzo mi hanno dato un piattone di verdure miste, un piatto di spaghetti alla bolognese, due fette grosse di pizza, un piatto con tanta carne, pesce, riso e patatine fritte, inoltre una grossa pesca ed una fettona di torta, oltre ad un bicchierone di aranciata; credo che in totale fossero 4.000 calorie. Io però ho mangiato solo la carne, il pesce, la verdura e la frutta e lasciato il resto con grande sorpresa del personale e dei miei vicini di tavola

La spiaggia è proprio bella, con sabbia quasi bianca e pesante che resta sul fondo e l’acqua è limpide e trasparente mentre il fondale del mare è tutto sabbioso e si arriva all’acqua alta dopo una ventina di metri. C’era in corso una gara scatenata di pallavolo, tante coppiette e famiglie coi bambini.

Ho fatto una lunga passeggiata fino al porticciolo turistico e poi dall’altra parte fino all’interruzione della spiaggia sabbiosa che finisce con falesie pietrose prima di ricominciare dopo una piccola baia. Di fronte dall’altra parte si intravede la penisola di Nessebar, la Grado locale e tutta l’altra costa che la separa da Sunny Beach, anche quella piena di albergoni; insomma una costa enorme che ospita migliaia di turisti, il principale polo balneare bulgaro, amato soprattutto dai giovani per la vita notturna.

Al bar in spiaggia ho conosciuto un manager locale di telefonia che asserisce di guadagnare con la sua piccola ditta circa 5.000 euro al mese ma si lamenta del fatto che i bulgari sono recalcitranti ad installare il cavo ottico per accedere ad oltre 150 canali per soli 10 euro al mese di abbonamento. Mi ha parlato della mafia bulgara che è molto potente e che taglieggia e domina le varie attività ma non la sua perchè non capisce le nuove tecnologie. Inoltre mi ha detto che gran parte degli investimenti locali nel turismo sono ad opera dei russi che sono assieme ai tedeschi i principali frequentatori della costa.

In serata ho conosciuto un trentenne croato residente da 20 anni a Dusseldorf e sposato con figlioletta appena nata. Moglie e figlia non potevano venire per vari problemi e lui è arrivato da solo pagando solo 420 euro per volo e pensione completa per 12 giorni in un bel albergo vicino. Un vero affare! Mi ha portato ad un altro albergo sul mare dove abbiamo assistito al simpatico show dei giovani animatori che ci hanno intrattenuto facendoci morire dal ridere per oltre due ore con cabaret simpatico e revival di recenti successi.

La mattina successiva sono partito verso l’interno per arrivare alla penultima meta prima del rientro e cioè la bella KOPRIVISHTITSA, una cittadina a 100 km da Sofia, molto popolare e visitata perchè 150 anni fa vi si rifugiarono gli intellettuali e rivoluzionari bulgari prima della sommossa contro la Turchia. Il posto è delizioso, una cittadina essenzialmente di contadini con belle case con la base in pietra bianca ed il primo piano in legno spesso colorato e decorato. Ci sono posti rilassanti, colline, montagne verdi tutto intorno, tanti giardini curati e ponti di pietra sopra un piccolo fiume che attraversa il paese. Ho conosciuto una coppia giovane di Sofia, molto colta e ricca con la quale ho girato il paese, visitando le case storiche dei rivoluzionari ed intellettuali, molto curate ed interessanti, con mobili, foto e suppellettili d’epoca e poi la bella chiesa in collina. Abbiamo pranzato assieme e poi loro sono rientrati a Sofia per impegni improrogabili.

Nel pomeriggio ho girato per conto mio il paese trovando angoli molto belli e scattando varie foto fino ad arrivare a 1.000 dall’inizio del viaggio. In serata sono entrato nel cortile stupendo di un ristorante con case antiche decorate e con tanti fiori intorno. Già il mio alberghetto era una delizia, una casa curatissima ed un cortile grande pieno di alberi e fiori di ogni tipo. Avevo una bella cameretta con mobili di legno massiccio e bei tappeti per 10 euro, con tv e bagno privato a due passi dalla piazza centrale.

Nel bel ristorante ho conosciuto Johann, un 42enne lussemburghese in compagnia della dolce Anna, la figlioletta di 7 anni con quale stava facendo più o meno il mio tour bulgaro in auto a nolo. Abbiamo fatto amicizia, mi facevano tenerezza perchè mi ricordavano le vacanze che facevo io con mia figlia prima della sua adolescenza.

Il giorno successivo ci siamo accordati per fare una bella camminata nelle colline circostanti e così abbiamo fatto un bel trekking in un paesaggio molto bucolico, con carrettini in legno trainati da cavalli, contadini che lavoravao i campi e poi dopo 6 ore siamo tornati al paese e dopo un riposino ci siamo ritrovati assieme nuovamente per la cena nell’ottimo ristorante della sera precedente dove abbiamo mangiato benissimo scegliendo le migliori specialità locali e le più care per spendere 12 euro a testa col miglior vino che incideva per metà e poi il brandy bulgaro, la coppa di gelato e le crepes alla marmellata di frutti di bosco per Anna.

La mattina successiva ci siamo ritrovati in piazza per la colazione a base di yogurt col miele, le solite crepes alla marmellata e cappuccino.

Il distacco è stato triste, ma mi sono ripromesso di reincontrarci perchè Johann che è appassionato di paesi poco turistici (recentemente ha fatto un bellissimo viaggio in Georgia) ha intenzione di visitare il prossimo anno la Bielorussia, la Moldavia e l’Ucraina ed io forse mi unirò perchè sarebbero praticamente gli ultimi paesi che mi mancano per completare la visita dell’Europa dell’Est. Johann mi ha dato un’ottima idea e cioè passare la prossima stagione invernale in Tailandia e paesi limitrofi.

Sono poi rientrato tranquillamente in auto a Sofia attraversando un bel paesaggio molto verde fino all’aereoporto che è praticamente in città come Linate a Milano. Qui nella lunga attesa per la partenza ho fatto amicizia con un 45 enne di Cusano Milanino, Virgilio pieno di piercing e tatuaggi in compagnia della sua dolce fidanzata bulgara con la quale aveva passato le vacanze a casa dei famigliari della ragazza. Siamo stati a parlate della Bulgaria oltre un’ora in aereoporto e poi nelle due ore del volo tranquillo con Easyjet che ci ha riportati in una calda e assolata Milano da dove sono rientrato in treno nella mia fresca villetta nel paesino di montagna a 50 km a nord della metropoli milanese. Anche questo viaggio è finito, proprio una bella esperienza che mi ha confermato ancora una volta quanto sia bella, interessante ed economica la vacanza nella parte orientale dell’Europa che troppa gente trascura pensando di trovarvi miseria e arretratezza mentre è tutt’altra cosa e per alcuni aspetti questi tre paesi da me visitati in quest’estate (Romania, Polonia e Bulgaria) sono più moderni ed avanzati del nostro che comunque costituisce una meta della loro emigrazione per ragioni puramente lavorativi e di bassi salari.



    Commenti

    Lascia un commento

    Leggi anche