Buenos aires e la provincia di san juan

E’ da un po che io e il mio Leo speravamo di poter andare in Argentina a trovare la sua nonna (MamiLola) e finalmente questa estate ci si è presentata l’occasione. Partiamo di sabato volo alitalia (e devo dire che sia all’andata che al ritorno tutto è andato per il meglio: nessun ritardo, nessun inconveniente). Prenotiamo il volo aereo...
Scritto da: Carmen78
buenos aires e la provincia di san juan
Partenza il: 28/07/2007
Ritorno il: 17/08/2007
Viaggiatori: in coppia
Spesa: 2000 €
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E’ da un po che io e il mio Leo speravamo di poter andare in Argentina a trovare la sua nonna (MamiLola) e finalmente questa estate ci si è presentata l’occasione.

Partiamo di sabato volo alitalia (e devo dire che sia all’andata che al ritorno tutto è andato per il meglio: nessun ritardo, nessun inconveniente). Prenotiamo il volo aereo dall’amico Mauro che ha un’agenzia viaggi (confortviaggi) e che riesce sempre a trovarci le soluzioni più economiche anche all’ultimo minuto (e nonostante siamo entrambi “esperti” di vacanze organizzate in internet per i ns voli aerei ormai ci appoggiamo direttamente a lui). Arriviamo a BS-AS alle sei di domenica mattina e ci si è presentata un alba fantastica.

Abbiamo avuto la fortuna di trovare un tempo stupendo per tutto il viaggio: di giorni ci sono i 20 gradi perfetti per muoversi a piedi senza soffrire il caldo.

Andiamo subito a noleggiare la macchina e sfrecciamo verso il centro città percorrendo a tutta velocità la mitica Avenida 9 de Julio che termina con il maestoso obelisco.

BS-AS stranamente non ci risulta caotica (forse a causa del giorno festivo) e percorrerla in auto si dimostra facile e piacevole.

Cerchiamo l’hostal prenotato in internet ma quando vediamo che è in una zona non molto sicura e senza il parcheggio per l’auto decidiamo di cambiare e dopo circa un’ora, grazie alla mitica lonely planet troviamo l’Ibis hotel in Plaza del Congreso.

Lasciamo i bagagli in hotel e partiamo subito alla ricerca di un a locale dove gustare Cafè col Leche y Medialunas ( delle piccole brioches a base di burro a dir poco squisite e che Leo ormai si sognava di notte!!).

Devo premettere che ho avuto la grande fortuna di poter visitare questo paese con Leo che ci ha vissuto per 14 anni e che mi ha fatto vivere da Argentina e no da turista..Anche grazie a questo ho potuto gustare la cucina tipica e tutte quelle specialità che probabilmente un semplice turista nemmeno si sognerebbe.

Dopo un’abbondante colazione abbiamo visitato il Palacio del Congreso ispirato al campidoglio di Washington DC. Davanti al Palacio sorge il Monumento de Los Dos Congresos eretto in memoria dei congressi che portarono all’indipendenza il paese.

Percorrendo l’Avenida de Mayo che parte da Plaza del congreso a attraversa l’Avenida 9 de Julio in corrispondenza dell’obelisco arriviamo a Plaza de Mayo.

In questa piazza si affacciano i principali monumenti e palazzi della città.

Subito va ricordato che questa piazza è stata il centro di tutte le proteste e rivolte che hanno caratterizzato la storia di questo paese e tutt’oggi ogni giovedì le Madres de plaza de Mayo sfilano in corteo per chiedere giustizia e appello affinché vengano date risposte in merito alla “guerra sporca” che ha portato alla scomparsa di migliaia di giovani.

Non si può arrivare in questa piazza senza emozionarsi e rendersi conto di come questo popolo stia tentando faticosamente di rinascere dopo una serie di terribili vicende.

In questa piazza si affaccia,la Casa Rosada, sede degli uffici del presidente. Al centro della facciata spicca il balcone da cui i principali esponenti della politica Argentina, tra cui l’indimenticabile Evita Peron, tenevano i loro discorsi.

Sempre sulla piazza si affacciano Il Cabildo ora adibito a museo, la principale cattedrale cittadina e il Banco de la Nacion.

La cattedrale ospita le spoglie del liberatore Josè San Martin al quale il popolo argentino è molto devoto. In ogni città c’è una piazza a lui dedicata. Questo generale portò all’indipendenza non solo l’Argentina ma anche il Perù, il Cile e la Bolivia. All’interno della cattedrale metropolitana sono raccontate le sua gesta.

Al centro della piazza si trova la Piramide de Mayo, un piccolo obelisco in memoria del primo anniversario dell’indipendenza dalla Spagna.

Dopo aver scattato mille foto (siamo entrambi molto appassionati di fotografia e ci litighiamo la ns macchina fotografica in ogni occasione) ci dirigiamo sempre a bordo del ns “coche” verso Puerto Madero.

Questa zona è stata ristrutturata negli ultimi anni e i vecchi magazzini sono ora degli splendidi edifici in mattoni rossi che si affacciamo sul Rio de la Plata. Ci sono negozi, ristoranti e locali.

Dopo pranzo saliamo a Bordo della Fregata Sarmiento, un veliero storico che ha partecipato a innumerevoli battaglie e che ora è adibito a museo navale e ancorato in modo permanente proprio al centro di Puerto Madero.

Verso sera visitiamo il principale centro commerciale della città “La Galeria Pacifico” che da solo occupa un intero isolato.

Ormai stanchi torniamo verso l’hotel ma lungo la strada ci fermiamo a fotografare il “casinò flotante” con le sue mille luci.

L’indomani ci alziamo di buon ora e decidiamo di visitare in macchina San Telmo.

Questo quartiere non ci affascina in modo particolare; è molto turistico e a nostro avviso ormai ben poco è rimasto del fascino che poteva avere 50 anni fa.

Dopo un lungo giro in auto arriviamo alla Boca!! Dopo avere “affidato” la custodia della nostra auto a due “distinti signori” che si sono offerti di controllarla (non bisogna mai rifiutare il loro aiuto se non si vogliono trovare sorprese) ci dirigiamo verso il Caminito.

Consiglio: portate con voi sempre e solo il minimo indispensabile, e soprattutto nelle zone più turistiche tenete sempre d’occhio il portafoglio.

Il Caminito è la via più conosciuta di tutto il Barrio. I colori della case, in contrasto con un cielo blu, ci consentono di scattare della foto bellissime.

In trent’anni posso dire di non avere mai visto un cielo più blu di quello di Buenos Aires!!!! Sulla strada di ritorno ci fermimo a visitare il “Club El pescador” che si affaccia sul Rio de la Plata. Il fiume più largo del mondo!! Non è possibile vedere l’altra riva da li..Perchè è in Uruguay!!! Dopo pranzo ci rechiamo nel quartiere di Palermo per arrivare al barrio norte dove si trova il Cementerio della Recoleta.

Qui sono sepolti i principali eroi della storia argentina e non possiamo non riconoscere la tomba di Evita Peron: i fiori ricoprono l’intero ingresso della tomba e cuori e poesie la ricordano con tante parole affettuose.

L’ultima sera ci concediamo il lusso di andare a cena in un locale che si affaccia su puerto madero e assistiamo ad uno spettacolo di tango.

E’stato uno spettacolo magnifico. Non potete andare a BS-As senza vederne uno!!!!! I seguenti due giorni li passiamo a Rosario, una città molto industrializzata che non offre un gran che ma Leo deve lavorare. Passiamo una piacevole serata ospiti di Cristian un collega della ditta di ha origini italiane.

Il popolo argentino è ospitale fuori maniera,.. Spesso può risultare un po invadente ma è il loro modo di accattivarsi le simpatie e l’affetto della gente.

Devo ammettere che però è stata dura abituarsi a questo loro modo di rapportarsi verso gli altri!!! E’ già passata quasi una settimana e è arrivata l’ora di partire verso San Juan.

Il viaggio dura dodici ora, lo facciamo di notte a bordo di uno dei tanti collettivi che effettuano i servizi tra le principali città del paese.

Questo servizio è eccellente e viaggiare in “cama total” è molto più comodo di un volo aereo..

Il primo impatto con San Juan non è dei migliori la città è triste e molto sporca ma finalmente conosco la mia nuova nonna “Mamilola” e la zia “tati”..

Dire che sono persone stupende è poco..Nonostante non mi conoscessero mi hanno trattata come fossi figlia loro…Ma torniamo al viaggio..

La regione di San Juan non è meta di viaggi organizzati e turisticamente non molto conosciuta.

Notiamo subito come le stesse agenzie siano disorganizzate e dopo una sola gita fatta affidandoci ad una di queste decidiamo di noleggiare un auto e fare da noi.

Decidiamo di appoggiarci alla agenzia turistica per andare a visitare il Parque Provincial de Ischigualasto nominato nel 2000 patrimonio dell’umanità dall’UNESCO.

La visita con l’agenzia si rivela una fregatura in quanto il biglietto comprende solo il prezzo del viaggio in minibus (ce attraversa il deserto verso nord in un viaggio di circa 4 ore) pranzo e ingresso al parco sono esclusi!!! Vi consigliamo di noleggiare un’auto e farlo da voi.

L’ingresso al parco è permesso in due orari prestabiliti: mezzogiorno e le cinque”. Vi consigliamo di partire presto ed entrare con il primo gruppo.

Si entra a bordo dei propri mezzi e le guide ci fanno fermare in cinque stazioni ognuna caratterizzata da conformazioni rocciose e colori diversi..

Il percorso di 42 km si visita in circa tre ore.

Passiamo in rassegna diverse formazioni geologiche (le principali sono 5) che si sono formate in diversi periodi..

Le conformazioni spesso assumono forme particolari come “il Vaje de la luna” “El Gusano (il bruco) El Submarino, El hongo (il fungo), la Sfinge e infine il Colorado.

Le tre ore della visita volano e le fotografie non si contano. Abbiamo anche la fortuna di vedere uno zorro (via di mezzo tra un coyote e un lupetto) e un gruppo di guanacos (non saprei come descriverli).

Arriviamo a casa di notte distrutti per il lungo viaggio ma contenti e ad aspettarci ci sono Mamilola con una della sue fantastiche zuppe e la Tati. Nelle altre due settimane ci godiamo la famiglia di Leo. Partecipiamo a diversi asado Quelli veri!!! Andiamo in diversi locali e vediamo uno spattacolo di musica folkloristica. Purtroppo l’unico sabato che passiamo a san Juan ci sono le elezioni e nonostante il regime non abbia più potere vige ancora la legge per cui da dodici ore prima dell’inizio delle elezioni sono vietate tutte le riunioni e gli incontri quindi anche tutti i locali a mezzanotte chiudono..

Mi sono resa conto che sono tante le persone che rimpiangono il regime,, soprattutto perché in quei periodi la gente stava economicamente bene.. Mentre ora sono tanti i poveri.

La povertà e la disoccupazioni portano poi irrimediabilmente alla delinquenza ma questo avviene in ogni paese.

Nei giorni successivi visitiamo la regione del Cuyo y San Juan.

Andiamo in agenzia a noleggiare l’auto e scopriamo che i prezzi sono molto più abbordabili rispetto a quelli praticati in internet e la ragazza della agenzia ci spiega che ciò è dovuto al fatto che noleggiandola direttamente in loco non è praticato l’adeguamento al dollaro.

Consiglio: non noleggiate l’auto in internet!! Risparmierete circa la metà!! (certo correte il rischio di non trovare disponibilità ma se la meta, come nel nostro caso, non è troppo turistica, ne vale veramente la pena).

Il 9 agosto (giorno del mio compleanno) decidiamo di andare a Mendoza ma ci sorprende la neve così ci dedichiamo a conoscere meglio “la ruta del vino” visitando due della principali aziende vinicole del paese.

Il museo del vino Santiago Graffigna (che produce vino rosso) e la Cava del Zonda dove si produce Champagne.

Piccola parentesi: El zonda è il nome del vento caldo che soffia in inverno nella regione e che può alzare la temperatura di diversi gradi. Ed è vero!! Vento caldissimo ma che può arrivare a soffiare anche a 100 km/ora.

La città di San Juan possiede diverse piazze. Sulla principale Plaza 25 de Majo si affaccia la cattedrale col campanile dal quale si può ammirare la città dall’alto.

La nuova plaza dello sport, il centro civico ristrutturato da poco e chiamato fino a qualche hanno fa “monumento al cemento” in quanto abbandonato a metà dell’opera.

L’attuale governo sta bonificando e rendendo più vivibile l’intera città ma la collaborazione dei cittadini è spesso ancora restia.

Visitiamo i dintorni di San juan: – il Santuario della famosa santa conosciuta con il nome di defunta correa (per fedeli Cristiani è il principale luogo di culto dell’intera regione).

– L’autodromo dove tutt’oggi si tengono le gare di gran turismo.Possiamo entrare a visitarlo in macchina perché la custode è una ragazza amica di Leo – Il dique dell’Ullum, un vasto lago artificiale situato a circa 20 km dalla città.

Vi si praticano i principali sport acquatici e in estate è uno dei principali centri balneari della zona.

Visitiamo anche la piccola diga del rio San Juan il bacino idrico che rifornisce l’intera città.

L’ultima settimana decidiamo di andare a visitare il nord della regione del Cuyo e insieme alla Mamilola andiamo a Iglesias e successivamente a Rodeo una piccola quanto sciatta cittadina.

Ci sono diverse cabanas disabitate e hostal e la nostra mitica lonely planet ci spiega il perché.

In estate questa cittadina si riempie di giovani provenienti da tutto il mondo perché a meno di 3 km da li si trova uno dei migliori siti a livello mondiale per la pratica del windsurf; in alcuni mesi dell’anno infatti il vento raggiunge i 120 km/orari, ideali per praticare questo sport.

Non possiamo non andare a vedere il Dique costa del viento: uno spettacolo fantastico.

Nell’acqua color del cielo si specchia la precordigliera delle Ande.

Decidiamo di tornare in serata a san Juan perché la salita fino ai 2600 metri mi è stata un po difficile..

Per fortuna Mamilola mi da il mate e il mio mal di testa si attenua un po.

Dedichiamo un’intera giornata alla visita di Mendoza seconda città per importanza dell’Argentina che si trova ad un paio di ore di macchina da San Juan.

Le cinque piazze centrali sono disposte ad “X” con Plaza Indipendencia nel centro.Da vedere sicuramente Plaza de Espana piastrellata sullo stile di Gaudì. L’av san Martin e L’Av Las Heras sono le vie principali a livello commerciale e turistico.

All’interno dell’immenso Parque general San Martin si trovano lo zoo, lo stadio e vari musei e dalla terrazza El Mirador si ha una vista mozzafiato non solo sulla città ma anche sull’intera vallata. Qui si erge il famoso “Cerro de la Gloria”monumento dedicato all’esercito de los Andes di San Martin.

Gli ultimi giorni del ns viaggio li passiamo a San Juan e come ho già detto posso dire di avere vissuto da argentina e non da turista questa vacanza.

Partecipiamo alla festa per la costruzione della nuova gradinata dello stadio che ospita la squadra del San Martin che quest’anno è in serie A e dovrà affrontare Boca Junior e River Plate!! I pranzi e gli asado sono squisiti..I ristoranti ti offrono la vera carne argentina.

Si mangia qualunque parte della mucca: bife de lomo, chinchiulin, ubre,chorizo, salchica, molleja,morcilla.

Per non parlare dei dulche de leche,delle torte,maizena, alfajore.

Festeggiamo in famiglia entrambi i nostri compleanni (io il 9 e Leo il 15 agosto) e a malincuore salutiamo Mamilola e Tati e torniamo e partiamo in micro alla volta di BS-AS.

Che dire..Il nostro non è stato il classico viaggio turistico in Argentina non abbiamo visto le solite mete turistiche.

Nonostante ciò abbiamo visto paesaggi fantastici e vissuto esperienze uniche e indimenticabili.

Se deciderete di intraprendere un viaggio “fai da te” in Argentina dedicate tre o quattro giorni alla regione del Cuyo e di San Juan e se avrete bisogno di qualche dritta chiedete pure..Noi siamo di casa!!!! Certo i ho avuto in più la fortuna di conoscere una donna fantastica come è la mia avuela Mamilola alla quale mandiamo un grande bacio sperando di rivederla presto!!! Non possiamo no salutare la Tati, Pablo, Anto, Daniel, Selina, Giselle e zio Gino che ci hanno fatto compagnia!!! Carmen e Leo



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