Buena Buonos Bires

BUENOS AIRES – SANTIAGO DEL CILE In una sola settimana abbiamo cercato di visitare queste capitali del Sud America, siamo stati prima in Cile e successivamente in Argentina. A dire il vero a Santiago siamo andati a trovare un amico che ci ha poi ospitato e guidato nella capitale. Appena giunti in mattinata (arrivando dall’aeroporto in...
Scritto da: Francesco Mosconi
buena buonos bires
Partenza il: 01/01/2005
Ritorno il: 09/01/2005
Viaggiatori: fino a 6
Spesa: 1000 €
BUENOS AIRES – SANTIAGO DEL CILE In una sola settimana abbiamo cercato di visitare queste capitali del Sud America, siamo stati prima in Cile e successivamente in Argentina.

A dire il vero a Santiago siamo andati a trovare un amico che ci ha poi ospitato e guidato nella capitale. Appena giunti in mattinata (arrivando dall’aeroporto in città si passa davanti alla stazione ferroviaria disegnata da Eiffel) abbiamo iniziato un giro della città, è molto facile girare per il centro in quanto la metro è composta da tre linee che coprono gran parte della zona più interessante da visitare oltre ad essere nuova e pulita, i biglietti si acquistano singolarmente o in pacchetti di dieci in tutte le biglietterie delle stazioni.

Noi alloggiavamo nel Barrio Brasil, questa zona è una delle più vive , ci sono molti ristoranti e locali di tutti i generi, Plaza Brasil è il fulcro da cui del resto prende il nome l’intero barrio, è una piazza molto verde con spazi dove ristorarsi dal caldo estivo all’ombra degli innumerevoli alberi.

Il centro si sviluppa lungo un’arteria principale denominata O’Higgins nella parte occidentale e Providencia in quella orientale, nella nostra prima giornata abbiamo girato gran parte del centro passando per la Moneda, Plaza de Armas, la Cattedrale di Santiago, Museo Pre-colombino, Iglesia di S. Francisco, Cerro S. Lucia che è una collina- parco pubblico all’interno del centro città da cui poter percepire l’estensione della periferia, all’interno del parco si svolgono durante l’estate concerti di vario genere; proprio sotto la salita del Cerro dall’altra parte della strada c’è un centro di artigianato dove si trova un po’ di tutto per un turista disposto a fare acquisti. Per la cena siamo andati al Pacific Restaurant, specializzato in pesce posto in zona Brasil, abbiamo mangiato molluschi mai visti in Italia, anche quelli a noi noti erano cucinati in maniera molto diversa .

Il giorno successivo abbiamo iniziato il nostro giro da Plaza Italia ci siamo diretti inizialmente lungo il Parque Forestal successivamente abbiamo attraversato il fiume e girato per le colorite vie del Barrio Bellavista ritornati sul Parque ci siamo diretti verso la zona del mercato centrale passando per il Museo de Bellas artes.

Pur avendo la classica struttura di un mercato coperto il mercado central è composto in gran parte da innumerevoli ristorantini di pesce, sparsi qua e la ci sono dei banchi di frutta mentre quelli di pesce sono disposti nei corridoi laterali. All’interno del mercato ci ha fermato un simpatico cameriere cileno di una certa età che in modo molto cortese ci invitava a pranzare presso il locale presso il quale lavorava ricordandoci che ogni anno Antonello Venditti non mancava mai un pranzetto presso di loro, al ristorante Augusto. La nostra visita della città si è così conclusa in quanto i giorni successivi siamo stati impegnati in altre attività che ci hanno portato anche nelle zone più periferiche lontane dal centro e lontane soprattutto da quell’atmosfera che ha poco di diverso da una qualsiasi metropoli europea.

BUENOS La mattinata successiva l’abbiamo persa nell’intento di acquistare un biglietto per BA attraverso internet, i prezzi ai quali ci siamo trovati di fronte erano incredibilmente diversi tra Lan e Aerolineas, quest’ultima per lo stesso identico tragitto bss-santiago-bss offriva una tariffa inferiore del 50%!!!!!(circa 100€ ).

Nel primo pomeriggio del giorno successivo siamo partiti per Buenos aires, giunti in aeroporto abbiamo cambiato dei pesos cileni(conviene farlo ovunque tranne che in aeroporto) e con una compagnia di taxi siamo andati in città al costo di 48 p., ci sono altre alternative che sono i taxi gialli e neri circa 40 p. (che sono molto economici per tutti i trasferimenti all’interno della città) e i remises che sono dei taxi privati sempre prenotabili dall’aeroporto rivolgendosi agli appositi banchi , tutte le guide consigliano di non rivolgersi a tassisti abusivi(come del resto un po’ ovunque).

In 3 giorni di soggiorno , a causa di diverse vicissitudini, abbiamo dormito in tre posti differenti: – hotel REGENTE PALACE in Suipacha, piuttosto centrale parallello alla av.25 de julio in una zona molto caotica e turistica, l’hotel si spaccia per un 4 stelle forse nel ricordo di una ventina di anni fa, è ancora messo benino ma tutto è in decadimento …Costo 55USD con ottima colazione compresa (è meglio contrattare, siamo partiti da 90 USD); – CASA AMARILLA, zona Palermo Viejo (Hollywood) all’angolo tra Honduras e Maladia, il posto è piuttosto carino e confortevole, sebbene non amassimo l’aria condizionata durante quei giorni e specie la notte era quasi indispensabile, accogliente il soggiorno all’ingresso, da rivedere la colazione, giudizio : ubicazione perfetta nel complesso ottimo 105p.La doppia con bagno.

– CASA ESMERALDA , la zona è quasi la stessa leggermente più fuori el Salvador 4788 , atmosfera giovane e sbarazzina, Cecilia e Sebastian sono molto disponibili c’è veramente una bella atmosfera, anche le camere sebbene molto spartane sono carine, la notte che abbiamo passato è stata però afosissima nonostante il ventilatore siamo riusciti a malapena a dormire, giardino molto bello e rilassante(amache) colazione ottima 60 p. Circa la doppia con bagno.

Veniamo al giro nella torrida BSS, il caldo che abbiamo patito lo posso paragonare solo ai giorni più caldi dell’estate del 2003!, noi ci siamo così organizzati: la prima sera da Suipacha percorrendo Florida abbiamo fatto un passeggita non impegnata diretti a Puerto Madero, sulla strada abbiamo conosciuto una coppia di ragazzi di italo-argentina di Roma(con una bellissima bimba al seguito), Hector ci ha raccontato un po’ lo stato in cui versa la popolazione, non tornava da 5 anni e dalle sue parole abbiamo così iniziato a capire in concreto ciò che tutti gli argentini ci hanno mestamente raccontato.

A Porto Madero, molo composto da 17 docks restaurati e adibiti a locali, uffici, abitazioni e università, abbiamo mangiato dall’ iper consigliato RODIZIO: locale piuttosto raffinato , carne fantastica costi piuttosto bassi 15€ a testa, in questo locale la quota da pagare è fissa :c’è un buffet di antipasti(anche buoni ma inutili in attesa della carne) e una serie di pezzi di carne che ogni 5 min il cameriere di turno ti taglia sul piatto appena giunti dal fuoco! La mattina successiva,dopo esserci trasferiti nella nuova residenza a Palermo abbiamo iniziato proprio da qui il nostro tour: siamo partiti da av. Macao fino a giungere a Plaza Italia nella quale convergono l’orto botanico , nel quale siamo passati, e il giardino zoologico, Av. Libertador ci ha poi condotto sino alla parte di Palermo prevalentemente occupata da splendidi edifici alcuni dei quali sedi di ambasciate europee , questa zona dai larghi viali molto verdi è un misto di questi splendide ville di palazzi con ingressi elegantissimi e che spesso sono molto alti(vera differenza con quartieri simili di città europee).

Sempre camminando a piedi ci siamo diretti verso la Recoleta, zona anche questa che attrae molti turisti, noi siamo passati davanti al museo di Bellas artes, alla facoltà di giurisprudenza dell’Università di BSS al centro di design(nel quale ci sono diversi negozi interessanti), la biblioteca nazionale che è stata costruita 10 anni fa ma che sembra che ne abbia 30(mostruosa) con il monumento a Evita posto proprio di fronte a tale edificio.

A questo punto siamo rientrati un centro perché alle due avevamo un tour pomeridiano della città che ci ha consentito di vedere i maggiori luoghi d’interesse della città in modo da poter poi decidere se soffermarci in alcune zone particolarmente carine(anche per la sera), tempo permettendo.

Il tour è stato molto classico ma veramente utile per le ragioni di cui sopra anche se in alcune zone ci siamo dovuti accontentare di un fugace passaggio.

Finito il tour siamo tornati a La Recoleta per completare la nostra visita a …, dopodichè ci siamo fermati per la cena da “Rodi” in av. Una specie di trattoria argentina, l’atmosfera appariva piuttosto familiare, abbiamo mangiato empanadas e la solita incommensurabile carne, speso pochissimo! Al nostro rientro nella zona del nostro albergo abbiamo notato una cosa che al mattino ci era sfuggita, il gran numero di locali per bere, mangiare divertirsi…Tutti erano pieni di gente, veramente tutti e tutti molto carini, per la strada si respirava una bella atmosfera nonostante il 30 dicembre 190 ragazzi erano rimasti vittime di un rogo in una discoteca alle porte di BSS.

Il mattino successivo abbiamo seguito un percorso consigliato dalla guida( acquistata in loco, edita da uno dei principali quotidiani argentini, Clarin , i ragazzi della Casa Esmeralda ci hanno consigliato la guida cittadina della Time Out piuttosto economica appena 12p.E ricca di notizie sulla vita notturna ma anche turistica della capitale) per la principali vie del centro ripassando per plaza 9 de julio tutta av…Sulla quale sono presenti noti locali e maestosi edifici sino a giungere alla plaza del congreso, di lì siamo risaliti verso florida a bordo della storica metro che viaggia con le carozze di un tempo, quindi tra le vie molto affollate abbiamo proseguito la nostra visita.

Per il pranzo ci siamo fermati all’interno del chiostro di…., infatti questo ha perso la sua origine religiosa ed ospita una serie di esercizi commerciali tra cui il ristorante già nominato, una serie di antiquari etc pur non perdendo la sua bellezza.

Dopo una breve sosta all’interno del centro commerciale Pacifico ci siamo sposati a San Telmo per fare una giro a piedi in tutta calma per le affascinanti vie di questo antico quartiere bonariense, case basse in stile spesso coloniale ,strade in leggera discesa, strambe chiese sono gli elementi che caratterizzano questo barrio, punto di partenza e riferimento indispensabile è plaza dorrigo oltre ad ospitare un mercato domenicale che purtroppo abbiamo perso.

Dopo aver consumato una fresca birretta sulla piazza abbiamo fatto rientro nel nostro ostello per risistemarci in vista della serata che abbiamo trascorso in buona parte al ristorante di zona “ La Dorrita”, molto di moda e altrettanto delizioso come del resto tutti i posti in cui abbiamo consumato un pasto.

Bè a grandi linee per noi al capitale argentina è stata questo, l’ultima mattina abbiamo girato Palermo Viejo più che altro per fare shopping tra la vie ricche di negozietti molto molto originali………

Per eventuali notizie…Non esitate a contattarmi.

francesco



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