Budapest toccata e fuga
Hotel Central Dominik Panzio, vicinissimo al centro (5 minuti di metro), in zona tranquillissima, confortevole, pulito e sicuro.
Se non si arriva tardi con il volo, conviene prendere dall’areoporto (ferma davanti agli arrivi) il bus n.200 che porta in 20 minuti a Kobanya Kispest. Da lì si prende la metro blu fino a Ferenc Ter (15 minuti) arrivando così in pieno centro. Poi, a seconda dell’albergo ognuno si dirigerà nella direzione voluta. Tale tragitto costa complessivamente all’incirca 2 Euro (si paga solo in fiorini). Chi vuole, può invece all’areoporto prenotare un minibus che in 20 minuti, al costo di Euro 20 (al banco accettano anche gli Euro ma ci guadagnano circa 4 Euro sul cambio) porta ovunque si abbia prenotato a Budapest. All’andata, visto l’arrivo tardo abbiamo preso il minibus ma al ritorno conviene sicuramente fare il metro+bus. Il metro passa ogni 2 minuti ed il bus ogni 15.
In sé per sé visitare una capitale europea in questo periodo può essere appagante per chi vuol restare lontano dal turismo stagionale di massa. I musei non hanno code all’ingresso, i locali sono affollati per la maggiorparte da gente del luogo e la frenesia delle grandi città turistiche sembra praticamente non esistere.
Budapest, lo dico in tutta sincerità, non mi ha effettivamente entusiasmato anche se ne sono rimasto comunque piacevolmente colpito. Città pulitissima, sicura a qualsiasi ora del giorno e della notte, servizi di trasporto pubblici impeccabili e puntualissimi. I prezzi si stanno praticamente allineando ai nostri quindi, grossi risparmi, se non in zona periferica non ne notrete. Qualsiasi museo, chiesa, mostra è a pagamento e si può fare una media di circa 3-4 Euro ad ingresso.
La città la si può girare, senza ingressi in musei o mostre, in una sola giornata. Si può vedere Buda di mattina e Pest di pomeriggio. Questo sia a piedi che utilizzando i trasporti. Noi l’abbiamo visitata a piedi gironzolando attorno ai monumenti senza alcuna fretta. E’ obbligo almeno una volta recarsi alle terme e magari, prima della partenza, informarsi sul tipo di acque curative che ogni stabilimento possiede. Noi siamo stati alle Szechenyi ed alle Rudas. Entrambi frequentate principalmente dai locali. Il primo stabilimento è effettivamente un pò vecchiotto ma possiede numerose vasche. Il secondo è più simile ad un antro infernale ma merita assolutamente di essere visto per la sua splendida struttura. Le acque termali delle Rudas sono radioattive quindi è meglio informarsi presso il proprio medico nel caso questa informazione possa essere importante. In tutti i casi è meglio portarsi un telo e delle ciabatte da casa. Per i massaggi si deve fare un piccolo check-up medico. La vita notturna, anche di sabato sera, si spegne velocemente dopo mezzanotte (… Non aspettatevi la movida madrilena insomma…) ed i locali che fanno le ore piccole si contano sulle dita di una mano.
Per i trasporti, conviene fare un “3 days ticket” presso qualsiasi distributore automatico che vi consente di movervi su bus (non notturni), metro, filubus e tram ogni qual volta lo si vuole. Vale 3 giorni dal giorno dell’acquisto e costa all’incirca 12 Euro. Calcolate che una qualsiasi tratta costa circa 90 centesimi; quindi se prevedete di usare almeno una decina di volte i mezzi di trasporto è sicuramente conveniente. La Budapest Card non è conveniente ed, a conti fatti, non è da acquistare.
Con una buona guida (Lonley, ad esempio) si possono fare degli interessanti giri “testati e garantiti”. In pratica, si può gironzolare da luogo a luogo, con una semplice cartina, trovando comunque un’infinità di siti interessanti.
Da prestare attenzione ai controlli sui mezzi di trasporto (sempre presenti) ed a quelli in partenza all’areoporto (la polizia ungherese non scherza). Quanto alla lingua, è sicuramente facilitato chi mastica un pò di tedesco ma anche con l’inglese (soprattutto con i giovani) ci si può comprendere velocemente. L’italiano è praticamente sconosciuto.