Budapest… la verde

Scorribanda per una città calda, vivace e piacevole
Scritto da: battirena
budapest... la verde
Partenza il: 22/04/2013
Ritorno il: 26/04/2013
Viaggiatori: 2
Spesa: 1000 €
Si presenta bene la bella città sul Danubio. L’aereo, in cerca del suo porto, la sorvola perpendicolarmente al fiume e ci dà un’immagine splendida delle sue bellezze: la collina di Buda, il Parlamento, l’isola Margherita, i ponti…

Dai ricordi di scuola Budapest è la città delle rivolte del 1848, poi co-capitale dell’impero Austro-Ungarico, delle dittature filo naziste e filo russe, della distruzione del 1945 e soprattutto della rivolta del 1956 e finalmente del rientro nella normalità dopo la caduta del famoso Muro. E chi non ricorda le avventure dei Ragazzi della via Paal? Ha una storia millenaria, ma le varie devastazioni nel corso dei secoli non hanno lasciato che pochissime vestigia (la romana Aquincun e poco altro).Budapest è quindi una città moderna: la maggior parte delle sue più importanti costruzioni risalgono alla seconda metà dell’ottocento e alla prima del novecento e gli stili neoclassico, eclettico e art noveau la fanno da padrone.

Ma perché verde. Per tre motivi. Perché è una città piena di giovani (l’età media aumenta alle terme…). Credevo che Dublino fosse la città dei giovani: qui se ne vedono ancora di più! Le ragazze poi. Spinte dal gran caldo di questi giorni di fine aprile, fanno mostra, in grandissimo numero, di vertiginose minigonne. Non è poi tanto male! Ci vanno anche a teatro che forse è un po’ troppo. Budapest è verde anche per le belle piazze coronate di alberi, per i larghi viali quasi tutti alberati, per le splendide oasi che sono l’isola Margherita, la collina Gellert, il parco pubblico. E Budapest è verde anche perché è pulita e ordinata: non ci sono, per esempio i cassonetti della spazzatura per le strade del centro. Li tengono negli androni dei palazzi e li portano fuori di notte, quando passano per il ritiro.

UN PO’ DI LOGISTICA

Trasporti

Come al solito viaggiamo da Pisa con Raynair: 130 E in due a/r. Partenza (ore 6,45) e arrivo in orario. All’aeroporto (uff.Postale) ci procuriamo un ticket free per sette giorni di libera circolazione su tutti i mezzi di trasporto BKK (compreso i battelli) per la moglie. I biglietti sono in taglie di 24-48-72 ore, ma rimanendo per quattro giorni risulta conveniente il settimanale. Purtroppo (o per fortuna…) io posso viaggiare liberamente su tutti i mezzi mostrando la carta d’identità. Noi abbiamo fatto un larghissimo uso dei mezzi pubblici che sono veloci, comodi e permettono di raggiungere facilmente le maggiori attrattive. Attenzione ai controlli! Con il bus 200 E raggiungiamo il capolinea della metro 3 e con questa Corvin ter (piazza). Da qui con il tram 4/6 in due fermate siamo in Rakocsi ter a due passi dal Budapest GuestRoom in cui entriamo alle ore 10 ! Con i veloci e moderni tram 4 /6 si raggiungono, con adeguati cambi, tutte le zone della città. Le linee della metro sono tre che s’intersecano in Deck Ferenc ter che è praticamente il fulcro della città. Da non perdere un viaggetto sulla metro 1 (da noi molto utilizzata) per vederne le stazioni, non comunicanti, che son rimaste quasi come al momento dell’inaugurazione nel 1896: legno, ferro, mattonelline di ceramica bianca e marrone.Come detto la città si visita benissimo sia a piedi sia con i mezzi pubblici. I tram 4/6 percorrano la grande strada circolare Buda-Pest-Buda, i tram 47/49 percorrono l’anello più interno, i tram 2/2a seguono il corso del Danubio sulla riva sinistra mentre il 19/41 lo fanno sulla riva destra. Il bus 16 sale e scende dalla collina di Buda collegando Szell K ter a Deack F. ter e il bus 26 percorre tutta l’isola Margherita…

Attenzione alle biciclette. Molti marciapiedi sono adibiti anche a piste ciclabili! Per il cambio euro/fiorini non ci sono problemi. Noi ci siamo serviti dei cambiavalute autorizzati più vantaggiosi dei bankomat o della banca in Italia (abbiamo portato 30000 ft, circa 100 E dall’Italia per le prime spese). Però dà soddisfazione spendere in fiorini…Il costo della vita si avvicina al nostro, ma con un po’ di attenzione si può spendere poco. Per molti ingressi abbiamo usufruito degli sconti (mannaggia) per pensionati.

La lingua ungherese è semplicemente impossibile: si fatica anche a ricordare nomi di piazze e strade. Per fortuna c’è anche una via Garibaldi!

Dormire, mangiare

A proposito, il nostro GuestRoom è risultato una sistemazione veramente ottima: cinque camere tutte diverse, spaziose, pulite, colorate arredate semplicemente, ma con gusto in ambiente veramente familiare. Buona la colazione continentale e gentilissima la proprietaria che vi contatterà anche via internet per comunicarvi notizie utili. Consigliabile e prenotabile anche con Booking (250 E per quattro notti). Ottimo come base di partenza per la scoperta della città.

La cucina ungherese può essere un po’ pesante, ma è assolutamente gradevole. Carne di manzo, pollame ed anche maiale, la fanno da padrona. Da assaggiare un po’ tutto, in particola re i vari gulyas, le zuppe (provate anche quelle di frutta, a me sono piaciute), le verdure… Paprika, panna acida, cumino e cannella non mancano. La tradizionale dobos torte non siamo riusciti ad assaggiarla: l’ultima sera siamo andati al famoso e sontuosissimo caffè New-York, ma era terminata! Per pranzo abbiamo mangiato da Panini e caffè, davanti all’isola Margherita, in piazza Szabadag seduti a un chiosco con davanti all’unico monumento russo rimasto in città, al self del mercato coperto e a quello dei bagni Szecheyi: tutti pranzetti a poco prezzo con piatti locali. Per cena, la prima sera siamo andati al Pozsonyi Kisvendeglo presso ponte Margherite dopo abbiamo assaggiato un piattone di zampotto di maiale con verdure di tutti i tipi che non siamo riusciti a terminare (come già accaduto a una Tpc.).Per le altre sere abbiamo usufruito del Hunyadi Kisvendeglo situato nell’omonima piazza a due passi dalla Casa del Terrore. Ci siamo trovati benissimo: piccolo locale dove si mangia a prezzo fisso (bevande escluse) tutto quello che c’è. La cucina è totalmente ungherese. Massima spesa per un abbondante pasto è stata di 7200 Ft in due (24 E) compresa la mancia, perché spesso il servizio non è compreso. Buona, quindi,l’esperienza culinaria!

LA VISITA

Il fiume

Non abbiamo resistito: la visita l’abbiamo iniziata dal Danubio. Ci siamo trovati sul ponte Erzsebet: davanti alla collina Gellert con la statua della Libertà, a sinistra, alta sul fiume, la collina di Buda con il castello e la chiesa di Mattia con gli splendidi tetti di tegole colorate, più avanti, a destra, le guglie del Parlamento… Con il battello undici da sotto il ponte discendiamo il fiume, che corre abbastanza velocemente, fino al ponte Rakoczi (capolinea a valle).Dopo una breve sosta il battello torna indietro, passando sotto i bei ponti e facendo alcune soste offrendoci una bellissima visione della città. Prendiamo terra presso il ponte Margherita. Il tutto dura circa due ore ma le merita abbondantemente. Il ponte delle Catene è il più famoso, ma a me è piaciuto molto anche il ponte Szabadsag (della Libertà) in ferro verde, con i piloni sormontati dal mitico turul in atto di spiccare il volo.

La collina del Castello e quella di Gellert

L’abbiamo visitata in due volte (anzi tre) salendo con il bus 16 una volta da Szell K. ter (capolinea del tram 4/6) e da Deak F. ter la seconda e la terza. Si può salire anche con la Siklo, la funicolare che parte praticamente dal ponte delle Catene. Discesa a piedi o con bus 16… La collina è circondata da mura: a nord la zona residenziale e a sud il Palazzo Reale e il Castello. Al centro si trova la chiesa di Mattia Corvino in stile neogotico con il bellissimo tetto colorato ed eleganti guglie e pinnacoli. L’interno ( si paga..) è interamente affrescato. Dietro la chiesa si trova il bastione dei pescatori, anch’esso neogotico, dal quale si gode un suggestivo panorama della città. I bastioni sono in realtà formati da camminamenti e da sette torri bianche che ricordano le tribù che prima del 1000 s’insediarono nella zona. Non è necessario pagare il biglietto d’ingresso al bastione più alto, da due metri sotto si gode il medesimo panorama! Si visita poi il vasto palazzo reale costruito è distrutto più volte e più volte ricostruito. Attualmente ospita musei e gallerie: noi abbiamo girovagato per quello della Storia di Budapest. Da fare una passeggiata per le ordinate e pulite stradine della collina fra palazzotti e casette colorate. Sotto la collina si estende una lunghissima rete di gallerie scavate dalle acque e utilizzate per secoli. Il labirinto non è attualmente visitabile, ma lo è l’Hospital in the rock, ne parliamo dopo.

Le splendide giornate ci hanno spinto anche a salire alla statua della Libertà e alla Cittadella della collina Gellert dalla quale, un po’ di tempo fa, fu fatto rotolare il vescovo omonimo in un barile chiodato. Ai piedi della collina si trovano gli storici bagni Rudas (di costruzione turca) e i famosi bagni Gellert con il grande hotel. Subito a destra dell’albergo si dipartano le stradine che portano alla sommità della collina sulle cui pendici si trovano la statua di S.Gellert, quella della regina Elisabetta e la cappella nella roccia. Per salire siamo andati con il tram 47 fino a Moricz Zsigmond Ter e da qui con il bus 27 siamo arrivati quasi alla sommità, la piacevole discesa ce la siamo fatta a piedi. Splendido il panorama.

Il Parlamento e il centro di Pest

Naturalmente abbiamo visitato il Parlamento. Meglio procurarsi il biglietto via internet (www.jegymester.hu) prenotando la visita in italiano. Il palazzo è fantastico, grandioso con le sue 700 sale e lungo 270 metri. Si affaccia sul Danubio specchiandovi le sue guglie, il cupolone, le cupole mozze, i pinnacoli…E’ certamente l’edificio più straordinario della città e sembra uscito da un mondo di fantasia. Attenzione: l’ingresso del palazzo è dalla parte opposta del fiume e si raggiunge con difficoltà visto i lavori nella piazza. All’interno si visita in particolare, oltre ad alcuni ambienti e alla Camera Alta, il salone della Cupola, dove è esposta la famosa corona di Re Stefano simbolo della nazione e dalla storia abbastanza complessa.

Dal Parlamento attraversando la grande Szabadsag ter (ci sono anche la statua di Reagan e l’ambasciata USA.) si raggiunge la Basilica di S Stefano, l’edificio di culto più importante di Budapest. All’interno si trova la venerata mano destra mummificata del Santo, che non abbiamo visto perché la cappella che la contiene era chiusa. Dalla chiesa si passeggia per le belle strade e piazze del centro e dopo aver dato un’occhiata al Caffè Gerbaud (un cult) in Vorosmarty ter si può percorrere l’animata e rinomata Vaci ut ( la prima parte è migliore) fino al famoso mercato coperto in Fovam ter. La bella struttura accoglie al piano terra il mercato alimentare dove si trova di tutto, esposto in maniera maniacale ma piacevole. Al piano superiore troverete oggetti ricordo e di artigianato locale. In piazza Rakoczi (la nostra fermata del tram 4/6) c’è un altro mercato alimentare coperto non turistico.

La Grande Sinagoga, la Casa del Terrore, Memento Park, Hospital in the rock

Nel visitare questi monumenti si rivive un po’ la storia di Budapest dalla fine della prima guerra mondiale alla caduta del muro di Berlino. È una storia di sofferenze che ci lascia molti spunti di riflessione. Purtroppo è da non perdere. La Sinagoga è una grande costruzione che ricorda lo stile moresco ed è il secondo edificio di culto ebraico del mondo.Fu costruita nel 1859 e ristrutturata negli anni 90 ed è abbastanza simile a una chiesa cristiana ed è per questo detta “ la cattedrale ebraica”. La visita è a pagamento, guidata e anche in italiano: è interessante perché ripercorre la storia degli ebrei ungheresi fino alle ultime vicende. Nel giardino si trova il monumento alle vittime dalla Shoah, è un salice in metallo che rappresenta l’albero della vita che sorge sulle fosse comuni. Sulle foglie sono riportati i nomi di parte delle vittime. Lungo il Danubio nei pressi del Parlamento si trova un altro monumento molto toccante che ricorda gli ebrei ungheresi fucilati e gettati nel fiume. Si tratta di sessanta paia di scarpe e scarponi in ghisa messi alla rinfusa sulla sponda del fiume.

La casa del Terrore in Andrassy ut è un museo scioccante. Sia prima della seconda guerra mondiale che dopo fu sede della polizia politica, prima fascista poi staliniana. La mostra permanente, veramente ben allestita, è di grande impatto e ci aiuta a capire quali possono essere gli orrori delle dittature. Davanti all’entrata è stato riportato un pezzo del muro di Berlino.

Il Memento Park è alla periferia della città e raccoglie tutti i monumenti fatti erigere in città dal regime filorusso dal dopoguerra al 1989 e trasportati in questo strano parco. Le statue sono spesso gigantesche e ritraggono soldati, lavoratori e uomini politici in atteggiamenti obsoleti con ostentazioni di armi e bandiere. Veramente interessante e impressionante. Con i mezzi pubblici l’abbiamo raggiunto con il bus 150 dal capolinea sud del tram 6.

‘L’Hospital in the rock si trova sotto la collina del Castello ed è un ospedale costruito prima degli anni ‘40 e usato nella guerra ed anche durante la rivolta del 1956. Contiene attrezzature originali, camerate, sale di medicazione e operatorie e perfino un bunker antinucleare sovietico. Ma quello che impressiona sono le scene di vita ospedaliera animate da un centinaio di statue di cera veramente ben fatte. Visite guidate in inglese o se preferite in ungherese.

I parchi e le Terme

Budapest è… verde, l’ho già detto e lo confermo dopo aver passeggiato per tutta l’isola Margherita e per il Parco Municipale… L’isola si raggiunge dal bel ponte omonimo in ferro. E’ zona pedonale è lunga più di due km e all’interno si trovano piscine, attrezzature sportive, uno stabilimento termale, giardini e sentieri ombreggiati. Si può percorrere a piedi,in bicicletta o con mezzi elettrici o con il bus 26. Una vera oasi di relax…

Il Parco Pubblico si trova dietro la scenografica piazza degli Eroi al termine del bel viale alberato che è Andrassy ut e che, in due km e mezzo lo collega al centro. Lungo il viale si trovano bei palazzi, negozi, caffè, il Teatro dell’Opera, la casa del Terrore…Sotto la metro 1. La grande piazza degli Eroi presenta al centro il monumento degli Eroi dedicato a chi ha offerto la propria vita per la patria sovrastato dalle statue di Arpad, dei sei conquistatori magiari e dalla colonna del millenario. Le 14 statue dei colonnati rappresentano principi regnanti e statisti.Ai lati della piazza due costruzioni neoclassiche adibiti a musei (Belle Arti). Con pochi passi, sulla destra della piazza si raggiunge la grande clessidra che dal 2004 (anno dell’entrata dell’Ungheria in Europa) scandisce il tempo e che si capovolge automaticamente ogni 31 dicembre. Dietro la piazza, oltrepassando il ponte su un laghetto ci si trova nel fresco parco che oltre alle terme, lo zoo, dagli splendidi particolari architettonici e il parco dei divertimenti ospita anche il fiabesco castello di Vajdahnyad costruito nel 1896 in occasione del millenario. Il castello ispirato a una fortezza della Transilvania, con aggiunta di ali in vari stili, racchiude anche un importante museo dell’agricoltura.

Le terme sono certamente un vanto di questa città. Sotto la superficie di Budapest ci trovano più di cento sorgenti termali, con temperature da 20 ° a 75°C ubicate per lo più lungo il corso del Danubio e il loro uso, conosciuto da secoli, fa parte della vita quotidiana. Molti sono di origine turca e ne mantengono le caratteristiche. I bagni più gettonati sono i Gellert con le belle piscine coperte e gli Szechnenyi nel parco municipale. Queste ultime sono grandissime con tre grandi piscine esterne e con una miriade d’interne, alcune con colonne di porfido e varie saune. La temperatura delle piscine varia da 20 ° ai 40°C : ce n’è per tutti i gusti ! Noi abbiamo scelto le Szechnenyi (8200 ft) che permettono l’accesso misto in qualsiasi giorno e abbiamo trascorso alcune divertenti ore passando da un bagno all’altro.

Per finire… Budapest di notte

Da non perdere la vista di Budapest notturna con il Castello, i ponti, il Parlamento suggestivamente illuminati. La prima sera abbiamo girellato intorno al Parlamento e in centro, la seconda abbiamo passeggiato per piazza degli Eroi e il parco pubblico, la terza ci siamo goduti un indimenticabile panorama dal Bastione dei Pescatori e la quarta ci siamo bevuti un caffè al New York sbirciando i convenuti…

Dicono che Budapest somigli a Vienna o Parigi. Per me è Budapest… e basta!

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Noturno

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Ponte delle catene

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Un piccolo tatro di Buda

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Suonatore

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P.za degli Eroi

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Castello

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Terme

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Parlamento



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