Budapest… La mia rivincita

Un saluto a tutti quelli che stanno per leggere il mio raccontino di un viaggio, meglio weekend lungo, nella capitale magiara: Budapest. >>> L'INIZIO <<< Ho 22 anni, quest'anno ne compirò 23, ho già viaggiato all'estero ma sempre in compagnia. Quest'anno ho deciso di partire da solo. Il fatto è che sinceramente mi sono stufato ogni volta di...
Scritto da: Luigi S.
budapest... la mia rivincita
Partenza il: 26/03/2005
Ritorno il: 29/03/2005
Viaggiatori: da solo
Spesa: 500 €
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Un saluto a tutti quelli che stanno per leggere il mio raccontino di un viaggio, meglio weekend lungo, nella capitale magiara: Budapest.

>>> L’INIZIO <<< Ho 22 anni, quest'anno ne compirò 23, ho già viaggiato all'estero ma sempre in compagnia. Quest'anno ho deciso di partire da solo. Il fatto è che sinceramente mi sono stufato ogni volta di fare le vasche dai parenti o amici per chiedere compagnia e sentirmi rispondere "Mah, ti faremo sapere" e "Chiedo anche al mio fidanzato poi vedremo..." o anche "Vuoi andare nell'Est europeo!!??!!??". Insomma, ora basta, partirò da solo. Ovvio le prime risposte che ci si sente dire dagli altri su queste cose su di noi sono: ma dove c...O vuoi andare da solo! Illusi, ora vi mostro cosa so fare... Sarà la mia personale RIVINCITA! Scruto sul calendario il primo Ponte vacanziero e scelgo il più classico, quello di Pasqua: ancora dai primi giorni di gennaio mi cerco una meta che mi ha sempre affascinato, relativamente vicina... Ed economica... La scelta cade quasi subito su Budapest. Dopo la scelta della meta c'è la ricerca delle informazioni: ovvio Turisti Per caso.It. Nella sezione VIAGGI UNGHERIA mi leggo un pò di itinerari per delucidarmi su cosa fare, cosa vedere, come comportarmi e come spostarmi.>>> LO SVILUPPO <<< Tramite TPC trovo un sacco di informazioni e consigli di viaggio. Prenoto il volo con la SkyEurope mentre l'abergo mi viene offerto dalla mia agenzia di viaggio. Alloggerò al GRAND HOTEL HUNGARIA a Pest, vicinissimo alla fermata della metropolitana 2 Keleti Pàlaudvar, adiacente all'omonima stazione ferroviaria. Pernottamento e prima colazione, è assolutamente abbastanza. Per il trasporto aeroporto-hotel e viceversa mi viene consigliato il servizio AirportMinibus che con pochi fiorini ungheresi porta davanti all'hotel e, a richiesta e sotto pagamento, viene a riprenderti il giorno del ritorno.Per il cambio valuta, dato che non possiedo nè bancomat nè carta di credito, decido di arrangiarmi con la banca. Qualche giorno prima della partenza prenoto il cambio di 230€ in Fiorini Ungheresi (HUF). Nonostante la valuta non sia molto richiesta mi prenotano il cambio e mi pregano di presentarmi qualche giorno dopo per ritirarli (mi pregano perchè se non li ritiro quei 55.000 Fiorini e rotti restano loro in saccoccia… Tegne!). Ma se mi servono ovvio che vengo a ritirarli. Così due giorni prima della partenza mi presento in banca. Al mio turno richiedo i miei soldi. La signorina mi guarda e mi risponde: – “Guarda… Non ce li abbiamo perchè non è una moneta molto richiesta, sinceramente non li abbiamo nemmeno prenotati, comunque guarda ci hanno detto che puoi andare tranquillamente con gli Euro perchè non ci sono problemi…” Non li avete nemmeno ordinati?! Ma che bello, mi avete preso per i fondelli, mi era stato garantito che erano stati prenotati e che arrivavano in tempo… Cioè… Cos’è, voglia pazza di lavorare la vostra?! Ma fa niente, è da quando ho iniziato ad organizzarmi il viaggio che ho capito che in fondo in fondo dovevo arrangiarmi, insomma, sono io che devo partire, non loro… Quindi rimboccarsi le maniche e via! Dato che partirò dall’aeroporto di Bergamo Orio al Serio telefono all’ufficio dell’EuroChange per chiedere disponibilità di Fiorini. Ci sono eccome, bisogna prenotarli perchè van via come il pane… Il giorno dopo telefono per prenotare ma purtroppo l’Ufficio ha già chiuso… Mannaggia… >>> LA PARTENZA <<< Eccoci al giorno della partenza! Mia mamma si può dire che è disperata, il figlio minore che parte per il primo viaggetto in solitario... Il giorno si prospetta primaverile come da copione... Infatti fa freddo, piove e sembra autunno... Ma che cacchio. Ho il volo alle 14.30 ma il mio viaggio parte alle 9.00 della mattina. Tanto se si considera che abito nella provincia di Brescia... Ma il fatto sta che ho voluto fare un viaggio proprio da solo. Mi arrangerò pure nel raggiungere l'aeroporto. Prendo il bus della SAIA alle 9.00 che arriverà in Stazione Ferroviaria a Brescia alle 9.40 da tabella di marcia, ma alle 9.30 sono già in città. Mi fiondo in biglietteria per un biglietto del treno diretto a BERGAMO. Partito alle 9.55 arrivo a Bergamo alle 10.45 e lì, proseguendo per Viale Papa Giovanni XXIII, arrivo alla fermata del bus della ATB linea 1C, che diretta a Grassobbio passa davanti all'aeroporto. (tralascio il fatto che sono stato beccato sul bus con il biglietto non timbrato... Ma tra trolley, zaino, salita, ricerca di un posto... Mi sono dimenticato! Tegne!). Arrivo in aeroporto e dato che il volo non compare neancora sul tabellone delle partenze vado a trovare di persona gli impiegati dell'Ufficio Eurochange. Vedremo primo se la trovo, secondo se trovo i soldi... La tipa c'è, molto simpatica, che nel dirgli che cerco Fiorni Ungheresi si mette le mani nei capelli e si dispera. Non c'è più nemmeno un Fiorino... Ma rassicura: - "Guarda... Sei giovane, Budapest è una città bellissima... Puoi usare anche l'Euro, divertiti e vai alla grande!".Ok, mi divertirò e andrò alla grande, che ti devo dire…Ritorno nell’area Partenze e aspetto che il volo compaia corredato dal numero del banco del check-in. Ma… Ci sono i voli in partenza fino alle 15.00 ma quello per Budapest delle 14.30 non compare traccia…Mmh… È ora di andare al banco Informazioni a chiedere… La signorina rassicura: – “è solo un errore tecnico, non c’è problema…” Mi dice allora in che banco devo andare? – “33 e 34!” Grazieee! Registro il bagaglio e data l’ora che si è fatta passo i controlli (lunghi cacchio… E quanti inglesi che ci sono… Chi va a Londra, Liverpool, NewCastle… Tutti qui sono?). Mi becco un posto nell’area attesa e aspetto. Tanto per passare tempo non ho che l’imbarazzo della scelta: mi guardo gli inglesi… I ragazzi in gita che si svaccano anche nel più piccolo angolo suscitando le ire del personale dell’aeroporto, chi urla, chi fa scattare allarmi. Han trovato da sedersi perfino vicino alle porte di uscita per gli imbarchi. Basta un movimento che fa cadere sul maniglione di apertura della porta che lei, povera si apre, ma scatta pure l’allarme. L’aeroporto si zittisce, tutti si girano, l’allarme suona e polizia che accorre… Proprio quando chiamano l’imbarco per il volo SkyEurope per Budapest. Andiamo andiamo… È giunta l’ora… >>> L’ARRIVO <<< Arriviamo in ritardo all'aeroporto di Budapest Ferihegy ma sinceramente che me ne frega... Qui c'è il sole rispetto alla partenza dall'Italia, meglio. Il viaggio è andato bene, c'hanno dato pure da bere gratis! Chissà perchè qualcuno mi aveva detto che la compagnia low cost era proprio... Low cost... Capisco pure io... Ma ci fanno pure crepare di sete ora? Comunque sia, dopo il controllo passaporti ritiro il mio bagaglio e me ne esco... Appena fuori dall'uscita mi si presenta il banco dell'AirportMinibus. Oh che bello... D'ora in poi trovare una persona che parla italiano sarà difficile quindi si passa all'inglese. Me la cavo bene, mi ha capito la signorina. Un biglietto andata/ritorno per il GRAND HOTEL HUNGARIA. Posso pagare in Euro? Sì dai.. - "No, Euro no, Fiorni Ungheresi. Li può cambiare all'Ufficio Cambi in fondo all'aeroporto!" Ok capo, ne ero sicuro, la mia famosa banca mi aveva consigliato bene, pure la simpatica tipa dell'Eurochange di Bergamo...Cambio 250€ e mi danno 58.575 Fiorini Ungheresi! Ritorno al banco dell’AirportMinibus e prenoto quello che avevo chiesto prima più una Budapest Card. La famosa carta voluta dall’Ente del Turismo Ungherese, quella famosa criticata e amata allo stesso tempo… Tanti me l’hanno consigliata ma tanti me l’hanno pure sconsigliata. Faccio io posso? La compro… Non mi darà pensieri sul pagare o meno, una volta che ce l’ho la mostrerò ovunque. Nella saletta adiacente al banco aspettiamo ognuno. Aspettiamo l’arrivo degli autisti dei minibus, che passano dalle commesse a prendere le prenotazioni calcolate in base alla vicinanza degli hotel richiesti. Arrivano e passano due o tre autisti, qualche viaggiatore va via, altri restano, qualcuno non risponde nemmeno alla chiamata… Arriva un autista e partecon i nomi degli hotel che gli sono stati assegnati: il secondo che raggungerà dice essere il GRAND HUNGARIA HOTEL. Ah, è il mio! Ok… È fatta… Fin qui ci sono…Il minibus parte e si inoltra verso la città, la prima fermata sarà la stazione di Keleti. Allora sono vicino al mio hotel… Il minibus riparte e dopo una trentina di metri di nuovo fermo. Grand hungaria hotel. Eccolo… Ci siamo… Registro la prenotazione della camera singola e salgo al 5° piano, l’ultimo, dove c’è la mia camera. Numero 810. Le 499 camere dell’hotel sapevo già fossero tutte doppie quindi mi immagino di alloggiare in una camera dopia uso singola. Difatti entro in camera ed ecco due letti singoli, televisione accesa con un messaggio di benvenuto a nome dell’hotel. Una sistemata e poi esco…>>> BUDAPEST, COMINCIAMO… <<< Trovo in stanza i soliti depliant per i turisti, uno mi interessa. Una piantina della città con vie e percorsi dei trasporti pubblici. Grande, era quello che mi serviva.Il mio libro guida comprata in Italia sempre in mano con la cartina mi accompagneranno in tutto il weekend. Il mio hotel è vicino alla fermata della metrò 2. Ok, prendo quella e vado a fare un giro in centro o in riva al Danubio, vediamo… Mah cacchio… Dov’è ‘ste fermata? Boh… Non la trovo… Trattandosi di metropolitana ho la grande intuizione di cercare, nel grande incrocio stradale che mi ritrovo davanti, a un passaggio che passi sottoterra, dove sennò! Uno lo trovo, ok scendo, da qualche parte porterò o no? Ma peggio di sopra… Cos’è questo, i sotterranei di un castello? Passaggi a destra, sinistra, di fronte… Ma dove mazza vado io? Cartelli che indicano la metrò nemmeno uno, boh… Ne prendo uno e andrò dove andrò… Salgo e mi ritrovo dalla parte opposta dell’incrocio stradale. A Budapest ci sono un sacco di incroci stradali grossi dove non c’è nemmeno spazi per le strisce pedonali quindi si sfrutta il sotterraneo con discese, scale, salite, insomma… Per non restare lì tutta sera mi prefiggo di fare… A piedi… Riprendo Ràckòczi Utca, che poi è la via del mio hotel e scendo verso il Danubio, da qualche parte andrò. Sotto di me scorre la metropolitana e la fermata dopo quella che avrei dovuto prendere io è Blaha Lujza Tér. Vedrò se becco quella… Ma nemmeno… Quando penso di esserci arrivato attraverso la strada e continuo a piedi. Ripeto penso… Perchè in verità la fermata che penso io l’ho passata e sono già alla fermata Astoria… Come farò a saperlo? Perchè attraversando la strada io lascio la via principale e mi incammino su una traversa che io penso sia Erszébet Korut… Perchè voglio passare per la Sinagoga che è vicina al mio hotel… Ma mi accorgo che ho imboccato Karòli Korut… Insomma… Sono nel pallone. Dove mazza sto andando, ho sbagliato strada! Già maledico la metropolitana e l’assenza di cartelli… Comunque proseguo, da qualche parte vado… Fino a che, dopo uno ubriaco o appena fatto che mi si sbatte addosso barcollando (ero fermo sotto un lampione, dato che c’era già scuro, intento a capire dove mi trovavo) e mi grida qualcosa incomprensibile… Vedo che dall’altra parte della strada c’è una costruzione imponente! Ma dato che non c’è entrata da dove sono io capisco che ci sono dietro, dovrò attraversare e girarci intorno per capire cos’è. Insomma… Nel girare quel famoso angolo scopro che mi trovo davanti alla Basilica di Santo Stefano! Bella la Basilica, illuminata, imponente! L’edificio più imponentedi Pest, capace di accogliere al suo interno più di 8000 persone. E suggestiva, ho beccato pure la Via Crucis! C’è un sacco di gente, tutti a fotografare, insomma… È un grande avvenimento. Che bello… Lascio uscire la gente che si accoda alla processione perchè voglio entrare in Basilica. E dopo qualche minuto entro anch’io… La bellezza della Basilica è da togliere il fiato, non per la mia camminata che ho fatto si intende. Mi soffermo per qualche minuto, faccio le mie fotografie di rito e poi esco. Il mio scopo è raggiungere il Danubio, voglio vederlo di sera e dato che è sera scusate eh… Cartina e guida in mano, sotto i miei amici lampioni, guardo il da farsi. Andare semplicemente dritto, imboccando Zrìnyi Utca. Dopo poco eccomi sbucare in Roosevelt Ter, sul lungo fiume, saltando ai miei occhi il famosissimo Ponte delle catene, il primo ponte stabile eretto sul Danubio nonchè simbolo di Budapest. Che spettacolo ragazzi… Il fiume illuminato attira tanta gente tra cui me che scendo fin sulla banchina. Mi farò una bella passeggiata scendendo verso la città… Arrivo così al molo 7 dove si trova la famosa partenza delle navi Duna Bella e Duna Legenda. Mmh, crociera sul Danubio… Ma c’è un sacco di gente, piove, la prima corsa in partenza è piena e non c’è più posto… Insomma… No, la farò un altro giorno…Così risalgo e mi trovo a Pesti Vigadò, trovo il Ridotto ma cosa vuoi mai che ci sia aperto a quest’ora… Vorrà dire che mi incammino verso l’interno, sulla Dèak Ferenc Ter, e sbuco su Vorosmarsty tèr, all’incrocio con la Vaci Utca. Bella piazzetta, piena di bancarelle che vendono artigianato artistico e anche cibo. I tavoli comuni accolgono gli affamati mentre un fiume di persone gira e fa compere. La sera è inoltrata, ho fame anch’io e dò un’occhiata per vedere cosa mi offrono i baracchini. Ripongo la scelta su un salsicciotto specie wurstel, alla griglia, che tiene via mezzo piatto e patate speziate. Varie vaschette offrono avrio cibo, ogni pezzo ha un prezzo, quindi si sceglie semplicemente cosa si vuole nel piatto e poi si paga. Indimenticabili le commesse ungheresi, che riempono il piatto in base a quello che vuoi, e che alla cassa al momento di pagare alzano gli occhi in cielo facendo il conto… Grandi!!! Per chi non capisce la cifra, come quelli prima di me, le commesse girano la calcolatrice con cui fanno i conti difficili per farti vedere il prezzo in modo che non si sta lì mezza sera per dire due numeri in inglese… Mi siedo dove trovo posto e mangio… Mannaggia pure il salsicciotto è speziato cacchio… Comunque bella cenetta all’aperto. Quando finisco faccio un giro per le bancarelle e mi incuriosce una coda paurosa a ridosso di un baracchino dove alcuni ragazzi, con dei mattarelli, stendono una pasta che verrà messa a girare sul fuoco e guarnita a scelta, con del caramello, cocco e cose varie… Ne escono rotoloni che devono essere buoni perchè per esserci una coda così… Ma sinceramente ho già mangiato e poi il rotolone è grosso, non ce la farei mai da solo… Ormai è tardi… La giornata penso possa finire così, per il ritorno voglio la metropolitana, devo capire dove mazza sia… Niente di più azzeccato che prenderla allo snodo delle tre linee, dove tutte e tre si incontrano, cioè alla fermata Deak Ferenc ter. Se non la trovo qui!? Difatti vedo un viavai da una specie di negozio in cui tutti entrano, negozio non è visto che sull’insegna c’è la famosa M con la scritta della fermata. Mannaggia… Eccola cacchio… Mostruose la scale mobili! Ma cosa sono… Scendono di brutto sottoterra, e come sono ripide. Pure i cartelli pubblicitari a volte, per seguire il tuo andazzo, li mettono obliqui e non dritti quindi il giramento di testa è assicurato… Prenderò la linea 2, la rossa, direzione Ors Vezér Tere. La fermata sarà quella del mio hotel, la Keleti. Così arrivato alla fermata scendo e mi riprometto una volta per tutte di vedere dove ucirò per poi rifare la stessa strada quando dovrò entrarci… E finalmente capirò dov’è la fermata della metro che tanto ho cercato. Esco in un piazzale circolare a cielo aperto e mi accorgo di essere ancora sotto la superficie stradale… Quindi deduco debba fare altra strada per uscire in superficie. Ma dove? Con tutte le porte di fronte a me quale prendo? C’è un passaggio sulla mia sinistra decido di prendere quella. Poco dopo trovo due salite adibite al passaggio di veicoli autorizzati e sbuco in superficie! Alleluja. E di fronte a me, dall’altra parte della strada, c’è il mio hotel. Mannaggia… Finalmente ho capito. Capito dove sono, perchè purtroppo la strada non posso atttraversarla, devo scendere di nuovo e prendere i famosi passaggi sotterranei. Ma ormai l’hotel l’ho vista, basterà seguire un passaggio che va in direzione al mio hotel. E difatti sbuco vicino al mio hotel, nella stessa discesa che avevo preso appena arrivato intento a cercare la metropolitana. Mannaggia… Ora sì che mi sono levato un peso… Però mettere un cartello no eh!? >>> DOMENICA DI PASQUA A BUDAPST <<< E' Pasqua! Niente pranzi coi parenti... È già un sollievo... La finestra della mia camera si affaccia sul grande incrocio, il famoso incrocio. Vedo la stazione keleti e vedo pure la famosa piazza circolare sotterranea dove mi trovavo la sera prima... Mannaggia... Da qui la posso studiare... Capisco che come fermata non è piccola ma ormai il mio percorso lo sto studiando dall'alto della mia camera, non posso sbagliare! Dove vado oggi? Boh... Piove, voglio andare a Buda ma so che non la indovinerò come meteo... Resterò a Pest allora. Dopo colazione esco: la mia scelta cade sul Parco Civico, o Vàrosliget. Consultando il percorso della metropolitana vedo che dovrei scendere con la rossa fino a Deak F. Ter, cambiare con la gialla verso Mexicoi Ut e scendere a Hosok tere. E chi se ne frega, a piedi non ci vado di sicuro, piove pure... Ormai la discesa alla metro la so, e dopo il breve viaggetto eccomi uscire dalla fermata di Hosok Tere. L'uscita è proprio in Piazza degli Eroi, in questo scenografico e immenso piazzale, il più grande della città, che fa da "porta" al Vàrosliget. Ospita, ai lati, il Museo di Belle Arti e il Palazzo delle Esposizioni. Bellissimo, al centro di questa Piazza, il monumento del Millennio, ovvero una colonna alta 36 metri su cui si erge una statua in bronzo dell'arcangelo Gabriele, mentre alla base effigi di statisti e teste coronate. La pioggia non ferma i turisti, nonostante ci contiamo sulle dita delle mani, ognuna fa la sua strada. Scelgo di entrare nel Parco civico, dal retro della Piazza degli Eroi. Arrivo così all'entrata del Castello Vajdahunyad, che tra i tanti edifici all'interno ospita il Museo dell'Agricoltura Ungherese e la cappella Jàk. Spostandomi, dopo essere uscito, e camminando verso Nord all'interno del Parco Civico scorgo lo Zoo, o Giardino Zoologico. Decido d'entrare. Uno degli zoo più antichi del mondo, con uno spazio di 24.8 km quadrati, ospita un sacco di mammiferi, di uccelli e di rettili. L'entrata, almeno per me, è gratis, visto che possiedo la Budapest Card. Gli animali che uno può vedere sono tantissimi, dagli elefanti agli ippopotami, dalle giraffe ai fenicotteri rosa. Ci sono un sacco di scimmie, dagli scimpanzè ai gibboni, addirittura un giardino che ospita specie di rane. E poi cammelli, zebre, struzzi... Possiede delle "case", ovvero degli spazi in cui si entra tranquillamente e dove si può ammirare gli stessi animali all'interno dei loro rifugi. Quando l'ho visitato io lo Zoo era domenica mattina, di Pasqua, pioveva... C'era pochissima gente. Immaginate entrare da soli in una di queste case. Nonostante si ci siano vetrate di protezione insomma... Vedere dall'altra parte del vetro pantere nere aggirarsi nervose dalla fame (c'era il personale dello Zoo ancora intento a girare per le gabie per dare da mangiare agli animali!)... O tigri... Insomma... Fa un certo effetto... Interessante la casa dei ragni e simili... Ci si trovano scorpioni, ragni del Messico, tarantole, scarafaggi giganti, farfalle, formiche... C'è la possiblità di lasciare un vostro ricordo su un libro all'entrata se volete, leggere quegli degli altri poi è un divertimento assicurato. Si scopre come questi animali siamo amati... Eh... 'na roba... C'è anche la casa dei pipistrelli, una gabbia in cui questi animali svolazzavano imperterriti e dove facevano un gran casotto. C'è una casa dove al suo interno, in uno spazio a formadi mezzaluna, si ha la possibilità di entrare a contatto con degli animali. Ora non ricordo bene in quale posizione sia, comunque ci sono due porte che si oltrepassano per poi entrare nella gabbia vera e propria. Ci sono entrato da solo, non c'era nessuno, non c'è nemmeno qualcuno che sorveglia perchè gli animali al suo interno non sono pericolosi. Ovviamente siete pregati di chiudere la porta alle vostre spalle prima di aprire quella che vi trovate di fronte! E comunque questo spazio ospita sia animali che piante. Gli animali sono specie delle mini scimmie, non ho capito cosa siano visto che sui cartelli il loro nome era scritto in ungherese... Ma fa niente... Era carini lo stesso. Immobili mentre io passeggiavo vicino loro, mi guardavano aggrappati ai rami di un albero... E poi... Io come al solito, ne faccio una delle mie! Tenevo in mano guida, cartine e ombrello. Con lo zaino vuoto sulle spalle... E' bastato un movimento per far cadere l'ombrello è spaventare gli animaletti che han fatto due o tre corse su è giù per i rami degli alberi... Per poi fermarsi tranquilli. Quello più preoccupato ero io... Sono innocui ma si sa mai... Essendo dentro da solo... Al'interno dello Zoo è presnete anche la Serra delle Palme, il più importante padiglione di piante tropicali dell'Europa Centro-orientale. Lo Zoo comunque mi ha preso una bella mezza giornata piena e all'uscita decido di cambiare zona. Decido di tornare in centro e continuare la visita di Pest. Quindi riprendo la metropolitana gialla linea 1 verso Vorosmarty ter per scendere allo snodo di Deak ferenc Tere per prendere la linea 2 rossa verso Deli Pàlyaudvar e scendere a Kossut Lajos Tér. Arrivo dove così? Al Parlamento. Caspita che edificio... Veramente imponente, il più importante dell'Ungheria, con i suoi 268 metri di lunghezza, 118 di larghezza e con un'altezza, di cupola, di 96 metri! E' ricchissimo di torri, impreziosito dall'oro nelle decorazioni e statue, sulla facciata principale, che raffigurano i monarchi ungheresi che si sono succeduti dopo Stefano I e i principi di Transilvania. Ha una superficie di 17.700 mq capace di ospitare 691 sale, (tra cui la Sala della Camera dei Deputati), 18 cortili e 27 ingressi (quello ufficiale è quello con la famosa Porta dei Leoni). Ospita anche gli appartamenti del presidente della Repubblica e del Presidente della Camera dei Deputati. E' possibile anche fare visite guidate al suo interno, in varie lingue. Mi sarebbe piaciuto un sacco visitarlo ma ho scoperto, tramite persone interessate pure loro alla visita, che il Palazzo era chiuso per due giorni. Pasqua anche per loro! Faccio comunque un giro intorno e qualche foto e poi riprendo la strada. Essendo domenica penso che il famoso mercato coperto di Fovàm Korùt possa essere aperto e quindi spulcio la cartina per capire quale mezzo prendere per arrivare nella piazza omonima, ovvero Fovàm ter. Quello più si azzecca è il tram. Ok, cerco la fermata del tram 2A. Penso sia questo però comunque meglio chiedere. Becco una signora ungherese e sfoggiando il mio inglese chiedo se il tram 2A si ferma a Fovàm ter. Lei non capisce allora mostro la cartina con la piazza per farle leggere e lei con la mano mi fa segnò verso avanti facendo il numero uno e io capisco che il tram è giusto e la fermata è quella dopo da dove mi trovo io. Il tragitto del tram è bellissimo, quasi tutto sul lungofiume... Arrivato nella Piazza trovo l'entrata al mercato... Ma è chiuso mannaggia... Dall'altra parte della strada c'è un Burger King, mi viene fame... Le commesse non capiscono una parola di inglese... I nomi dei menù sono impronunciabili... Ma riesco a mangiare. Quando finisco, uscendo, sono all'inizio di Vaci Utca. Passeggiando per negozi decido di andare al West End City Center, che non è altro che il più grande centro commerciale della capitale e dell'Europa Centrale, con i suoi tre piani e 400 negozi. Fortuna mia, davvero, che erano quasi tutti chiusi! E c'era nonostante tutto anche tanta gente... All'ultimo piano ospita un grande giardino. Mi soffermo al suo interno per un pò, guardo la merce esposta nei negozi, e una curiosa e spettacolare fontana al pian terreno che non colpisce per la sua grandezza, difatti è piccola, ma ha dei giochi d'acqua che imbambolano persone di tutte le età! Dopo aver fatto un giro in tutto il centro commerciale esco per visitare la Stazione Ferroviaria più antica della capitale, ovvero la Stazione di Nyugati. I suoi costruttori furono incaricati dall'impresa di Gustave Eiffel che realizzò quell'ampia struttura di ferro imponente che collega i due palazzi gemelli ai lati. Nella mia volontà di entrare a vedere la bellezza della Stazione stessa finisco nel Mc'Donalds ospitato al suo interno, che viene guarda caso definito il più suggestivo fast-food del mondo. Bello veramente, mi fermo a prendere un caffè se è per quello! All'interno la Stazione ospita anche l'Ufficio dell'Ente del Turismo di Budapest. La sera avanza, il buio pure e stasera voglio mangiare ungherese. Mi ritrovo di nuovo sulla vaci utca perchè la mia guida mi consiglia un ristorantino proprio su una piccola traversa della grande via. Ma è impossibile entrare dalla gente che c'è e i prezzi, insomma, non sono economici. Trovo un ristorante, che io tuttora definisco trattoria, proprio sulla Vaci Utca, che all'ingresso ha una cartello con il menù della serata, definito menù turistico. Tre portate, primo, secondo e dolce a 1490 Fiorini Ungheresi! Uauh... Nel ristorante dove ero andato primo quei soldi non bastavano nemmeno per il primo! E' fatta, ed entro. Il cameriere mi porta il menù ma io lo blocco dicendogli che volgio il menù turistico. Torna in cucina e arriva con il vassoio del pane e il primo piatto: il più celebre piatto ungherese, il gulash, scritto gulyàs. Secondo di carne con pollo e una pastina bianca mal condita senza forma che non so come abbia fatto a mangiarla. Terzo il dolce, una specie di crèpe calda con del cioccolato sopra. Comunque le portate sono state ottime e ho fatto fatica a finirle. Forse per la paprika e quelle spezie che riempivano i piatti... Pagato il conto piano piano mi dirigo verso l'hotel, è notte e domani andrò a Buda.>>> BUDA e dintorni <<< Alla mattina sveglia presto! Vado in gita? No, dall'altra parte della città, ma non ho dormito quindi che ci faccio in hotel? Prima delle 8.00 ho già fatto colazione e sono già in metropolitana rossa linea 2 per scendere solo quando mi trovo a Mozskva tèr. All'uscita già si nota la differenza con la parte di Pest. Bella la zona... Proprio bella... E com'è trafficata la fermata della metropolitana, quanta gente! E' festa anche oggi... Che strano... I turisti sono dappertutto, siamo sempre noi... Esultanza a parte, cerco sulla cartina il bus che porta a Disz tèr, nel Vàrhegy. Faccio passare cinque o sei fermate sparse in tutta la piazza ma nessuno sembri portare nella piazza che dico io. Fino a che un autista di un pullman fermo mi vede alla fermata e scende chiedendomi se ho bisogno di informazioni: sì grazie. Il suo bus va a Disz tèr? No mi spiega, devo salire la scalinata e attraversare la strada che mi trovo davanti. Dall'altra parte della strada troverò la fermata del Vàrbus che è un minibus dedicato solo al tragitto che porta al castello e ritorno alla fermata dove mi trovo. Il minibus arriva e partiamo praticamente vuoti, solo due o tre persone. Il minibus parte e sale subito per la strada che porterà al Castello Reale. Si oltrepassa un passaggio sbarrato riservato solo ai residenti e chi ci lavora e, su una strada ciottolata, si entra nel Vàrhegy. Dopo due o tre fermate, e specialmente dopo una curva a sinistra, il minibus is ferma per far scendere una persona: niente di strano se non fosse che la fermata resta dietro alla Torre di Maria Maddalena. Beh, con fare fulmineo scendo pure io... Non c'è nessuno intorno alla Torre e scopro il perchè: mannaggia è chiusa per lavori, dalle vetrate la si vede praticamente svuotata all'interno. Che peccato. Quando sono sceso ho tenuto d'occhio dove andasse il minibus dato che poi l'avrei dovuta fare a piedi... Essendo la via a senso unico (che genio) mi avvio. E arrivo alla Chiesa di Mattia! Sulla mia sinistra la colonna della Santa Trinità, devo solo attraversare la strada. Sullo sfondo il Bastione dei Pescatori. All'ingresso della Chiesa c'è un guardiano e chiedo se la chiesa sia chiusa. Sì! Mannaggia oh... Niente di preoccupante, vado al Bastione dei Pescatori. Pure qui guardiani posizionati sulle scale, non preoccupatevi, non vi fanno pagare. Una volta saliti il panorama è favoloso, si ha una bellissima vista di Pest e del Danubio. Sceso chiedo a una turista, per ora siamo solo io e lei, se mi fa una foto. Certo mi risponde. Quando riprendo la mia macchina fotografica, assolutamente usa e getta, mi chiede se le faccio una fotografia pure a lei. Unica raccomandazione: non inquadrare il guardiano seduto svaccato alle sue spalle! Ok cara! Quando ritorno all'entrata della Chiesa di Mattia, dove compaiono altri turisti, vedo che è comparso un cartello che indica che la Chiesa è aperta per i fedeli residenti, mentre per i turisti apre alle 13.00! Ok, fortuna l'ho visto, intanto vado al Castello Reale. A piedi mi incammino e in pochi passi eccomi all'entrata del Castello. Un giro nella parte anteriore e poi, tramite galleria, si sbuca sul retro, dove c'è l'entrata alla Galleria Nazionale Ungherese. Torno alla Chiesa un pò di tempo prima dell'apertura ma fa niente, mi siedo sul muretto come molti e intanto mi leggo la mia guida riposando un poco. Poco prima dell'apertura si forma la solita coda e quindi mi sbrigo a prenderne parte. Basta poco e all'ingresso, prima di entrare, un cartello indica i prezzi di entrata. Adulti, bambini gruppi. Arrivato alla cassa vedo un cartello; Budapest Card: Free. Ok, mostro la mia Budapest e via... Tanti i cartelli all'interno che esortano al silenzio assoluto... Ma sinceramente noi turisti facciamo un gran fracasso che facciam paura! Purtroppo l'entrata non è nemmeno scaglionata quindi il fracasso non fa altro che aumentare. Trovo l'entrata al Museo che è ospitato al primo piano. Statue in marmo di Carrara e abiti la fanno da padrone. Dall'alto poi la navata della Chiesa fa molto effetto. All'uscita dal Museo c'è già la coda per salire, qui però si entra scaglionati. Alla mia uscita ormai i turisti invadono la piazza, eravamo già tanti prima ora la piazza strabocca... Riprendo quindi il Vàrbus e scendo di nuovo in Moszkva tèr. Decido di andare a Cittadella. Prendo la cartina e cerco di capire quale mezzo prendere. Quello azzeccato è il tram. Il numero 61. Il capolinea è proprio vicino all'entrata della metropolitana. Starò su un bel pò, devo scendere solo all'ottava fermata, a metà della Villàny utca. Il tram occupa la parte centrale della strada e guardando la cartina vedo che dove devo scendere io, da un lato della strada stessa, c'è subito un fermata di un bus che porta fin su a Cittadella. Il bus è il numero 27, l'unico che porta a Cittadella facendo il tragitto solo per quello. Difatti il bus arriva, gira subito a destra e via per la salita. Dopo sei fermate scendo ai piedi di un altra salita che porta su alla Cittadella. Poca cosa comunque... Ed eccomi qui, gli ungheresi sono tuti qua, tutti in gita. Famigliole o coppie sdraiate sui prati, passeggini, biciclette... Mi siedo sotto il Monumeto della Libertà (una statua in bronzo alta 14 metri che rappresenta una figura femminile con una palma tra le mani. Visibile da Pest) a mangiarmi un gelato. Il panorama anche da qui è da togliere il fiato... Comunque poi, più avanti, in mezzo a tutte le bancarelle, trovo l'entrata a un giardino-museo che rappresenta la storia di Budapest e la cittadella. Bello ma purtroppo si paga, gratis nemmeno con la Budapest Card. Molto più interessanti le fotografie giganti sulla salita per il Monumeto della Libertà, che rappresentano la città nei vari anni fino ad oggi.Decido di continuare la visita all’Isola Margit. Sceso con il bus 27, ripreso il tram 61 verso il capolinea arrivo alla stazione Mozskva. Prendo la metropolitana rossa linea 2 e scendo a Deak ferenc tere per prendere la niea verde verso Ujpest-Kozpont e scendo alla stazione di Nyugati. Lo dovrei trovare il bus numero 26 che porta direttamente all’interno dell’isola. Ma devo chiedere perchè purtroppo non trovo la fermata e lo chiedo a due autisti: se non lo sanno loro? Difatti mi dicono di andare un poco più avanti. Aspetto l’arrivo del bus e si parte. Percorre la Szent Istvàn Korut e metà del Margit Hid (ponte Margit) gira a destra ed entra nell’isola. Altra sbarra perchè l’entrata è riservata ai residenti e autorizzati. Per gli ungheresi l’isola è una sorta di “Central Park”, un polmone verde della capitale. Un sacco di famigliole in gita, bambini giocherellanti, coppiette affettuose, ciclisti, un sacco di macchinine a noleggio (tipo riviera romagnola)… Insomma… Che bello. Noto della gente in bicicletta che non sembra del posto, sembrano turisti, non so… Probabile ci sia pure un noleggio di biciclette. Grande, voglio anch’io girare in bicicletta! Lo trovo poco dopo… L’ultima bicicletta disponibile, 400 fiorini per mezz’ora. Lascio in deposito la carta di credito, imposto lo scadere della mezz’ora sul cellulare e parto. La bicicletta è nera a strisce gialle, ora riconosco chi è del posto chi no. Comincio il giro dell’Isola, in mezz’ora non riuscirò a girarla, ma chi se ne frega… E’ festa oggi… Dopo venti minuti inizia a piovere… Mannaggia… Qualche goccia, pochi si riparano, ma tant’è. Io sono pure in bicicletta con l’ombrello in mano, ma si può… Che sfiga… La mezz’ora scade e posso tornare con le mie gambe, massacrate da mezz’ora in bicicletta ma fa niente… Torno indietro. Mi incammino verso il Ponte (sembra l’esodo, sta riuscendo il sole ma tutti se ne vanno) e la fermata del tram è affollata. Che storia la fermata in mezzo al ponte, quando passa un tram sembra che il ponte traballi… Non so se è una mia sensazione… Il tram 26 arriva ma si ferma dall’altra parte della strada, ma che cacchio perchè? Così si riempe in due secondi… Così scendo nel sottopassaggio e vado su dall’altra parte. Vado… Andavo… Finchè ne ho fatte una delle mie. Sono scivolato sulle scale e sono caduto… Ma che bello… Ma che botta… Ok, basta tram, me la faccio a piedi. Mi sono fatto male pure al braccio… Fortuna nessuno ha assistito alla mia performance. Trovo sulla cartina un altra linea di tram che mi può portare di nuovo in centro. Stasera, nonostante la botta e il braccio, voglio andare in crociera… Ai piedi del Ponte Margit, dove si trova il Jàszai Mari tèr, c’è il capolinea per la partenza del tram 2A. Quello mi porterà in Pesti Vigadò, passando per il Parlamento e per il lungofiume. Dopo cinque fermate scendo appunto in Vigadò tèr dove poco più avanti, arrivandoci a piedi, trovo il molo 7 per la partenza delle navi. La partenza è fissata per le 20.15, 3000 e rotti fiorini con la Budapest card. Arriva la partenza: la barca non è piena, anzi… Io sono in una fila di poltrone ma sono da solo, ho trovato posto all’esterno, posti che vanno via come il pane. Trovo sui sedili l’aggeggio che permetterà di asoltare la voce narrante, tra cui l’italiano, e le cuffie. La nave parte ma la voce narrante no: mannaggia alcuni aggeggi sono tarocchi, non vanno, controllate che il display si accenda con una luce azzurra perchè sennò siete fregati. Ma la mia fila è vuota quindi uno che funzioni lo trovo subito. Bella la crociera, d’atmosfera, con due drink offerti dall’organizzazione. Primo drink fisso, che è lo champagne, e poi uno secondo a scelta. Dopo un’oretta circa la crociera è finita, io sono finito dalla stanchezza, mi fa male il sedere dalla botta e il braccio… Andiamo bene… Ma sì, chi se ne frega, passerà… Passo per Deak Ferenc Tere, dove ci sono le famose bancarelle e mi fiondo al baracchino dove fanno quel famoso tubo di pasta caramellata. Trovo un baracchino dove fanno la stesso tubo ma di dimensioni più piccole. Ok, ne prendo uno. Buona però… Ho fatto bene. E scopro che è un dolce tipico che si regalava alla famiglia degli sposi o una cosa così, era scritto in italiano talmente illeggibile che non si capiva niente… E poi verso l’hotel, a domani, ultimo giorno di vacanza.>>> BUDAPESTini <<< Martedì mattina. Resta il dolore al braccio ma di nuovo... Chi se ne frega. La città si sveglia perchè giorno lavorativo, quindi? Vado al mercato di Fovàm Korut, sarà aperto io dico...Metropolitana rossa linea 2 con scambio a Deak ferenc tere per salire sulla verde verso Kobànya-Kispest per uscire a Kàlvin tèr. Domanda: dove sono tutti i turisti? Impossibile che se ne sono andati tutti nella notte. Solo budapestini che vanno al lavoro, metropolitana piena... Che storia... Comunque sia due passi verso il lungofiume ed eccomi... Ma sì, è aperto. Quanta gente, tutti a fare compere, Eccoli i turisti, tutti al piano superiore dove ci sono i negozi di artigianato e articoli da regalo. Ci si possono trovare delle buoni offerte. Non so se sono quelle che ho fatto io ma tant'è... Uscito da qui mi decido per visitare la Tomba di Gul Baba, il derviscio ottomano che prese parte alla conquista di Buda. Non è un gran sito turistico, è un mausoleo che consiste in una costruzione ottagonale che conserva i resti dello stesso Gul Baba, di un museo o di giardino. E' mantenuto dal governo turco perchè luogo sacro per i musulmani (il più settentrionale tra quelli europei dell'Islam). E' mezzogiorno, devo tornare in hotel, devo lasciar libera la camera. Lascio la valigia in reception ed esco di nuovo. Poche visite, vado all'Opera, alla Sinagoga e in una chiesa, quella di Santa Elisabetta, che non è luogo turistico ma è una bella chiesa vicino al mio hotel. Ritorno all'hotel per le 16.00 per aspettare il minibus che alle 17.00 mi verrà a prendere per portarmi in aeroporto. Alle 18.55 volo per Milano Orio al Serio.alle 21.00, in ritardo, arrivo a Bergamo… IMPRESSIONI: mio primo spostamento in solitario all’estero… È andato alla grande. Mi sono divertito nonostante la mia situazione di viaggiatore solitario. Ho testato le mie capacità, i miei limiti, le mie paure… Il mio inglese che credevo fosse scarso… Un successone insomma, un bagaglio d’esperienza che resterà per sempre con me nei ricordi più cari. Tanto successo che riparto tra pochi giorni per un’altra capitale europea, sempre in solitario ovviamente…Posso comunque dire tranquillamente che se ce l’ho fatta io ce la possono fare tutti! Ringrazio quelli che mi hanno scritto in privato rispondendo alle mie mail.Ringrazio Juhàzs Nora (spero di non sbagliare a scrivere) e Monica Bortolotto per l’aiuto che mi hanno dato.Un grazie anche al sito di Turisti per caso, fonte inesauribile per viaggiatori.Grazie a tutti LUIGI SAINI



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