Budapest con bimba al seguito
Prenotiamo il volo con Wizz Air, da Malpensa si parte alle 8.20 puntuali, e arriviamo a Budapest dopo circa un’ora e mezza. Questa compagnia, come molte low cost, considera un solo bagaglio a mano per persona, quindi anche la borsa da donna va messa nel trolley prima dell’imbarco. Invece non fanno assolutamente problemi per il passeggino della bimba, che ci lasciano fino al gate e ci fanno ritrovare appena sbarcati dall’aereo.
Avevamo prenotato un transfer dall’aeroporto all’hotel ma, per la prima volta in tutti questi anni di viaggio, siamo rimasti “a terra”: non si è presentato nessuno della compagnia, non c’era nessuno ad attenderci con il cartello con il nostro nome, nemmeno dopo aver contatto il driver si è presentato qualcuno… Per fortuna non avevamo pagato nulla in anticipo, avevamo solo la ricevuta di prenotazione, ma il servizio è stato pessimo e ci ha fatto perdere una buona mezz’ora, per cui mi sento di sconsigliare assolutamente il sito “Airport Transfers Budapest”.
Appena fuori dalla zona degli arrivi, c’è la fila di taxi e un “gabbiotto” dove si deve obbligatoriamente andare per prenotare il taxi. Si dice all’addetta la propria destinazione, e vi verrà fatto il preventivo (in euro e fiorini); la cifra sarà da pagare poi al tassista. Noi, per arrivare in zona Parlamento, abbiamo speso 25€ (o 7000 fiorini). Purtroppo abbiamo notato che non è prassi all’estero avere i seggiolini per i bambini pronti da mettere sui taxi… Dall’aeroporto al nostro hotel abbiamo impiegato circa mezz’ora, il traffico non era eccessivo.
Abbiamo soggiorno per due notti all’Hotel Parlament: assolutamente consigliato! Avevo contattato direttamente la struttura, che mi aveva proposto un prezzo migliore di quello che si poteva trovare sui vari siti di prenotazione. È in posizione ottimale, a pochi minuti a piedi dal Parlamento e da Oktober 6 Utca, una via piena di locali e ristoranti. Ho notato che comunque Budapest si gira benissimo a piedi, le distanze sono assolutamente percorribili anche con un passeggino, essendo tutta pianeggiante (tranne la parte per raggiungere Buda) e in gran parte pedonale.
Per il cambio da fiorini ad euro abbiamo chiesto in hotel: ci hanno indicato la via Bajcsy (una delle arterie principali), dove si possono trovare uno sportello ATM, un ufficio cambio e una banca, a seconda di come si vuole procedere per la conversione del denaro. Noi alla fine abbiamo prelevato direttamente dallo sportello Bancomat, le commissioni più o meno sono del 3% negli uffici cambio, mentre agli ATM dipende dalla propria banca.
Queste le attrazioni e i monumenti visti nei tre giorni passati a Budapest:
– Piazza della Libertà: qui intorno si affacciano palazzi maestosi che già danno una prima idea dell’architettura imponente della città. Per alcuni versi mi ha ricordato Vienna, anche se ho trovato Budapest ancora più ricca e raffinata. Bellissima l’Ambasciata Americana (proibito però fotografarla) e la Cassa Risparmio della Posta. In questa piazza c’è anche un parchetto per i bambini
– Parlamento: imponente, supremo, lascia a bocca aperta. È il secondo Parlamento più grande d’Europa, e merita di essere visto da ogni angolazione. Illuminato di sera poi è davvero uno spettacolo… Noi non l’abbiamo visitato, ma c’è comunque la possibilità di comprare i biglietti da Internet per prenotare la visita
– Una passeggiata lungo il Danubio permette di ammirare il lato opposto del fiume, verso Buda, con la Chiesa di Mattia, il Palazzo Reale, la Chiesa Calvinista, la Citadella… Bisogna per forza soffermarsi a osservare il monumento “Scarpe lungo il Danubio”, uno dei tanti che si trovano in città per ricordare le vittime della Shoah
– Basilica di Santo Stefano: si può entrare a visitarla pagando 1€ oppure 300 fiorini, sarebbe a offerta libera ma c’è comunque un addetto che controlla. Intorno alla chiesa ci sono numerosi bar e piccoli ristorantini/bistrot, nonché l’immancabile Starbucks
– Ponte delle Catene: lo si può percorrere a piedi e fermarsi ad ammirare il Danubio (che di “blu” ha ben poco) e i monumenti che vi si affacciano. A volte tirano raffiche di vento incredibili. Per percorrerlo tutto occorrono circa 5 minuti a piedi
– Varosliget: arriviamo nella zona di Piazza degli Eroi con la metropolitana. I biglietti li abbiamo presi direttamente alle macchinette, lo schermo touch non funzionava benissimo, altrimenti in alcune stazioni c’è un gabbiotto con l’addetto alla vendita… Un viaggio costa 350 fiorini, le obliteratrici sono senza tornelli (come a Vienna), quindi si va un po’ sulla buona fede delle persone (anche se comunque noi abbiamo trovato i controllori). La metro gialla è veramente particolare, i treni sono molto piccoli, le stazioni hanno piastrelle e legni, si respira un’atmosfera retrò e demodé… La Piazza degli Eroi, con il Monumento al Millennio e la Tomba del Milite Ignoto, è maestosa e le foto si sprecano. Il giorno che ci siamo andati noi c’era anche la Maratona in corsa, è stato divertente e interessante. Bella la zona del castello di Vajdahunyad: noi non abbiamo visitato né la Torre né il Museo dell’Agricoltura, ma vale la pena fare una passeggiata nel grandissimo Parco e fotografare i vari edifici che compongono questo Castello. Bellissima la Chiesa di Jak e particolari anche le varie statue che si incontrano, tra cui quella molto famosa dello Sconosciuto. In quest’area, come in corrispondenza di molti altri monumenti della città, abbiamo trovato le toilette dove per accedere si paga 200-300 fiorini; le abbiamo sempre trovate pulitissime e ordinate
– Sinagoga: consiglio di verificare su Internet a questo sito (www.greatsynagogue.hu/gallery_syn.html#6) gli orari e i giorni di apertura. Noi ad esempio abbiamo potuto visitarla solo di domenica, in quanto il sabato era chiusa (essendo giorno di preghiera per gli Ebrei) e il lunedì 10 aprile anche, per qualche festività… Il prezzo non è economico (4000 fiorini, circa 12€), considerando la media delle attrazioni di Budapest e del costo della vita in generale in città – ma a mio avviso ne vale assolutamente la pena. All’interno della Sinogoga si può prendere posto sulle panche mettendosi in corrispondenza della bandierina della propria Nazione; ogni mezz’ora circa, c’è la visita guidata, con personale molto preparato. Dopo aver avuto una bella infarinatura sulla storia della Sinagoga e degli Ebrei di Budapest, si passa a visitare la zona esterna, dove spiccano i monumenti a ricordo delle vittime della Shoah (tra cui il toccante Salice Piangente), e dove si può osservare anche un tipico cimitero ebreo: niente fiori, niente lapidi, solo sassi a rappresentare le tombe. Vi è anche un museo con oggetti tipici della tradizione ebraica, il cui ingresso è compreso nel prezzo del biglietto. Prima di entrare nella Sinagoga si deve passare sotto al metal detector e gli zaini e le borse verranno perquisiti. Se c’è tanta gente, il passaggio dalla Sinagoga alla zona esterna risulta abbastanza difficoltoso e problematico, in quanto lo spazio è molto stretto e si genera ressa e caos. Potrebbero pensare a creare dei “corridoi” obbligati di entrata e uscita, onde evitare di venire letteralmente trascinati dalla massa… Agli uomini viene consegnata una kippah di carta, è obbligatorio indossarla durante la permanenza nella Sinagoga.
– Crociera sul Danubio: vedere Budapest dal fiume aumenta ancora di più il fascino di questa incantevole città. Lungo la riva del Danubio, in corrispondenza di Vigado Ter, troverete tantissime barche da crociera che vi proporranno un tour. Noi abbiamo scelto quello della Legenda e ci siamo trovati benissimo. Abbiamo comprato sul posto i biglietti per la crociera delle 15.30: costa 4.000 fiorini (circa 12€) per gli adulti, e dura poco più di un’ora. La barca è tutta chiusa, si riesce comunque a fare delle belle foto in quanto la navigazione è lenta e tranquilla. Ogni sedile ha un’audioguida che spiega (in 30 lingue, tra cui l’italiano) i diversi monumenti di Buda e Pest, intervallando il tutto con aneddoti vari. Durante la crociera, viene servito come omaggio un drink (birra, vino, spumante, succo di frutta…) e anche un bicchiere di limonata. Se si effettua la crociera in alcuni orari, è possibile anche scendere all’Isola Margherita e visitarla, con una tappad i circa un’ora e mezza, per poi riprendere la nave successiva
– Vorosmarty Ter: una delle piazze principali di Budapest, con la famosa e frequentatissima pasticceria Gerbeaud. Nei giorni in cui siamo stati noi c’era lo Spring Festival, quindi questa piazza era piena di casette che vendevano prodotti tipici, e altrettante di street food. Immancabile un kürtőskalács, rotolato nella cannella. Da questa piazza parte la via più commerciale della città, Vaci Utca, dove si susseguono ristoranti, negozi di souvenir, caffetterie…
– Mangiare a Budapest: dall’Italia avevamo già prenotato l’Hungarikum Bistrot, situato a pochi minuti a piedi dal nostro hotel, e mi sento di consigliarlo assolutamente. In generale a Budapest con 30€ si mangia (bene) in tre, comprese acqua e birra. Al totale verrà sempre aggiunta una percentuale del 10-12% per il servizio; la mancia è gradita ma non obbligatoria. Nella maggior parte dei locali abbiamo trovato i seggioloni per i bambini, anche se è difficile trovare piatti a loro dedicati. Non abbiamo mai avuto difficoltà a trovare un posto dove sederci, sia a pranzo che a cena. Siamo invece letteralmente scappati da uno dei localini che si trovano sulla via che porta alla Basilica di Santo Stefano: si chiama “Porta Cafè”, la cameriera è completamente fuori di testa e siamo stati trattati malissimo. Non vi fermate nemmeno!
– Per salire alla parte alta di Buda, c’è la Funicolare, che si prende subito dopo il Ponte delle Catene. Peccato che il giorno in cui siamo stati noi fosse chiusa per manutenzione… Visto che a salire con il passeggino era problematico (ci sono numerosi gradini, e la strada asfaltata è abbastanza ripida), abbiamo optato per una sorta di Ape che, quasi allo stesso prezzo della funicolare (6€ tre corse) ci ha portato nella via principale di Buda. Da lì è un attimo raggiungere a piedi sia la Chiesa di Mattia che il Palazzo Reale. La Chiesa è bellissima anche da fuori, con il tetto decorato e le guglie imponenti; il panorama che si gode dal Bastione dei Pescatori toglie il fiato. Siamo stati poi fortunati perché, alle 12, abbiamo assistito al cambio della guardia al Palazzo Reale: una cerimonia molto lunga e suggestiva, accompagnata dal rullo dei tamburi. Da qui si possono scattare tante belle foto che prendono anche il percorso della funicolare.
– Da Vigado Ter abbiamo preso il Tram 2, che costeggia tutto il Danubio, e siamo scesi a visitare il Mercato Coperto. Merita! Al piano terra ci sono tutte le bancarelle di alimentari: un tripudio di frutta, verdura, spezie (soprattutto paprika), fegato d’oca… Al primo piano, invece, c’è la parte dell’abbigliamento. Di fronte al Mercato si ritrova ancora Vaci Utca e i suoi locali…
Tre giorni sono volati a Budapest, magari con un pochino più di tempo si potrebbe optare anche per le Terme (numerosissime in città), l’Isola Margherita, la zona della Citadella… Ci siamo quindi tenuti queste opzioni per la prossima visita!
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