Budapest… chi la visita con diffidenza cambia idea

Una città che ti conquista per la sua semplicità perché è rilassante e romantica e ha saputo conquistarsi una spazio tra le capitali europee
Scritto da: marek
budapest... chi la visita con diffidenza cambia idea
Partenza il: 29/07/2012
Ritorno il: 02/08/2012
Viaggiatori: 2
Spesa: 500 €
Il suo biglietto da visita sono le terme, mentre e la sua cucina non ha niente da invidiare al resto dell’Europa. E che dire dei dolci? Non si può visitare Budapest senza assaggiarli. E per finire, cosa non da poco, è anche economica.

29 luglio domenica

Partiamo da Roma alle 23.05 con 45 minuti di ritardo ma per fortuna recupera qualcosa e alle 00.15 atterriamo. Neanche il tempo di arrivare al nastro e … i bagagli escono. La navetta Wizz (4 euro) aspettava fiori e in 20 minuti siamo arrivati a Madach ter a pochissimi minuti dal nostro hotel.

30 luglio lunedi

La mattina del lunedi, visto che l’hotel affaccia sulla stessa piazza della basilica di Santo Stefano decidiamo di entrare e visitarla con particolare attenzione alla reliquia, la mano del santo. Per entrare si fa un offerta di 200 huf oppure 1 euro. Poi proseguiamo verso il Ponte della Catene, lo attraversiamo ed eccoci a piazza Clark, con il famoso Km 0. Inizia gia a fare caldo ma ancora e’ accettabile. Torniamo indietro riattraversando il ponte delle Catene e passando da piazza Roosevelt. Mi soffermo a guardare il Four Season e lo faro’ tutte le volte in cui passero’ da li. Mi soffermo a guardare le scarpe sul Danubio e riflettere su quanto l’uomo riesce ad essere atroce quando vuole, e a ciò che la gente ungherese deve aver vissuto sulla proprio pelle, e alle ferite che ancora porta dentro. Ma per fortuna mi sembra che e’ riuscita ad uscirne bene, cio’ significa che e’ un popolo forte. A questo punto sono le ore 11 e si sta avvicinando il momento dell’entrata al parlamento. Il Parlamento dall’esterno e’ davvero bellissimo, uno dei piu’ belli che ho visto se non in assoluto il piu’ bello. Anche l’interno si fa apprezzare, e poi la corona … fa sempre un certo effetto se ci si sofferma un attimo a pensare alla sua storia. Pero’ abbiamo notato che la visita in realta’ dura poco piu’ di mezz’ora e le stanze che fanno visitare sono davvero poche. Per noi i 3500 huf che si dovrebbero pagare … sono davvero tanti. Meriterebbe una visita organizzata in modo migliore, con meno fretta e qualcosa in piu’ da vedere.

Intanto iniziamo ad aver fame e a questo punto inizia la scelta piu’ difficile: dove andare a mangiare? Su un libricino pubblicitario che abbiamo preso non ricorso se in aereo oppure in hotel leggiamo vari nomi di ristoranti consigliati e tra questi scelgo il Trofea grill (3500 huf). Io purtroppo mangio poco rispetto a cio’ che avrei potuto mangiare, ma se non mi fossi contenuta davanti a quel ben di Dio rischiavo di sentirmi male. E la cosa che piu’ mi e’ piaciuta e’ stata che hanno portato bibite a volontà, e con quel caldo era la cosa piu’ gradita in assoluto.

Dopo mangiato volevamo andare alle terme Szechenyi perche’ eravamo già di strada e avevamo portato con noi la borsa con costume e altro ma la stanchezza si e’ fatta sentire visto che la notte avevamo dormito poco quindi abbiamo deciso di tornare in albergo e riposarci un po’. A questo punto abbiamo cambiato itinerario e abbiamo deciso di fare nel pomeriggio l’hop on hop off (5000 huf) e di sfruttarlo anche il giorno seguente, sia per continuare a vedere la citta’ e sia come mezzo di trasporto. Mentre passeggiavamo per andare a prendere l’autobus siamo passati da Erzsébet tér, una piazza davvero carina, vicinissima al nostro albergo, e che abbiamo attraversato spesso in quei giorni, sempre con piacere. Abbiamo cosi fatto il giro della citta’ con l’hop on hop off, anche per farsi un’idea della citta’, delle cose che poi avremmo visto, e di dove erano situate. Tra le altre cose siamo passati dalla citta’ vecchia ma non siamo scesi perche’ avevamo rimandato la visita con molta piu’ calma al giorno dopo. Siamo stati sul monte Gellert, e a quel punto siamo scesi e abbiamo goduto sia dello spettacolare panorama sia della temperatura leggermente meno calda. Intanto si e’ fatta sera e dopo essere passati in albergo abbiamo deciso di cenare al ristorante trattoria Pomo d’oro Arany János utca (3815 huf), vicinissimo al nostro albergo. La posizione del Central Basilica e’ davvero ottima. Comunque dicevo che devo ammettere che la scelta e’ stata davvero delle migliori, considerando sia il ristorante davvero carino e sia la qualita’ di cio’ che abbiamo mangiato. Non si puo’ ritenere un ristorante a basso costo ma neanche eccessivamente caro. Lo consiglierei di sicuro. Dopo la cena deliziosa siamo ritornati in albergo stanchi ma soddisfatti della nostra prima giornata.

31 luglio martedi

La mattina del martedi l’abbiamo trascorsa prima di tutto passeggiando senza una meta precisa, passando di nuovo da Erzsébet tér, andando a Vorosmarty ter, ammirando le belle vetrine e i lussuosi alberghi della zona, e come non citare la pasticceria Gerbaud. Non siamo entrati perche’ ci siamo ripromessi di ritornare in un momento in cui eravamo piu’ “affamati” per gustare meglio il tutto … e cioe’ tutto quel ben di Dio. Abbiamo quindi ripreso l’hop on hop off e siamo andati alla citta’ vecchia dove siamo scesi e abbiamo fatto un giro per le stradine della citta’ vecchia. Abbiamo ammirato la chiesa di Mattia, il bastione dei pescatori dal quale si gode di una vista spettacolare, da sogno. Poi il palazzo reale e giu con la funicolare (900 huf), anche se mi avevate detto che non conveniva perche’ costa troppo considerando che dura solo 90 secondi, era un’esperienza che volevamo fare e fare in modo che facesse parte del viaggio e del nostro bagaglio di ricordi. Siamo cosi giunti a piazza Clark da dove abbiamo ripreso l’ hop on hop off che ci ha portati al mercato coperto dove abbiamo pranzato da Fakanal (3820 huf). Tra le altre cose abbiamo preso il dolce palacinka. Ho notato che c’erano due Fakanal, noi abbiamo mangiato al ristorante. Siamo quindi tornati in albergo e dopo esserci riposati un po’ abbiamo preso il nostro costume, ciabatte e asciugamano e ci siamo diretti all’Andrassy. Abbiamo attraversato il teatro dell’Opera, Oktagon ter, il museo del terrore, fino a raggiungere piazza degli Eroi. Quindi ci siamo diretti alle Terme Szeceny (3400 huf). Mi sembra che sono composte da 12 piscine tra interne ed esterne. Ci siamo divertiti davvero tanto, specialmente nella piscina principale esterna con le onde, i vortici, e cosa molto importante, ci e’ servito per rilassarci. Abbiamo trascorso 3 ore. Al ritorno abbiamo attraversato di nuovo il parco Varosliget. Sono andata al castello, davvero suggestivo lo spazio davanti al castello, con la chiesetta di fronte. Poi ci siamo fermati a piazza degli Eroi per qualche foto e abbiamo preso la metro gialla sera (320 huf), sia perche’ ci portava vicino al nostro albergo e sia perche’ la visita mi era stata consigliata da voi. Davvero suggestiva. La sera alle 22 ci aspetta la gita sul Danubio che partiva dal ponte Elisabet, quindi decidiamo di andare a mangiare in quella zona. Andiamo cosi a Vorosmarty ter e ci incamminiamo per Vaci utca. Credevamo fosse molto lunga ed invece l’abbiamo percorsa in poco tempo. Abbiamo cosi attraversato il mercato coperto e ci siamo diretti alla trattoria toscana (3815 huf) Belgrád rakpart. Anche in questi casi costi leggermente alti ma la qualita’ non male. Quindi ci avviamo al ponte dove troviamo gia una lunga fila di gente in attesa per la gita in battello sul Danubio. Bisogna dire che secondo me quella gita non ha molto senso farla di giorno, invece la sera acquista un’atmosfera particolare e suggestiva. Il Parlamento illuminato, passare sotto il ponte delle Catene illuminato, e poi il palazzo reale … lo consiglio di sicuro. Ed e’ cosi che la giornata finisce.

01 agosto mercoledì

Abbiamo deciso di fare il biglietto giornaliero (1550 huf) e di dirigerci all’Isola Margherita. Faceva davvero tantissimo caldo quel giorno. Ci siamo avvicinati al ponte con la metro rossa che abbiamo preso a Deák Ferenc tér. E qui devo fare un commento sulla metro rossa. La scala mobile era cosi veloce che ogni volta in cui sapevamo che dovevamo prenderla iniziavamo a preoccuparci. Facevamo letteralmente dei salti sia quando dovevamo salirci sopra e (e forse anche di piu’) sia quando dovevamo scendere. Ha fatto questa impressione solo a noi? Abbiamo passeggiato lungo István utca fino ad arrivare al ponte Margherita. Per fortuna sul ponte il caldo si avvertiva un po’ meno. L’isola offre uno spettacolo davvero bello da entrambi i lati. E’ il grande polmone verde della citta’ e camminarci e viverla e’ davvero rilassante. Ho notato che di verde in citta’ ce ne e’ tanto, a noi ha ricordato Helsinki per alcuni tratti. Lo so che forse e’ un paragone azzardato ma abbiamo avuto entrambi la stessa impressione e forse qualcosa di vero c’e’ visto che si dice che l’unica lingua simile all’ungherese in tutta l’Europa e’ il finlandese. Ma ritorniamo all’isola. Abbiamo deciso di fare il giro sul trenino (850 huf) che in 50 muniti circa di ha fatto fare il giro intero dell’isola perche’ credo che per girarla tutta a piedi ci vorrebbe oltre mezza giornata. Abbiamo poi fatto le foto al monumento del Centenario. Ammetto che sono rimasta incuriosita dalle terme sull’isola che avevo scartato a priori perche’ avevo letto delle recensioni non proprio entusiasmanti. Intanto la fame iniziava a farsi sentire e abbiamo deciso di andare di nuovo a pranzo al Trofea grill (3900 huf), quello alla fine del ponte Margherita che sinceramente ci e’ sembrato avesse ancora piu’ scelta rispetto al primo, gia buono comunque. Questa volta abbiamo spese 400 huf in piu’, non ho capito perche’, se per il fatto che in quella zona li era piu’ costoso o perche’ intanto questa catena aveva alzato prezzi. Mangiamo come al solito bene, abbondante, la qualita’ e’ ottima e ancora una volta anche qui ho apprezzato tutte le bibite che hanno portato al tavolo. Con quel caldo non erano mai troppe. Finisco il pranzo con il gelato. Torniamo in albergo a riposarci un po’ e poi con l’autobus 47 il cui capolinea era a Deak Ferenc ter non lontano dal nostro albergo e andiamo alle terme Gellert (4100 huf). Siamo arrivati in meno di 10 minuti pur essendo sull’altro lato e all’apparenza lontano.

La struttura e’ davvero imponente e affascinante. Anche gli interni non sono da meno, pero’ … e si c’e’ un pero’ … siamo rimasti delusi purtroppo dalle terme Gellert. Avendo già visto le Szechenyi, che tra l’altro costano anche di meno, con l’ampia scelte delle sue 12 piscine, di cui una su tutti con i suoi giochi d’acqua, non ci aspettavamo di trovare in un posto tanto reclamizzato solo piscine e tra l’altro neanche con onde artificiali come avevo letto. Anche alle Gellert ci hanno dato un armadietto a testa con un braccialetto col quale poterlo aprire e chiudere. Ci siamo un po’ annoiati e siamo stati meno del previsto. Rientriamo in tarda serata in albergo, e dopo una doccia inizia la scelta del ristorante nel quale cenare. La scelta cade su un ristorante bavarese – ungherese, l’Haxen (3325 huf) situato a Kiraly utca, una parallela dell’Andrassy e letto su una classifica dei migliori ristoranti di Budapest. Forse abbiamo sbagliato nel non prendere piatti bavaresi e ungheresi ma piatti italiani (il mio ragazzo) e indiano io. L’interno pero’ e’ davvero caratteristico. Dopo cena siamo tornati verso il nostro albergo e ci siamo seduti sui gradini della Basilica di Santo Stefano dove abbiamo assaporato una bella serata ungherese circondati da gente del posto e da altri turisti di varie nazionalita’. A quell’ora si stava davvero bene, il caldo era alle spalle, e la piazza merita di essere goduta con calma dedicandogli un po’ di tempo. Dai gradini della basilica osserviamo anche il nostro hotel che si illumina a rotazione di luci di vari colori. Faccio una piccola annotazione, vicino al nostro albergo (due civici dopo) c’e’ una gelateria che produce gelati a forma di rose. Non l’abbiamo assaggiato ma l’aspetto era davvero invitante, ed era anche divertente vedere turisti di varie nazioni a farsi fotografare con il gelato in mano.

02 agosto giovedi

Siamo arrivati al nostro ultimo giorno. Facciamo di nuovo il biglietto giornaliero per poter accorciare i tempi e le distanze. Avendo visto già abbastanza della città, o comunque almeno tutto ciò che ci eravamo riproposti di vedere, ci rimangono alcune scelte da fare tra: andare a Szentendre , oppure rimanere in citta’ e andare a vedere il parco del Memento (che nell’itinerario era stato messo tra le cose da vedere solo se avanzava tempo) e un ultimo il museo del terrore. Scegliamo di vedere il parco del Memento (1500 huf) perche’ essendo il nostro ultimo giorno e avendo la partenza della navetta alle 17.40, non volevamo allontanarci troppo da Budapest ma preferivamo rimanere in citta’. A dir la verita’ abbiamo impiegato 45 minuti per raggiungere il parco, quindi la stessa distanza che sarebbe servita per andare a Szentendre. Prendiamo il solito autobus 47 vicino al nostro albergo e scendiamo vicino alla Oktober 23 utca e li prendiamo il 150 che ci porta al parco. Ci accoglie una musica suggestiva di una canzone comunista sovietica e viene trasmessa da una radio dell’epoca. Ed e’ cosi che ci aggiriamo tra le statue giganti, tra i piedi di Stalin che in passato facevano parte della sua statua alta 8 metri. E’ un sensazione strana ma anche divertente. Rifletto sul fatto che gli ungheresi hanno fatto bene e fare la scelta di non distruggere le statue che un tempo emanavano brutti ricordi, ma usare ora queste statue per guadagnarci. E’ uno smacco ulteriore al comunismo. C’e’ anche un piccolo museo del comunismo e un negozio della Stella Rossa. Ci facciamo anche attrarre da una Trabant nella quale si puo’ entrare e sedersi. A questo punto decidiamo di riprendere l’autobus 150 e fermarsi al mercato coperto dove finalmente con calma facciamo un giro dell’intero mercato visto che le volta precedente non era stato possibile perche’ andava un po’ di fretta. Abbiamo notato i tanti prodotti ungheresi, al piano inferiore i dolci, la paprika che ho comprato, a proposito, i cibi ungheresi che ho mangiato nei vari ristoranti non erano molto piccanti per fortuna. Sono riuscita a mangiare tutto senza problema. Poi abbiamo visto il miele, la palinka alla pesca (che abbiamo comprato e portato a casa) e i vari souvenir. Devo dire che l’altro giorno abbiamo deciso di bere la palinka ma ci siamo riusciti appena. Ha 50 volumi, per me e’ forte, e credo che riuscirei a berla solo nei giorni di freddo e neve. Al piano superiore invece oltre ai vari ristoranti vengono borse, maglie, souvenir. La struttura del mercato e’ bella. Un’altra piacevole scoperta e’ stata la vista della Sinagoga. Al mercato coperto abbiamo comprato un liquore al marzapane della famosa marca Szamos e che ci e’ piaciuta. Dopo essere andati al mercato coperto siamo andati a vedere la statua della principessa che si trova dopo il ponte della Catene non lontano da Vorosmarty ter. E’ seduta su una ringhiera con vista sul Danubio.

Decidiamo di andare a mangiare, e indovinate dove andiamo? Di nuovo al Trofea Grill (3900 huf), in una traversa di Kiraly utca, quello al quale eravamo andati in primo giorno. Anche li abbiamo trovato l’aumento di 400 huf. Come al solito abbiamo mangiato bene e tanto. . Mi manchera’ il Trofea grill. Sia rimasti un bel po’ al Trofea grill, sia perche’ faceva caldo e sia perche’ oramai avevamo fatto il check out dell’albergo. Abbiamo rinunciato al Museo dell’orrore sia per il caldo che per la stanchezza. Uscendo dal Trofea grill prima mi tornare in albergo a prendere i bagagli siamo andati finalmente alla pasticceria Gerbeaud. L’interno e’ davvero bello, la qualita’ e’ ottima e anche i prezzi si fanno ricordare. Un gelato e’ costato (2600 huf + le tasse, e cioe’ 3000 huf), ma sinceramente ne vale la pena, sia per la qualita’ che per il posto. Abbiamo preso un gelato al caffe’ con palla di vaniglia e panna, e una palla di lamponi con spumante e menta. Da leccarsi i baffi … per chi li ha! Siamo quindi tornati in albergo a prendere i bagagli e ci siamo diretti a Madach ter davanti al Regency hotel dove alle 17.40 e’ arrivata la navetta Wizz (4 euro) che in 20 minuti ci ha portato in aeroporto e ci ha lasciato davanti al nostro terminal. Ne approfitto per dire che all’andata la navetta ci aspettava nei grande parcheggio davanti all’uscita degli arrivi, al parcheggio P 5, dopo i parcheggi delle auto a noleggio. Arrivando al buio non e’ stato semplice perche’ mancavano indicazioni.

La citta’ e’ piccola, pulita, ci ha dato l’impressione di sicurezza e ospitalita’. Gli abitanti sono molto disponibili a dare indicazioni e ad aiutare i turisti. Il cibo e’ buono, c’e’ molto verde, i mezzi funzionano bene.

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una targa "diversa"

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