Budapest che sorpresa
Mercoledì. Levataccia per ritirare i biglietti per il Parlamento,come già detto,ritorno in albergo per la colazione,veramente ottima e,dopo un po’ di relax usciamo a zonzo per il centro visto che la visita guidata ce l’hanno fissata per le 16,00. Ci dirigiamo verso la Grande Sinagoga,ci dicono la più grande d’Europa,per noi è la prima che visitiamo perciò non abbiamo termini di paragone. All’interno ci raggiunge una guida che parla Italiano e che ci descrive la storia e gli eventi che hanno funestato gli Ebrei Ungheresi nell’ultima guerra rispondendo anche a domande che gli poniamo noi del gruppo,visita interessante. Il pomeriggio è arrivato in fretta e alle 16,00 precise ci prelevano le guide dal punto d’incontro, che è lo stesso in cui si prenota cioè la porta X.Appena entrati ci rendiamo conto che l’interno è all’altezza dell’imponente esterno e,credetemi,vale la pena del sacrificio della levataccia per la prenotazione dei biglietti. Durante la visita,abbiamo constatato nella guida un alto senso di orgoglio nazionale nello spiegarci i vari eventi storici che ci hanno consegnato una Ungheria di soli 10.000.000 di abitanti ,mentre fino alla 1°Guerra Mondiale loro erano “l’Impero Austro Ungarico”,uno dei più grandi del mondo, indubbiamente questo mi è sembrato un sentimento diffuso tra gli Ungheresi che sono persone molto cortesi. Davanti al Parlamento c’è la fermata del tram n°2 che costeggia il Danubio fino al MercatoGenerale Coperto, quindi utilissimo perchè le varie fermate si susseguono lungo la direttrice più turistica.
Giovedì. Questa è la giornata dedicata a Buda, perciò dopo la solita abbondante colazione, ci incamminiamo, abbiamo molto camminato in questi giorni perchè la vicinanza dell’albergo al centro non ci ha reso necessario l’utilizzo dei mezzi pubblici. Percorrendo il lungo Danubio siamo arrivati al Ponte delle Catene che abbiamo attraversato a piedi, aldilà ,subito a sinistra del ponte ,abbiamo preso una specie di trenino a cremagliera che serve egregiamente per evitare la fatica della salita fino al Palazzo Reale.La sommità ci regala un panorama di tutto rispetto e girando intorno al palazzo si ammira la fontana di Matyas, bella. Proseguendo nel percorso turistico fino alla chiesa di Matyas,ingresso a pagamento come a pagamento è l’accesso al bastione dei pescatori(una specie di loggiato sopraelevato di fronte alla chiesa),abbiamo ammirato i palazzi del centro antico di Buda.L’interno della chiesa è molto caratteristico, diverso da ogni altra chiesa da noi visitata,dal bastione c’è una bella panoramica di Pest e del Parlamento.E’ ora di ritornare indietro e la stanchezza si fa sentire,ecco perchè ci siamo serviti dell’autobus per scendere fino a piazza Roosvelt e da li a piedi fino al Mercato Generale Coperto. Il mercato si rivela degno delle aspettative,il pianterreno è completamente occupato da negozi di alimentari e bevande ma i più caratteristici sono quelli che vendono paprika e salami ,salami che abbiamo comprato ma che non sono esattamente in linea con in nostri gusti.Il primo piano è completamente occupato da negozi di souvenir a cui abbiamo lasciato un notevole contributo economico, bar, un ristorante ed un banchetto dove abbiamo assaggiato il Langos ungherese, una focaccina fritta con sopra dei condimenti a piacere. Abbiamo programmato di fare la crociera sul Danubio, di sera però, Budapest con le luci notturne è più affascinante. Sulla riva, parlo del lato Pest, c’è un imbarco della Legend, enormi imbarcazione che sfilano sul fiume ininterrottamente, il biglietto serale costa 20 Euro, per la verità ci sembra un po’ caro per un’ora di navigazione, infatti un centinaio di metri più in là verso il ponte di Elisabetta c’è un altro imbarco, con battelli più piccoli ma con un costo assai più contenuto, 8 Euro per la stessa crociera, il percorso è identico quindi la scelta mi sembra obbligata.Ne vale la pena.
Venerdì. Decidiamo di visitare un centro commerciale vicino alla stazione ferroviaria, il WestEnd, immenso agglomerato di non so quanti negozi,un vero capogiro non adatto a noi quindi raggiungiamo la metropolitana ed acquistiamo un biglietto giornaliero perché la prossima meta è Piazza degli Eroi. Zona molto verde con un enorme parco,all’interno del quale abbiamo visitato le terme di Széchenyi, la zona col museo dell’agricoltura,sulla via Andrassy si trova l’Opera ,un palazzo di tutto rispetto, io mi sono solo affacciato nell’atrio di ingresso e mi è sembrato maestoso, il resto della via è costellato da decine di negozi di alta moda, prevalentemente italiani,con prezzi ovviamente adeguati (molto alti). E’ l’ultima sera a disposizione,dopo cena abbiamo indugiato a lungo per il centro, quasi per memorizzare quei luoghi che,chissà se rivedremo mai, è tipico di ogni viaggio, quando stai per ripartire vorresti avere la certezza di avere visitato tutto quello che c’è da vedere per non avere rimpianti.
Sabato 30 aprile. Dopo le formalità in albergo usciamo fuori e,con qualche minuto di anticipo, arriva l’auto prenotata che ci trasferisce in aeroporto in poco più di mezz’ora,il sabato c’è scarso traffico ci spiega l’autista. Attenzione,all’aeroporto di Budapest controllano il peso ed il volume dei bagagli a mano e mi sono sembrati fiscali,al contrario all’aeroporto di Bari sono stati più permissivi. Fa caldo, partiamo in orario ed in un’ora e venti siamo arrivati,fuori inizia a piovere e fa freddo, ma siamo in Italia? Abbiamo lasciato il caldo dell’Ungheria per il freddo della Puglia?Ci sembra che la geografia sia invertita perciò,per riprenderci da cinque giorni di goulash e patate e visto che è ora di pranzo, decidiamo di andare a mangiare gli spaghetti con le vongole al ristorante Al Sorso Preferito di Bari, ma questa è un’altra storia………