BudaPest 10 giorni meno di 500 euro
Come fare una vacanza di lusso con meno di 500 euro. Le capitali europee le ho viste quasi tutte e Budapest è senza dubbio la migliore come qualità/prezzo. Una lunga e incredibile storia da Impero a feudo nazista al socialimo reale hanno lasciato palazzi bellissimi e orripilanti, musei introvabili a ovest, e poi ci sono ottimi locali, ottimi...
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Volo Pisa – Budapest con la compagnia low-cost wizzair, praticamente la ryanair dell’est. Partenza verso le 12.00 arrivo in 1h e 20. Tempo splendido, in Italia pioveva da una settimana, qui c’è il sole e non fa freddo, alla faccia dei menagrami che mi dicevano che avrei trovato temperature siberiane. Comoda navetta prenotata con l’aereo che al costo di 4 euro ci raccoglie appena fuori dall’aeroporto e ci lascia a due passi dal palazzo dell’Opera su viale Andrassy. Davanti all’Opera ci aspetta il proprietario dell’appartamento che abbiamo prenotato su internet (only-apartments.it), l’appartamento “Bella Opera” è li, sulla piazza dell’Opera, terzo piano, parquet in camera, cucina spaziosa, vista panoramica sul bellissimo palazzo dell’Opera. Costo meno di 15 euro a testa a notte, incredibile. Sistemiamo le nostre cose, oooooooo, eeeeevvvvviiiiiiiiiiivvvvvvvaaaaaa si odono le prove dei tenori 🙂 mai avuto un simile panorama sonoro in vita mia, di solito a casa ascolto il motore diesel del bus 23, questo è meglio. Primo pomeriggio passeggiata rilassante lungo viale Andrassy, bei cafè, belle librerie. Visita alla Terror Haza, poco distante a piedi da casa nostra. Museo molto interessante ed istruttivo. Consigliato. Rientrando ci fermiamo nella piazza Lisz vicino Oktogon, molto vicino a casa. Pieno di ristoranti e trattorie, scegliamo il Menza, arredamento anni ’70, non c’è posto bisogna aspettare, aspettiamo. Cucina ungherese rivista, vabbè si mangia bene, non ho capito bene cosa ma non male. Spesa contenuta. Dopocena percorriamo piazza Lisz verso l’accademia della Musica, siamo nel quartiere ebraico, giriamo a piedi nel quartiere, ci sono molti locali carini, stile taverna di rovine, come c’è scritto sulla guida, molti molti studenti universitari di ogni nazione li affollanno. Secondo giorno Terme Szecheny, ci si arriva a piedi da casa, esperienza favolosa, giornata soleggiata e freschina, siamo stati a bagno furi all’aperto e poi nelle varie saune di vapore, di luce, e nelle varie vasche interne. Le terme sono molto grandi. Il pomeriggio ero cotto, saranno state le terme allora abbiamo fatto un giro allo zoo, che si trova vicino alle terme, bellissimo sopratutto l’acquario che si trova sotto la serra, non facile da scovare ma veramente interessante. Terzo giorno parco della memoria. Si trova nella periferia, bisogna prendere un tram e poi un autobus, la periferia in stile sovietico va vista, palazzoni tutti uguali di una bruttezza incredibile, il contrasto tra i bellissimi palazzi ottocenteschi dell’aristocrazia e gli orrendi palazzi comunisti è notevole, sono gli uni l’opposto degli altri. Il viaggio di avvicinamento è perfetto per calarsi nell’atmosfera da socialismo reale. Pensare che qui è stato attuato uno degli esperimenti più incredibili della storia mi rende curioso. Nel ’48, quando da noi entrava in vigore la costituzione, qui veniva abolita la proprietà privata, tutto, ma proprio tutto, fu requisito, confiscato e divenne proprietà dello stato. Sorrido pensando ai miei amici alternativi con patrimoni milionari, se davvero fosse accaduto quello che è accaduto qui smetterebbero di giocare ai rivoluzionari. Il parco è uno dei luoghi più interessanti che mi sia capitato di vedere. Statue enormi, bassorilievi, monumenti allegorici e simbolici tutti accomunati da una bruttezza indescrivibile. Orrendi e grotteschi, un teatrino dell’ideologia. Fuori una trabant, l’auto della germania dell’est, il sogno proibito del “proletario medio”, tempo per la consegna 12 anni, carrozzeria in plastica, scocca in truciolato. Pomeriggio giro piazza degli eroi, castello e parco antistanti. Sera quartiere ebraico. Quarto giorno visita alla grande sinagoga e al museo dell’Olocausto. La sinagoga è la più grande d’europa considerato che anche la comunità ebraica ungherese è la maggiore d’europa. Anche gli zingari sono in numero consistente. Nel pomeriggio abbiamo visitato la parte malfamata del famoso ottavo distretto, un girone infernale. Mentre tutta la città è sicura si dice che la parte dell’ottavo distretto che va da Blaha Luza al cimitero monumentale sia una specie di bronx. Ci siamo andati, prima del tramonto ovviamente, effettivamente pare ci sia stata la guerra, palazzi antichi bellissimi che dire fatiscenti è dire poco, una quantità di barboni ed alcolisti che rappresentano la grande maggioranza delle persone che abbiamo incontrato. Bar che inquietano. Ma non ci è successo niente. Neanche ci hanno chiesto soldi. Arrivati al cimitero monumentale lo abbiamo visitato. E’ un luogo interessante, vi sono le tombe barocche degli aristocratici, dei poeti, degli intellettuali di inizio secolo, e i mausolei comunisti, tutti ugualmente brutti come i palazzi e le statue del parco della memoria. Quinto giorno piazza Vorosmarty, dove durante il Natale e la Pasqua si tiene il caratteristico mercato e poi direzione mercato coperto, passando per la famosa Vaci utca. Il mercato coperto è un bel posto dove passare una mezza giornata. Sotto nel sottosuolo ci sono i venditori di pesce vivo, ci sono vasche con carpe, tinche e siluri. Al piano terreno ci sono i banchi alimentari, frutta, verdura, salami, paprica e così via, sopra ci sono i souvenir e poi c’è il motivo principale per cui siamo qui. Il Langos. Una pasta di pane fritta e ricoperta di una abbondante spolverata d’aglio su cui si adagia formaggio e altre cose a scelta. Si dice che occorrano due giorni per digerirlo. E’ vero. Se avevo mangiato un pezzo di asfalto mi sarei sentito più leggero. Buono, tipico, ma un mattone. Serata al bellissimo Szimplakert, uno dei locali più belli e caratteristici, tipo un pub-centro sociale, comunque la descrizione non rende l’idea, qui all’ovest non ci sono posti così, qui siamo troppo fighettini conformisti per concepire un posto veramente figo come quello. Ho bevuto tre palinke e un vin brulé come nulla fosse, il Langos del pomeriggio avrebbe assorbito qualsiasi cosa avessi tracannato come una spugna. Giusto perché tanto ormai la digestione era compromessa ho preso anche una fetta di pane con spalmato un bel cucchiaio di sugna e paprica. La sugna sarebbe il grasso del maiale, noi si usa per ammorbidire le scarpe, loro lo spalmano sul pane. Penso che con un regime alimentare del genere non sarei arrivato alla primavera. Sesto giorno finalmente il classico ponte delle catene, la cremagliera, il quartiere del castello, il bastione dei pescatori, la chiesa di mattia, molto belli e molto bello pure il panorama. Pomeriggio talpa, ossia prima labirinto poi ospedale nella roccia. Consigliati entrambi, fa molto catacombe e guerra fredda. Settimo giorno, museo del castello di Buda, musei di piazza degli Eroi. Ci sono tutti i più grandi nomi della pittura dal rinascimento al primo novecento. Ottavo giorno lungodanubio e Parlamento. La mattina bisogna mettersi in coda e verso le undici arriva una guida italiana che accompagna dentro il parlamento gratuitamente. Il palazzo del parlamento è notevole fuori e dentro. Nono giorno terme rudas. Vasca ottagonale, sono le terme costruite dai turchi, forse l’ottagono è lo stile turco? Comunque molto molto belle, vasca centrale ottagonale, più 4 vasche laterali ognuna con temperature diverse, da 25 a 42 gradi. Sauna di vapore e sauna secca a 70 gradi. Si cuoce ma davvero, sconsigliata a chi ha problemi di pressione. Pomeriggio a passeggio, cotti dalle terme, sera cena ad una tavola calda turca, ormai eravamo in tema. Ottima cucina anche se mi da sempre l’idea di sudicio, ma sono pregiudizi. Decimo giorno isola di Margherita, giornata di sole splendida, sempre alla faccia dei menagrami che stanno bubbolando di freddo in italia, o paese do sole, pff. L’isola è un grande parco con boschi, prati, noleggio di risciò, niente macchine, fontane danzanti, scoiattoli (a primavera si dice). Pomeriggio in giro per Pest osservando palazzi, negozi, personaggi bizzarri e autobus scalacagnati che funzionano benissimo, abbiamo fatto un giro su un autobus, favoloso, tra i suoi ammoritizzatori inesistenti e le notevole buche delle strade costa un decimo del tagadà e si salta di più. Undicesimo (ma non erano dieci i giorni? mistero dei conteggi con le dita) giorno mattina visita al famoso mercato di roba usata il cui nome è irricordabile, ma tanto quello è, un po’ fuori dal centro, il sabato mattina è il giorno ideale per visitarlo perchè portano tutta la roba nuova. C’è veramente di tutto, dalle pellicce di finto ermellino ai telefoni dell’epoca di Meucci ai cimeli sovietici di ogni tipo e foggia. Pochi turisti che vengono corteggiati e a cui sicuramente verranno presentati prezzi doppi ma tanto costa tutto molto poco. Ho comprato delle cose inutili ma molto introvabili tipo le provette del kgb ammesso che fossero veramente tali, una sveglia cccp e altre inutili cianfrusaglie che probabilmente mi saranno requisite al ceck in dell’areo e saranno rivendute al prossimo ingenuo turista la settimana successiva in un riciclo infinito. Dodicesimo giorno, salutiamo il padrone di casa, dell’ottimo Bella Opera Apartment che oltre che comodo e confortevole è sopratutto in una posizione strategica, abbiamo preso i mezzi pubblici, che tra l’altro funzionano benissimo, pochissime volte, una solo per divertimento. Oltre che un giro su un autobus blu lungo scassatissimo consiglio anche un bel giro nella metro gialla, le cui stazioni sono dei gioellini. Salutiamo il padrone e molto a malincuore salutiamo questa bellissima città in cui abbiamo passato dieci (dodici?) giorni che sono volati. Consiglio a tutti di visitare con calma Budapest perchè ci sono molte cose da fare e da scoprire. Ciao