Bucarest mordi e fuggi

Un tuffo Low cost oltre cortina
Scritto da: drlove
bucarest mordi e fuggi
Partenza il: 13/05/2011
Ritorno il: 16/05/2011
Viaggiatori: 3
Spesa: 500 €
Premessa: nessuno tornerà da Bucarest raccontando di una bella città: si può descriverla come interessante, divertente, magari anche affascinante ma la storia ha lasciato cicatrici indelebili su quella che un tempo era definita la Parigi dell’est. Tra le motivazioni che possono portare a sceglierla come destinazione per un week end, oltre all’originalità, c’è anche il costo irrisorio: costa poco andarci, costa pochissimo soggiornarci.

Viaggio: le compagnie low cost principali che raggiungono Bucarest dall’Italia sono l’Easyjet (su Otopeni) e la Wizzair (su Baneasa). Il primo è lo scalo principale, poco a nord della città, moderno ed efficiente. Ci si può spostare in treno (6 lei per la stazione nord) o in bus, ma se si ha l’hotel nella zona nord (scelta consigliabile) o centrale si può ripiegare sui taxi: il prezzo va contrattato ma non deve essere sopra ai 40-50 lei. Baneasa si trova poco lontano, verso il centro: solo bus e taxi a disposizione.

Cambio: al momento del nostro viaggio era 1€ = 4 lei, banche con sportelli bancomat sono diffusissime nel centro (ad esempio l’inquietante “Banca Transilvana”…) e all’aeroporto, inutile perdere tempo cercando cambiavalute. Attenzione perché al rientro i lei non sono né spendibili né cambiabili dopo il controllo passaporti, i duty free accettano solo euro.

Alloggio: i prezzi sono relativamente bassi ovunque, con una differenza rilevante tra centro e periferia. Noi abbiamo scelto i Monte Carlo Palace, a 3 km da Baneasa, 150 € un appartamento per 3-4 persone per 3 notti. La suite aveva due belle stanze, una cucina, un grande salotto con divani e due bagni, il tutto circondato da un balcone con vista sulla città. L’aspetto negativo è l’assenza di bar e ristorante e la colazione limitata, ma si può sicuramente consigliare. La distanza dal centro (circa 10-15 minuti) non è un problema grazie alla frequenza e al costo irrisorio dei taxi (12-15 lei).

Trasporti: il mezzo principale è sicuramente il taxi, il cui prezzo è ben visibile sulla fiancata: indispensabile verificarlo, il prezzo varia dai 1,27 lei a km (quasi tutti in centro) fino ai 3,5. Come ovunque non mancano i taxisti disonesti, controllare sempre l’uso del tassametro e che non tentino di allungare inutilmente la strada. In generale qualsiasi corsa tra i luoghi di interesse dell’area centrale non può costare più di 10 lei. Esistono anche diverse linee di metropolitana e tram, che non abbiamo mai usato.

Pasti: pur non potendola definire sopraffina la cucina rumena offre diversi piatti interessanti, prevalentemente a base di carne e salsicce oltre a ottime zuppe. Onnipresenti sottaceti, soprattutto cetrioli. In centro ci sono diversi ristoranti più o meno turistici; un’istituzione da non mancare è il famoso “Caru cu Bere”, sicuramente commerciale ma con un ambiente tradizionale molto curato, servizio efficiente e intrattenimenti a base di balli e musiche (rumene e non). Il menù è vastissimo e non basterebbe un mese per assaggiare tutto, non perdetevi la zuppa servita nel pane svuotato e gli involtini di carne in foglie di vite. Prezzi irrisori, circa 10-15 euro a testa compresa abbondante e ottima birra. In giro per il centro e soprattutto intorno a piazza Uniri si trovano un’infinità di fast-food (kebab, panini), di qualità però scadente.

Bevande: le birre chiare sono onnipresenti, generalmente buone e con costi ridicoli (nei quartieri periferici, vicino all’hotel: 2 lei a bottiglia). Sconsigliabili invece i vini, di qualità medio-bassa.

Vita notturna: la zona più indicata è quella adiacente a piazza Uniri, nei pressi di strada Lipzcani, dove si trovano la maggior parte dei pub e dei locali in stile occidentale. Nella stessa zona vengono allestiti palchi per concerti all’aperto, il tutto in un’atmosfera tranquilla e amichevole. Non mancano discoteche, che non abbiamo frequentato.

Sicurezza: i nostri pregiudizi sono assolutamente esagerati. Nel centro non abbiamo mai avuto alcuna sensazione di insicurezza, e la costante presenza di forze dell’ordine fa sì che anche di notte Bucarest sia più sicura di molte città italiane. Nella zona dei locali non abbiamo visto gruppi di ubriachi o risse, ovviamente non possiamo garantire sulle zone più periferiche, ma non c’è motivo di andare a cercarsi problemi.

COSA VEDERE IN CITTA’

Arrivando si resta subito colpiti dagli enormi blocchi di cemento che sono una costante di quasi tutta la città. Ceaucescu ha infatti abbracciato l’”estetica” stalinista ai fini di controllo della popolazione, sfollata dalle campagne e ammassata in questi lugubri palazzoni. Queste strutture che un tempo potevano apparire imponenti adesso danno un’immagine di squallore che si accompagna al degrado offerto dai molti mendicanti, zingari e cani randagi che affollano ogni zona della città. L’unico quartiere che conserva una struttura precedente al dittatore è il centro, dietro piazza Uniri, dove si possono osservare le rovine dell’antica Bucarest (con il busto del conte) e una serie di palazzi eleganti. Forse però la visita più interessante è proprio quella alle vestigia comuniste della città: vale la pena di passare per la bella piazza della repubblica, la piazza della rivoluzione e di dare un’occhiata al lugubre palazzo della stampa libera e al pomposo arco di trionfo. Ma il culmine della visita in città è sicuramente l’incredibile palazzo del popolo, la manifestazione più estrema della follia megalomane di Ceausescu. È necessario prenotarsi per la visita (numero sulle guide) e si verrà inseriti in un gruppo a seconda della lingua parlata dalla guida (frequenti quelle in italiano). In realtà le spiegazioni non sono di particolare interesse, incentrate sulle (comunque stupefacenti) misure e quantità di materiali usati, ma la visita è stupefacente anche solo per le enormi innumerevoli stanze che danno l’impressione di un tuffo nel passato, di essere proiettati in un film di spionaggio. Tra i mercati merita una visita quello del week end in zona Charles de Gaulle, con bancarelle di antichità e artigianato. In città sono presenti anche diversi musei (come quello della civiltà contadina) che non abbiamo visitato.

GITE NEI DINTORNI:

L’ultimo giorno, dichiarate esaurite le principali attrattive del centro, abbiamo optato per una gita fuori porta, affittando un taxi al solito prezzo irrisorio (200 lei per l’intera giornata, benzina inclusa).

La visita al lago di Snagov è consigliabile in caso di una bella giornata. Sulla riva sud si trova una specie di resort, con ristorante e bar, dove è possibile affittare barche a remi o motoscafi. Sull’isola in mezzo al lago infatti si trova la tomba del Conte Vlad, inserita in una bella chiesa ortodossa. Il luogo non è sfruttato turisticamente ed è molto tranquillo e rilassante. Nella stessa giornata passando da un paesino all’altro si possono visitare anche alcuni interessanti monasteri.

In conclusione, una destinazione originale per un weekend, adatto a viaggiatori curiosi e che non vogliono spendere molto!

manuelrenna@libero.it



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