Bruxelles: un’esperienza indimenticabile..
In tre settimane abbiamo avuto tutto il tempo per visitare la città e il Belgio, raccontare tutto sarebbe difficile ma ci sono alcune sensazioni che s’ impongono, prima fra tutte la libertà.
La liberta a Bruxelles è la libertà di essere se stessi in una città, cosmopolita e multirazziale, che ha assunto le caratteristiche della gente che la popola e sa essere chiassosa e allegra come i latini e i sudamericani e penso ai locali notturni dl centro come “Salsa” e “Cartagena ”, ai ristorantini greci e italiani che circondano la Grand-Place. Eppure è una città che non dimentica la compostezza e la precisione del Nord Europa.: mai aspettato un autobus per più di tre minuti! Nelle zone residenziali e nei quartieri delle istituzioni europee (fermata Shuman della metropolitana a due passi da Porte de Namur) e internazionali si riesce a percepire tutta l’importanza e la consapevolezza del ruolo che questa città ricopre, “capitale d’Europa”, come amano definirla i suoi abitanti. Visitando Bruxelles non si possono ignorare quei posti dal forte richiamo turistico, evitati dai veri bruxelloises, come la Grand-Place che il 12 Agosto è stata ricoperta di begonie colorate. Evento celebre, che capita ogni due anni dal 12 al 15 Agosto, inaugurato da uno spettacolo pirotecnico e da un gioco di musica e luci.
Sempre parlando di cose squisitamente turistiche non può mancare l’assaggio dei cioccolatini, da Leonidas, da Godiva o da Neuhas o della caratteristica Goufre, una sorta di wafer caldo arricchito a piacere con panna o cioccolato! E poi non dimenticate il piatto tipico “moules et frites”, ossia cozze e patatine fritte…Che detta così non è tanto invitante ma se le provate in uno dei più rinomati ristoranti, da Lèon, supererete l’iniziale diffidenza e non è nemmeno troppo costoso (menù lèon: un tegame da 500gr. Di cozze cotte in un sughetto di sedano e cipolle, una porzione di patatine fritte con pane e burro e una bevanda a 13 euro, che di questi tempi non è male!).
I veri abitanti di Bruxelles s’ incontrano, finalmente, nelle Galeries St.Hubert. Qui tra negozi di lusso e bar storici stanno seduti nei tavolini all’aperto “per vedere e per farsi vedere” (come disse la nostra guida belga Paul). Ma non aspettatevi di vedere le vere signore di Bruxelles che bevono il the! Perché qua la birra è di rigore…Ed è ottima nei locali tipici come il pub di fronte al Manneken Pis.
Per lo shopping è necessaria una visita alla Rue Neuve nei pressi di De Broukère o a Namur ma rigorosamente entro la 18.30 perché poi non troverete più nemmeno un negozio aperto! Non dimenticate infine la visita ai parchi di Bruxelles e al bosco della Cambre, vicino all’Avenue Roosvelt, un vero e proprio bosco all’interno della città.
Da subito, passeggiando per il centro di Bruxelles ho avuto una sensazione di fastidio nel vedere le antiche palazzine del ‘600 affiancate alle costruzioni ultramoderne in ferro e vetro senza nessun criterio logico. Non capivo come fosse possibile…Ma riflettendoci questa deliziosa incoerenza riflette lo spirito magico della città e io l’ho capito da un fatto. Lo scopo iniziale del mio soggiorno era un corso di francese all’università di Bruxelles. Al corso hanno partecipato più di 60ragazzi e ragazze di ben 35 nazionalità diverse. È stata un’esperienza unica e indimenticabile. La magia di Bruxelles ha fatto sì che ognuno di noi si sentisse a casa. Chiunque può trovare il suo posto a Bruxelles perché l’aria che si respira è incredibilmente familiare e nuova allo stesso tempo. Convivenza pacifica e armoniosa di culture e stili diversi.
Il corso è terminato il 13 Agosto; il 14 abbiamo ripreso l’aereo per Roma Fiumicino. Io credo di non essere ancora tornata a casa dl tutto.