Bruxelles e dintorni… da non perdere

Settimana fiamminga con straordinarie sorprese
Scritto da: Nicola.Pergola
bruxelles e dintorni... da non perdere
Partenza il: 23/04/2015
Ritorno il: 29/04/2015
Viaggiatori: 2
Spesa: 500 €
Un breve resoconto della nostra vacanza in Belgio per i Turisti per caso.

Volo Ryanair Bari-Charleroi (146 € in 2, A/R), ore 9:55-12:20; e subito navetta Flibco (biglietti on line: 56 €, A/R in due). In un’ora eravamo alla Gare du Midi. Di lì una passeggiata di mezz’ora, e arrivo all’hotel Floris Arlequin, a 200 m dalla Grand place, (626,00 € per 5 notti).

Posizione spettacolare dell’hotel, wi-fi dappertutto, pulito, ricca colazione al 7° piano con vista sulla guglia del municipio, stanza gigantesca, grande LCD; da lì siamo andati ovunque a piedi (tranne che all’Atomium). Quindi consigliamo: niente card per i mezzi pubblici.

Subito fuori a vedere la splendida piazza del Grote Markt, le Galérie royales costellate di rivendite di cioccolatini (o erano gioiellerie???), la chiesa di S. Maria Maddalena, e la bella cattedrale che ricorda Notre Dame di Parigi. Primo assaggio di patatine, poi una insalatona al McDonald’s.

Secondo giorno

Salendo a Bruxelles alta, lungo Mont des Art, arriviamo ai Musei di belle arti dove acquistiamo un biglietto combinato: fra cinque opzioni abbiamo scelto (13 € a testa) il Magritte e gli Old Masters. Cinque ore di piacevole visita, in una struttura imponente; peccato che, per lavori in corso, mancavano alcune opere di pittori fiamminghi.

Eravamo sul Sablon, e quindi visita a Notre Dame de la Chapelle, e una pausa nel bel giardino all’italiana di Place d’Egmont. Poi, con il gratuito e panoramico Ascenseur des Marolles, discesa verso la Bruxelles bassa. Passiamo per caso davanti al Manneken pis, che non volevamo vedere, e andiamo invece al Beginhof, il quartiere delle beghine, ora ospedale geriatrico: che non è quello di Amsterdam e tanto meno quello di Bruges, ma conserva ancora un’atmosfera particolare. Chiudiamo la giornata ancora al McDonald’s (purtroppo non mangio cozze, il piatto locale, né amo carne o pesce).

Terzo giorno, escursione a Bruges (Brugge)

Escursione con i biglietti del treno presi da casa (http://www.belgianrail.be/): con la tariffa week end i prezzi sono dimezzati sabato e domenica, e così abbiamo pagato in due 30,40 € anziché 56,40.

Bruges è bellissima: uno splendido Beginhof, case sei-settecentesche a pelo d’acqua sui canali, le piazze del Grote Markt e del Burg, il Belfort che suona di continuo noti spirituals con le sue 47 campane. Sembra davvero che il tempo si sia fermato. Quattro ore di visita e poi, in treno per Bruxelles, ci siamo fermati a Gand.

Qui, purtroppo, il centro storico distava più di 3 km dalla stazione (a saperlo avremmo preso, per 3 € a testa, il tram n. 1). Ma ce l’abbiamo fatta. Anche qui splendidi edifici, il Markt, il Belfort, la cattedrale di San Bavone (dove non abbiamo visto il famoso polittico dei van Eyck: mi sembra esagerato 8 € di biglietto). Bellissima poi la vista dal ponte San Michele, lì a due passi. Pian pianino, costeggiando il canale, siamo tornati in stazione. E a Bruxelles, cena da Exki: un fast food elegantino, con baguette, insalatone, zuppe, torte salate e prodotti biologici, a prezzi poco superiori a McDonald’s. Per chiudere un cartoccio di immancabili Belgian frites (2,60 €, senza salse).

Quarto giorno

Approfittando della tariffa week end (e dei semplicissimi distributori automatici di biglietti), escursione ad Anversa (16 € in due), e dritti al Museo Plantin-Moretus. Uno straordinario museo della tipografia – macchine, set di caratteri, incisioni su legno e rame, incunaboli, cinquecentine e seicentine, Bibbie poliglotte – dichiarato Patrimonio dell’Umanità. Una bella visita di 3 ore, per giunta gratis perché era domenica; poi, al volo, la cattedrale e il Grote Markt.

Quinto giorno

Andiamo all’Atomium con la metro (2,10 € a testa a tratta). Volevo solo vedere dall’esterno questa strana costruzione, invece è stata una bella visita (8 € a testa – anziché 11 – dai 60 anni in su), con una mostra permanente sulla nascita della struttura, e una – forse temporanea – su oggetti in plastica di design. Delusione all’attiguo Planetarium, dove avremmo dovuto aspettare 4 ore per un solo spettacolo: così, niente. Passeggiata nel Parco coloniale, pieno di tulipani, e nel Parco di Laeken, bello, dove però le serre reali erano chiuse.

Sesto giorno

Mattinata nella splendida Bibliotèque Royale, con una eccezionale – e gratuita – mostra bibliografica sul tema del viaggio, passaggio dal Palazzo reale dove uno squadrone di cavalleria rendeva gli onori ai nuovi ambasciatori; poi navetta per Charleroi perché il volo era alle 7 del mattino.

Lì, qualche problema col taxi (risolto con 10 €) per raggiungere il Best Western Aero Plus 44 , ma poi un bell’hotel elegante, pulito, LCD, wi-fi, senza colazione, per 63 €; e alle 5:30 taxi dell’hotel (7 €) e in 8 minuti in aeroporto.

Insomma, una bella vacanza che ci sentiamo di consigliare.

Guarda la gallery
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Il Beginhof di Bruges

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Gand dal ponte San Michele

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L'Atomium di Bruxelles

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Il Grote Markt di Anversa



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