Bruxelles e Bruges… low cost
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1 giorno: a piedi per Bruxelles
Acquistiamo due biglietti con la compagnia Brussels Airlines al prezzo di 60 euro a/r a testa con partenza dall’aeroporto di Milano-Linate. Il nostro volo parte alle 6.55 e arriva a destinazione in perfetto orario. Atterriamo all’aeroporto principale, Brussels National, alle 08:00 e acquistiamo il biglietto ferroviario (7,80 euro) che in 30 minuti ci porta alla Gare Central, la stazione situata in centro città. Arrivati in centro ci dirigiamo verso il nostro Nh Grand Place, che dista 4 minuti a piedi dalla Gare Central e 5 minuti dalla Grand Place, la piazza più importante di Bruxelles dove ha sede il municipio. Non male considerando che abbiamo prenotato in un 4 stelle una doppia a 52 euro a notte.
Ci buttiamo subito nel cuore della città, la Grand Place, dove i palazzi delle corporazioni e il bellissimo municipio quattrocentesco circoscrivono la piazza. Ci siamo incamminati per le piccoline stradine laterali fino ad arrivare alla zona della Bourse, e tornando indietro ci siamo rifermati nella piazza per mangiare un panino veloce. Ci siamo concessi anche un dolce, l’abbiamo preso in Rue Charles Bulls (guardando il municipio, la via a sinistra) dove si trova un piccolissimo negozio che vende solo Gaufrè. Ne abbiamo presi due con fragole, panna e cioccolato spendendo 7,20 euro in tutto.
Alla fine della vacanza non solo abbiamo constatato che in questo negozio erano i migliori, ma che erano anche tra i più economici che si potevano trovare in giro. A questo punto ci dirigiamo verso la parte bassa della città dove hanno sede la grande biblioteca cittadina, il palazzo reale (residenza invernale del re del Belgio), il palazzo di Giustizia e la bellissima chiesa di Notre Dame Du Sablon, con i suoi pittoreschi mosaici.
Prima del rientro in hotel, facciamo tappa nell’unico locale che serve la Westleveren, considerata dagli esperti nel settore, la migliore birra al mondo. Il locale si chiama Au Bon Vieux Temps, non si trova facilmente ma una volta dentro, non ve ne pentirete.
Per la cena prenotiamo da Chez Leon citato in tutte le guide e recensioni turistiche. Abbiamo assaggiato le famosissime “moules et frites” specialità locale cozze e patatine, quelle fritte 2 volte come vuole la tipica ricetta belga. Il locale merita, sia per l’ambiente che per la qualità del cibo (in due abbiamo speso 32 euro). Vicinissimo a Chez Leon si trova il posto più bello del mondo per gli amanti della birra: il Delirium Cafè. Trattasi di un locale che serve oltre 200 tipi di birra in un’atmosfera vivace e giovanile.
2 giorno:Il fascino di Bruges
Con il treno delle 07:51 da Bruxelles Central arriviamo a Bruges in una sola ora di viaggio. Prendendo la stradina di fronte alla stazione (Oostmeers) arriviamo in pochi minuti alla Onze Lievevrouwekerk, una chiesa con una maestosa torre che però ha all’interno delle zone chiuse, causa lavori di ristrutturazione.
Proseguendo sulla strada di questa chiesa arriviamo al Blinde Ezelstraat, ponte di collegamento per raggiungere il Burg, il centro amministrativo di Bruges. Dal Burg si prosegue e si arriva direttamente al Markt, la piazza principale, dominata dal Belfort, una torre campanaria sulla quale si può salire e, percorrendo i 366 gradini, si può godere di una meravigliosa vista della città.
Dal Markt abbiamo preso Vlamingstraat e svoltato in Academiestraat per uscire dal centro, in direzione nord-est, per visitare la zona dei mulini a vento. Abbiamo deciso di mangiare qualcosa da asporto dirigendoci di nuovo verso il Burg dove abbiamo poi consumato il pasto.
Nel pomeriggio ci siamo incamminati verso la zona sud della città, al Begijnhof, che attualmente ospita la congregazione delle monache benedettine, e che in passato era una comunità per le donne che rimanevano vedove di guerra. Le beghine erano laiche che prendevano i voti senza perdere il loro patrimonio privato.
Infine abbiamo visitato il Minnewater (lago dell’amore) e con le luci del tramonto siamo riusciti a cogliere tutta la bellezza che questo posto meraviglioso può offrire. Nel medioevo, proprio qui le navi mercantili scaricavano i loro prodotti. Abbiamo aspettato l’imbrunire per vedere Bruges illuminata e l’attesa è stata ripagata.
Se già di giorno la città è meravigliosa per le casette con il tetto a punta o a scale di mattoni colorati, di sera l’atmosfera è ancora più magica. Secondo noi più che visitare il Burg o il Markt, il bello di questa città è perdersi nei suoi vicoli. Prima di ritornare a Bruxelles ci siamo fermati in chiosco sulla via per tornare alla stazione che vendeva patatine fritte. Non c’è che dire! Le patatine belghe sono davvero ottime.
Una volta giunti a Bruxelles decidiamo di cenare in un locale, A La Mort Subite, situato nella via laterale del nostro hotel (Rue Montagne aux Herbes Potageres). Trattasi di una birreria molto famosa qui in città, consigliamo di provare la loro Lambic Blanche, abbiamo assaggiato anche una birra alla pesca e mangiato un tramezzino, il tutto per 18 euro in due.
3 giorno: Bruxelles e attrazioni
Il terzo giorno prendiamo un biglietto che permette due viaggi al prezzo di 3,70 euro (allez-retour) e ci dirigiamo presso il quartiere Hysel a nord-ovest della città, per visitare l’Atomium. Arrivando intorno all’orario di apertura (10 di mattina) ci dirigiamo in bilietteria e senza fare coda acquistiamo il biglietto di 11 euro per entrare. Questa costruzione nata per l’EXPO del 1958 è, come suggerisce il nome stesso, un atomo ingrandito 156 miliardi di volte. Dalla sfera più alta si gode un bellissimo panorama della città.
Riprendiamo la metro e scendiamo alla fermata Simonis per visitare la Basilique National du Sacre Coeur. Anche se non è tra le mete più gettonate vi consigliamo assolutamente una visita. Questa chiesa, che è la quinta più grande al mondo, è posta su una collinetta che le da ancora più magnificenza, ed è volta su un viale alberato simile al Camps de Mars di Parigi.
La tappa successiva è stato il Museo della Birra nella Grand Place. Biglietto di ingresso 5 euro con degustazione finale. Non siamo rimasti molto soddisfatti in quanto il museo era composto da una sola stanza, dentro la quale si proiettava un video pubblicitario sulle birre belghe. Inoltre la degustazione è stata fatta con una pils e, tra le tante varietà che ci sono in Belgio, questa è proprio l’ultima che ci si aspetta di trovare. Successivamente ci siamo diretti al Museo del Fumetto. Biglietto di ingresso 8 euro a persona e visita libera con dotazione di raccoglitore con schede esplicative. Museo interessante e ben allestito.
Per la cena abbiamo optato per il ristorante Fin de Siecle, abbastanza noto nelle guide turistiche, ma non per questo meno caratteristico, e soprattutto molto frequentato dagli abitanti di Bruxelles. Il mio ragazzo ha preso il “lupin a la kriek” (coniglio con salsa di birra alle ciliegie) mentre io una “carbonade a la chimay” (spezzatino con salsa della famosa birra trappista). Il tutto accompagnato da ottima birra, i piatti erano abbondanti e molto buoni (spesa complessiva in due: 30 euro).
4 giorno: Welcome to Europe
L’ultimo giorno visitiamo la Cathedrale des Saints Michel et Gudule in Place Sainte-Gudule, una chiesa imponente e con mosaici spettacolari. Passiamo alla volta del Menneken Pis (all’angolo tra Rue de L’Etuve e Rue du Chene) nella zona dove si possono anche trovare le case con i famosi murales a fumetto.
Come ultima tappa del nostro tour, passiamo alla volta del quartiere dell’Unione Europea, facendo tappa alla vicina Maison Antoine, chiosco rinomato per le eccellenti patatine fritte (confermiamo che sono le più buone mai provate) che mangiamo al Parco Leopoldo sul una panchina di fronte ad un laghetto proprio dietro al parlamento.
Per la visita (gratuita) del museo del Parlamento Europeo, il Parlamentarium, ci viene data un’audioguida in italiano con la quale abbiamo la possibilità di scoprire tantissime informazioni sull’Unione Europea durante la visita. Molto apprezzato però è stato, non solo il museo, ma tutto il quartiere UE, formato grandi edifici che ospitano le diverse Commissioni.
La vacanza è finita, torniamo a casa molto contenti per aver visitato quella che, per noi, è una delle città più belle d’Europa. A fine vacanza abbiamo fatto un bilancio della spesa totale: 300 euro a testa tutto compreso. Decisamente niente male per chi, come me, sta finendo l’Università e non lavora ancora.