Bruxelles, Bruges, Gent al dettaglio

Un saluto a tutti i "turisti per caso" sono Fabio. Il Belgio mi mancava nella lista dei paesi europei visti, mancava solo l' occasione giusta perchè nelle mie intenzioni è un viaggio che pensavo da tempo. E l' occasione buona si concretizza con il rave "I love techno" che si tiene a Gent il sabato 15 novembre. Quindi partiamo io e Fabrizio, un...
Scritto da: feevio
bruxelles, bruges, gent al dettaglio
Partenza il: 13/11/2008
Ritorno il: 16/11/2008
Viaggiatori: in coppia
Spesa: 500 €
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Un saluto a tutti i “turisti per caso” sono Fabio. Il Belgio mi mancava nella lista dei paesi europei visti, mancava solo l’ occasione giusta perchè nelle mie intenzioni è un viaggio che pensavo da tempo. E l’ occasione buona si concretizza con il rave “I love techno” che si tiene a Gent il sabato 15 novembre. Quindi partiamo io e Fabrizio, un mio amico anch’ egli “malato” per la techno, il giovedi 13 con l’ intento di vederci anche qualche bella città. Il volo della Ryanair, pagato 54€ e prenotato due mesi prima, parte da Roma Ciampino con 30 minuti di ritardo (raramente mi è capitato con la ryan) alle 9.30 anzichè allle 8.55. Recuperiamo dieci minuti in volo e in due ore, alle 11.20, stiamo a Charleroy. La cittadina dista 50 km da Bruxelles. C’ è il pullmann, appena fuori l’ aereoporto (che è piccolino), che collega le due città. Noi abbiamo preferito affittare un’ auto con la Hertz, affiliata alla Ryan, in modo tale da poterci muovere con più libertà visto che il programma prevede la visita di tre città. La prenotazione l ‘abbiamo fatta da Roma una settimana prima della partenza, il prezzo è di 126€ totali per tre giorni, 63 a testa, 21 al giorno. Da aggiunge 40€ (20 a testa) per l’ assicurazione totale (la minima copriva solo 600€ in caso d’ incidente) e 60€ per il navigatore (30 a testa), facoltativo, che noi abbiamo preso. Ci danno una opel astra station wagon diesel invece di una c1. Grande, si inizia bene! Ti chiedono una carta di credito come garanzia dalla quale si prendono una caparra che poi si annulla al momento della riconsegna. Sbrigato il tutto siamo pronti per la scoperta del Belgio! Da Charleroy impieghiamo meno di un’ ora per arrivare a Bruxelles, col navigatore troviamo subito il nostro ostello prenotato due mesi prima via internet. Il 2go4 hostel è una struttura moderna e pulita, la stanza ci soddisfa per essere un’ ostello. Peccato non sia compresa la colazione che di solito tutti gli ostelli prevedono. Intanto si sono fatte le 12.30 e dopo aver chiesto delucidazioni sulla metro e sul posteggio (strisce blu anche lì) al ragazzo della reception, che parlava italiano meglio di noi, ci avviamo alla scoperta della città. La fermata metro dista 5 minuti a piedi, il centro 15 minuti. Prendiamo la metro non per pigrizia ma per fare subito il biglietto giornaliero dal costo di 4.50€. Ci sono 4 linee di metro ( la 1A gialla, la 1B rossa, la 2 arancione, la 3 blu) che insieme ai tram collegano i vari punti del centro con la periferia. Dopo un pranzo veloce con una squisita baguette farcita, andiamo a visitare l’ atomium (l’ atomo) e lo stadio Heysel. Con la metro ci vogliono meno di 10 minuti, la fermata è Heysel della linea 1A, la gialla. L’ atomium ci ha fatto un bell’ effetto visto da fuori, è più grande di quanto pensassi. La visita all’ interno costa 9€ che in effetti sono troppi. Non c’ è nulla tranne qualche vecchia foto e il video di come è stato realizzato. Suggestivo solo il panorama. La stadio Heysel è stato rinnovato, ce lo aspettavamo in mattoni rossi con la targa ai defunti tifosi juventini (magari quella c’ era pure ma noi non abbiamo nemmeno cercato) e invece niente, tutto moderno. La tappa successiva è la grand place col suo magnifico markt. Stilisticamente molto belli anche i palazzi che circondano la piazza, il gotico stupisce sempre! Giriamo a piedi per le vie del centro e tra le innumerevoli cioccolaterie ci imbattiamo nel Manneken pis, il famoso bambino che fa la pipì. Anche questo è stata una delusione, minuscolo e attaccato a una fontana recintata. Dopo aver comprato i classici souvenir (un po’ cari) e assaggiato il primo goufren con panna e cioccolato (il loro dolce tipico), prendiamo la metro direzione palazzo del parlamento europeo. La fermata è Schuman sia si prenda la linea gialla che quella rossa. Il palazzo a vetri è imponente, e non poteva essere altrimenti visto che è anche qui che vengono prese le più importanti decisioni a livello politico europeo. Sono le 17 e si sta facendo buio. Come ultima tappa della mezza giornata andiamo a visitare la cattedrale di st. Michel e Godule. La fermata della metro è “stazione centrale” sia rossa che gialla. Bellissima sia esternamente che internamente. Lo stile è sempre il gotico e il fatto che sia illuminata la rende ancora più imponente. Per oggi può bastare. Rientro in ostello, doccia e pronti per la cena e il dopocena. Mangiamo al ristorante “Chez leon” (consigliatoci in ostello) in Rue des Bouchers che è una via nei pressi della Grand place con numerosi ristoranti tutti attaccati. Prendo antipasto, una bistecca con patate due bicchieri di birra locale (economica in Belgio), caffè (espresso, incredibile) e Fabrizio antipasto pesce e cozze. Tutto discreto, spesa 32€ a testa. Il dopocena a Bruxelles significa pub. E’ nelle birrerie, ci hanno detto, che si riuniscono i giovani della capitale. E visto il Delirium pub (o floris bar) ci rendiamo conto che è la verità. E’ un pub famosissimo entrato nel guinness dei primati per avere oltre 2000 tipi di birre locali ed estere. Noi di birre ne abbiamo provate svariate e tutte buone( specie quelle d’ abbazia, meno quelle ai frutti per i miei gusti), infatti stavamo cotti! Di giovedi sera è zeppo di ragazzi, come il vicino Floris garden famoso per gli assenzi. Si trovano entrambi in Impasse della fidelitè (vicino a rue des Bouchers) che è una via stretta e senza uscita. Alla fine della vietta c’è la statua della bambina che fà la pipì (jeanneke pis). Se non avete una cartina dettagliata non la trovate a meno che non chiediate. La mattina del venerdi 16 ci avviamo a Bruges. Dopo aver pagato l’ ostello ( 65euro la doppia, 32.50 a testa) facciamo colazione e prima di avviarci visitiamo la chiesa di Santa Caterina (nulla di particolare) e il palazzo reale (solo da fuori, enorme). Con nostro dispiacere, e incazzatura annessa, il navigatore si scarica e lo spinotto del navigatore non è idoneo all’ accendisigari dell’ opel astra, quindi ci avviamo per Bruges alla cieca. Ma ce la caviamo bene, anche perchè Bruges è più piccola. Percorriamo 110 km in poco più di un’ ora. Sempre on-line su internet abbiamo prenotato all’ Europ hotel. Camera essenziale, pulita, colazione intercontinentale buona e abbondante. Prezzo 80€ la doppia (40 a testa). Bruges è un’ incanto. Piccola, tranquilla, con i suoi palazzi, i suoi canali, la tipica architettura delle case. Si gira a piedi. Visitiamo subito la piazza principale (markt), con l’ imponente cattedrale. Attaccata c’è la piazza con la basilica del sacro sangue (burg), che purtroppo non possiamo visitare perchè chiude alle 16. Molto bella la basilica di nostra signora, che sta a sud del burg (ma sempre molto vicino), dove abbiamo potuto ammirare la Madonna di Michelangelo. Proseguendo a piedi verso sud arriviamo al begijnhof dove ci sono i monasteri laici. A parte il colpo d’ occhio, niente di pariticolare. Molti gli scorci da fotografare specie lungo i canali. Anche per oggi le nostre gambe ne hanno abbastanza e tra l’ altro la giornata è più fredda e uggiosa. Alle 19 stiamo in hotel. Doccia e pronti per la cena. Al ristorante “Curiosa” in Vlamingstraad 22 ci servono una bistecca al pepe verde, per me, e un filetto ai funghi per Fabrizio entrambi con contorno di patate (tante). Molto buoni. Stavolta prendiamo il dolce (squisito), e un caffè (spacciato per espresso) lungo, lunghissimo, che non riesco a finire. Spesi 35€ a testa birre comprese( due 0,33 a testa). La vita notturna a Bruges ci è sembrata un po’ fiacca rispetto a Bruxelles. Siamo stati in un paio di pub dove l’ atmosfera era molto più tranquilla. In giro non si vede tanta gente. Così ce ne andiamo a dormire relativamente presto visto che la notte di sabato è “la notte”. Al mattino, prima i avviarci verso Gent, ce ne andiamo al mare solo per il gusto di averlo visto, tanto sta a 20 minuti di macchina. Infatti pioviccica e fà freddo e non c’ è tanta gente. Dopo neanche un’ ora di tragitto siamo a Gent. La nostra stanza dell’ hancelot hotel è qualcosa di fantastico. Sia l’ esterno del palazzo che l’ arredamento interno sembravano del 1800, ma quando ci fà vedre la stanza 1b rimaniamo a bocca aperta. Enorme e dotata di jacuzzi…Ci siamo subito ricreduti sul primo impatto. Per 45€ a notte avevamo anche la possibilità di fare la sauna e la lampada. C’ era una sala con la palestra a disposizione ed era compresa la colazione internazionale oltre al cocktail di benvenuto. Lo consiglio anche per la pulizia della stanza e la cordialità del personale. Forse un po’ rumoroso per il parquet vecchiotto che scricchiolava. La fermata del tram subito fuori dall’ hotel ci porta in centro in 5 minuti (15 a piedi). Alle 13.30, dopo la consueta baguette, inizia il nostro giro per la città. Anche Gent è molto graziosa e raccolta anche se meno caratteristica di Bruges. Da vedere il castello dei conti di Fiandra, costo 8€ (un po’ caro per quello che c’ è anche se dalle torri si vede un bel panorama con alcuni scorci interessanti da fotografare), le due piazze attaccate con il belfreid( il campanile municipale per salire 5€ per la vista panoramica ma noi non siamo andati) la bellissima cattedrale di S. Bavon, la cattedrale di S. Nicola, il Vrijdag markt (piazza), il ponte di S. Michele. In giro c’ è una marea di gente che sembra di essere a via Condotti! Passeggiamo e ci trastulliamo per il centro, visitiamo cioccolaterie, compriamo cioccolato, dei souvenir, un cartoccio di patatine fritte (particolari in Belgio, più cicciotte e corte), buone). Prima di cena è d’ obbligo una sauna e un’ idromassaggio per farci trovare in piene forze prima della missione che ci attende. Ceniamo al ristorante “le petit paradis” in Donkerstreed 19. Piccolino, dallo stile un po’ raffinato ma economico, il più economico finora. Spendiamo 26€ a testa per una bistecca al pepe verde, patatine fritte, dolce, birre, caffè (io no, schifoso). Ci facciamo un giro per il centro dove i locali più frequentati sembrano essere i disco-pub. Un po’ di vita notturna sembra esserci visto che sono appena le 22.30. Ma per noi è ormai tempo di andare, il più grande rave techno europeo (e mondiale?) ci attende. Prendiamo l’ auto e alle 23.30 stiamo al Flanders expo. Una parola sola…Memorabile!!!(per gli appassionati, ovvio). Finito il rave accompagnamo tre spagnoli alla stazione e alle 8 a nanna. Risveglio alle 11, traumatico. Con calma facciamo un’ ottima colazione. L’ orario del volo del rientro è per le 18.35, quindi abbiamo tempo per visitare Waterloo che si trova tra Bruxelles e Charleroy. Saliamo sulla collina dell’ epica battaglia tra le truppe di Napoleone e gli inglesi capeggiati da Wellington. Costo 6€ per salire su una collina, bah. Mentre ce ne andiamo Fabrizio legge il cartello stradale di una cittadina, Bruin le Chateau che gli ricorda la chiesa in cui la leggenda dice sia custodito il sacro grall. Quello che vediamo è una chiesetta nascosta in un bosco…Si sarà sbagliato? Il mistero mi accompagnerà per tutto il viaggio di ritorno! Il ritorno a Charleroy è tranquillo nonostante la pioggia. I belgi sono molto prudenti nel giudare e rispettano alla lettera limiti e divieti. Riconsegnamo l’ auto e veniamo rimborsati dei 60€ del navigatore che non funziona. Ottimo! Per il pieno abbiamo speso 13€ a testa, il diesel sta a 0,980€ al litro. Abbiamo percorso un po’ meno di 400 km. Il volo Ryanair è puntualissimo stavolta. Addirittura atterriamo con 20 minuti di anticipo il che non guasta così mi vedo il secondo tempo del derby Roma-Lazio. Per concludere posso dire che siamo rimasti piacevolmente stupiti dal Belgio. Ovvio, non lo abbiamo visto tutto ma Bruges e Gent sono due bombomiere che vanno visitate se ci andate. Vista Parigi, Amsterdam, Londra, Barcellona, beh che dire di Bruxelles, non è male ma di certo la grandezza è un’ altra cosa. Non è carissimo e si gira velocemente visto che le città sono vicine tra loro. Tolto il biglietto del rave ho speso 550€ compresi volo, auto e hotel. Spero che questo mio resoconto possa essere utile ad altri turisti per caso. Quindi buon Belgio a tutti!


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