Breve tour fra Bosnia e Croazia
La mattina seguente dopo una bella colazione sulla terrazza del nostro appartamento con vista sulla città e baciati da uno splendido sole e da una temperatura di 24 gradi decidiamo di scendere nuovamente nella città vecchia a visitare le antiche mura, con 125 KU (circa 17 euro) si può fare il giro di tutte le mura della città, un giro assolutamente da fare, infatti dalle mura potrete godere dei più bei scorci della città e dei suoi monumenti e da ogni angolazione, il tutto dura all’incirca un paio di ore. Dopo questo bel giro siamo scesi e ci siamo goduti le piazze, le chiese e i palazzi della città vecchia, sorseggiando un caffè e percorrendo il famoso “Stradun”, la via principale che attraversa la città vecchia. Imperdibili sono la chiesa di San Biagio Patrono della città, il palazzo del rettore affacciati su piazza della loggia, il monastero dominicano, la torre delle campane uno dei simboli cittadini, la fortezza di San Giovanni, la cattedrale, la colonna di Orlando, la fontana di Onofrio, il monastero Francescano, il forte Lovrijenac, le due porte più belle: la Pile e la Ploce, la chiesa di Sant’Ignazio di Loyola, la fortezza Minceta, e se volete avere una vista mozzafiato potete prendere la funicolare che porta in cima al monte che sovrasta la città e dove vi è anche la possibilità di vedere il museo della resistenza croata nella guerra del 1993. Dopo aver visto tutto torniamo in appartamento, facciamo una bella doccia e poi nuovamente in centro a fare una bella mangiata di pesce sulla baia a godere della nostra ultima sera a Dubrovnik.
Il mercoledì mattina dopo aver fatto colazione prendiamo la macchina, usciamo dalla città, facciamo gpl e dopo 60-70 km di strada provinciale che ritorna verso nord prendiamo per Metkovic, attraversiamo il confine e andiamo in Bosnia, direzione Mostar!
La mitica Mostar (130 km da Dubrovnik) che tante volte abbiamo visto durante la guerra della ex-jugoslavia quando nel 1993 abbatterono il suo fantastico ponte ottomano del 1500 e per mesi fu sotto assedio.
Durante il percorso costeggiamo la Neretva, il fiume che attraversa Mostar e notiamo che la Bosnia è decisamente più povera e arretrata della Croazia, colpisce il parco macchine, tantissime auto tedesche degli anni ‘70-’80 e colpisce il costo irrisorio della benzina, gasolio e gpl! Arriviamo finalmente a Mostar, parcheggiamo e andiamo a vedere questo piccolo gioiello, frutto di varie contaminazioni religiose e etniche, sono presenti cattolici, ortossi e musulmani con le loro chiese e moschee. La vista del ponte e della parte vecchia dalla Neretva è bellissima, colpisce l’aria un poco orientale che si respira e colpisce anche il fatto che sono presenti ancora a testimonianza di ciò che fu la guerra della ex-jugoslavia palazzi distrutti dai bombardamenti. Percorriamo le vie della parte vecchia nei dintorni del ponte, viuzze ricche di botteghe artigiane, di caffè, ristorantini e turisti. Conosciamo un signore (Mustafa) che dopo 20 anni vissuti in Italia a fare l’infermiere ha deciso di tornate da 2 anni a Mostar a cercare di ricostruirla, ci dice che in realtà Mostar è ancora un polveriera sopita, che potrebbe esplodere da un momento all’altro, e che gli odi nati durante la guerra sono ancora tutti presenti. Con dispiacere nel cuore (questo al turista non appare visto che si ferma solo qualche ora) ripariamo alla volta della Croazia e ci fermiamo la sera a Sibenik, un bellissimo luogo patrimonio dell’Unesco che si trova 50-60 km dopo Spalato. Troviamo un appartamento a 40 euro a notte e dopo una bella doccia via nella città vecchia, anche qui un reticolo di viuzze strette, palazzi, cattedrali e una fortezza che domina tutto dall’alto. La contaminazione della dominazione veneziana è molto visibile. Con le luci soffuse della sera Sibenik è meravigliosa, ne approfittiamo per andare sul lungomare a mangiare al ristorante “MORE”, qui facciamo la più bella mangiata di pesce del nostro viaggio, per 13 euro mangiamo un fritto di pesce fantastico con birra media…la degna conclusione!
La mattina seguente (giovedì 27 ottobre) facciamo un giro per Sibenik alla luce del sole, vediamo la cattedrale di San Giacomo, la fortezza San Michele, la chiesa di Santa Barbara, la chiesa e il monastero di San Franceco, le piazze, le vie medievali e il porto. Un degno finale, poi purtroppo è la volta di ripartire, riprendiamo la macchina e via tutto d’un fiato verso l’Italia.
Arrivederci Croazia e a presto!