Breve corso di sopravvivenza a Istanbul
Direte...e cosa c'è di tanto pericoloso, a Istanbul? Assolutamente nulla, esclusi gli attentati al portafoglio e alla pazienza. Ed è questo anche l'aspetto più pittoresco: non le moschee o il Topkapi, bensì questo continuo industriarsi degli abitanti di Istanbul . Chi vende profumi "taroccati" , chi vende panini, chi vende acqua, chi giacche...
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Direte…E cosa c’è di tanto pericoloso, a Istanbul? Assolutamente nulla, esclusi gli attentati al portafoglio e alla pazienza. Ed è questo anche l’aspetto più pittoresco: non le moschee o il Topkapi, bensì questo continuo industriarsi degli abitanti di Istanbul . Chi vende profumi “taroccati” , chi vende panini, chi vende acqua, chi giacche in pelle, chi tappeti, chi pulisce le scarpe( l’antico sciuscià italiano) chi ha una bilancia e ti invita a pesarti, chi vende nocciole semini e pistacchi,chi banane, chi vende tovaglie abiti coperte cuscini cappelli … E poi chi cerca di attirarti in un locale, chi in un bar, chi ti vuole far mangiare il kebab, chi ti vuole far bere il thè…E ognuno ha le sue motivazioni e raccomandazioni, e ti chiede di dove sei, e chiunque avrà parenti o amici dove vivi tu, e tu sarai sempre del suo paese rpeferito, in un incantesimo senza lampada di Aladino. E sono gentilissimi, davvero…Forse un pò asfissianti. Trattative per acquistare: il prezzo è 10 lire turche(a proposito, conviene prelevare direttamente lire turche col bancomat, anzichè cambiare o girare con gli euro) .Bene, voi offrite la metà.Senza paura.Vedrete il venditore dapprima indignato, poi vi seguirà piagnucolando e infine, se sapete tener duro, accetterà. Potete trovare tutto di tutto a diversi prezzi; se prendete il taxi, non pagherete mai lo stesso prezzo. Quindi, chiedete il prezzo prima di prendere un taxi, prima di mangiare e anche prima di bere qualcosa, a meno che non sia esposto il prezzo giusto.Ad esempio un thè costa circa 0,75 lire, cioè circa 0,40 euro. Un cappello tipico,da 3 a 5 lire; una cena al ristorante, senza alcolici, da 8 a 15 lire a testa. Non esitate ad essere spietati, i commercianti di Istanbul, in particolare nelle aree turistiche, lo sono! Lucidatura di scarpe: da 2 a 3 lire. Ne ho date 4 a un anziano sciuscià, piegato in due dagli anni passati a fare quel lavoro, e mi ha ringraziato tantissimo; dopo due giorni, un giovane turco ( a suo dire padre di 6 figli) pretendeva 10 euro! Tutte le argomentazioni sono buone per attaccare bottone: come stai-di dove sei-posso aiutarti.Se chiedi un’informazione sei spacciato:dietro alla cortesia si aggira subito il pretesto di aiutarti in tutto: mangiare bere dormire comprare danza del ventre. Ho dovuto mentire ad un taxista: noi abbiam chiesto di andare in un posto tipico(cena+danza del ventre, al massimo 40 euro a testa) preciso, e lui insisteva per portarci in un altro, anzi , ha fermato di fronte a un altro night.Insomma, per farci portare dove richiesto, 10 minuti di insistenza dicendo che gli amici ci aspettavano. Insomma, una lotta senza confini! Quindi: sempre trattare il prezzo; mai dare troppa confidenza;essere autoritari, se serve.Alcni turchi sono davvero gentili,ma nelle zone turistiche sono vecchi lupi di mare promti a tutto. State attenti ai borseggiatori, non prendete strade deserte se avete qualcosa da perdere. Usi e costumi: essere rispettosi delle loro usanze e sapere cosa li infastidisce(puntare l’indice contro di loro, cercare di non girare in canottiere etc) è cortese e nobile. Le donne: i turchi osservano le donne “infedeli” come carne da macello ; le loro donne devono stare a casa (se ne vedono poche in giro,tanti tanti uomini) e coprirsi, quindi non scambiate troppo facilmente per ammirazione gli sguardi lubrici che potete raccogliere andando in giro con spalle, gambe o pancia scoperte.Io ho raccolto tanti sguardi ma poco rispetto, dopodichè mi sono divertita a guardare i turchi che guardavano le altre donne…Davvero divertente!!! Insomma, i turchi faranno i latin lover, ma state attente.
Insomma…Divertitevi ma fatevi rispettare, e pagate il giusto per i vostri acquisti, che sono davvero la parte più spassosa.