bretagne:le bout du monde

Si puo’ dire che sono rientrata ieri e immediatamente ho voglia di scrivervi. La scelta questa volta e’ caduta sulla Bretagna. Era da molto che volevo vedere questa terra di corsari, ma questa estate e’ stata talmente calda e afosa quasi insopportabile per me, che l’ho scelta per un reale bisogno di sopravvivenza. Dopo due mesi di caldo...
Scritto da: pearl
Partenza il: 27/08/2009
Ritorno il: 04/09/2009
Viaggiatori: fino a 6
Spesa: 2000 €
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Si puo’ dire che sono rientrata ieri e immediatamente ho voglia di scrivervi.

La scelta questa volta e’ caduta sulla Bretagna.

Era da molto che volevo vedere questa terra di corsari, ma questa estate e’ stata talmente calda e afosa quasi insopportabile per me, che l’ho scelta per un reale bisogno di sopravvivenza.

Dopo due mesi di caldo continuo e torrido in quel di Lacchiarella (Pianura Padana) con punte di 37/38 gradi, il mio corpo urlava pieta’, il mio cervello era andato in tilt ed io non connettevo piu’.

Alla ricerca spasmodica di una zona dell’Europa che non avesse temperature tropicali(escludendo ovviamente la mia seconda patria , la Scozia , (vedi influenza A) l’unica zona che avesse temperature accettabili era proprio la Bretagna (anche la Norvegia sud e la Svezia toccavano i 32 gradi).

Deciso tutto 10 giorni prima della partenza, mi sono messa all’opera .

Alcune informazioni pratiche: – abbiamo scelto di pernottare negli hotel IBIS , moderni e pulitissimi con una spesa che andava da 60 a 78 euro per una camera tripla abbiamo sempre mangiato nelle brasserie e alcune volte nei ristoranti dove la spesa comunque non ha mai superato i 65 euro per 3 secondi con contorno, 3 dolci, sidro e caffe’.

-Abbiamo scelto per la prima volta di affrontare il viaggio con la nostra macchina che non ci ha mai tradito.

Infine posso dire che la Bretagna e’ molto bella, ma due sono le cose che mi hanno disturbato: – la luce bianca, lattiginosa e accecante del sud della Bretagna – l’inquietudine trasmessa dai calvari tre le cose che valgono il viaggio: – il Finistere e i suoi fari – Cancale e le sue ostriche – Mont Saint Michel e la sua grandiosita’

Ed eccoci in viaggio.

27/08/09 ore 6,00 Il viaggio e’ iniziato e devo dire nel migliore dei modi, traffico zero e strada scorrevole.

Arriviamo al Tunnel del Monte Bianco e facciamo una sosta : il termometro segna 15 gradi!!!!! Di nuovo in marcia, la strada e’ bellissima, niente traffico, attraversiamo la Borgogna , splendida! Una campagna verdissima, tantissime mucche, tantissimi vigneti, tanti castelli e paesini “affondati” in quel mare di verde.

E’ incantevole vedere sbucare da quegli avvallamenti i tetti delle case di piccoli paesi e il campanile della chiesa che svetta.Insomma una sorpresa! Luigi guida da ormai 6 ore e dice di non sentirsi stanco.

Arriviamo a Bourges (nostra prima tappa) alle 16.30 (10 ore e mezza di macchina): temperatura 28 gradi mannaggia! Luigi crolla! Mentre lui e Vittoria riposano vado a farmi un giretto per il paese.

Carino, architettura nordica come piace a me, con i tetti spioventi e i camini larghi a tre canne, E’ carino ma e’ troppo bianco! Le case sono in pietra chiara, le finestre e le persiane tutte bianche, persino il selciato del centro storico e’ in una pietra biancastra, sembra di essere a Ostuni! Cena in una Brasserie di fronte all’albergo (LE CRISTINA HOTEL 78 euro una tripla) dove spendiamo per due entrecotes e una anduillette con patatine fritte, 2 dolci e 2 caffe’ 63.20 euro.

Ore 10.30 rientro in albergo e a nanna.

28/08/09 Ore 6.30 sono sveglia naturalmente, mi sveglio sempre prestissimo, i miei viaggiatori stanno ancora dormendo e io ne approfitto per scendere alla ricerca di un caffe’. In Inghilterra hanno la fantastica abitudine di corredare le camere d’albergo di bollitore con te e caffe’, qui in Francia devo arrangiarmi, ma io senza caffe’ appena sveglia non riesco a carburare.

Trovo un baretto dove mi servono un buon espresso e sono cosi’ gentili da andare in panetteria a prendere un croissant solo per me…Carini! Ritorno e i miei viaggiatori si sono svegliati…Si parte! Visitiamo Bourges che ieri mi era sembrata troppo mediterranea e che oggi con occhi un po’ piu’ riposati mi appare sotto un’altra veste…

Bella! Violetti medievali con bellissime case a graticcio , ma quante ne ho viste! Addirittura un’intera piazza! Abbiamo visitato la cattedrale di St. Etienne e non so perche’ ma mi ha dato un senso di austera armonia e leggerezza. Sobria , la pietra usata di un colore grigio chiaro le donava fascino ed eleganza, un gotico meraviglioso non pesante.

L’interno deserto e quasi spoglio a 5 navate era immenso, anche la piazza dove e’ posta la cattedrale e’ incantevole, circondata da case con il tipico tetto spiovente con lucernari e finestre bianche, i camini altissimi, meravigliose ! Bourges e’ stata una piacevolissima sorpresa.

Lasciamo purtroppo questa citta’ dove rimmaremo immortalati a lungo sulla mappa di Google (e’ passata la macchina di google mentre stavamo facendo colazione e ci ha immortalati mentre facevamo ciaoooo con la manina!!!) Direzione Vannes: 4 ore di macchina, ma sara’ l’ultimo giorno di tratta cosi’ lunga, tutti gli altri giorni li ho programmati con piu’ respiro.

Lungo la statale vedo tanti cartelli che segnalano le attrazioni del posto, i vari castelli, le passeggiate lungo la Loira, i vigneti dell’alta valle , ad un certo punto vedo il cartello Chennonceau.Luigi ci fermiamo a visitarlo? Deviazione quindi per Chennonceau e che meraviglia! Il castello e’ favoloso, Il fiume Cher lo bagna placidamente e le sue arcate affondano in quell’acqua calma e lenta… E’ stata una sosta bellissima, Luigi e Vittoria affittano anche una barchetta e vedono il castello anche da quella angolazione, Vittoria si diverte moltissimo e prova a remare peccato che non si muova neanche di un millimetro. Io non salgo e mi concedo una passeggiata nei bellissimi giardini dove faccio merenda con un grappolo d’uva bianca colto da un berceau tutto ricoperto di viti , chissa’ che uva e’, e’ dolcissima , servira’ forse per fare il meraviglioso Chablis? Facciamo velocemente un giro nel labirinto di bosso del parco dove ci sfidiamo a chi arriva prima all’uscita e poi velocemente ritorniamo alla macchina per riprendere il viaggio.

Arriviamo a Vannes sconvolti alle 9 di sera.

L’Hotel Ibis e’ molto carino, camere nuovissime, moderne e di design, di una pulizia impeccabile.

Mi piace tantissimo , penso che prenotero’ anche le altre notti negli Hotel Ibis.

Cena in albergo con carbonara (questi italiani!) e omelette (omaggiamo la Francia) e poi a nanna.

29/08/09 Ore 10.30 i miei “viaggiatori” si sono finalmente svegliati, ore 11 siamo in partenza.

Alla faccia! Se tutte le mattine si svegliano a quest’ora le giornate per visitare qualcosa si dimezzano! Comunque si parte alla scoperta di Vannes… Il centro storico e’ favoloso, una cosa devo dirvela, io adoro le case a graticcio e qui ne ho fatto veramente indigestione, case a graticcio dappertutto, vicoletti minuscoli, angoli suggestivi…Veramente una bella cittadina.

Peccato che ci sia troppa gente, e’ un posto di mare, nel golfo di Morbihan che hanno definito uno dei piu’ bei golfi del mondo…Non so, a me non sembra niente di speciale, anzi lo trovo abbastanza anonimo e piatto…Non hanno mai visto il golfo di Sorrento forse, o le coste liguri, o il golfo di Rapallo e Portofino… Comunque la citta’ di Vannes e’ molto carina , ci fermiamo a mangiare in una Brasserie, assaggio la mia prima galette con funghi prosciutto e panna fresca, una meravigliosa crepe con mele e caramello salato (fa vo lo sa!) il tutto annaffiato da sidro ghiacciato. OTTIMO! In marcia ora…Destinazione Carnac e i suoi Dolmen e menhir.

Arriviamo a Carnac alle 16 di pomeriggio e troviamo il paese e la sua enorme spiaggia molto simili a … Rimini! Ma dove sono le atmosfere bretoni piene di fascino? Dove sono le scogliere con i cavalloni che si infrangono sulle rocce? Dove sono i menhir? Ah eccoli! In mezzo all’incrocio che porta al mare! Ah! C’e’ anche il trenino turistico tutto bianco che ti porta a vederli! Ah! C’e’ anche una brasserie proprio in mezzo all’allineamento di menhir piu’ famoso! Ah! Guarda quegli hotels tutt’intorno! Ma siamo a Carnac, paese tanto decantato per il mistero dei suoi allineamenti o a Gardaland? Delusione!!!! Scappiamo da Carnac, e decidiamo di non fermarci a Pont Aven, descritta come incantevole paesino, patria dei piu’ famosi pittori impressionisti che qui venivamo a dipingere perche’ trovavano la luce speciale per i loro quadri.

Se la luce speciale e’ questo sole allucinante e fastidiosissimo che mi sta trafiggendo gli occhi da questa mattina e’ meglio che non ci vada… Odio questa luce, ho voglia di cielo grigio e di atmosfere…Cose che non riesco a trovare qui.

Troppo sole, tanti turisti poca atmosfera… Non mi piace per niente, solo le architetture nordiche, ma e’ ben poco.

Scappiamo, siamo in fuga verso Quimper dove arriviamo per cena.

Chiediamo una camera all’hotel Ibis e quando ci aprono la porta ne esce un impressionante odore di muffa!!! Ora, io odio l’odore di muffa ma mia figlia e’ addirittura allergica alla muffa!!! Comincia tossire e io sudo freddo…Dopo una discussione accesa con Luigi (dice che sono troppo apprensiva e suggestionabile) chiedo un’altra camera per me e Vittoria.

Questa sembra ok. Dimentichiamo questa giornata e proviamo a dormire…Buonanotte.

30/08/09 La giornata e’ iniziata bene, il cielo e’ nuvoloso, quindi niente luce abbagliante, fa un freschino che molti definirebbero freddo e i miei viaggiatori si sono svegliati abbastanza presto.

Ore 9.30 i bagagli sono fatti, l’albergo e’ pagato e devo dire sono stati molto carini a non farci pagare la seconda camera.

Fotografo l’hotel a ricordo di una notte indimenticabile e fuggiamo letteralmente da Quimper.

Non ci fermiamo a visitarla, l’abbiamo gia’ fatto ieri sera dopo cena.

Quimper sara’ anche famosa per le sue ceramiche (ci sono negozietti dappertutto, ma li trovate in tutta la Bretagna), per la sua cattedrale a due campanili e per qualche casa a graticcio (ma se andrete a Dinan ne troverete un’intera citta’), ma io non ne porto con me un gran bel ricordo!.

La prima destinazione e’ Locronan.

E’ un paesino incantevole, del 1400 ancora intatto. Qui il XXI secolo sembra veramente non sia mai arrivato.

Fiorente dal 1400 al 1600 per la produzione tessile, quando questa ,con l’avvento della peste,e’ decaduta anche il paese che nel frattempo si era impoverito, non ha piu’ avuto ricchezze per evolversi e da allora e’ rimasto tale e quale.

E’ veramente favoloso. Passiamo la mattinata in questo scenario speciale, case in pietra grigia, cottages uno piu’ bello dell’altro, piazzette che sembrano uscite dalle fiabe, purtroppo tanti negozietti di souvenirs.

Mangiamo baguettes e tarte tatin nella piazzetta del borgo e scattiamo un mare di bellissime foto.

Il cielo continua ad essere nuvoloso e quella luce accecante sembra essere un ricordo (temperatura rilevata 18 gradi!) Ogni tanto arriva una spruzzatina di acqua che sembra nebulizzata. Credo che sia il vento che porta il mare fin qua.

Il vento oggi e’ anche lui protagonista.

Lasciamo Locronan per dirigerci a Pointe du Raz.

E’ un promontorio sul mare. Detto cosi’ sembra qualcosa di normale. Essere in una regione bagnata dal mare e’ quasi una conseguenza che abbia dei promontori, ma quello che vediamo oggi, dopo un quarto d’ora di camminata tra la brughiera piena di erica e ginestroni con i gabbiani che volano sulle nostre teste e’ qualcosa di indimenticabile.

Quando arriviamo lo scenario che abbiamo davanti e’ un mare serio , austero e grigio, la scogliera e’ a picco e il vento soffia.

Davanti a noi tantissimi scogli affioranti dove quel mare cosi’ austero si infrange creando un gioco di vortici e di onde inquietanti; cinque segnali marini sono li’ su quegli scogli a salvaguardia della vita dei marinai. Molti qui nel corso degli anni, hanno perso la vita , marinai che sono ricordati da un’altissima statua di pietra grigia della Madonna dei Naufraghi.

Mi affaccio da un pulpito sulla scogliera (il salto e’ di c.A. 70 mt.) e sotto di me colonie di gabbiani e di uccelli marini sono li a sfidare il vento e le rocce impervie. Tanti si alzano in volo ed e’ stranissimo vedere dall’alto i gabbiani che volano e sotto i vortici delle onde che si infrangono sui minacciosi scogli affioranti.

Erica, e roccia e gabbiani e mare e cielo basso.

POINTE DU RAZ –FINISTERE – BRETAGNE Sembra proprio di esser alla fine della terra. Incredibile! Ritorniamo alla macchina e lungo il percorso ci fermiamo a mangiare in un baretto Moules e frites, crepe con Nutella e sidro.

E’ tutto perfetto! Puntiamo su Brest: Domani vorremmo vedere un altro capo che molti definiscono bellissimo.

Solito Hotel Ibis dove questa volta al posto della camera con la muffa ci danno per Vittoria una cuccetta per il cane! Boh! Questi francesi! Per questa notte dormiremo in tre nel lettone! Stanchissimi ma soddisfatti, crolliamo! 31/08/09 Se la luce accecante ieri era solo un ricordo, oggi il cielo basso e il vento di ieri sono solo un sogno! Giornata calda e di sole mannaggia! (temperatura 28 gradi) Partiamo da Brest puntando verso Capo Saint Mathieu.Arriviamo sulla punta piu’ facilmente di ieri , praticamente si parcheggia sotto il faro.

Il faro! Ecco , del capo di Saint Mathieu cio’ che mi e’ piaciuto di piu’ e’ stato il faro.

Altissimo, bianco, con le righe rosse e scritta Saint Mathieu in rosso , grandissima (per i marinai che dovevano avvistarlo dal mare) Il mare e’ di un blu incantevole, il vento soffia e anche qui costa selvaggia e intatta.

Il faro sembra praticamente inserito in una abbazia medioevale in rovina, accanto al faro una chiesetta medievale anch’essa in rovina.

E’ tutto bellissimo, immagino vedere questo complesso in una giornata di pioggia e vento o fredda e nebbiosa dev’essere un incanto! Invece oggi c’e’ il sole e questo e’ un elemento che come al solito mi disturba.

Risaliamo in macchina e mentre guidiamo lungo questa costa meravigliosa e intatta avvistiamo una spiaggetta tra le rocce con un mare cristallino, i colori sono tropicali, si parte da un bianco accecante a riva fino a un blu profondo al largo.

E’ incantevole! Decidiamo di scendere e di mangiare le nostre baguettes in spiaggia per pranzo.

Scendiamo e …La sabbia e’ bianca! Non c’e’ quasi nessuno , solo due persone con il loro cane. Vittoria esulta! E’ fantastico! Lei in questo momento vorrebbe essere in Sardegna e non in Bretagna! E questo posto e’ cio’ che piu’ si avvicina al suo sogno, peccato che l’acqua sia ghiacciata! Comunque mangiamo i nostri panini e mai panino fu tanto buono, condito da quello scenario meraviglioso e quei colori dell’acqua che mi rimarranno per sempre nel cuore… Passiamo piu’ di un’ora a gustarci quel luogo d’incanto, ma e’ ora di andare…

Prossima meta Saint Perros Guirec sulla costa nord della Bretagna.

Lasciamo quindi la costa sud e il Finistere che ho trovato superbo. Purtroppo posti del genere si vedono raramente e quando si scovano e’ un peccato abbandonarli.

La strada che ci porta a Perros attraversa la campagna, verdissima piena di boschi e fattorie. Si viaggia benissimo e non c’e’ assolutamente traffico, ma quando arriviamo a Perros non ci piace per niente! Abituati alla costa del Finistere ora ci sembra tutto molto piatto! Luigi dice di essere disposto a guidare per altre due ore e arrivare a Saint Brieuc ormai nei dintorni di Saint Malo e Le mont Saint Michel. Ok! Ok! Siamo tutti d’accordo.

Arriviamo la sera al solito Hotel Ibis, nuovissimo, carinissimo dove prenotiamo per due notti (il letto di Vittoria e’ un vero letto finalmente!) Cerchiamo per 2 ore un posto per mangiare ed e’ tutto chiuso! Finiamo in un Mc Donald’s per la felicita’ di Vittoria… Moules e Frites à demain ! Buonanotte.

01/09/09 Ore 6.30 sono sveglia ! Temperatura 14 gradi, e’ nuvoloso e fa freddo! E’ il tempo ideale per me e per cio’ che abbiamo in programma oggi.

1° tappa Cap Feherel. Arriviamo con un vento e con un freddo artici! Ritroviamo un pezzetto di Finistere in questo angolo della Bretagna che man mano ci si avicina a Le Mont Saint Michel diventa sempre piu’ turistica.

Questo angolo pero’ e’ incantevole. Lunghissime spiagge enormi e profonde intercalate da scogli e isolotti! Le spiagge sono de ser te ! il cielo e’ basso e nuvoloso…Meraviglioso.

Scatto una serie infinita di fotografie sperando che almeno una riesca a rendere l’idea di cio’ che stiamo vedendo.

Arriviamo al capo e il vento sembra centuplicare d’intensita’.

Luigi tieni Vittoria o vola via! C’e’ veramente un vento fortissimo e si fatica a camminare, ma arriviamo sulla punta e cio’ che si allarga davanti ai nostri occhi sembra l’infinito! Il mare, le falesie, il vento e il faro! C’est la Bretagne! Stiamo li seduti sulla falesia a godere di quel coup de cœur . L’Italia sembra lontana, il caldo umido e afoso, l’odore dolciastro delle pannocchie e l’umidita’ della Pianura Padana sembrano appartenere ad un altro mondo.

Qui l’aria e’ secca, tersa, frizzante, un profumo di mare intenso e persistente, la brughiera interamente coperta di erica e ginestre, i gabbiani volano alti, il mare e’ qua grigio la’ blu… Perche’ devo andarmene? Ma ritorniamo alla macchina e la risposta alla mia domanda la trovo in un meraviglioso piatto di ostriche, una marmitta di moules e frites, crepe con pommes e caramello, il tutto annaffiato da sidro e muscadet, caffe’ espresso (o petit come lo chiamano qui) e poi…E poi come direbbe mio papa’, seppellitemi pure accanto a quella buon’anima di mio zio Gustavo… Ah! Questi Bretons sono la fine del mondo in cucina! 2° tappa : Fort La Latte.

Bello : Un bel castello fortificato proprio su una falesia . Bella camminata anche per raggiungerlo. Almeno riusciamo a smaltire le ostriche e le cozze! Anche questo e’ un bell’angolino della cotes d’Armor. Niente a che vedere con la suggestione di Dunnottar Castle in Scozia, ma vale la pena di visitarlo.

3° tappa : Dinan Che bellaaa!!! E’ la cittadina piu’ bella che ho visto finora! Bella, bella, bella.

Medievale, grigia, seria e autentica. Tante case a graticcio, ma non restaurate come abbiamo sempre visto. Qui sono ancora autentiche come nel 1400 , i legni sono consumati dal tempo, i colori sbiaditi e quasi inesistenti.

Camminiamo per le stradine di acciottolato, entrando e uscendo dai mille negozietti, compriamo qualche ricordino e alcune cartoline. Scattiamo un mare di fotografie e decidiamo di fermarci per una pizza per vedere la citta’ al tramonto.

Finiamo un un ristorante-pizzeria “La table di Bernadette” non andateci!!!!! Questo e’ l’unico posto dove sono stata, in cui i camerieri se la tirano piu’ dei clienti.

E’ pazzesco, una cameriera cerca addirittura di mettermi in difficolta’ parlando velocemente in modo che non capisca. Incredibile! La pizza e’ terribile ed io e Vittoria la lasciamo quasi completamente! Invito la “Signorina cameriera” a portare via tutto , spostando il piatto di lato e quando chiedo solo 2 caffe’ e il conto , lei tutta impettita e stupita mi dice “pas de dessert?” per carita’! porta il conto che ce ne andiamo! Uscendo facciamo una foto davanti al locale a memoria…

Adieu Bernadette!!! Ritorniamo al nostro Hotel Ibis.

Grande giornata! Buonanotte.

02/09/09 Oggi e’ il giorno “gourmand” Destinazione Cancale!!! Per chi non lo sapesse Cancale e’ la patria delle ostriche! Ed io adoro le ostriche! Gia’ pregusto il pranzetto che mi aspetta.

Arriviamo a Cancale e dall’alto della strada la vedo giu’ adagiata lungo il mare, grigia e severa con le case tutte in fila una accanto all’altra, sembra quasi una Camogli del Nord e del resto le case sulla “palazzata” erano anche qui abitate dalle mogli dei pescatori ( les bisquines).

Parcheggiamo nel parcheggio alto e scendiamo al paese attraverso un fitto boschetto che sbuca proprio nel porto della “houle”.

Il paese e’ tutto un susseguirsi di ristoranti che offrono tutti la stessa squisitezza : OSTRICHE In fondo alla baia si staglia piccolissimo e avvolto dalla foschia Le Mont Saint Michel, e’ un incanto.

Ci fermiamo per pranzo in un ristorantino sul mare MENU: 13 ostriche a testa, una marmitta di moules con patatine, e una fetta di far breton (dolce con uvetta e prugne) il tutto annaffiato da sidro: Ottimo! Prezzo euro 62 .

Passeggiamo fino alla fine del porto proprio dove quel meraviglioso gioiello della natura viene allevato. Infinite distese di allevamenti di ostriche, trattori che trainano barconi pieni di quella delizia e allevatori immersi fino alle ginocchia in quella palude! Proprio all’inizio degli allevamenti alcuni banchetti offrono ostriche a dei prezzi irrisori, es: 12 ostriche creuses a euro 3.40! Io invece scelgo quella piu’ pregiata , quella di Cancale : la plate Mi “sparo” 6 plates di fronte agli allevamenti e a un tappeto di gusci di ostriche passate rigorosamente al setaccio dai gabbiani che qui si trattano moooolto bene! e in lontananza Le Mont Saint Michel! Ecco ci sono momenti nella vita che danno un senso all’esistenza: questo e’ uno di quelli! Me lo gusto fino in fondo sapendo che lo rimpiangero’ per tanto tempo sperando un giorno di riviverlo.

Lasciamo Cancale, la abbraccio con lo sguardo un’ultima volta dal parcheggio, scatto un mare di fotografie che so non potranno mai rendere quello che realmente e’ stato, ma spero sempre del resto di scattare la foto perfetta, finora non ci sono mai riuscita (so perfettamente che la foto non ha anima).

Ultima destinazione della giornata Saint Malo.

Arriviamo con un tempo da lupi. Si d’accordo, io volevo il cielo nuvoloso, la foschia , il freddo, ma quando e’ troppo e’ troppo! Non si riesce neanche a camminare, la pioggia e’ sferzante e il vento mi spacca persino il manico dell’ombrello!, ma impavidi affrontiamo la salita alla citta’ vecchia.

Bella cittadina, scura, austera, serissima (Saint Malo era patria dei corsari che con le loro scorribande dominavano la Manica).

Saliamo fino ai bastioni e li la forza del vento si fa sentire ancora di piu’. Il mare e’ infuriato, il cielo e’ bassissimo e di un grigio inquietante.

Volevo vederla con il brutto tempo e non con il sole, sarebbe stato un controsenso per Saint Malo, ma cosi’ e’ veramente troppo anche per me.

Lasciamo la citta’ devo dire piu’ bella da vedere fuori le mura che dentro (intra muros).

Raggiungiamo l’Hotel ormai fradici e l’unica mia preoccupazione e’ che Vittoria non si sia presa un accidente.

Doccia calda, cena in camera con un panino comprato al supermercato di Saint Malo e a nanna! 03/09/09 E ora LE MONT SAINT MICHEL! Incredibile! Questa mattina i miei viaggiatori si sono alzati presto e alle 8.30 siamo gia’ in macchina! Siamo tutti emozionati e le attese sono grandi per la giornata che ci aspetta.

Dopo ½ ora di macchina arriviamo all’imbocco della strada che ci conduce al monte …E…E’ una magia!!! L’ho studiato a scuola, l’ho visto fotografato in mille modi, ne ho letta ogni dettagliata descrizione, ma quello che ho ora davanti agli occhi e’ grandioso, indescrivibile, solenne! Il monte si staglia la’ in mezzo alla distesa di sabbia che il mare implacabilmente copre per 2 volte al giorno.

E’ la’ e in macchina nessuno fiata,siamo tutti silenziosi, chiusi nelle nostre mille emozioni.

Parcheggiamo e ci incamminiamo verso l’ottava meraviglia del mondo.

Non riesco a descrivere la visita al monte, con le sue stradine piene di carabattole all’inizio ma che diventano sempre piu’ piccole e austere man mano ci si avvicina all’abbazia.

Dedichiamo due ore alla visita dell’abbazia, sempre silenziosi e avvolti da quel senso di commozione. Sono veramente commossa, e mi mancano le parole…

Scendiamo soddisfatti e ci godiamo un pranzo coi fiocchi in un ristorantino con terrazza sulla baia.

Moules frites, omelette come quella della Mère Poulard e camembert + sidro e caffe’ Splendido !(euro 65) Ci concediamo un’altra passeggiata lungo le stradine piene di negozietti salendo e scendendo le mura del monte in attesa della MAREA ! Il tempo cambia e comincia a piovere, ma qui quando piove non scherza! Non e’ la Scozia con le sue showers o le sue pioggerelle sottili, qui sono veri e propri temporali, con pioggia forte e vento incredibile e cielo tempestoso! E’ la Manica! Mio padre me lo dice sempre che la Manica e’ un postaccio per la gente di mare, ma aggiungo io anche quella di terra! Beviamo un caffe’ in un baretto spendendo per 2 caffe’ neanche buoni, 6 euro! Forse perche’ dobbiamo pagare le vacanze dei proprietari visto che madre e figlia stanno decidendo dove andare in vacanza e sfogliano depliants della Toscana e dell’Umbria.

Aspettiamo la marea che oggi e’ prevista per le ore 18.

Piove e siamo sui bastioni con il nostro ombrellino superstite.

Sono le 17.45 e fra un quarto d’ora inizia lo spettacolo! E dopo un quarto d’ora , puntualissima, eccola! Il mare comincia ad entrare, le ondine cavalcano e guadagnano velocemente la sabbia (e’ incredibile quanto sia veloce il fenomeno!) Nel giro di mezzora Le Mont Saint Michel e’ bagnato dal mare e diventa un’isola (se non fosse per la strada che hanno costruito sulla baia).

Sto li’ a contemplare quel fenomeno della natura, avvolta da un paesaggio irreale.

Siamo tutti un po’ frastornati e lentamente ci dirigiamo alla macchina.

Arriviamo al Mercure Hotel , nostro albergo prenotato prima della partenza (ottimo! Vicino alla strada che porta al monte, elegante moderno , di una categoria superiore rispetto agli Ibis) Le camere sono bellissime, letti morbidissimi con piumoni candidi e finalmente un letto enorme per Vittoria! Mangiamo un panino e ritorniamo la’ al Monte, Di sera tutto illuminato e’ bellissimo e acquista un fascino diverso.

Ci addormentiamo sfiniti con negli occhi e nella mente quell’ultima visione.

Buonanotte.

04/09/09 Giornata di rientro. Le vacanze sono finite . Vacanze per modo di dire , piuttosto tour de force per rimanere in tema francese.

Comunque saliamo in macchina alle ore 12 e ne scendiamo (a parte qualche breve sosta) alle ore 03.30 di notte di fronte a casa.

Abbiamo fatto a ritroso il percorso dell’andata e quando ho passato il Tunnel del Bianco e mi sono fermata alla prima area di sosta godendomi un Camogli e un vero espresso , mi sono sentita a casa.

Cosa dire? Ho visto posti meravigliosi e sorprendenti, sono rimasta delusa da alcune localita’ e sorpresa da altre…En tous cas la Bretagne est surement le bout du monde! Au revoir! Vittoria , Lella e Luigi



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