Bretagna vagabonda
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Io e la mia dolce metà (28 e 30 anni) in tour per 14 giorni da un capo all’altro della Francia in auto per un totale di 4.075 km.
Pernottamento: ogni giorno abbiamo pernottato in un posto diverso, tutti prenotati in anticipo via internet. Abbiamo dormito sia in catene alberghiere (prenotate su www.booking.com – www.venere.com), sia in chambre d’hotel private (che abbiamo scovato su: http://it.maisondhotes.net/ – http://www.gites-de-france.com/location-vacances-chambre-hotes.html – http://www.bretagna-vacanze.com/dove-dormire/bed-breakfast – http://www.logishotels.com/it.html). Tra le due soluzioni consiglio la seconda, che da più modo di relazionarsi con la gente del posto, sempre cortese e disponibile anche con chi il francese non lo mastica quasi per nulla e ha solo qualche ricordo scolastico.
Il costo del pernottamento non comprende quasi mai la colazione (a meno di alloggiare in chambre d’hotel), ma dal secondo giorno abbiamo capito che la colazione fatta in albergo non ha prezzo… e quindi ci siamo arresi! Comunque, di fatto un prezzo la colazione lo ha: considerare dai 5€ agli 8/9€ a testa.
Pasti
Colazione: le alternative “calde” che sentirete principalmente nominare sono: cafè au lait (caffè macchiato con il latte) o il cafè noir (caffè americano)
Pranzo: abbiamo fatto una scorpacciata di galettes di grano saraceno con ingredienti salati (quella complète ha: uova, formaggio e prosciutto) oppure è possibile cavarsela agevolmente con sandwich (au poulet – au jambon, ovvero al pollo o al prosciutto) già pronti che è possibile acquistare direttamente dai panettieri.
Cena: solitamente entrée + plat oppure plat + dessert; dove l’entrée è l’antipasto, mentre il plat è il piatto principale (rigorosamente di pesce in Bretagna perché è buonissimo, spesso con pasta o riso a mò di contorno… ne abbiamo fatto proprio una scorpacciata!) il tutto accompagnato da buon sidro! (costo: in media 25/30€ a testa). Per al scelta dei ristoranti ci siamo affidati quasi sempre alla guida (inseparabile Rourard) e possiamo dire che siamo sempre stati molto soddisfatti.
Clima
È proprio vero in Bretagna il clima è molto variabile. È d’obbligo il k-way con cappuccio, mentre potere lasciare a casa gli ombrelli, non durerebbero molto. Noi sinceramente non eravamo pronti ad un freddo così pungente (solo in alcuni giorni per fortuna), quindi armatevi di felpe e guibbini.
1° giorno – In viaggio verso la Francia: Milano – Blois (911km – 9h)
Più di 900km in auto in un unico giorno possono bastare! Quindi la prima tappa di questo nostro tour sarà nella Loira.
Considerando che non siamo dei grandi guidatori questa prima giornata di solo viaggio mi spaventa un po’, tuttavia dandoci il cambio alla guida ogni 2/3h non è pesante.
Partenza alle 8:00, per le 11:30 siamo al confine con la Francia. Facciamo il traforo del Frejus (36,8€ per 10 min di attraversata), passiamo poi per Lione e Vichy fino ad arrivare a Blois per le 19:00.
L’autostrada in Francia è molto bella ci sono piazzole di sosta immerse nel verde per fermarsi a riposare e sgranchirsi le gambe, inoltre questo tratto di strada non è per nulla trafficato.
Pernottamento: Hôtel Campanile Blois Sud (59€ camera, solo pernottamento).
Camere pulite, ma con arredamento decisamente “vecchio”. L’hotel ha anche il ristorante e ne approfittiamo… sinceramente non so cosa abbiamo mangiato, una sorta di zuppa di pesce con champignon e legumes à la julienne, ovvero verdure miste tagliate a listerelle! Comunque era buono!
2° giorno – Castello di Chambord e spostamento a Bayeux (345km-3h20)
Alle 9:00 lasciamo l’hotel e ci dirigiamo alla volta del Chateaux du Chambord, unico castello della Loira che visiteremo (3€ parcheggio auto + 9,50€ ingresso a testa). Il castello, molto spoglio al suo interno, è famoso per l’ingegnosa scala centrale il cui disegno, dicono, sia di Leonardo da Vinci.
Verso le 14:00 riprendiamo l’auto per spostarci in Normandia, alla volta di Bayeux.
Qui l’hotel è in una posizione abbastanza centrale, pertanto possiamo raggiungere il centro a piedi, dove ceniamo e ci facciamo un giro serale alla scoperta di belle case a graticcio.
Pernottamento: Hôtel Première Classe Bayeux (47€ camera, solo pernottamento)
È in assoluto la catena alberghiera con i prezzi più convenienti che abbiamo trovato e vedendo le camere si capisce il perché: piccolissime, con il comodino grande quanto un cellulare ed il bagno in pvc prestampato come quelli dei traghetti. Il letto comunque era comodo!
Cena: Le Pommier (circa 33€ a testa per 1 plat + entrée o dessert).
Locale molto carino a 2 passi dalla cattedrale.
3° giorno – I luoghi dello sbarco e spostamento a Mont-Saint-Michel (201km tot – 2h39)
Oggi piove, il cielo è proprio grigio e fa decisamente freddo. Ci copriamo per bene: maglietta, felpa, giubbino e k-way… sì, perché il vero tormento è decisamente il vento!
Prima tappa Arromanches-Les-Bains per vedere i resti del grandioso porto costruito in mare durante la guerra, poi Cimitero Americano a Colleville-sur-Mer (www.abmc.gov/cemeteries/cemeteries/no.php) dove visitiamo sia il museo che il cimitero. Ci dirigiamo poi a Omaha Beach (Saint Laurent sur Mer), sulla cui spiaggia c’è la Statua I Prodi e, infine, a La Pointe du Hoc (Cricqueville-en-Bessin), impressionante area a strapiombo sul mare nella quale sono ancora oggi visibili le voragini lasciate dai bombardamenti.
Ci spostiamo infine un po’ più a ovest, a Sainte-Mère-Eglise, carina cittadina fiorita famosa per il paracadutista rimasto appeso al campanile della chiesa.
Sarà la giornata particolarmente cupa, saranno i luoghi carichi di storia, ma la tappa di oggi, facendoci “immergere” in un pezzo di storia così cruento, ci ha molto emozionato.
Riprendiamo poi l’auto e in 1h30 raggiungiamo Le Mont-Saint-Michel. Già da lontano nelle strade della campagna circostante scorgiamo il profilo del monte e ci fermiamo per immortalarlo.
Pernottamento: Maison du Montitier a Huisnes-sur-Mer (60€ camera, con colazione)
Carinissima casina a 10 minuti di auto da Le Mont-Saint-Michel, che vediamo dalla nostra camera.
Ci accoglie la sig.ra Jacqueline che ci parla in inglese. La camera è accogliente e abbastanza grande. Visto che la seconda camera non è occupata possiamo utilizzare lo spazio comune (cucinino e soggiorno) tutto per noi.
4° giorno – A caccia di maree: da Mont-Saint-Michel a Saint Malò (56km – 50 min)
Oggi la sveglia ha suonato alle 5:50. Il calendario delle maree indica che oggi, la massima altezza dell’acqua verrà raggiunta alle 6:15, pertanto per osservare il fenomeno delle maree ci dirigiamo di buon’ora a Le Mont-Saint-Michel. Solo quando siamo sul posto capiamo però che un coefficiente di 88 è troppo basso per vedere la strada tutta sommersa dall’acqua come nelle classiche foto, pertanto ce ne torniamo a dormire!
Ritorniamo a Mont-Saint-Michel per la visita (www.ot-montsaintmichel.com/fr/lieux-visite.htm) verso le 9:00. Passiamo velocemente la via centrale, molto turistica (troppo) e ci inoltriamo nell’abazia dove facciamo una visita guidata in italiano (un vero colpo di fortuna). Dall’alto dell’abazia possiamo ammirare tutta la laguna che circonda il monte in cui l’acqua si è ritirata (dove stamattina c’era invece il mare), con persone che fanno passeggiate guidate a cavallo e a piedi.
Alle 16:00 lasciamo Mont-Saint-Michel alla volta di Saint Malò.
Raggiunto l’hotel abbandoniamo le valige in camera e armati di infradito attraversiamo la strada per una passeggiata in spiaggia… che dura veramente poco. Tutti raccolgono le loro cose e risalgono al livello della strada… è la marea che avanza velocissima. In meno di 20 minuti è tutto sommerso.
Dopo cena, mentre torniamo in albergo abbiamo modo di apprezzare ancora il gioco delle maree… il mare ora è completamente rientrato ed è lontanissimo tanto che si può raggiungere il Font National a piedi. È stranissimo ora poter scende sulla spiaggia dove ci godiamo la fine del tramonto.
Pernottamento: Albergo ibis Saint Malo Plage (110€ camera vista mare, solo pernottamento).
Camera piccola, ma la vista mare vale tutto il prezzo! Colazione a buffet ottima. Si parcheggia tranquillamente in strada di fronte all’albergo.
A Saint Malò consiglio vivamente di pernottare lungo lo Chaussèe du Silon, la strada che costeggia il mare e conduce al centro di Saint Malò (che si può raggiungere comodamente a piedi). Le camere con la vista mare costano un po’ di più, ma ne vale proprio la pena!
Cena: Le Spinnaker – Rue Bas Sablons (circa 31€ a testa per 1 plat + entrée o dessert)
Piatti di pesce freschissimo in base al pescato del giorno. Locale piacevole con vista sul porto e sul tramonto che ci accompagna per tutta la cena (visto che alle 22:30 il sole stava ancora tramontando…).
Il locale dista circa 30min a piedi dall’hotel, è dall’altra parte rispetto alla città murata, in zona Saint-Servan. La passeggiata costeggiando i bastioni ed il porto è piacevole.
5° giorno – La città Corsara, Fort La Latte e Cap Frehel (47km tot – 56min)
La mattina è dedicata alla scoperta della città corsara intra-muros: Saint Malò. Giro dei bastioni per incominciare per poi perderci tra le viuzze all’interno delle mura. Pranziamo a Le P’tit Crêperie, la proprietaria ci prende in simpatia e correggiamo la versione “in italiano” del menù… venendo ricompensati con due bicchierini di liquore al sidro!
Nel pomeriggio ci spostiamo al Fort La Latte (www.bretagna.net/fort_lalatte.asp), dalle cui torri si può ammirare tutta la costa con scogliere a picco sul mare.
Da qui raggiungiamo il poco distante Cap Frehel dove, lasciata l’auto, si può raggiungere il faro e poi arrivare fino alla scogliera a strapiombo con panomara notevole.
Pernottamento: Relais du Cap Frehel a Plevenon (64€ camera, con colazione)
Sulla strada che porta a Cap Frehel c’è questo relais immerso nel verde con un giardino da cartolina con fiori, anfore, tavolini e sdraio. Camera curata nel dettagli, confortevole.
Cena: La Ribote (circa 22€ a testa per 1 plat + entrée o dessert).
Il ristorante è poco distante dal relais, sempre sulla strada che porta a Cap Frehel. È stata una scelta quasi obbligata visto che non troviamo nient’altro in questa zona, ma si è rivelata una piacevole sorpresa.
Ristorantino “bio” con specialità “patata”. Ottima l’entrée alle acciughe ed il plat con salmone, patate, sauce fraise ed erba cipollina.
6° giorno – Costa di granito rosa. Perros-Guirec (132km – 1h54)
Dopo colazione partiamo alla volta di Perros-Guirec per fare il famoso “Sentier des Douaniers”. Lasciamo l’auto nei pressi di plage de Trestraou (in zona Boulevard Joseph le Bihan ci sono parcheggi liberi) e ci dirigiamo in Rue de la Clarté, alla fine della quale inizia, appunto, il sentiero dei doganieri. Per iniziare a vedere le forme di granito scolpite dal vento e dal mare bisogna camminare un pò. A un certo punto ci si ritrova tra circondati da una serie di massi dalle forme arrotondate e più strane. Noi però non siamo riusciti a riconoscerne nemmeno uno di quelli scritti sulla guida… il diavolo, il piede… mah!
Nel pomeriggio ci siamo spostati a Trègastel-Plage. L’idea era quella, una volta lasciati i bagagli in hotel, di riposarci un po’ sulla bella spiaggia di Coz Porz proprio di fronte al nostro hotel. Purtroppo però non avevamo fatto i conti con il capriccioso tempo che c’è in Bretagna, la pioggia ed il freddo ci hanno fatto optare per un breve giretto nei pressi dell’hotel.
Pernottamento: Hotel De La Mer (60€ camera, solo pernottamento)
L’hotel è stato scelto per la posizione, in pratica sulla spiaggia. La camera era grande, ma l’arredamento molto datato.
Cena: Les Triagoz (circa 30€ a testa per 1 plat + entrée o dessert).
Il ristorante è proprio di fronte all’hotel e ha una splendida vetrata sulla spiaggia. L’interno è molto carino e mangiamo dell’ottimo merluzzo e dei buoni dolci.
7° giorno – Verso la fine del mondo: Finistère. Guimiliau – Locronan – Pointe du Raz – Quimper (240km tot – 4h26)
Oggi tappa impegnativa: traversata da nord a sud, raggiungendo la punta più estrema della Bretagna con le Pointe du Raz.
Prima tappa il recinto parrocchiale di Guimiliau, che si trova proprio in centro al piccolo paesino. È molto caratteristico e nel corso della giornata abbiamo attraversato altri paesi che presentavano questi recinti.
Abbiamo poi raggiunto Locronan, famoso per aver conservato il centro storico quasi intatto, senza insegne luminose ed illuminazione. Di fatto, se non fosse per le automobili, sembrerebbe proprio di aver fatto un salto indietro nel tempo.
Ultima tappa il punto più a ovest della Bretagna: Pointe du Raz. Si lascia l’auto al parcheggio (a pagamento) e si percorre il sentiero che porta alla punta, circondati solo dal mare, in uno scenario molto suggestivo.
Pernottamento: All Season Quimper (55,25€ camera, con colazione).
Carino e colorato. La camera confortevole, arredamento moderno e letto king size. Anche la colazione self-service è stata molto buona.
Cena: La Restau à Vins (circa 25€ a testa).
Per la cena ci siamo spostati in auto verso il centro di Quimper, abbiamo parcheggiato lungo l’Odet e scovato questo ristorantino.
8° giorno – La penisola tra i due mari (170km – 2h15)
Il brutto tempo non accenna ad andarsene. Quantomeno dicono che la costa selvaggia sia molto più suggestiva con il maltempo… ed è proprio qui che oggi ci dirigeremo, alla penisola del Quiberon.
Giunti sulla penisola imbocchiamo la strada a destra che dà per la “cote sauvage” fermandoci più volte nelle varie piazzole per ammirare i cavalloni e la potenza dell’oceano. Il vento a tratti è fortissimo, soprattutto quando ci si avvicina a piedi alla scogliera, ma la spettacolo è disarmante.
Lasciatoci alle spalle questo spettacolo della natura ripartiamo alla volta di Vannes.
L’hotel che abbiamo prenotato è vicino al porto in quanto il programma del pomeriggio prevedeva una gita al golfo del Morbihan, tuttavia visto il maltempo optiamo per una più tranquilla passeggiata in centro a Vannes.
Raggiungiamo il centro città con un comodo bus navetta “free” dal port du golf che ci lascia proprio in place del a Gambette. In alternativa avremmo potuto noleggiare le bici in hotel.
Il centro di Vannes è ricco di belle case a graticcio.
Pernottamento: Hotel du Golfe (88€ camera, solo pernottamento)
Camera molto bella, arredamento moderno e letto king size. L’hotel dispone di una Brasserie, che però non abbiamo provato.
Questa è stata la nostra ultima tappa in Bretagna, siamo poi tornati verso il sud della Francia facendo altre due tappe di qualche giorno in Camargue e in Costa Azzurra, per riscaldare le ossa al sole, sulle spiagge del Mediterraneo.