Bretagna e Normandia : una “marea ” di scoperte 2

Bretagna e Normandia : una “marea” di scoperte. Quest’estate dopo un po’ di anni decidiamo di trascorrere nuovamente le vacanze insieme e per rendere più piacevole questa scelta cerchiamo di scegliere una meta che possa soddisfare le variegate esigenze ( storiche – culturali -paesaggistiche – enogastronomiche ) di tre balde ( si...
Scritto da: Pio Martini
bretagna e normandia : una marea  di scoperte 2
Partenza il: 16/08/2008
Ritorno il: 27/08/2008
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Bretagna e Normandia : una “marea” di scoperte.

Quest’estate dopo un po’ di anni decidiamo di trascorrere nuovamente le vacanze insieme e per rendere più piacevole questa scelta cerchiamo di scegliere una meta che possa soddisfare le variegate esigenze ( storiche – culturali -paesaggistiche – enogastronomiche ) di tre balde ( si fa per dire ) coppie di mezza età. Siamo cinquantenni ( o giù di lì) marchigiani della provincia di Ascoli Piceno e Fermo (citate ambedue giusto per non far torto a nessuno ). Strano a dirsi: senza tante discussioni o ripensamenti abbiamo quasi subito indirizzato la nostra scelta su Bretagna e Normandia.Per quanto possa sembrare superfluo ai fini del racconto , i nostri nomi sono Luigino e Carina , Pio e Dolores , e dulcis in fundo (per i ritardi accumulati) Nicola e soprattutto Carla. Voi forse non ci crederete , ma dopo “l’happy end” tra il Nicolà e la Carlà dell’Eliseo,abbiamo pensato : con loro in Francia dormiremo tra 4 guanciali!!!!Per non farci trovare impreparati abbiamo trascorso i nostri momenti liberi e “fatto l’alba” ( come dicono in gergo giovanile i nostri figli )a pianificare visite ed itinerari. In questo abbiamo trovato un notevole aiuto grazie alle testimonianze di altri turisti per caso come noi ed è per questo che vogliamo scrivere il racconto del nostro viaggio per rendere il favore ricevuto a coloro che in seguito vorranno visitare queste splendide regioni. Dopo una prima pausa di meditazione ( per trovare ferie coincidenti ma soprattutto per i festeggiamenti in onore del“mezzo secolo” di Luigino )abbiamo deciso la data del viaggio : 16 – 27 agosto ed i dettagli tecnici definitivi:trasferimento aereo in Francia da Roma – Ciampino a Parigi – Beauvais Tillè (scartata l’ipotesi di un viaggio andata e ritorno in auto dalle Marche ),pernottamento per la prima notte nei pressi dell’aeroporto e scelta mirata di due città “teste di ponte “ dove alloggiare per più giorni :Rennes per la scoperta della Bretagna , Rouen per il nostro sbarco in Normandia. Quindi abbiamo prenotato anticipatamente tramite internet il volo aereo ( con la compagnia Ryanair per un costo a persona di circa 180,00 euro ), gli hotel ( Premier Class –Ibis) ed una monovolume da 7 posti (dopo aver visto e contattato i siti delle compagnie di autonoleggio Hertz – Avis – Europcar –Alamo , abbiamo optato per quest’ultima ).Un caldo consiglio : una volta deciso la meta , fate subito le prenotazioni : risparmierete sul costo del volo ed avrete più possibilità di scelta sulle auto a nolo.

SABATO 16 AGOSTO: LA PARTENZA Finalmente si parte . “Il dado è tratto “ ..( per tutti noi tranne che per Carla che al momento del ritrovo ancora si gingilla tra pentole e fornelli e ci fa aspettare un bel po’ prima di arrivare ).Novelli Cesari attraversiamo il fiume Aso ( il Rubicone è abbastanza lontano ) e ci dirigiamo accompagnati da Giorgio un nostro amico all’Urbe da cui ci avventureremo alla scoperta delle Gallie. Partiamo verso le 13,30 per essere in aeroporto alle 16,30 ( ma c’è un po’ di apprensione visto che il televideo segnala bollino rosso sulle autostrade).Carla ha simpaticamente rischiato il linciaggio con l’avvallo di suo marito Nicola ma per questa volta si è salvata( anche perché l’euforia del viaggio ci rende più buoni ).Dal casello di Pedaso prendiamo l’autostrada e ci dirigiamo verso Ciampino passando per il Gran Sasso e l’Aquila. Arriviamo verso le 17. Il nostro volo è alle 18,50 e con calma sbrighiamo le pratiche di imbarco. Decolliamo con circa un quarto d’ora di ritardo ed alle 21,00 circa atterriamo sul suolo francese. L’aeroporto di Beauvais – Tillè si trova a circa 60 km a nord di Parigi ed è veramente minuscolo. Questo aspetto comporta un vantaggio : è assolutamente impossibile perdersi e così noi dopo aver ritirato in fretta i bagagli ,proprio di fronte all’uscita troviamo la sede della Alamo.

Il ragazzo addetto alle consegne è molto gentile e sollecito ma nonostante questo impieghiamo molto tempo a sbrigare le pratiche per ritirare l’auto noleggiata visto che il nostro francese è maccheronico o meglio “d’antan” (pochi di noi lo conoscono e quel che è peggio non si allenano dai tempi immemori delle scuole superiori ).Ma la virtù italica dell’arrangiarsi ci viene in aiuto ed alla fine verso le 22 riusciamo ad impossessarci del nostro trofeo e con l’aiuto del Tom Tom ci dirigiamo verso l’albergo prenotato per la notte( Premiere Class Beauvais per un costo di 38,00 euro a coppia colazione a parte ).Siamo tranquilli è rilassati : finalmente ci potremo riposare e placare “ quel certo languore“ che ci assale. L’hotel dista solamente 4 Km dall’aeroporto ma trovarlo nonostante l’aiuto del navigatore non è stato niente affatto semplice( segnalazione stradale pessima).Dopo aver girato in tondo come delle trottole nelle stradine periferiche di Beauvais siamo arrivati a destinazione verso le 22,45 e siamo saliti in camera .Non è proprio quello che ci aspettavamo dopo aver letto le recensioni su internet.L’aspetto non è certo dei migliori( spartano è un aggettivo esagerato) e siamo un po’ delusi ma per una notte non è il caso di “ guardare il pelo nell’uovo “.Per completare la giornata cerchiamo un posto dove mangiare qualcosa ma questa si rivela l’impresa più ardua : entriamo al Mc Donald (per disperazione), al Buffalo grill (attratti dal nome e dal profumo delle grigliate), ecc .Ecc. Un buco nell’acqua continuo .Nessuno ci accetta perché è troppo tardi ed allora non ci resta che tornare mogi mogi all’hotel dove consumiamo un fantastico ( si fa per dire ) pasto a base di snack e patatine. Che goduria..(ma almeno a stomaco leggero dormiremo meglio).

DOMENICA 17 AGOSTO : TRASFERIMENTO A RENNES Ci svegliamo presto e subito andiamo all’assalto della cambusa.Colazione ottima ed abbondante al prezzo di 4,80 euro a persona. Tutti ci guardano stupiti: abbiamo una fame da lupi e lo dimostriamo. Quindi alle 9 partenza per Rennes. Ci attende un trasferimento di circa 400 km ed allora non vogliamo perdere altro tempo. Per non avere sorprese avevamo studiato precedentemente tutti gli itinerari ed i relativi km. Sul sito internet www.Viamichelen.It ed abbiamo il supporto del Tom Tom . Due impressioni lungo il percorso :la prima è che le strade francesi sono veramente ottime, la seconda è che possiamo scordarci la calura che ci opprimeva in Italia.Il tempo è nuvoloso ( le previsioni meteo ce lo avevano segnalato ) e si alternano in rapida successione forti scrosci di pioggia e rapide schiarite. Facciamo solo una breve sosta in autogrill per un fugace spuntino e nel primo pomeriggio arriviamo nella città. Come a Beuauvais la parte più difficile è raggiungere lo spiazzale dell’hotel (Ibis Rennes Gare Sud). Ci avviciniamo più volte ma come in un gioco di prestigio non arriviamo alla meta : la vediamo ma non riusciamo mai a toccarla .Dopo vari improperi di Nicola che è alla guida,alla fine gridiamo vittoria. L’albergo dove alloggeremo sino al 22 è bello e moderno ,si trova in una posizione centrale e le camere sono molto funzionali e pulite .Il costo è di 55 ,00 euro in camera doppia e di 8 euro per la colazione. L’unica pecca è che non c’è un parcheggio interno all’hotel ma bisogna usufruire di un parcheggio sorvegliato antistante ( Gare sud dove facciamo con 30 euro un biglietto settimanale ).Il tempo di scendere le valigie e subito andiamo alla scoperta di Rennes e del suo centro storico. Il tempo volge al bello ed è un piacere camminare tra le stradine del centro storico. Molti degli edifici sono stati ricostruiti dopo l’incendio del 1720. Vediamo il Parlamento di Bretagna,le numerose case con facciate in graticcio di legno colorato del XV e XVI secolo, la cattedrale di Saint Pierre , la chiesa Notre Dame en Saint Melanie , Palazzo Saint George con i suoi giardini. Qui abbiamo un piacevole incontro con un distinto signore ottantenne che ci da il benvenuto , ci parla della sua defunta moglie di origini italiane e ci magnifica le bellezze della costa Bretone. E’ veramente simpatico e lo salutiamo con affetto .Ancora non si è fatta sera (sono quasi le 21 ) e decidiamo di dar sfogo ai nostri peccati di gola . Ogni sera cercheremo dei locali caratteristici e dai costi contenuti dove assaggiare specialità del posto. Per quest’oggi la scelta cade sul Ristorante Chez Cub ( dove con circa 18 euro si assaggiano specialità alla griglia ) e dopo una lunga battaglia sul foglio dei menù la nostra scelta cade su entrecotes ( grandi ma assolutamente non bien cuites) e pommes de terre il tutto innaffiato da un buon rosso della casa . Degli amici ci avevano consigliato di ordinare l’acqua in caraffa ma sin da oggi e nei giorni a seguire scopriremo che è imbevibile per il notevole sapore di cloro( ci viene il dubbio che lo facciano apposta ). Vista l’esperienza ordineremo quasi sempre dell’acqua minerale in bottiglia.

LUNEDI 18 AGOSTO : DINAN – DINARD – ST . MALO – CAP FRE’HEL Quest’oggi come nei giorni a seguire in Hotel facciamo una lauta o meglio pantagruelica colazione e per rispettare il programma stabilito partiamo alle 8,30. Piove molto ma come ci dirigiamo verso il mamare come per incanto appare il sole e questo ci trasmette allegria .Scopriremo in questi giorni che la variabilità atmosferica è una costante ma il bello è che la temperatura è ideale per spostarsi senza accaldarsi e sudare . E’ piacevole viaggiare tutti insieme . Tra scherzi e battutine ci dirigiamo alla scoperta della Costa di Smeraldo. La nostra prima tappa è Dinan , bellissimo borgo medievale. E’ cinta da bastioni eretti verso il 1300 da cui è possibile ammirare il fiume Rance e mostra ancora intatte 14 torri ,4 porte monumentali ed il torrione ( che oggi è chiamato Chateau Musee). E’ gradevolissimo passeggiare per le viuzze del centro con stradine acciottolate circondate da giardini ed alberi , con le case dalle facciate caratteristiche a graticcio ed i portici con travi lignee. Un suonatore con uno strano strumento suona musica bretone e noi restiamo ammaliati dalla bellezza del luogo e dalla magia della musica. Infine ammiriamo la Basilica di S. Saveur e la panoramica Tor de l’Horloge. Per quanto ci piace questa cittadina vorremmo restare ancora( e decidiamo quindi di tornarci per cena ) ma dobbiamo spostarci a Dinard.E’ metà mattinata e siamo sul mare .Questa cittadina ,antico porto di pescatori grazie al clima ed al paesaggio si è trasformata nella bella epoque in un esclusivo centro turistico e balneare. Qui abbiamo ammirato l’eleganza delle dimore ottocentesche di proprietà dei nobili dell’epoca ed abbiamo potuto apprezzare il gioco delle maree. E’ la prima volta che lo vediamo con queste dimensioni ed indubbiamente ci fa un certo effetto. Di corsa consumiamo una mitica baguette con jambon e quindi ci dirigiamo verso la prossima tappa: S.Malo. E’ una cittadina veramente bella anche se molto turistica. Dei bastioni racchiudono il centro storico e permettono una vista panoramica sulla città e sul mare. I gabbiani volano allegramente sopra le nostre teste e come divi del cinema si mettono in passerella e si fanno fotografare civettuoli e simpatici. Vediamo il Fort a La Reine oggi museo storico della città e poiché c’è ancora la bassa marea ( sono le 17,30 ) raggiungiamo a piedi il Fort National da cui godiamo la vista della mura. Chiudiamo gli occhi e ci sembra di rivedere le gesta dei corsari che hanno fatto parte della storia di S. Malo . Prima di ripartire torniamo nel centro e visitiamo la cattedrale di S. Vincent.Che magnifica giornata: non resta che chiuderla in bellezza e quindi ci dirigiamo allo splendido promontorio di di Cap Fre’Hel. Per un sentiero attraverso la brughiera ci avviciniamo al faro. Stiamo a picco sul mare ed un vento impetuoso soffia sopra le nostre teste : ci sembra di staccarci dal suolo e di volare verso l’infinito…Il mare con le sue mille sfumature, il cielo plumbeo sopra di noi,le onde altissime che si infrangono contro le scogliere in un vortice di schiuma bianchissima…Che spettacolo di suoni cupi , di col colori , di maestosità!.. E’ proprio vero: la natura sa regalarci emozioni grandissime. A sera sulla strada verso Rennes sostiamo di nuovo a Dinan dove con 20,00 euro a persona al ristorante Le Licorne ci rimpinziamo di cozze( particolari quelle di Luigino cotte con il camembert ) ed agnello ( vittima sacrificale preferita da Nicola) serviti a volontà .E per finire facciamo la nostra conoscenza con il sidro ed il Calvados(tipiche bevande locali ).

MARTEDI 19 AGOSTO : CARNAC – PENISOLA DEL QUIBERON Partiamo come sempre, ( Carla permettendo ) ,abbastanza presto (alle 8 e 30)e ci dirigiamo verso Carnac ( la Stonehenge francese). E’ tra i siti preistorici più famosi al mondo con i suoi megaliti risalenti al neolitico ( circa 2700 menhir e dolmen , sparsi nel suo territorio) che noi osserviamo da un trenino turistico. Ci sono anche delle belle spiagge di sabbia fine. Nel centro abbiamo visitato la cattedrale di S. Cornely ed abbiamo visto numerose saline .Quindi ci dirigiamo verso la penisola del Quiberon lunga 15 km ,dalle coste frastagliate ed irregolari e con un noto centro di talassoterapia . Collegata alla terraferma da un’esile striscia di terra presenta una costa occidentale nota come Cote Sauvage brulla e spazzata dal vento mentre quella orientale e’ più dolce e con spiagge riparate. La penisola è il paradiso dei naturalisti che possono ammirare le varie specie di uccelli e la variegata flora circostante. Al sole facciamo una bella passeggiata sulla spiaggia e ci concediamo una gustosa crepe alla nutella ( che delizia!)Torniamo abbastanza presto a Rennes e la sera per festeggiare l’anniversario di matrimonio di Luigino e Carina (24 anni ), ci rechiamo in un locale veramente simpatico : Auberge de chat pitre dove siamo immersi in una atmosfera medievale con pietanze dell’epoca , cantanti e giocolieri( prezzo 25 euro a persona). mercoledi 20 agosto :mont st. MICHEL-CANCALE Oggi è per noi una giornata speciale . Tutti ci hanno parlato di questa meraviglia situata al confine tra Bretagna e Normandia ed inscritta dall’Unesco tra i patrimoni dell’umanità .E Mont S. Michel che sembra uno scenario da fiaba ,ci stupisce sin dall’arrivo( le 9,30): sprigiona tutto il suo fascino sia per la bellezza della abbazia fortificata sia per il particolarissimo paesaggio legato alla natura delle maree che con 15 metri sono le più alte d’Europa .Si alzano e si abbassano 2 volte al giorno. Ci eravamo precedentemente informati sul loro orario ed abbiamo fatto in tempo a vedere l’alta marea mattutina. Dopo il parcheggio ,tutto intorno alla strada sopraelevata che lo collega alla terra ferma, un mare d’acqua. Entriamo dentro il Borgo e dai bastioni guardiamo tutto intorno . L’acqua inizia a scendere e man mano scompare. Vediamo persone camminare nella sabbia melmosa dove prima arrivava l’acqua .C’è un percorso dove ci si può avventurare con l’aiuto delle guide ( vista la pericolosità delle maree e della sabbie mobili ). Attraverso la Grand Rue ,passando accanto alla chiesa S. Pierre ci avviamo sino alla scalinata che porta all’abbazia cha poi visitiamo con calma ( il bellissimo chiostro duecentesco , la sala degli ospiti , il refettorio ,la sala dei cavalieri, le cripte e le cappelle del 1 e del 2° livello) Sostiamo in cima ammirando a 360 ° gradi la baia ed il mare. All’uscita c’è un fiume continuo di persone che nel frattempo ha invaso il borgo . La calca aumenta sempre più ed allora decidiamo di ripartire certi che difficilmente dimenticheremo questo magnifico spettacolo .Quindi ci dirigiamo al piccolo porto di Cancale famoso per l’allevamento delle ostriche che devono il loro sapore alle maree che le spazzano ogni giorno. Dalla scogliera vediamo i numerosissimi banchi di coltivazione e la gola prende il sopravvento : come è possibile non farsi tentare da queste delizie ?..Sulle bancarelle di uno spiazzo antistante offrono piatti con 12 ostriche enormi al prezzo di 4 euro e mezzo ed allora ci buttiamo a capofitto per assaggiarne uno. Che goduria!.. Vinte le diffidenze iniziali di alcune di noi e su suggerimento di Dolores che ci propone di accompagnare il tutto con del buon vino bianco,optiamo per un rapido bis. In bocca un buon sapore di mare e nel cuore una speranza ed una serie di battutine scherzose tra di noi: che in fondo in fondo abbiano un effetto afrodisiaco? GIOVEDI 21 AGOSTO : TREGASTEL –PLOUMANACH – BEAUPORT.

Nella giornata odierna ci dirigiamo alla scoperta della Costa di granito rosa. E’ una splendida mattinata soleggiata e questo ci mette ancor più di buonumore. Attraversiamo Treguier ma non ci fermiamo visto che c’è il mercato e proseguiamo per il borgo di Tregastel. Situato a circa 4 km nell’interno permette di osservare un bello squarcio panoramico della baia di Lannion .Quindi scendiamo verso la parte della cittadina che è sul mare e qui rimaniamo sedotti dalla bellezza della sua spiaggia con una sabbia rosa rosa dovuta ai residui di quarzo e dalla stranezza delle sue rocce dalle forme più strane. Vicino alla spiaggia campi con ginestre ed erica. Ci sembra di tornare ragazzini ed allora ci mettiamo alla ricerca di conchiglie e di pietre rosa da riportare come trofei .Il tempo passa velocemente e nel pomeriggio ci trasferiamo a Ploumanach.Anche qui lungo il sentiero costiero imponenti sagome dalle forme più fantasiose si presentano ai nostri occhi. Blocchi isolati o pile di massi in un sorprendente equilibrio. Arriviamo sino al bel faro “ Men ruz “ e nelle sue vicinanze osserviamo il maniero del parco della pietre rosse. Anche le costruzioni e le imbarcazioni che vediamo sul mare sono intonate al colore dominante del posto. Ripartiamo per Rennes e per strada decidiamo di fermarci a visitare i resti dell’abbazia di Beauport che era tappa dei pellegrini che dalla Scozia e dall’Irlanda si recavano a Santiago di Compostela. Come ultima sera a Rennes scegliamo di cenare al Ristorante la Lupa dove grazie anche all’aiuto di un cuoco calabrese siamo trattati bene (il prezzo è di circa 18 euro a persona ma la cosa buffa è che a parte gli antipasti ci riduciamo quasi sempre a chiedere bistecca bien bien bien cuite , pommes de terre non più frites e soprattutto tanto ma tanto ma tanto pane e questo ai francesi sembra una cosa strana ).

VENRDI 22 AGOSTO : ARRIVO IN NORMANDIA Salutiamo la Bretagna e ci mettiamo in viaggio verso la Normandia.Dobbiamo fare più di 300 km ed allora ci muoviamo presto anche perché vogliamo fare delle soste lungo il percorso. La prima di queste è a Bayeux che per prima nel 1944 venne liberata dalle truppe alleate. E’ la cittadina delle porcellane,dei pizzi a tombolo,della bella cattedrale di Notre Dame e soprattutto è famosa per l’arazzo della regina Matilde. Successivamente ci fermiamo brevemente a Caen ( visto che piove moltissimo ) e visitiamo il castello. Dopo un fugace spuntino su suggerimento di Dolores e Carina facciamo una piccola deviazione fuori programma a Lisieux il paese di S. Teresa. E qui come in un piccolo pellegrinaggio seguiamo un percorso che ci porta alla Cattedrale di S. Pierre, al Convento delle Carmelitane( dove c’è la tomba della santa )ed infine alla Basilica di S. Teresa (eretta in suo onore )uno dei più maestosi edifici sacri edificati nel 900. Di straordinaria bellezza è la cripta sottostante la basilica. Contenti e sereni ripartiamo per Rouen dove arriviamo verso le19,30. Raggiungiamo l’hotel dove rimarremo sino alla partenza(Ibis Rouen Rive Droite ).E’ un po’ meno nuovo di quello di Rennes ma altrettanto pulito e funzionale( Posizione molto centrale e soprattutto parcheggio interno all’hotel ). Il costo delle camere doppie è di 58 euro più 8 per la colazione. Dopo un breve riposo ci rechiamo nel centro storico e subito siamo colpiti dalla sua bellezza . Per cena optiamo per un ristorante segnalato dalle ns. Guide (La Toque d’Or ) dove con 17 euro,bevande a parte, facciamo una cena veramente squisita ordinando questa volte le specialità del posto. A conclusione della giornata ,seppure molto stanchi , abbiamo la fortuna di vedere uno spettacolo veramente bello. “La Cathedrale de Monet aux pixels”.La facciata della famosa cattedrale come una immenso sfondo scenografico che di volta in volta viene trasformato con le nuove tecnologie su ispirazioni delle famose Cattedrali di Monet.Un confronto artistico fra passato e presente in un affascinante gioco di luci e di suoni .Una serata magica.

SABATO 23AGOSTO: HETRETAT –FECAMP- HONFLEUR Dopo le meraviglie tecnologiche della serata precedente oggi decidiamo di scoprire La Cote d’Albatre(costa d’alabastro). Arriviamo ad Etretat e subito siamo rapiti dalla bellezza del posto. Le falesie , rocce biancastre a picco sul mare, sono la grande attrazione del luogo . Dalla spiaggia attraverso una scalinata ed un sentiero raggiungiamo uno stupendo belvedere e ci fermiamo ad ammirare l’imponenza della falesia d’Amont e di quella d’Aval alta circa 80 metri. Alla sua parete rocciosa si appoggia un arco naturale( la porta d’’Aval che ci riporta in mente un bel dipinto di Monet).Al suo fianco uno scoglio di circa 70 metri (l’aguille di Etretat) e girando lo sguardo dietro vediamo un arco naturale ancora più grande( la Manneporte).Di fronte a tanta maestosità ci sentiamo piccoli piccoli così come le persone che con la bassa marea camminano sulla spiaggia sottostante e attraverso le porte rocciose si dirigono verso spiagge più lontane. :dall’alto sembrano tante formichine. Verso mezzogiorno ripartiamo e ci dirigiamo a Fecamp. Qui visitiamo il Palazzo Benedettino e riusciamo a vedere uno mostra di Salvador Dali’ allestita nel suo interno( Dali Passionnè : Acquerelli sulla divina Commedia e sulla storia di Tristano ed Isotta).Prima di ripartire non possiamo fare a meno di assaggiare il Benedictine,il famoso amaro qui prodotto. Quindi ci dirigiamo verso Honfleur.Nei pressi di Le Havre attraversiamo il ponte di Normandia ,un’imponente opera di moderna ingegneria lungo 2141 metri e poggiante su due piloni alti 200 metri. Giungiamo ad Honfleur verso le 16,30. Il posto è incantevole ed è veramente piacevole osservare il porticciolo, passeggiare tra le viuzze(anche se affollatissime di turisti ) vicino al porto e nella città vecchia circondati da case in pietra,legno ed ardesia,visitare la chiesa di Santa Catherine tutta fatta in legno e con la particolarità di avere il campanile separato. Ci sembra di essere dentro un quadro di qualche pittore impressionista. Sulla strada del ritorno verso Rouen, visitiamo delle distillerie di Cidro, Calvados e Pommeau ed acquistiamo alcune bottiglie di quest’ultimo da riportare a degli amici. Per cena optiamo per un altro locale segnalatoci dalle ns. Guide: la Brasserie Paul proprio di fronte la Cattedrale di Rouen .Con circa 18 euro ( sempre bevande a parte ) mangiamo bene e soprattutto possiamo rivedere da una postazione privilegiata lo spettacolo di ieri sera.

DOMENICA 24 AGOSTO: LE SPIAGGE DEL D- DAY E’ la giornata del ricordo e della memoria ,della scoperta dei luoghi storici da cui è partita la liberazione della Francia e dell’Europa dalla tirannia nazi–fascista,della riflessione sul senso del sacrificio di tante vite .Il nostro itinerario ci porterà ad Arromanches, Omaha( e forse Utah ) Beach ed ai Cimiteri Americano e Tedesco. Arriviamo presto alla prima meta. C’è un cielo plumbeo sopra di noi,piove tantissimo ed il mare è molto mosso. Forse il tempo in piccolissima parte ci vuol far capire le difficoltà logistiche di chi ha partecipato allo sbarco. Subito visitiamo l’omonimo Museo posto proprio davanti ai resti dello straordinario porto artificiale qui costruito nel 1944. E’ uno dei musei più visitati tra quelli che ricordano il D – Day. E’ una esposizione permanente dello sbarco con modellini,plastici, mappe .Due filmati ascoltati in lingua italiana ci spiegano dettagliatamente questa operazione. Prendiamo un trenino che ci porta sulla parte alta della cittadina e da qui riusciamo a spaziare lungo le coste dello sbarco. Entriamo nel Cinema circolare e assistiamo alla rappresentazione di un film eccezionale “Il prezzo della libertà” : proiettato su 9 schermi e mescolando immagini della Normandia nel 1944 e quella di oggi fa vivere un momento altamente emotivo. Quindi ci dirigiamo verso Omaha Beach( ci vengono in mente le crude immagini del film “salvate il soldato Ryan “ ma siamo convinti che la realtà abbia superato di gran lunga la finzione cinematografica) e dopo la spiaggia ci rechiamo al Cimitero di guerra Americano. E’ forse questo il momento più toccante : un mare di croci bianche su un prato verde smeraldo. L’emozione ci assale : quante persone morte per l’ideale di libertà. Non ci resta che fermarci un attimo a riflettere e pregare tenendo sempre in mente queste vite sacrificate ( e sempre ricordando il film sopracitato, ricordiamo una frase finale del capitano che in punto di morte dice a Ryan : “Cerca di meritarti tutto questo”). Decidiamo di non arrivare sino a Utah Beach e ci dirigiamo verso Point du Hoc vicino al cimitero tedesco di La Cambe . E qui a 12 km dal cimitero scopriamo un sito teatro di cruenti combattimenti su una falesia a picco sul mare lasciato praticamente nello stato in cui i rangers americani lo abbandonarono nel 1944 ( è impressionante vedere l’immensa quantità i crateri scavati dalle bombe ed i resti distrutti delle fortificazioni tedesche).Una giornata da non dimenticare e soprattutto PER NON DIMENTICARE.

Lunedì 25 AGOSTO:LES ANDELYS –ROUEN Un imprevisto caratterizza la mattinata .Arrivati a Giverny per vedere la casa di Monet scopriamo con disappunto che oggi è chiusa ( che significa non leggere le guide prima di muoversi!!!)ed allora ci dirigiamo verso Les Andelys dove per prima cosa visitiamo i resti del Castello Gaillard innalzato su uno sperone roccioso che sovrasta la valle della Senna e da cui si può osservare il fiume .Fu fatto costruire da Riccardo Cuor di Leone. Scendendo in città visitiamo la Collegiale di Notre Dame des Andelys ed il museo di storia locale dedicato al pittore del 1600 Poussin ( che qui è nato).Dopo un buon pranzo in una brasserie del posto nel primo pomeriggio torniamo a Rouen e ci accingiamo a visitare per bene la città. Ci dirigiamo nel centro storico e qui per prima cosa ci fermiamo alla Piazza del vecchio mercato. In questa Piazza Giovanna d’Arco fu messa al rogo nel 1431 .Una croce elevata ricorda questo episodio ed intorno ad essa ci sono il mercato,il Monumento nazionale e la Chiesa dedicata a Giovanna d’Arco una moderna costruzione a forma di fiamma. Nel suo interno delle vetrate cinquecentesche provenienti dalla antica chieda di S. Vincent salvate dai bombardamenti dell’ultima guerra. Da qui ci dirigiamo attraverso la Rue del Gran Horloge ( dove c’è uno tra i più antichi orologi meccanici al mondo indicante ora-giorno e fasi lunari) alla Place de la Cathedrale. Qui ammiriamo la cattedrale di Notre Dame,un capolavoro dell’arte gotica e la sua imponente facciata ritratta più volte da Monet (una trentina) in varie condizioni di luce. Questa è fiancheggiata da 2 torri diseguali ed una ( la Tour de bourre)fu costruita probabilmente con i proventi di una tassa sul consumo del burro. Nel raggio di circa 500 metri ci sono la Chiesa di S.Ouen,quella di S. Mac Lou,il Palazzo di giustizia ed il Museo delle Belle Arti dove non riusciamo ad entrare visto che sono passate le 18.Per cena ritorniamo al Ristorante La toque d’or (dove siamo stati la prima sera trovandoci molto bene )e concludiamo la serata tra gli scherzi ed i lazzi dei camerieri verso noi “Italiens”.

MARTEDI 26 AGOSTO : GIVERNY – ROUEN Siamo un po’ stanchi per la tanta strada fatta e poi stiamo già pensando al tran tran quotidiano che presto dovremo riaffrontare ( anche perché ogni tanto dall’Italia ci chiamano per ricordarci impegni ed appuntamenti). Allora vogliamo passare una giornata tranquilla e senza lunghi spostamenti. In mattinata la tappa è d’obbligo :ritornare a Giverny per vedere finalmente la casa museo di Monet dove il pittore visse per 43 anni e dipinse alcuni tra i suoi quadri più famosi:Le Ninfee ed Il Ponte giapponese. Restaurata negli anni 80 ospita la fondazione Monet. E’ decorata con i colori prediletti dall’artista ed ha un giardino meraviglioso con ponticelli , stagni , giochi d’acqua ed una grande e variegata quantità di specie floreali,alberi e cespugli. Un mix di colori e di profumi veramente bello .Nella casa ci sono le riproduzioni dei dipinti di Monet ed una preziosa collezione di stampe giapponesi. Prima di recarci al cimitero per vedere la tomba dell’artista (dove rimarremo molto male per il cattivo stato di manutenzione e degrado del luogo ) acquistiamo delle stampe che faranno felici i nostri amici .Nel pomeriggio passeggiamo spensieratamente tra le vie di Rouen godendoci questo ultimo pomeriggio in Normandia . Prima del ritorno in albergo dove faremo cena , ci lasciamo tentare da un negozio di dolciumi:Les Maccarons de grand mere Auzou – Chocolatier Fabricant. Tra “lacrime di Giovanna d’arco al cioccolato”,gustose caramelle zuccherate a forma di piccole mele ripiene di Calvados , dolcetti di marzapane sempre ripieni di liquore, artistiche creazioni di cioccolato ,facciamo vari assaggi rimanendo estasiati da queste delizie del palato e decidiamo di acquistarne alcune per riportarle a casa.

27 AGOSTO :IL RITORNO Dobbiamo fare una ottantina di km per arrivare all’aeroporto di Parigi -Beauvais Tillè .Visto che il nostro volo parte alle 9,30 lasciamo l’albergo verso le 6 e mezza anche perché il navigatore dice che per giungere a destinazione occorre un’ora ed un quarto e noi dobbiamo restituire l’auto noleggiata alla 8 . Arrivati nel tempo stabilito sbrighiamo presto le pratiche di riconsegna dell’auto e d’ imbarco decollando in perfetto orario. Dall’aereo volgiamo uno sguardo verso terra e chiudendo gli occhi come in un film rivediamo luoghi ed immagini di questo bel viaggio. Au revoir Bretagna e Normandia .In questi giorni le abbiamo girate in lungo ed in largo percorrendo circa 3100 km ma ne è valsa veramente la pena perché come abbiamo detto all’inizio abbiamo fatto una “ marea “ di piacevolissime scoperte .Alle 11e un quarto atterriamo a Ciampino dove il figlio di Nicola ci aspetta per riportarci nelle Marche. Già sentiamo aria di casa..

P.S. Il costo del viaggio è stato di circa 1100 euro a persona.

Il mio indirizzo e-mail è il seguente:martini.P@tiscalinet.It



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