Bretagna e Normandia: tra storia e leggenda

Un viaggio bellissimo... in tenda e con i bambini
Scritto da: R4gtl
bretagna e normandia: tra storia e leggenda
Partenza il: 07/08/2013
Ritorno il: 16/08/2013
Viaggiatori: 4
Spesa: 500 €
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Questo viaggio è stato pianificato da diversi mesi. Era nostra intenzione visitare la parte storico-culturale della Bretagna e le spiagge dello sbarco in Normandia. Viaggio in auto e, esclusa la tappa intermedia all’andata e al ritorno, pernottamenti in campeggi già individuati prima della partenza anche se non prenotati. Abbiamo deciso di passare per il Gran San Bernardo, inizialmente per un discorso di costi, in quanto il traforo del monte Bianco ) è molto più costoso del Gran San Bernardo (http://www.letunnel.com/tariffe.asp?id=37&l=1) anche perchè la validità del biglietto andata/ritorno del monte Bianco dura solo per sette giorni mentre noi avevamo già in mente di stare via di più. Passando per la Svizzera però, occorre pagare la vignetta per le autostrade (http://www.tolltickets.com/country/swiss/vignette.aspx?lang=it-IT) e sono altri 33 € per cui la convenienza economica è minima. Comunque abbiamo scelto questa strada. L’altra non l’abbiamo mai fatta ma questa è veramente bella. Panorami mozzafiato e le Alpi svizzere non deludono mai.

Il primo giorno abbiamo fatto 750 Km e ci siamo fermati ad Auxonne, poco prima di Digione. Visto che pioveva e che eravamo molto stanchi abbiamo deciso di cercare un albergo e abbiamo trovato un due stelle molto carino, dove per 65 € abbiamo pernottato in una camera con 2 letti matrimoniali e il bagno: l’Hotel De La Gare ).

La mattina dopo siamo partiti prestino e ci siamo fermati in autostrada a fare colazione. Dopo di che abbiamo raggiunto dopo quasi altri 700 km il campeggio che avevamo individuato a casa: il camping Merlin L’Enchanteur di Loyat (http://www.campingmerlin.com/). Piazzole molto spaziose, bagni puliti anche se piccoli, piscina e il massimo rispetto per gli orari del silenzio. Abbiamo fatto la cura del sonno in questo campeggio. Dopo esserci sistemati e aver passato la prima notte in tenda, siamo partiti verso metà mattinata per la nostra prima meta: Carnac (http://www.ot-carnac.fr/). Abbiamo visitato questo bellissimo sito e gli altri vicini compreso il tumulo di Kercado, molto particolare. In serata abbiamo fatto una passeggiata per il paese del campeggio, Loyat. Paese molto piccolo ma veramente tenuto bene con degli scorci molto suggestivi. Il giorno successivo siamo andati alla foresta di Brocèliande, dove, con una passeggiata di un paio d’ore abbiamo percorso tutto il circuito turistico che offre la foresta e abbiamo visto il luogo dove la leggenda vuole ci sia la tomba di Merlino e la fontana della giovinezza (quest’ultima un pò deludente, per la verità). La foresta è anch’essa suggestiva, con una vegetazione composta per la maggior parte di querce e altre piante ad alto fusto. Terminato il circuito, abbiamo deciso di andare ad Essè per vedere la Roche au Fèe, La Roccia delle Fate,un altro bellissimo monumento megalitico.

La domenica siamo andati al festival Interceltico di Lorient, ossia un grande raduno delle Nazioni Celtiche, con musica, artisti di strada e bancarelle. Nei vari stand, si esibiscono artisti del calibro di Sinead O’ Connor ma tutti, ovviamente a pagamento, per cui ci siamo accontentati di girare per le coloratissime strade del porto. Il luogo giusto dove trovare ricordini di ogni tipo.

Il giorno successivo siamo andati a Saint-Malo, la città corsara. Se si viene in Bretagna è una tappa obbligata: i maestosi bastioni, la vista meravigliosa e le viette caratteristiche ti proiettano nel passato, quando da questa città partivano le navi per i lunghi viaggi. La vista dei bastioni dalla spiaggia sottostante è veramente impressionante. Attenzione ai parcheggi: se avete un camper non vi conviene entrare all’interno delle mura e i parcheggi a ridosso di esse hanno tutti la sbarra per evitare l’ingresso ai camper; se, invece, avete l’auto potete provare ad entrare all’interno delle mura: continuando a girare è facile che troviate qualche posto libero.

Subito dopo Saint-Malo, siamo partiti per un’altra tappa obbligata per chi viene da queste parti: Mont Saint-Michel. E’ nostra intenzione rimanerci finchè viene buio ma da queste parti il buio viene piuttosto tardi per la totale assenza di montagne e il ritorno in campeggio richiedeva quasi 2 ore quindi siamo rientrati un pò prima. Comunque, si arriva a circa 4 km dal borgo e si parcheggia in parcheggi grandissimi; il parcheggio costa 12 euro fino a 12 ore di permanenza, sia che si rimanga per 5 minuti che per 12 ore. Nelle vicinanze c’è la fermata del bus navetta che ci porta gratuitamente fin davanti alle porte del borgo. Quello che ci colpisce subito è la grande affluenza di persone ma non c’è fila per entrare e il servizio dei bus navetta è veramente efficiente. L’interno del borgo è bellissimo e noi ci dirigiamo pian piano verso l’abbazia. Qui ci troviamo davanti ad una fila che viene comunque smaltita in una decina di minuti; paghiamo l’ingresso (9 euro gli adulti e niente i minorenni) e iniziamo la visita. Con nostro rammarico ci accorgiamo che la visita guidata in italiano è partita mezz’oretta prima; quindi, ci accontentiamo di visitarla seguendo il percorso, ma già così è veramente strepitosa. E qui la scheda SD della fotocamera mi ha abbandonato con tutte le foto del viaggio fino a quel momento! Grazie tecnologia. Sorvoliamo sul rammarico. Ulteriori informazioni su Mont Saint-Michel si possono trovare in rete (http://www.ot-montsaintmichel.com/index.htm).

Il giorno dopo smontiamo la tenda e dopo aver pagato (110 € per cinque giorni, con la cortesia eccezionale dei gestori del campeggio) partiamo per trasferirci in Normandia. Qui abbiamo deciso di rimanere solo un paio di giorni per vedere i luoghi dello sbarco in quanto anche qui sarebbe necessaria almeno una settimana; settimana che purtroppo non abbiamo. Arriviamo nel primo pomeriggio a Colleville-sur-mèr al campeggio Le Robinson (http://www.campinglerobinson.com/). Qui siamo stati un pò meno contenti in quanto più caro del precedente e non troppo comodo pur avendo una stella in più. Per 2 giorni abbiamo pagato 71 € e i bagni erano effettivamente troppo pochi per la gente che c’era. Inoltre qui i bagni e le docce sono misti. Il sito dice che c’è l’accesso diretto al mare, in realtà si cammina per un buon quarto d’ora in mezzo al bosco per arrivarci. In compenso le piazzole sono spaziose e anche qui gli orari di silenzio sono rispettati al massimo. Per una famiglia con bambini questa è una cosa importante, in quanto (e chi usa la tenda lo sa) i rumori non vengono fermati dalla tenda e se c’è rumore si fa fatica a riposare. Per questo devo dire che i campeggi dove abbiamo soggiornato sono stati tutti perfetti. Comunque un altro punto decisamente a favore di questo campeggio è che si può arrivare a piedi a Omaha Beach e al cimitero Americano.

Non mi soffermo sulle sensazioni e sull’atmosfera di questi posti, in quanto bisogna andarci per capire, ma devo sicuramente elogiare la perfetta organizzazione dei luoghi che commemorano lo sbarco, con le vie di comunicazione corredate da una segnaletica chiara. Dal cimitero americano si vede la spiaggia che è stata teatro dello sbarco degli americani mentre non siamo andati a vedere le altre spiagge dove sono sbarcati canadesi e inglesi. Il cimitero americano chiude alle ore 18.00. Esistono dei tour operator che ti portano in pulmino a visitare tutte le spiagge con una guida. Potrebbe essere una soluzione per un gruppo di persone. Non so il costo di questi tour però mi sembrano interessanti. Dopo le spiagge, siamo andati a Bayeux con l’intenzione di vedere il famoso arazzo ma ci siamo fermati in entrata. Dopo aver visitato un pò la città di Bayeux eravamo effettivamente stanchi e siamo tornati al campeggio. Il giorno successivo siamo partiti per il rientro. Ci siamo fermati di nuovo ad Auxonne. L’Hotel De La Gare era però pieno e siamo andati al Camping L’Arquebuse, poco lontano di lì (http://www.campingarquebuse.com/). Abbiamo optato per una specie di bungalow (troppo stanchi per montare di nuovo la tenda) e l’abbiamo pagato ben 84 € per una notte! Il più caro in assoluto. Comunque abbiamo dormito lì e il giorno dopo siamo tornati a casa.

Questo viaggio è stato veramente bello. La Francia è meravigliosa e il viaggio stesso fa parte della vacanza perchè il panorama merita veramente. Forse l’unico neo è che il GPL costa parecchio di più che in Italia. In autostrada siamo arrivati a pagarlo anche 0,95 €, mentre la benzina è sicuramente molto conveniente. Se ne avete la possibilità comunque fatela nei molti centri commerciali perchè costa ancora meno. Comunque la Bretagna e la Normandia sono due regioni veramente meravigliose e ricche di luoghi interessanti. Solitamente della Bretagna si visita la costa; noi abbiamo visitato l’interno e ne siamo stati colpiti. La Normandia oltre allo sbarco è piena di storia e merita veramente una visita molto più approfondita. Se ci andate in tenda bisogna anche avere la fortuna, come è successo a noi, che non piova mai e da quello che mi risulta sono rari 10 giorni senza pioggia in quei luoghi. I campeggi sono a misura di famiglia e, anche se la strada per arrivarci è lunga, e con i bambini 7-8 ore di macchina per due giorni di seguito possono essere veramente dure, vale la pena di andarci. Io ci tornerò: anche solo per rifare le foto!

Comunque abbiamo percorso in totale circa 4000 km in dieci giorni e abbiamo speso circa 1400 euro. Ovviamente la spesa più grande è stata il carburante: tra GPL e benzina abbiamo speso circa 600 euro. Per mangiare abbiamo sempre preso il necessario nei supermercati, a parte un paio di pizze. L’autostrada è costata circa 180 euro; il traforo del Gran San Bernardo 40 euro e la vignetta in Svizzera 33 euro. Una bellissima avventura sicuramente da ripetere.

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Cimitero Americano

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Sant Malo

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La Roche au Fèe



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