Bretagna e Normandia in economia

Normandia e Bretagna in economia - Luglio 2004 Questa estate abbiamo optato, come meta delle nostre vacanze, per il nord-ovest della Francia, precisamente la Normandia e la Bretagna . Come è nostra consuetudine, il periodo scelto è stato dal 1 al 15 di luglio . Il nostro ristretto gruppo era costituito da me, da mia moglie e dalla nostra...
Scritto da: Massimo da Rave
bretagna e normandia in economia
Partenza il: 01/07/2004
Ritorno il: 15/07/2004
Viaggiatori: fino a 6
Spesa: 2000 €
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Normandia e Bretagna in economia – Luglio 2004 Questa estate abbiamo optato, come meta delle nostre vacanze, per il nord-ovest della Francia, precisamente la Normandia e la Bretagna . Come è nostra consuetudine, il periodo scelto è stato dal 1 al 15 di luglio . Il nostro ristretto gruppo era costituito da me, da mia moglie e dalla nostra bambina di quasi 5 anni.

Abbiamo scelto, visto i prezzi contenuti della “solita” Ryan Air, di volare da BG (ove fra l’altro risiedono i genitori di mia moglie ) a Beauvis, 80 Km a nord di Parigi, e qui noleggiare una macchina per le due settimane di vacanza.

Per contenere le spese, abbiamo portato con noi tenda e sacchi a pelo, che abbiamo utilizzato quando il tempo lo consentiva, e l’occorrente per cucinare (fornellino a gas, qualche pentolina, etc.) . A parte i campeggi, comunque più economici rispetto all’Italia, devo dire che si può pernottare a poco prezzo, con meno di 50 Euro complessivi a notte, nelle numerose camere private (“Gites d’hotes”) sparse per tutta la regione .

A proposito di cibo, non ci siamo ovviamente persi l’opportunità di assaggiare le celebri Huitres (Ostriche), che si possono benissimo mangiare anche senza recarsi al ristorante, è possibile acquistarle anche in uno dei tanti botteghini sparsi specie nella zona di St.Malò-Cancane e gustarsele con un poco di limone (importante avere con sè un coltellino adatto allo scopo per l’apertura dei molluschi). In tutti i ristoranti vanno oggi per la maggiore i “Moules Frites”, si tratta di un piatto comprendente cozze e patatine fritte, per la verità l’accostamento non ci ha proprio convinti…

Il tempo, come sempre accade nei paesi del nordeuropa, è stato estremamente mutevole. Nel nostro itinerario che ha seguito in prevalenza la linea di costa, i maggiori disagi sono venuti dal vento, a tratti veramente fastidioso.

1° Giorno – 1 Luglio 2004 Bergamo – Beauvis – Fecamp L’aeroporto di Beauvis è veramente minuscolo, le operazioni di ritiro bagagli + automobile si svolgono in mezz’ora al massimo. Subito ci dirigiamo verso la costa della Normandia , fermandoci per pernottare a Fecamp, sulla costa. Il paesaggio è assai gradevole , e anticipa un po’ quanto troveremo nelle due settimane a seguire: una ampia spiaggia di sassi, incastonata fra suggestive scogliere di altezza non troppo elevata, ed un vento che stasera è veramente terribile.

2° Giorno – 2 Luglio Fecamp – Eterat – Honfleur Se Fecamp rappresenta una località gradevole, Eterat si rivelerà come una delle mete che abbiamo maggiormente apprezzato in questo viaggio. Una comoda passeggiata consente di inerpicarsi sulle scogliere che , anche qui, delimitano la spiaggia . La vista dall’alto è semplicemente splendida. Dopo aver mangiato, attraversato la Senna sul celebre “Pont du Normandie” (pedaggio 5 Euro) , si arriva ad Honfleur.

3° Giorno – 3 Luglio Honfleur Decidiamo di sostare due notti ad Honfleur, in un campeggio a 4 stelle con piscina (per il piacere della nostra piccola Chiara ), perchè questa località ci è piaciuta da subito. Oggi è anche giorno di mercato, per cui possiamo conoscere le specialità gastronomiche della zona, in primis formaggi e molluschi . Per la prima volta in vita mia assaggio le ostriche, acquistate in una bancarella . Nel pomeriggio facciamo una breve capatina nelle affollate località balneari di Douville e Trouville, francamente un poco simili a tante altre cittadine sorte ad uso e consumo dei turisti. Da evitare .

4° Giorno – 4 Luglio Honfleur – Colleville sur Mer Si parte per le spiagge dello sbarco in Normandia, in particolare per la celebre Omaha Beach. Nonostante il tempo inclemente, visitiamo il cimitero americano con le oltre 9.000 croci, da cui si scende per un bel sentiero alla spiaggia vera e propria. Nei dintorni c’è un punto informazioni, cui ci rivolgiamo per chiedere informazioni sul pernottamento; la ragazza ci indirizza a casa di un suo zio, che gestisce un B & B ad appena 1 Km dalla spiaggia, per appena 35 Euro complessivi. Esserci sistemati così vicino ci consente di tornare verso sera alla spiaggia, che nel frattempo (complici la bassa marea ) si è estesa per almeno 400 metri ! Passeggiare fino verso il mare, e da qui rivolgersi verso il pendio ove ancora sono visibili alcuni bunker , è qualcosa di realmente emozionante , impossibile non pensare allo sbarco del “soldato Ryan” di Spielberg. La giornata di oggi rimarrà per sempre impressa nella nostra memoria .

5° Giorno – 5 Luglio Colleville sur Mer – Arromances – Mont St. Michel Nelle zona ogni paese ha il suo, più o meno piccolo, museo dello sbarco. Fra i tanti, optiamo (su consiglio di alcuni italiani) per una struttura nuova, un cinema a 360° ove proiettano un filmato con immagini d’epoca alternate con immagini dei nostri giorni, nei medesimi luoghi .

Da qui Mont St. Michel non è distante . La giornata adesso è buona , scegliamo per pernottare un campeggio ad alcuni Km dall’abbazia ma, anche questo, con piscina ed una vasta area giochi per bambini.

6° Giorno – 6 Luglio Mont St. Michel – St. Malo – Mont St. Michel Visitiamo la celeberrima Abbazia di Mont St. Michel ! Sono le 9.30 ma c’è già un affollato esercito di turisti che sciama per le viuzze che conducono verso l’abbazia. Il primo impatto, come ci avevano anticipato alcuni amici, è quello di essere in una sorta di S. Marino. Ma appena pagato il ticket per l’accesso all’abbazia vera e propria (7 Euro) le emozioni crescono, la straodinaria architettura della struttura, in un ambiente che ricorda le atmosfere del “Nome della Rosa”, ci danno la certezza che ne è proprio valsa la pena di fare un viaggio in queste terre di Francia .

Al pomeriggio visita alla non distante St.Malò, complice la bella giornata di sole una capatina nel centro storico dell’importante cittadina, dopodichè ci fermiamo un paio d’ore in una affollata spiaggetta proprio sotto le mura. A turno, mentre la nostra Chiara si diletta a ricercare gamberetti intrappolati nelle pozze d’acqua rimaste fra gli scogli, raggiungiamo la cima di un colle lungo la penisola che fronteggia la cittadina , ottenendo in cambio una vista della città che merita di essere immortalata con alcune foto.

Per il ritorno, complice una breve deviazione a Cancale, deliziosa capitale dei fruit de mer, ci compriamo una dozzina di Huitres per la cena.

7° Giorno – 7 Luglio Mont St. Michel – Cap Frehel Pioggia per tutto il giorno! Per la seconda volta smontiamo la tenda sotto la pioggia battente, e purtroppo il maltempo ci accompagna fino a Cap Frehel, che sicuramente è un posto splendido, ma, causa anche il vento fortissimo, non possiamo dire di riuscire ad apprezzare del tutto. Per chi, come me, si diletta di birdwatching, Cap Frehel è comunque una delle migliori località della Francia, con le sue colonie di uccelli marini nidificanti.

Per dormire, troviamo in zona un vecchio maniero semplicemente splendido, ben ristrutturato , al prezzo di 50 Euro, colazione inclusa.

8° Giorno – 8 Luglio Cap Frehel – Ploumanach Ancora pioggia e vento, sebbene in miglioramento. La famosa costa di granito rosa sarebbe anche assai interessante, ma non suscita in noi grande entusiasmo, perchè decisamente troppo antropizzata; appena dietro la stretta fascia costiera si estende una cittadina turistica, i dintorni sono ancor più affollati , il contrasto con la semi-selvaggia Cap Frehel è stridente…

9° Giorno – 9 Luglio Ploumanach – Penisola di Crozon Nuova variazione climatica, in una bella giornata di sole raggiungiamo l’estremità occidentale della Francia, con le celebri coste bretoni . In particolare, oggi esploriamo la penisola di Crozon, fermandoci nello splendido Point du Dinan, luogo consigliato dalla nostra guida. Il posto è veramente meritevole, sentieri spettacolari percorrono le falesie , nel cielo avvistiamo un falco pellegrino perlustrare a bassa quota la scogliera, e la quiete rende l’atmosfera estremamente rilassante. Con molta cautela scendiamo (aiutandoci con le mani) ad una piccola spiaggetta di sassi delimitata da due archi di roccia, quaggiù ci siamo solo noi tre e così lasciamo libera di giocare la piccola Chiara, trascorrendo così l’intero pomeriggio.

Il ritorno avviene dopo una rapida deviazione all’adiacente punta di Pen-Hir, quindi piantiamo la tenda per la notte in un camping in riva al mare.

10° Giorno – 10 Luglio Point du Raz e Locronan A differenza della punta vista ieri (Point du Dinan) , la più celebre Point du Raz è assai frequentata, e ciò la rende forse un po’ meno fascinosa. Certo, anche qui l’ambiente è molto interessante sia sotto l’aspetto botanico che paesaggistico, e l’opera fatta in questi ultimi anni per preservare la zona (sentieri delimitati, abbattimento di numerose strutture etc.) è certo meritoria.

Nel pomeriggio rimane un poco di tempo per visitare il piccolo borgo medievale di Locronan, senz’altro meritevole di una visita.

11° Giorno – 11 Luglio Quimper – Quiberon Piove , perciò decidiamo di fermarci l’intera mattina a Quimper in una specie di palestra , coperta attrezzata con gonfiabili e giochi vari per bambini . Nel pomeriggio in direzione sud raggiungiamo la penisola del Quiberon , trovandovi un vento fortissimo e veramente fastidioso. Oltretutto, questa località ci sorprende per l’estrema urbanizzazione, i pochi angoli semi-naturali sono assediati da palazzi, porticcioli turistici ed ogni sorta di attività, tant’è che pare purtroppo di essere ritornati a casa, nella riviera romagnola… Anche quando decidiamo di andarcene, rimaniamo bloccati da una coda chilometrica, in effetti è domenica e come accade da noi i pendolari, al calar del sole, riprendono la via di casa. Ci fermiamo perciò a poca distanza per dormire. Dopo cena, è d’obbligo una capatina a Carnac, ove si trovan una moltitudine di Dolmen, delimitati però da una recinzione che impedisce l’accesso all’area.

12° Giorno – 12 Luglio Quiberon – Montneuf – Avranches Al mattino il vento e la pioggia sono svaniti, ne approfittiamo per tornare nella penisola del Quiberon, stavolta diretti nella cosidetta “Cote Sauvage” , che non è poi così selvaggia come vuol far credere il nome, ma comunque piacevole da passeggiare.

Che dire del Quiberon ? Complessivamente, se devo dare un consiglio, suggerisco di tralasciare senza rimpianti la visita di questa località, meglio spendere il tempo a disposizione nelle penisole più a Nord .

Da qua comunque inizia il rientro verso Paris, direzione Est, attraverso l’interno della Bretagna . Nel pomeriggio una breve deviazione ci porta a Montneuf, qua uno splendido sito megalitico di libero accesso ci consente, questa volta, di “toccare” con mano i vari dolmen e menhir. Alla sera pernottiamo in un hotel molto economico ad Avranches, una cittadina con un bellissimo giardino botanico dalla cui terrazza si abbraccia tutta la baia di Mont St.Michel, con l’abbazia in bella evidenza .

13° Giorno – 13 Luglio Avranches – Rouen Per la gioia della piccola, ma non solo, gran parte della giornata viene trascorsa allo zoo di Champreuis. Punto di forza, un ampio recinto in cui vivono libere divese specie di Lemuri, che saltellano indifferenti fra i piedi dei visitatori .

Alla sera raggiungiamo l’importante città di Rouen, ove pernottiamo.

14° Giorno – 14 Luglio Rouen Oggi è festa nazionale qua in Francia, il traffico al mattino presto è scarsissimo, la giornata insomma è ideale per la visita della città . Oltre alla Cattedrale, la maggiore attrazione di Rouen è la piazza in cui venne giustiziata Giovanna d’Arco; nel luogo in cui venne piazzato il rogo, vi è oggi una targa commemorativa. Nel bel mezzo di questa piazza si trova anche uno strano edificio che , a dispetto di ogni apparenza, in realtà costituisce… Una chiesa.

Il pomeriggio lo trascorriamo, sempre in città, nello splendido “Jardin des Plantes”, un ampio parco cittadino di libero accesso, con fontane, giardini splendidamente curati, arre giochi per i più piccini.

15° Giorno – 15 Luglio Rouen – Paris – Italia E’ ora di tornarcene a casa… bye-bye Normandia e Bretagna .



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