Bretagna – Cornovaglia

Destinazione: Costa orientale e meridionale della Bretagna, Cornovaglia (francese) compresa, più una breve puntata nell’entroterra. Viaggiatori: quattro donzelle, molto affiatate. Periodo: fine luglio, inizio agosto Durata del viaggio: 9 giorni Spostamenti: in aereo da Bologna a Brest, con scalo a Lyon. Macchina a noleggio per tutto il...
Scritto da: Laura Campadelli
bretagna - cornovaglia
Partenza il: 27/07/2002
Ritorno il: 04/08/2002
Viaggiatori: fino a 6
Spesa: 1000 €
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Destinazione: Costa orientale e meridionale della Bretagna, Cornovaglia (francese) compresa, più una breve puntata nell’entroterra.

Viaggiatori: quattro donzelle, molto affiatate.

Periodo: fine luglio, inizio agosto Durata del viaggio: 9 giorni Spostamenti: in aereo da Bologna a Brest, con scalo a Lyon. Macchina a noleggio per tutto il soggiorno in Francia. Il ritorno in aereo, da Rennes a Bologna.

Sistemazione: a parte il giorno d’arrivo, per cui avevamo prenotato in un albergo a mezza pensione, abbiamo sempre dormito nelle chambre d’hot, trovate sul nostro percorso giorno per giorno, senza prenotare. Prezzi economici, famiglie simpatiche, camere pulite, e grossa libertà di movimento! Come vestirsi: sicuramente a cipolla. Roba leggera sotto, con sopra qualcosa di più pesante. Oltre a pantaloni lunghi di cotone, o meglio ancora di quel tessuto sintetico che tiene anche il vento, è bene portare una temica, una felpa, magliette a maniche lunghe e non solo a maniche corte, calzettoni, e un ombrello pieghevole. Scarpe da ginnastica e sandali (anche se spesso con calzetto accluso, stile tedesco) vanno bene. Noi avevamo anche pantaloncini corti e costume da bagno. Non li abbiamo usati nemmeno una volta. Condizioni metereologiche: non è vero che piove sempre. In cielo c’è sempre qualche nuvola, ma di vera e propria pioggia, noi non ne abbiamo presa. Sulla costa può esserci nebbia fitta, il che guasta il panorama. Quando c’è il sole, e si è riparati dal vento, fa caldo.

Cibo: dato che non abbiamo provato l’alta cucina francese, possiamo affermare che, a parte le colazioni ricche che vi consigliamo di consumare con abbondanza ogni giorno, abbiamo mangiato non proprio benissimo, ma solo perché non potevamo mangiare crepes ogni sera, dato che una di noi è intollerante al glutine. A mezzogiorno abbiamo sempre optato per il pranzo al sacco (avevamo un contenitore di plastica con piatti, posate e bicchieri acclusi: ci siamo nutrite di insalata mista per nove giorni!!!).

Foto: consiglio pellicole da 100 ASA, non di più, dato che anche col maltempo in questa stagione la regione è molto luminosa. Una reflex con un obiettivo 50mm sono sufficienti per ottenere bei risultati. Fate più foto che potete, non ve ne pentirete, la luce è fantastica! Consigli: la parte più bella della Bretagna è la Finistère, e la Cornovaglia in particolare, se dovete decidere di tagliare qualcosa, tagliate tutto, ma non loro, e soprattutto liberatevi dallo stereotipo che vuole i francesi tutti maleducati. In Bretagna sono tutti molto gentili (e poi, vabbè, gli stronzi ci sono dappertutto, no? Pensate a Roma… a Milano… a Bologna!). La guida migliore per questo viaggio è la Guida Verde, edita da Michelin.

1° giorno Volo aereo, noleggio macchina, sistemazione in albergo.

Brest La città è quel che è, la cosa più bella sono i gridi dei gabbiani in cielo, dato che qui fanno le veci dei piccioni. Il tempo è coperto, un po’ nebbioso. Vi consigliamo di cenare in un posto che si chiama Amour de pomme de terre, dove servono patate cucinate in vario modo e con vari contorni. Non è economicissimo, ma si mangia bene, ed è caratteristico.

Le Conquet Un paesino delizioso, da vedere assolutamente! Colori fantastici, foto bellissime. Cercate di vederla sia con la bassa che con l’alta marea, fa impressione l’escursione dell’acqua lungo un arco di tempo di tre ore massimo! Pointe S.Te Mathieu Se c’è il sole, il panorama è molto bello. C’è un faro, grazioso, che però si visita a pagamento. Noi siamo tirchie, e quindi niente.

Notte a Brest 2° giorno Point du Penhir Vista panoramica stupenda (se non c’è nebbia) e fantastica brughiera. Sulla strada si scorgono anche dei menhir. Da vedere.

Crozon Bella cattedrale, bel centro storico. Il mercato domenicale propone prodotti tipici, e non manca il formaggio puzzolente.

Camaret sur Mer Bella città sul mare. Il porto con i suoi relitti è da vedere, possibilmente con la bassa marea (anche se le guide dicono tutte che la bassa marea è da evitare. Falso! E’ più suggestiva, fa più atmosfera!). Da vedere la cappellina di Notre Dame de Rocamadour. In bretagna le cappelline sono spesso più suggestive delle cattedrali, e con le loro volte di legno sembrano un po’ tutte dei velieri rovesciati… Morgat Qui c’è della spiaggia, si può mangiare in riva al mare, e se c’è, prendere il sole Cap de la Chevre Anche qui brughiera stupenda, con dei fiori meravigliosi, e panorama mozzafiato.

Menez Hom A noi, il famoso punto panoramico, ha fatto schifo. Fate voi… Locronan Fan-ta-sti-ca!!! Da vedere. Si paga per entrare, perché la macchina va lasciata in un parcheggio apposito, ma ne vale la pena, ed è alla portata delle tasche di tutti. Dormiteci se riuscite, così potete svegliarvi presto e girare per questo fantastico borgo medievale senza turisti tra i piedi. E’ meraviglioso! Qui, come altrove, in questa stagione ci sono fiori enormi, rigogliosissimi, soprattutto ortensie. L’atmosfera è unica.

3° giorno Visita di Locronan (vedi sopra) Douarnenez Niente di che, ma effettivamente dopo Locronan, fa tutto un po’ schifo, e tra l’altro dato che c’era una festa che richiedeva un salato biglietto d’ingresso, in città, noi abbiamo visto solo la periferia.

Pointe du Van Molto suggestiva, solita fantastica brughiera, con cinciallegre chiacchierine e nebbia (uffa!). La cappellina di They è da vedere. Giratevi un po’ la brughiera, godetevi il vento, gustate il panorama.

Baia dei trapassati Col sole scommetto che è bellissima, con la nebbia è un freddo boia, ma vale la pena.

Pointe du Raz Troppi turisti. La vista è bella. Audierne Bella città di mare. Notte ad Audierne.

4° giorno Tragitto da Audierne fino a Quimper Nel tragitto, che vi consiglio di fare con calma per gustarvelo bene, lungo le strade costiere, lontani dalle strade più grosse, potrete vedere la Cornovaglia in tutta la sua bellezza. Già la strada in sè merita: siete in campagna, con balle di fieno e mucche, campi coltivati, casette sparse… ma lontano vedete l’oceano. E’ fantastico! Panorami di una bellezza indicibile, ecco cosa potrete vedere qui! Ma durante il tragitto, segnalo anche alcune cose in particolare: La cappella di Languidou Solo una chiesa in rovina, ma molto suggestiva. E la strada per arrivarci… Ah! Il Calvario di Tronoen Avete presente quei complessi di statue con crocifisso, in granito, davanti alle chiese? Si chiamano Calvari. Questo è il più antico di Bretagna. Vale la pena di cercarlo e trovarlo.

Dune della Cornovaglia Dalle parti del calvario di Tronoen c’è la spiaggia, con le dune. Qui ho fatto la foto più bella della mia vita. La spiaggia o è sabbiosa, o è cosparsa di sassi tondi e levigati. Abbiamo visto anche un bunker dei tempi della guerra. Pont l’Abbè Niente di che. Abbiamo cercato i famosi pizzi, ma niente da fare. Forse erano tutti in ferie… Quimper Gran bella città. Gran bella cattedrale. Vi consiglio una creperie, la Creperie S.Te Marc, che è la più antica di Quimper. La cameriera parla italiano, è gentile, e le crepes sono favolose.

Notte a Quimper (qui si fa un po’ fatica a trovare alloggio per la notte. Noi abbiamo dormito in un sordido motel) 5° giorno Visita del centro storico di Quimper, molto molto bello.

Fouesnant Niente di che, ma il parco ha le panchine di pietra per mangiare al sacco.

Concarneau Con la sua Ville Close merita una tappa. Visitate la Ville ma preparatevi ad una ressa non indifferente.

Pont Aven Bellissima! Qui sembra di stare in un quadro di Monet. E’ deliziosa, vivace, e ci si comprano le Gallettes. Quimperle Ci fermiamo per la notte. La città però non è un granchè.

6° giorno Presqu’ile de Quiberon e Cote Sauvage Col sole è fantastica, panorama che merita, spiaggia per prendere il sole a Quiberon.

Carnac I menhir, se siete fan di Asterix e Obelix, vi deluderanno per le loro piccole dimensioni.

Locmariaquer Cena a base di ostriche, tramonto bellissimo sul porto. Il paesino è grazioso, molto turistico. Si fa fatica a trovare da sistemarsi per la notte in prossimità di eventi turistici.

7° Giorno Visita al Grand Menhir Brisè e al complesso megalitico di Locmariaquer Vale la visita, anche per i fan di Obelix. Qui le dimensioni impressionano. Il bigliettaio era molto carino… ma non mi riferisco a lui quando parlo di dimensioni (…In che discorso mi sto andando a cacciare…) Vannes Bella città, bello il porto, ma soprattutto bella la città vecchia. C’era una gran ressa, dato che era giorno di mercato. Da vedere, la cattedrale, i lavatoi sul fiume, ed i giardini fioriti del castello.

Jocelin Dopo un considerevole tratto di strada, abbandoniamo la costa e ci inoltriamo nel Morbihan. Il paese è grazioso, ma l’oceano ci rimane nel cuore. Notte a Jocelin. La fatica inizia a pesare.

8° giorno Visita guidata al castello di Jocelin Vale la pena (ma dovete capire il francese) Foresta di Painpont e castello della dama del lago NON andateci! Fa schifo! Rennes Pernottamento. Siamo tutte sfinite.

9° giorno Visita a Rennes Carina, ma tutta un’altra cosa rispetto alla Bretagna di prima. Bella cattedrale.

Partenza e ritorno a casa Considerazioni finali Il viaggio è veramente bello, forse correndo meno ce lo saremmo goduto anche di più, soprattutto considerando che il Morbihan non ci è piaciuto molto. Ma effettivamente ne abbiamo visto solo una minima parte. La Bretagna, ad ogni modo, è stupenda. Siamo tutte molto soddisfatte.



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