Brescia e lago d’Iseo
Andiamo a Brescia dove c’è una mostra su Gauguin e Van Gogh. Alle nove arriviamo al Museo di Santa Giulia: l’esposizione è ben organizzata, ogni stanza è dedicata ad un periodo diverso ed a un diverso soggiorno dei due pittori.
Usciti, ci dirigiamo verso il centro della città.
Incontriamo il Duomo Vecchio con la sua rotonda, il Duomo Nuovo, la Torre del Pegol, la Piazza della Loggia.
Quello che però ci colpisce di più è la Brescia Romana: le belle colonne del Tempio Capitolino e l’area dell’antico Foro; ben poco rimane del Teatro.
Una lunga strada in acciottolato in salita porta al Castello fortificato; è circondato da un vasto giardino e da cui si può vedere il panorama della città.
Nel primo pomeriggio partiamo per il Lago d’Iseo che da qui dista pochi chilometri.
Prendiamo alloggio in un grazioso paese (frazione d’Iseo) che si chiama Clusane: c’è un piccolo porto con qualche barchetta e diversi alberghi in questo periodo sono quasi tutti chiusi.
Il tempo incerto e il sole che va e viene creano luci e ombre sull’acqua.
La sera, a cena, l’albergatore ci dice che in località Zone ci sono le cosiddette “piramidi” e ci consiglia di visitare anche Monte Isola che è la più grande isola lacustre d’Europa.
10 marzo 2006 venerdì Sono le sette, costeggiando il lago troviamo un paese che si chiama Marone: da qui, una strada tutta tornanti che si arrampica per circa otto chilometri, porta al paese di Zone; in località Cislano ci sono le “piramidi”.
Un percorso a piedi attraverso un parco naturale, con belvedere sulla valle sottostante, si snoda nel bosco fino a queste concrezioni; sono dovute ad un fenomeno di erosione in cui la parte superiore è composta da una roccia, mentre la sottostante si sgretola formando così delle figure piramidali con “cappello”.
Ridiscendendo verso il lago, ci fermiamo a Sulzano; ci imbarchiamo per l’Isola che raggiungiamo in cinque minuti.
Attracchiamo a Peschiera del Lago. Qui non ci sono auto, ma tutti hanno un motorino.
L’Isola è veramente grande; un pulmino ne fa il giro in circa un’ora; noi preferiamo passeggiare sul lungolago in direzione di Sensole.
E’ un paesaggio di una bellezza unica tra acqua, fiori ed ulivi.Verso mezzogiorno torniamo a Sulzano e acquistiamo dei prodotti rinomati della Franciacorta.
Tornando a Brescia, si incontrano le Torbiere del Sebino (terreno paludoso da cui si estrae la torba) e nelle cui vicinanze c’è il Monastero di San Pietro in Lamosa di cui rimane la bella chiesa romanica e alcuni corpi di fabbrica.
Ancora più avanti si trova il paese di Rodengo Saiano; alla periferia e piuttosto isolata c’è l’olivetana Abbazia di San Nicola; ne possiamo ammirare il viale d’ingresso, il bel portale e l’armonioso complesso, poiché capitiamo nel periodo di chiusura. Poi programmiamo Arianna per casa.