Bratislava e Vienna, tre giorni

Bratislava e Vienna 20-23 febbraio 2010 Tre ragazze e due ragazzi a zonzo nel freddo dell’Europa centraleFORMULA: volo + mezzi pubblici. Volo Ryanair Bologna - Bratislava: 32 euro Biglietto orario bus/tram Bratislava: 0,70 euro SPESA COMPLESSIVA: 210 euro a testa IL VIAGGIO 20 FEBBRAIO: BOLOGNA – BRATISLAVA Partiamo da un’uggiosa Bologna...
Scritto da: WishfulThinking
bratislava e vienna, tre giorni
Partenza il: 20/02/2010
Ritorno il: 23/02/2010
Viaggiatori: fino a 6
Spesa: 500 €
Bratislava e Vienna 20-23 febbraio 2010 Tre ragazze e due ragazzi a zonzo nel freddo dell’Europa centrale

FORMULA: volo + mezzi pubblici. Volo Ryanair Bologna – Bratislava: 32 euro Biglietto orario bus/tram Bratislava: 0,70 euro SPESA COMPLESSIVA: 210 euro a testa IL VIAGGIO 20 FEBBRAIO: BOLOGNA – BRATISLAVA Partiamo da un’uggiosa Bologna un Sabato mattina, alle 10: l’aereo ci porta spedito (con 40 minuti di anticipo) a Bratislava, capitale della Slovacchia. Dall’aeroporto, il centro della città è comodissimo: prendiamo il bus n. 61, che con 70 centesimi (comodissime le macchinette presenti a ogni fermata dell’autobus) ci porta in città, per poi cambiare e prendere (con lo stesso biglietto) il tram numero 1 che ci lascia direttamente all’ostello. Avevamo prenotato tramite internet il Patio hostel, davvero carino e vicino al centro: paghiamo una doppia e una tripla 20 euro a notte per persona, bagno incluso. Entriamo leggermente impauriti in quello che sembra un garage dismesso, ma superati i dieci metri di inquietudine, ci troviamo di fronte un ostello nuovo fiammante, appena dipinto. Le camere sono carinissime: il quarto piano è totalmente nuovo e le stanze sono contraddistinte da un disegno anziché da un numero, ripreso nei murales all’interno della stanza, adorabile. Lasciamo l’ostello per pranzare, affidandoci a un velocissimo e “fidato” McDonald dietro l’angolo, che ci rendiamo subito conto costare la metà che da noi. Proseguiamo lungo il centro, visitando per la ridicola cifra di due euro la sala degli specchi del Palazzo Primaziale, dove Napoleone e Francesco II d’Austria firmarono la pace di Pressburg, dopo la battaglia di Austerliz. Giunti a Hlvané nàmestie, la piazza principale, visitiamo i musei della viticoltura e il palazzo Apponyi, dove troviamo una deliziosa ricostruzione di un palazzo aristocratico slovacco del diciottesimo secolo per sei euro, audio guida in italiano inclusa. Per fortuna, dato che gli attempati dipendenti del museo non rispondono a domande in inglese o in tedesco. Una volta usciti, ci fermiamo per una birra al KGB pub, ospitato in una cantina adornata da busti sovietizzanti e bandiere americane. Da notare il fatto che dal KGB in poi, i locali che abbiamo frequentato si trovavano tutti, stranamente, introdotti da entrate inquietanti, e poi ottimamente allestiti in quelle che dovevano essere state le cantine di qualche casa. Usciamo per passeggiare fino alla Torre di S. Michele e osservare la Chiesa della Trinità, poi ci rechiamo in prossimità dell’ostello, per una cena allo Slovak pub. Al primo piano di una casetta tipica – quello di sotto è già occupato – , si entra in questo pub tipico e decisamente carino, con camerieri giovani che parlano un ottimo inglese e che servono un eccellente pasto per dieci euro a testa, mancia compresa. Se poi soggiornate al Patio Hostel, avete anche una riduzione sul conto, da presentare prima di ordinare. Dopo la ridiscesa al vicinissimo ostello, i maschi si concedono una notte fuori, mentre le ragazze preferiscono il riposo. 21 FEBBRAIO: BRATISLAVA Dedichiamo il nostro secondo giorno a “Brati”, come già l’abbiamo soprannominata. Guardiamo da fuori il Palazzo dell’opera prima di fare colazione, poi visitiamo la cattedrale di S.Martino e osserviamo il ponte dell’UFO prima di precipitarci dentro a Bibiana per i suoi bagni e guadagnare una discreta occhiataccia da parte della bigliettaia che ci chiede se sappiamo che si tratta di un posto per bambini. Noi, non contenti di rispondere “sì” con naturalezza, approcciamo lo scopo della nostra visita e ci facciamo anche un giretto per quello che non avremmo affatto disdegnato da bambini. Usciti, è tempo di affrontare la salita al castello: si tratta di una fatica fattibile, e dal percorso si gode un bellissimo panorama della città, anche se troviamo il castello in restauro. Dopo una pausa ristoratrice, scendiamo alla ricerca di un posto dove pranzare, e passando per uno straripante Prasna Basta, troviamo poco dopo un altro locale in prossimità della Torre di S.Michele, dove pranziamo con la cifra più alta del nostro soggiorno: 15 euro. Nel pomeriggio andiamo a far visita ai giardini di Palazzo Grassalkovichov, per poi salire allo Slavin, monumento ai 6000 caduti russi nella battaglia per Bratislava. Quando riscendiamo, torniamo in ostello passando per quello che ci pare il quartiere “in” di Bratislava, fiancheggiando vicino a palazzo Grassalkovichov una meravigliosa libreria, Panta Rhei, che fornisce un ottimo servizio internazionale. La sera torniamo sui nostri passi per cenare al Traja Musketieri, un carinissimo locale che serve cibi medievali a prezzi tutto sommato modici, dove si possono anche comprare piatti e bicchieri medievali da portare a casa. Le cameriere sono gentilissime ed eccitate di parlare quel pochissimo italiano che masticano, e tengono la cucina aperta un po’ di più solo per noi, che da bravi mediterranei ci presentiamo a cena dopo le nove di sera. Finito di mangiare, torniamo in ostello per prepararci alla giornata successiva, che ci porterà a fare una breve tappa a Vienna. 22 FEBBRAIO: VIENNA Alzati di buon mattino, prendiamo il tram n. 13 da Marianska ulica, che in meno di dieci minuti (biglietto da 0,50 euro) ci porta alla stazione centrale, Bratislava Hlavna stanica, per imbarcarci sul treno che ci condurrà a Vienna. C’è una comoda convenzione che permette di fare con 14,60 euro il viaggio di andata e ritorno, inclusi i trasporti pubblici di Vienna. In un’oretta arriviamo a Vienna Südbanhof, dove facciamo colazione da Anker, una catena di panetterie sparse per la città, e cominciamo il nostro giro. Presa la Schnellbahnlinie e cambiato a Landstraße (Wien Mitte), la metropolitana ci porta direttamente a Stephensplatz, dove ammiriamo il duomo superbo, sebbene la facciata sia in restauro. Di qui ci incamminiamo su per Graben, dove ammiriamo la colonna della peste e diamo una sbirciata ai negozi, prima di giungere all’Hofburg. Avendo una fan di Sissi tra di noi, non potevamo non fermarci al museo a lei dedicato: con 9,90 euro si entra con audio guida in italiano in tre diversi musei: Sisi Museum, Kaiserappartements, Silberkammer, tutti magnificenti e assolutamente da vedere. Usciti, saziamo la nostra fame da McDonald, che questa volta ha prezzi decisamente più europei, e ci incamminiamo verso il quartiere dei musei che vedremo solamente da fuori, dato che Sissi ci ha stesi. Torniamo in centro con molta calma per concederci un caffè da Starbucks prima di riprendere il treno e tornare a Bratislava. Piccola segnalazione: c’è circa un treno ogni ora, ma forse è bene accertarsi della stazione di destinazione… Noi infatti siamo finiti a Bratislava Petrzalka, la stazione sud, dalla quale si raggiunge comunque il centro in cinque minuti di autobus (n. 93), ma partendo informati ci si evita il colpo di ritrovarsi in una stazione completamente diversa da quella dell’andata! Dal centro la stanchezza ci ha riportati al fidato e vicino Slovak pub, dove con dieci euro mancia compresa abbiamo di nuovo sfamato i nostri stomaci. 23 FEBBRAIO: BRATISLAVA – BOLOGNA L’ultima mattina ci concediamo un giro al Tesco, centro commerciale di rimpetto al Patio Hostel, per una sbirciatina alla vita locale, facciamo colazione e riprendiamo tram 1 e bus 61 in direzione dell’aeroporto, dal quale facciamo comodamente ritorno a Bologna. La “tradizionale” guida slovacca non si smentisce: torniamo in Italia con 50 minuti d’anticipo sull’orario previsto.



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