Brasile, viaggio natura

Tour tra Lençois Maranhenses, Fernando de Noronha, Iguaçu, Rio de Janeiro
Scritto da: ulisse2010
brasile, viaggio natura
Partenza il: 11/09/2011
Ritorno il: 30/09/2011
Viaggiatori: 2
Spesa: 4000 €
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In un viaggio non conta quello che hai alla partenza, ma quello che ti porti al ritorno. – Antonino Davì

E’ ampiamente risaputo che il Brasile è un paese immenso e, di conseguenza, per una visita di tre settimane è necessario operare delle scelte, e queste sono state: Lençois Maranhenses, Fernando de Noronha, Iguaçu e Rio de Janeiro.

Per non perdere tempo in inutili soggiorni in città (a nostro avviso) prive di attrattive abbiamo chiesto alla nostra agenzia di viaggi di trovare voli con coincidenze molto strette ben consapevoli di correre alcuni rischi ma, fortunatamente, è andato tutto benissimo e dobbiamo ringraziare la Sig.ra Rita che è stata bravissima a trovare ciò che esattamente volevamo. Per organizzare l’attraversamento del Nord/Ovest e per il soggiorno sull’isola di Noronha abbiamo scelto due agenzie in loco che si sono dimostrate competenti, efficienti e corrette. Per gli altri soggiorni abbiamo prenotato tutto per tempo usando le possibilità offerte da internet. Per prudenza abbiamo stipulato due assicurazioni con Europ Assistance (www.europassistance.it), la prima per “annullamento viaggio” e la seconda per “assistenza medica e infortuni”, lieti di non averle utilizzate. Ci siamo procurati, in Italia, la valuta tramite il sito www.forexange.it per evitare prelevamenti agli sportelli automatici in Brasile.

Il risultato è stato un viaggio da favola che cercherò di raccontare.

1° giorno – Domenica 11 Settembre: LIDO DI CAMAIORE – BOLOGNA

Dato che l’autostrada che dobbiamo percorrere per arrivare in aeroporto è molto trafficata, con incidenti giornalieri e conseguenti lunghe code, preferiamo partire in anticipo e dormire in albergo nelle vicinanze del parcheggio a lunga sosta. Traffico da paura ma alle 19:30 siamo in albergo. Cena, televisione e a letto.

2° giorno – Lunedì 12 Settembre: BOLOGNA – LISBONA – FORTALEZA – SÃO LUIS

Alle 09:00 siamo all’ufficio di “Park To Fly” (www.parktofly.it) presso il quale abbiamo prenotato il parcheggio scoperto fino al 30 Settembre per una spesa di Euro 74,00. Molto efficenti e ben organizzati ci portano velocemente con una navetta in aeroporto. Il banco accettazione è ancora chiuso e aprirà solo due ore prima della partenza. Siamo tranquilli in attesa quando sul monitor appare un messaggio che ci fa gelare il sangue: la partenza del nostro volo ha un ritardo di 45 minuti. Il tempo della coincidenza a Lisbona è di 60 minuti! Al check-in ritiriamo le carte d’imbarco per le tratte Bologna/Lisbona e Lisbona/Fortaleza.

Anziché alle 12:25 partiamo alle 13:30 ed intravediamo un prossimo futuro nerissimo; al personale di bordo facciamo presente il problema e, prima dello sbarco, riceviamo assicurazione che l’aereo per Fortaleza ci aspetterà. Ci sentiamo un po’ sollevati ma non del tutto convinti. L’ aereo ha guadagnato parecchio tempo nel breve tragitto per cui alle 15:10 sbarchiamo. Corsa a perdifiato per tutto il lungo terminal perché, ovviamente, il cancello di uscita è esattamente agli antipodi del cancello di arrivo. Esausti, ma sorridenti, sediamo a nostri posti. Ovviamente siamo contenti, ma l’aereo non si decide a partire e cominciano le preoccupazioni per la prossima coincidenza. Decolliamo con 45 minuti di ritardo. E’ la prima volta che voliamo Tap e mi sembra doveroso dire che il servizio è stato inappuntabile, il vitto ottimo, l’aereo nuovissimo con poltrone comode; fra i programmi di intrattenimento c’erano anche tre pellicole in italiano ed io ne ho viste due: Rio e WinWin.

Atterriamo a Fortaleza alle 19:10 e ci precipitiamo lungo il “tubo” incontrando un funzionario Tap che chiama ad alta voce i nostri nomi; ci consegna le carte d’imbarco per il volo successivo e ci guida ad una uscita preferenziale per passare dall’immigrazione e arriviamo al ritiro bagagli. Purtroppo la nostra unica valigia non è arrivata ed il nostro “Virgilio” s’incarica di compilare il modulo di smarrimento e concordiamo che ritireremo il bagaglio quando ripasseremo da Fortaleza vista l’impossibilità di riceverlo mentre siamo itineranti nel Nord/Est del paese. Ci guida poi al cancello d’imbarco e riusciamo a salire sul volo per São Louís che parte ed arriva puntualissimo. Siamo al settimo cielo: ce l’abbiamo fatta.

Nota di cronaca: abbiamo preso 7 voli della Tam Linhas Aereas e sono tutti partiti ed arrivati in perfetto orario, anzi spesso in anticipo. Non solo ma tutti i check-in sono stati rapidi senza code in funzione del fatto che sono aperti molti sportelli contemporaneamente. Meditate gente meditate. Molto veloce è anche sempre stato l’ arrivo dei bagagli sul nastro trasportatore.

A São Luís, capitale dello stato del Maranhão i taxi autorizzati sono bianchi con la targa rossa, non ci si può sbagliare. Alle 22:30 siamo in albergo ed ad attenderci troviamo Francesco Catalani, titolare della Brasil Planet con la quale abbiamo prenotato il tour di attraversamento del Nord/Est fino a Fortaleza. Domani mattina alle 07:30 passerà a prenderci il minibus climatizzato.

3° giorno – Martedì 13 Settembre: SÃO LUIS – BARREIRINHAS

Nessun problema con la sveglia alle 06:00, siamo in perfetta forma. L’albergo è buono e potrebbe migliorare con una manutenzione più accurata, ottima la colazione a buffet.

Puntualissimo arriva il minibus e facciamo un breve giro turistico della città fermandoci anche al misero aeroporto. Dopo un viaggio di circa quattro ore su strada asfaltata arriviamo a Barreirinhas, simpatico paesino lungo lerive del Rio Preguiças. Fa caldo ma non come temevamo, una costante ventilazione ed un bassissimo grado di umidità lo rendono accettabilissimo. La Pousada Do Buriti è bella con un grandissimo giardino fiorito ed una laguna, anche se la camera, molto spaziosa è arredata in modo spartano, ma ha tutte le comodità necessarie compreso l’aria condizionata silenziosa. Il tempo di darci una sistemata e mangiare un boccone e siamo pronti per iniziare la grande avventura. Alle 14:00 con “precisione svizzera” (sarà questa una costante di tutto il viaggio con unica eccezione a Rio ) passano a prenderci con una curiosa vettura: un camioncino che ha sul pianale delle panche disposte orizzontalmente ed un tendone come copertura; molto ruspante ma perfettamente adatto per la pista sabbiosa che dovrà percorrere. Ci saluta un giovane con la maglietta di Brasil Planet, si chiama Michele ed è qui in veste di accompagnatore di una coppia di sposi italiani in viaggio di nozze che passiamo a prendere in un’altra pousada. Complessivamente sul veicolo siamo nove persone oltre all’ autista ed alla guida parlante solo portoghese.

Su una chiatta che può trasportare due veicoli attraversiamo il Rio Preguiças e proseguiamo per una quindicina di chilometri lungo un accidentato sentiero sabbioso in mezzo ad una bassa vegetazione. Si “balla” molto. Arriviamo all’inizio del parco nazionale dei “Grandes Lençóis Maranhenses” e parcheggiamo ai piedi di una grande duna assieme ad un’ altra dozzina di veicoli. Qui la fortuna ci da una mano, Michele parla con la guida e lo informa che noi cinque faremo un giro per conto nostro e che ci riuniremo al gruppo solo al tramonto; in perfetta solitudine visiteremo la Laguna Azzurra, la Laguna del Pesce, la Laguna Smeralda ed altre ancora girando per tre ore in questa incomparabile meraviglia della natura. Il sole splendente fa apparire bianchissima la sabbia chiara che con l’ acqua trasparente delle lagune offrono un fantastico gioco cromatico.

Riuniti sulla duna più alta attendiamo il tramonto e poi via di corsa per arrivare tra i primi, in modo da non far troppa coda al guado dove gli abitanti hanno allestito un mercatino. Assaggiamo una piadina di tapioca al formaggio che ci lascia molto indifferenti.

A cena andiamo al Marina Tropical dove gustiamo un’ottima pizza, cotta nel forno a legna, accompagnata da birra Bohemia che, a dispetto del nome, è prodotta in Brasile ed è molto buona.

4° giorno – Mercoledì 14 Settembre: BARREIRINHAS

Ottima ed abbondante la colazione a buffet e saranno tutte di questo livello durante l’intero viaggio per cui non mi ripeterò. Una costante sarà anche la presenza, in tavola del caratteristico “Pão de queijo”.

Alle 08:30 un pulmino passa a prenderci per portarci al porto con relativo mercato del pesce.

Saliamo su una “Lancha Voadeira” assieme a una decina di persone e discendiamo il Rio Preguiças. L’ambiente è bellissimo e la vegetazione cambia e, mano a mano che ci avviciniamo all’oceano le palme lasciano il posto alle mangrovie. La prima fermata è a Vassouras per visitare i “Pequenos Lençóis Maranhenses” che non hanno niente da invidiare ai fratelli maggiori, solo che la sabbia è più gialla e le lagune più piccole e meno numerose.

Beviamo e mangiamo un cocco fresco in una baracca chiamata “Tenda dos Macacos” per la presenza di un nutrito numero di scimmie alle quali tengono compagnia pappagalli colorati, gufi e coatis. La seconda sosta è nella piccola comunità di pescatori Mandacarú dove saliamo sul faro della marina militare (Farol Do Preguiças) per ammirare dall’alto un panorama veramente notevole.

Mentre siamo in attesa di salire una gentilissima signora brasiliana ci offre alcuni frutti che ha raccolto sugli alberi li intorno; è un frutto molto particolare, buonissimo, che si chiama “Cajú” e del quale si mangia la parte superiore carnosa e si getta la parte inferiore, tossica, dura e a forma di mezzaluna che opportunamente lavorata diventa quello che chiamiamo “Anacardo”.

Infine, arriviamo alla spiaggia di Caburé. Lunghissima e deserta, battuta dalle onde e flagellata dal vento. L’acqua non è particolarmente invitante e non saremmo ispirati a fare il bagno nemmeno se avessimo il costume che è rimasto in valigia (a proposito, abbiamo notizie che è arrivata a Fortaleza). La foce del fiume, la spiaggia, le dune di sabbia, creano un ambiente piacevole. Ci fermiamo per il pranzo alla Pousada Porto Buriti e facciamo una lunga passeggiata sulla spiaggia alla ricerca di conchiglie ma con risultati limitati.

Rientriamo in albergo alle 16:00 ed abbiamo appena il tempo di lavarci i denti che passa a prenderci un incaricato del WM Turismo (www.wmtur.com.br comercial@wmtur.com.br) presso il quale abbiamo prenotato, da ieri, un giro in aereo sui Lençóis. Oltre al pilota siamo in cinque passeggeri ed il piccolo aereo “si presenta bene”. Il tour dura 30 minuti e costa R$ 200,00 a testa; li vale tutti. E’ stata una esperienza indimenticabile, non ci sono parole per esprimere le sensazioni provate e anche le foto non rendono l’ idea, anche se scattate con una luce perfetta.

Per cenare abbiamo scelto il ristorante Barlavento, i tavoli sono all’aperto in una piazzetta lungo il fiume; c’ è animazione e tranquillità contemporaneamente. Una orchestrina suona e nel conto c’ è un addebito di R$ 5,00 per la musica ma il pagamento è a discrezione del cliente. Simpatica usanza.

5° giorno – Giovedì 15 Settembre: BARREIRINHAS – PARNAIBA

Alle 08:30 passa a prenderci una “guida” al volante di un pick-up Toyota 4×4 tutta per noi e partiamo lungo una pista sabbiosa fino a raggiungere la cittadina di Paulino Neves (o Rio Novo) attraversando territori quasi selvaggi ed incontaminati dalla presenza umana, con dune e lagune foreste di mangrovie e tante, tante palme di diversissime specie e dove l’attraversamento dei corsi d’ acqua avviene su ponti in legno di dubbia stabilità. Molto, molto bello.

Da qui proseguiamo su asfalto fino alla città di Parnaiba nello stato di Piaui’ ed alloggiamo alla Pousada Vila Parnaiba molto curata nei dettagli con ampio cortile interno e piscina. Il viaggio dura nel complesso circa cinque ore.

Alle 14:00 passano a prenderci con una macchina per condurci al porto e, qui giunti, troviamo ad attenderci una guida su una barca a motore solo per noi. Discendiamo il Rio Parnaiba, l’ambiente è molto diverso da quello del Rio Preguiças e oltre a un numero rilevante di uccelli vediamo anche iguane e alligatori. Gli unici umani che incontriamo sono pescatori di granchi che, su piccole canoe, costeggiano le rive fermandosi dove vedono i buchi delle tane ed immergono le braccia nel fango per catturarli.

Quando siamo quasi arrivati al delta la nostra guida ferma la barca su un banco di sabbia in mezzo al fiume ed esprimendosi a gesti ed a parole (portoghesi) ci fa capire che dobbiamo proseguire da soli a piedi fino al mare e lui verrà a prenderci quando la marea si sarà alzata ed il fiume sarà navigabile. Avanziamo nel fiume all’asciutto fino ad arrivare ad una zona di dune di sabbia dorata e continuiamo fino alla spiaggia ma prendendo punti di riferimento perché il vento, teso e forte, cancella rapidamente le impronte dei passi sulla sabbia. Siamo perfettamente soli su una spiaggia di cui non si vede la fine, sembriamo naufraghi su un’ isola deserta. Lo scenario è incomparabile. Poco prima del tramonto abbiamo la fortuna di vedere stormi di Ibis Scarlatti e Ibis Bianchi volteggiare sulle nostre teste. Nel frattempo la marea si è alzata e veniamo recuperati. E’ buio quando rientriamo a Porto Das Barcas e troviamo l’ auto che ci riaccompagna in albergo.

Parnaiba è una cittadina di oltre centomila abitanti e il gestore della pousada ci assicura che la zona è tranquilla ma, a sera, le strade sono deserte per cui andiamo in una specie di tavola calda (sperimentiamo per la prima volta il pagamento “a chilo”: si pesano i piatti con le vivande prese da vassoi in esposizione ed il peso netto viene moltiplicato per un tot a kg. indipendentemente dal cibo scelto) che dista non più di cinquecento metri e rientriamo velocemente.

6° giorno – Venerdì 16 Settembre: PARNAIBA – JERICOACOARA

Un nuovo autista sempre con un pick-up Toyota 4×4 passa a prenderci alle 08:00 e percorriamo 75 km di strada asfaltata fino a raggiungere Chaval dove facciamo una breve sosta per salire una scalinata che conduce ad un santuario e, dall’alto, si può osservare il paesino con le case incastrate fra massi giganteschi. Proseguiamo per altri 50 km fino alla cittadina di Camucim dove ci fermiamo per circa quaranta minuti per visitare il caratteristico mercato. Ne approfittiamo per fare acquisti di prima necessità quali magliette, costumi da bagno, infradito, etc., etc.

Da qui in poi il viaggio sarà stupendo. Si inizia attraversando il Rio Coreaù su una chiatta a motore per proseguire su piste sabbiose in mezzo a foreste di mangrovie e boschi di palme, si attraversa un altro fiume su una chiatta spinta a forza di braccia utilizzando un lungo palo, fino ad arrivare a Tatajuba una spiaggia vergine, incontaminata. Ci fermiamo alla Laguna Da Torta circondata da una sabbia molto particolare, di colore dorato/rossastra a grani piuttosto grossi.

Riprendiamo il viaggio non su strada, non su pista, ma sulla batima del mare e giunti in località Mangue Seco ci fermiamo per una escursione di trenta minuti, in canoa, lungo un rio dove l’acqua dolce si miscela con l’ acqua salata e vediamo dei Cavallucci Marini; sono molto grandi, misurano 12/18 cm.

Sono circa le 16:30 quando arriviamo, sempre “via spiaggia”, alla Pousada Blue Jeri. Il tempo di darci una sistemata ed alle 17:20 siamo, in compagnia di tantissima gente sulla maestosa duna chiamata “ Pôr Do Sol“ per partecipare al rito pagano del tramonto del sole. L’orizzonte è velato e lo spettacolo non è esaltante.

Jericoacoara, che tutti abbreviano in Jerì è una meta molto sognata, in Brasile, nonostante sia in posizione isolata e non facilmente raggiungibile dato che vi si accede solo con veicoli 4×4 e le “piste” siano prive di segnalazioni per cui serve una guida locale. Il villaggio che si limita a sei strade sabbiose è molto carino pieno di pousade, ristoranti e negozi di ogni tipo; il mare non è particolarmente invitante e soffia sempre un vento forte che lo agita, e quindi è un paradiso per chi pratica kitesurf, windsurf e surf. Nel complesso un po’ troppo turistico, adatto a sportivi e sposini che infatti abbondano. La Pousada Blue Jeri è in ottima posizione, ben messa, internet gratis e buon servizio. A cena andiamo al ristorante “ Lo Sfizietto “ proprio di fronte all’ albergo. Non siamo rimasti contenti.

7° giorno – Sabato 17 Settembre: JERICOACOARA

Partiamo alle 09:00 per una escursione in “buggy” nel Parco Nazionale. Percorriamo stradine di sabbia, saliamo e scendiamo da dune in un contesto bellissimo. Prima sosta alla Laguna Azul poi, giunti alla Laguna Paradiso saliamo su una imbarcazione a vela triangolare per raggiungere un isolotto e fare una breve sosta. L’escursione continua fino a raggiungere la spiaggia di Preá, che sembra non finire mai, ma con un mare sempre agitato per il forte vento. Pranziamo in un ottimo ristorante ( ricordo solo una parte del nome: “Azul”) e mi faccio una scorpacciata di “camarãos” al vapore. Verso le 16:00 rientriamo in albergo. Breve riposo e poi andiamo in spiaggia per una camminata concludendo la giornata assistendo al tramonto sulla duna “Pôr Do Sol“. In spiaggia, nonostante la semioscurità c’è molta animazione ed un gruppo di ragazzi e ragazze si cimentano in una “capoeira” al suono di rudimentali strumenti musicali. A cena da “Sabor Na Lenha” dove mangiamo molto bene. Due romantici passi in spiaggia a vedere la “Via Lattea” e facciamo conoscenza anche con…la “caipirinha”.

8° giorno – Domenica 18 Settembre: JERICOACOARA

Le escursioni programmate sono finite e decidiamo di andare, a piedi, alla “Pedra Furada” un arco di pietra naturale situato a 3 km. ad Est del paese. Impieghiamo circa 40 minuti per arrivarci ma è stato meno faticoso del previsto grazie ad una costante brezza che ha mitigato il calore del sole. A destra ed a sinistra dell’ arco una bella spiaggia con rocce oniciate multicolori, molto caratteristiche. Ci siamo trattenuti per tutta la mattinata. In pomeriggio abbiamo alternato giri in paese a soggiorni in spiaggia. A cena da “Tudo Na Brasa” che, a dispetto del nome è risultato di proprietà di un italiano. Mi sento di consigliarlo, ottimo rapporto qualità prezzo.

9° giorno – Lunedì 19 Settembre : JERICOACOARA – FORTALEZA

Alle 11:30 passa a prenderci un “camioncino” con posti in cabina e sul “cassone”. Data l’ età siamo ospitati in cabina; dopo circa 60 minuti di sobbalzi lungo piste sabbiose ritroviamo l’asfalto a Jijoca. Qui dobbiamo cambiare veicolo e salire su un minibus con aria condizionata ma qui accade l’ imprevisto: l’autista del pulmino aveva una lista con i passeggeri da caricare che risultavano in eccesso rispetto ai posti disponibili; nella lista erano evidenziati in giallo 4 nomi, i nostri e quelli di una coppia di brasiliani di Rio, e l’autista ci ha spiegato che dovevamo attendere il pullman della “Ensenada Turismo” che sarebbe passato dopo pochi minuti e ci avrebbe portato a destino; il pullman è arrivato dopo 45 minuti ed inoltre ci ha informato che non ci avrebbe condotti in aeroporto (dove dovevamo andare tutti e quattro) ma, il massimo che poteva fare era lasciarci ad un parcheggio di taxi a Fortaleza, e così è stato.

Arriviamo in aeroporto alle 20:30, recuperiamo la valigia, ceniamo e prendiamo un taxi per andare al Golden Beach Hotel. Alla reception parlano solo portoghese e dobbiamo munirci di carta e penna per essere sicuri che ci sveglieranno domani mattina alle 03:00 con taxi alle 03:30.

10° GIORNO – MARTEDÌ 20 SETTEMBRE: FORTALEZA – NATAL – FERNANDO DE NORONHA

La nostra “sveglietta” suona un attimo prima di quella dell’ albergo. Il taxi ci sta aspettando ed impiega una ventina di minuti per raggiungere l’ aeroporto.

Come già detto voli in perfetto orario e alle 06:20 siamo a Natal. L’aeroporto è piccolo ma moderno. Facciamo colazione ed attendiamo pazientemente. Nonostante avessimo la carta d’ imbarco per Fernando dataci dalla Tam dobbiamo andare allo sportello della Trip (compagnia che opera il volo) per la sostituzione.

L’ aereo è un ATR72 e noi abbiamo, a suo tempo (all’ acquisto dei biglietti è stato possibile scegliere tutti i posti) prenotato i sedili sul lato destro che dovrebbe essere il migliore per vedere l’isola in avvicinamento. La giornata è bella ed effettivamente possiamo ammirare dall’ alto alcuni scorci panoramici meravigliosi. L’ aeroporto, dominato dal “Morro do pico”, è al secondo posto (dopo Bora Bora) nella nostra personale classifica elaborata non sulla base delle strutture ma per l’ ambientazione. Per accedere all’isola è necessario pagare una “Taxa de preservação ambiental” che per quattro giorni ammonta a R$ 161,60 a testa. Si può pagare all’ arrivo in aeroporto ma, per velocizzare lo sbarco, noi l’avevamo pagata tramite Adriana Schmidt (molto professionale, attendibile e bravissima) la titolare dell’ agenzia Your Way, con la quale, corrispondendo in inglese, abbiamo trovato la sistemazione sull’ isola, e che è stata prodiga di informazioni e consigli preziosi per ottimizzare il soggiorno. Purtroppo, anche stavolta, la valigia non è arrivata con noi. Ad attenderci troviamo Joab, il proprietario della Casa Do Joab, la pousada prenotata, che parla con i funzionari dell’ aeroporto e si assume l’incarico di passare l’indomani a ritirare il bagaglio che dovrebbe arrivare con il prossimo volo. Saliamo sul buggy e raggiungiamo la pousada che si trova alle spalle della Praia Da Conceiçao; la posizione è magnifica, vista mare e a dieci minuti, a piedi, da Vila Dos Remedios il paese più importante dell’ isola con ristoranti e negozi. La struttura è modesta e l’arredamento della camera molto spartano, ma è pulita, c’è il frigorifero e l’aria condizionata è silenziosa; c’è anche il bagno con acqua calda. Fra le “facilities” della casa la connessione gratuita ad internet. Non dobbiamo disfare il bagaglio e quindi ci fermiamo a parlare con Joab circa il programma per i prossimi giorni mentre ci scoliamo una caraffa di un buonissimo succo di “Guayaba” spremuto espressamente per noi. Passiamo il pomeriggio in spiaggia, l’acqua è calda, trasparente e, verso il promontorio roccioso, ci sono pochi coralli ma tantissimi pesci tropicali che possiamo ammirare scambiandoci la “maschera” ricevuta in prestito. A cena andiamo al self-service Ousadia dove si paga “a chilo”. Buono.

11° giorno – Mercoledì 21 Settembre: FERNANDO DE NORONHA

Ho già detto delle prime colazioni brasiliane, ma quelle da Joab meritano una menzione speciale, sia perché consumate su un terrazzo di fronte al mare, sia per la quantità e la qualità del cibo. Superlativi (li ricorderò a vita) i succhi di frutti tropicali (Graviola, Cajú, Guayaba) preparati espressi e serviti in una capiente caraffa che regolarmente svuotiamo. Ed infine, ma non di secondaria importanza, Joab ci mostra un rotolo di buste di plastica per alimenti e ci dice che possiamo asportare dal buffet tutto ciò che riteniamo opportuno.

Abbiamo deciso di affittare un buggy per due giorni ed, apprese le nozioni di guida, andiamo a fare rifornimento all’ unica “pompa” dell’ isola con Joab che ci mostra la strada. Supero l’ esame di guida e proseguiamo da soli.

Cominciamo l’esplorazione a Nord dell’isola, il Porto, il Forte Santo Antonio, il Buraco Da Raquel, per proseguire poi a Sud/Ovest, la parte dell’isola rivolta verso il continente (Mar de dentro) dove ci sono le spiagge più belle e dove il mare è generalmente calmo e consente la balneazione. La parte ad Est è rivolta verso l’oceano e le coste sono battute da un mare perennemente agitato e dal forte vento ed è possibile fare il bagno nella sola Baia Do Sueste, profondamente incassata e con l’imboccatura protetta da due isolotti.

In tutta l’isola c’è una sola strada asfaltata che collega il Porto a Villa Dos Remedios, all’Aeroporto, a Baia Do Sueste. Tutte le altre strade sono sterrate ed in pessime condizioni per cui, anche con un buggy, bisogna andare molto piano e porre molta attenzione nella guida. Ci fermiamo alla Praia Cocimba Do Padre poi raggiungiamo il parcheggio dal quale parte il sentiero per raggiungere Baia Do Sancho ed altre destinazioni. Il sentiero arriva sulla cima della scogliera sopra la suddetta baia e, a destra, prosegue fino ad un punto panoramico dal quale ammirare la sensazionale Baia Dos Porcos. Torniamo indietro e, tramite una scala a pioli, in ferro, inserita in una strettissima fessura della roccia scendiamo nella Baia Do Sancho, anche questa molto, molto bella, anche se un po’ troppo frequentata (al massimo una ventina di persone). Ci fermiamo a lungo con ripetuti bagni; non ci sono molti pesci ma l’acqua è incredibile. Scopriamo anche la presenza di numerosissime lucertole nere (Lagartixa Mabuia), piuttosto invadenti si insinuano da per tutto, zaini compresi. Notiamo anche famiglie di Mocò, un roditore a pelo lungo di piccole dimensioni, molto timido scappa anche a guardarlo tanto che non siamo riusciti ad avvicinarci per fotografarlo. Risaliti al belvedere proseguiamo, a sinistra, su un sentiero che conduce al viewpoint sulla Baia Dos Golfinhos ammirando, lungo la strada il volo di Fregate, Sule, Fetonti ed altri uccelli che nidificano sugli alberi e sulla scogliera. Nella baia nuotano i delfini della famiglia Stenella Longirostris; siamo un po’ alti ma con l’ aiuto di un binocolo si possono vedere comodamente. Proseguendo il giro torniamo al parcheggio. Attraversiamo l’isola passando davanti all’ aeroporto e ci fermiamo al Mirante Do Leão per gustarci lo spettacolo delle onde che si infrangono sulla bassa scogliera. Altre due fermate, al Mirante Das Caracas e al Fuerte Do Sueste prima di scendere alla Baia Do Sueste dove ci fermiamo; qui l’acqua è meno limpida ma riesco a vedere alcune Aquile di Mare. Rientrati a casa troviamo la valigia che Joab ha recuperato per noi. A cena andiamo in un ristorante di cui non ricordo il nome ma è, lungo la strada principale di fronte al Bosque Flamboyant, ed abbiamo mangiato bene. Dimenticavo di annotare che l’isola è molto verde e ci hanno colpito in modo particolare dei tipi di alberi: il Flamboyant (Delonix regia) detto anche albero fiammeggiante per i fiori vermigli e il Mulungu (Erythrina Mulungu) caratterizzato da un tronco venato verticalmente e bitorzoluto con fiori bianchi bordati di arancio.

12° giorno – Giovedì 22 Settembre: FERNANDO DE NORONHA

Altra splendida giornata di sole.

Parcheggiamo il buggy alla Praia Da Cocimba Do Padre ed andiamo alla Baia Dos Porcos ancora deserta e ci godiamo questo prezioso gioiello della natura. Quando arrivano una decina di persone ce ne andiamo perché alle 11:00 dobbiamo essere alla Praia Do Boldró e prima vogliamo visitare Praia Do Bode e Praia Do Americano. L’appuntamento è con gli incaricati dell’ Ibama (o Icmbio) che oggi rimettono in mare una tartaruga salvata e curata. Emozionante vederla arrancare sulla sabbia per raggiungere l’acqua. Ci spostiamo dalla parte opposta dell’ isola a Baia Do Sueste dove, indossati gli obbligatori giubbotti salvagente (R4 5,00 a testa) facciamo un lungo bagno nel lato destro della baia (guardando il mare) ed avvistiamo alcune Aquile di Mare, molti pesci multicolori e cinque squali dei quali uno lungo più di due metri. Non riusciamo a vedere i polpi, che ci devono essere, ma l’acqua era un po’ mossa e la visibilità limitata.

Scendiamo alla Praia Do Leão per una passeggiata e poi torniamo alla Baia Dos Porcos per un altro bagno e, a pochi metri dalla riva, ci troviamo letteralmente immersi in un branco di piccoli pesci di cui non vediamo la fine. Il tramonto, non particolarmente spettacolare, lo vediamo dalla Praia Da Conceição. A cena torniamo dove ieri sera. A seguire una botta di vita: alle 21:00 al Centro Ibama ad assistere alla proiezione di un documentario sulla vita marina.

13° giorno – Venerdì 23 Settembre: FERNANDO DE NORONHA

Stamani levataccia perché alle 06:45 dobbiamo essere a Villa Do Trinta per la visita guidata alla Praia Da Atalaia. Con la sua abituale gentilezza Joab, che ha prenotato per noi, ci ha detto che alle 06:30 ci avrebbe accompagnato e che avremmo potuto fare la colazione al rientro. Per la visita ad Atalaia ci sono due gite prenotabili solo tramite la pousada dove si alloggia, una “corta” (2 km.) ed una “lunga” (4,5 km.). Noi avremmo scelto la più completa che prevede il bagno in tre piscine naturali, ma ci dicono che stamani tira troppo vento e che viene effettuata solo l’escursione “corta” (R$ 45,00 a persona). Assieme a noi una ventina di persone e dopo circa 30 minuti di cammino si arriva ad una grande piscina naturale con acqua bassa e tantissimi pesci. E’ consentito fare il bagno per venti minuti poi dobbiamo uscire per far posto ad un altro gruppo. L’accesso è a numero chiuso per preservare l’ambiente e la fauna. Rifacciamo a ritroso il percorso dell’andata e ad attenderci troviamo Joab, avvertito con il telefonino dalla nostra guida che, guarda il caso è suo fratello, e ci riporta a casa. Oggi, senza noleggio di buggy, restiamo in zona e per iniziare andiamo a sistemarci sull’ estrema destra, guardando il mare, della Praia Da Conceição. L’ acqua è calda ed il bagno è durato una eternità anche perché siamo stati una buona mezz’ ora in compagnia di una tartaruga che, per niente disturbata dalla nostra presenza, brucava tranquilla la vegetazione attaccata agli scogli. Notevole il numero e le specie di colorati pesci di barriera anche se una vera barriera non esiste ed i coralli sono in numero limitato.

Visitiamo anche l’attigua Praia Do Meio e la Praia Do Cachorro l’unica che, essendo la più vicina al principale agglomerato, è “attrezzata” e molto frequentata; da evitare. Facciamo anche un salto al Forte Dos Remédios in stato di semiabbandono ma dal quale si gode un bel panorama.

A cena torniamo al self-service Ousadia.

14° giorno – Sabato 24 Settembre: FERNANDO DE NORONHA – RECIFE – RIO DE JANEIRO

Stamani “Passeio de barco”. Abbiamo scelto l’operatore Barconaonda (www.barconaonda.com.br) e Joab ha prenotato per noi. Costo della gita R$ 90,00 a persona comprensivo del trasporto dalla pousada al porto e dal porto alla pousada.

Alle 08:30 passano a prenderci ed alle 09:00 partiamo per l’escursione in mare che prevede inizialmente un passaggio in direzione Nord/Est fino all’Ilha Rato per poi dirigersi a Sud/Ovest costeggiando tutta l’isola, nel Mar De Dentro, fino a Ponta Da Sapata per poi, invertendo la rotta, raggiungere Baia Do Sancho per 40 minuti di snorkeling.

Sono circa le 13:00 quando rientriamo alla pousada, ma ci rechiamo immediatamente in spiaggia per un ultimo bagno prima di prepararsi per la partenza. Nessun addebito per il “late check-out”. C’è una grande animazione nel piccolo aeroporto per l’arrivo e la partenza quasi contemporanea di un paio di voli, ma tutto procede agevolmente e partiamo in orario alle 17:10 arrivando in leggero anticipo a Recife dove, tanto per cambiare, abbiamo una coincidenza molto stretta e dobbiamo anche fare il check-in ma non ritirare il bagaglio che abbiamo potuto mandare direttamente a Rio.

Imbarchiamo sul volo per Rio dove atterriamo alle 21:05 ed alle 21:25 guadagnamo l’uscita dove, ad attenderci, troviamo Marcelo (marcelo.gnunes@hotmail.com +55 2181056374 begin_of_the_skype_highlighting +55 2181056374 end_of_the_skype_highlighting) un autista, consigliatoci dall’ albergo, con il quale avevamo fissato il trasferimento per lo Scorial Rio Hotel nel quartiere di Flamengo. Ottimo albergo anche se lontano dalle spiagge ma per noi che domani mattina presto dobbiamo ripartire va benissimo. Avevamo cercato di dormire in aeroporto nell’ unico albergo decente il Luxor Aeroporto Hotel (www.cmnet.com.br), ma non siamo riusciti a trovare posto. In questo periodo Rio è piena di gente per una importante manifestazione musicale.

15° giorno – Domenica 25 Settembre: RIO DE JANEIRO – FOZ DO IGUAÇU

Alle 08:30 passa a prenderci Marcelo e, grazie alla scarsità di traffico dovuta al giorno festivo, in 40 minuti siamo all’ aeroporto internazionale Galeao chiamato anche Antonio Carlos Jobim. Per essere il principale aeroporto di una città come Rio ci pare un po’ piccolo, con pochi negozi e con pochi servizi, ma è certamente funzionale. Tutto procede regolarmente ed alle 12:40 siamo a Foz Do Iguaçu. Ad attenderci una impiegata della Pousada Evelina che ci porta in albergo dandoci, durante il tragitto, precise informazioni su come muoversi, sui ristoranti, etc. La pousada non è lontana dal centro, in una traversa della Av. Das Cataratas che, come dice il nome, è la strada che porta alle cascate, non solo ma anche all’aeroporto e, attraversando il Ponte De Fraternidade alla dogana con l’Argentina. La struttura è piacevole ma le camere non sono confortevoli, piccole con bagno minuscolo e con aria condizionata rumorosissima; fortuna ha voluto che fossimo all’ inizio della primavera con una temperatura mite che non aveva bisogno di essere abbassata.

Chiediamo alla pousada di essere accompagnati in auto al Centro Visitatori del Parque Nacional De Iguaçu che dista circa 18 km. Il costo è di R$ 40,00 mentre usando l’autobus avremmo speso R$ 4,80 ma avremmo impiegato oltre un’ora mentre ci serve l’ intero pomeriggio per visitare lentamente tutte le cascate.

Fatto il biglietto (R$40,80 a testa) si entra nel parco e si sale su una navetta che percorre altri 15 km. Scendiamo alla fermata “The path of the falls” (di fronte all’ Hotel Das Cateratas) e percorriamo fino al termine il comodo sentiero asfaltato che costeggia il fiume. Lo spettacolo è impressionante, da togliere il fiato. L’ultima passerella arriva fin sotto un muro d’acqua e faremmo un bagno completo se non avessimo un impermeabile ricordo delle Cascate del Niagara.

C’è un ascensore che dal fondo porta a livello della strada ed arriviamo a “Porto Canoas Station”, il capolinea delle navette. Vi è una piazza con un belvedere sul fiume dal quale ci si rende conto di quanto sia largo e come la corrente sia forte prima che l’acqua precipiti formando le cascate.

Rifacciamo il percorso a ritroso ed apprezziamo di aver fatto la scelta giusta anticipando i tempi, infatti il sole calante manda raggi sempre più obliqui a scapito della visibilità.

All’uscita del parco c’è la stazione degli autobus. Dobbiamo prendere il n. 120 che porta in centro e scendere alla fermata del supermercato Chemin. Da lì in cinque minuti siamo in albergo.

Facciamo conoscenza con la Signora Evelina che non è di origini italiane, come farebbe supporre il nome, ma polacca. Parla correttamente l’italiano per cui facciamo una lunga chiacchierata circa il programma per l’indomani, inoltre ci disegna una “piantina” della zona dettagliando negozi e ristoranti, suggerendo di andare alla “Churrascaria Don Cabral” (www.doncabral.com.br) che dista 700 metri sulla frequentata (da macchine, non da pedoni) Av. Das Cataratas, assicurandoci che la zona è tranquilla. Accettiamo il consiglio e ritiriamo un vaucher per la cena che ci costa R$ 35,00 a testa (bevande escluse) con un risparmio complessivo di R$ 10,00. Risulterà il miglior ristorante di tutto il viaggio con una enorme varietà di pietanze di ottima qualità.

16° giorno – Lunedì 26 Settembre: CATERATAS DEL IGUAZU’

Colazione un po’ misera rispetto alle precedenti. Oggi andiamo in Argentina ed abbiamo scelto di usufruire dei servizi offerti dalla pousada per avere più tempo a disposizione per la visita. Partiamo alle 08:00 in auto con autista ed alle 09:00 siamo all’ingresso del parco; l’autista paga il biglietto d’ingresso e quello per l’“Aventura Náutica” e ci da appuntamento per riprenderci alle 17:00. Per due persone abbiamo speso R$ 150,00 per il trasferimento, R$ 94,00 per l’ingresso, R$ 120,00 per il battello. Evelina ci ha istruito su come effettuare il giro del parco per aver sempre la miglior luce possibile ed è stato un consiglio prezioso. Dopo il Centro Visitatori, con negozi e ristoranti si prosegue fino alla “Estación Central” salendo su un trenino fino a “Estación Cateratas” dove inizia il sentiero asfaltato del “Circuito Inferior” che seguiamo girando sempre a sinistra. Arriviamo all’imbarcadero per la “Aventura Náutica” (www.iguazujungle.com) mettiamo l’impermeabile, il giubbotto salvagente e partiamo; un giro sul fiume e poi ci spingiamo sin sotto una delle enormi cascate, accecati dal violento getto d’ acqua. Molto emozionante sconsigliato alle gestanti e a chi ha problemi alla colonna vertebrale e al cuore! Peccato che il tutto duri solo una quindicina di minuti. Nonostante le precauzioni prese ci si bagna, menomale che il tempo è bello e ci asciugheremo cammin facendo. L’accesso alla Isla San Martin è impedito dall’ alto livello del fiume. Terminato il loop del “Circuito Inferior” iniziamo il “Circuito Superior”, sempre girando a sinistra, che termina con il “Salto Mbiguá. Di qui si torna indietro ed arrivati a “Estación Cateratas” si sale sul trenino con destinazione “Estación Garganta Del Diablo”. Lungo il percorso le pozze d’acqua sono piene di grandi farfalle multicolori, uno spettacolo. Scesi dal treno iniziamo un percorso molto avvincente su una serie di passerelle che attraversano il fiume, e dopo una trentina di minuti arriviamo al punto più spettacolare del parco: una piattaforma posta di fronte alla “Garganta Del Diablo” una immensa cascata alta 150 metri e lunga 700, che lascia realmente senza fiato.

Ci tratteniamo a lungo ad ammirare le forze della natura cercando di imprimerci bene in mente la meraviglia che stiamo vedendo. Facciamo a ritroso il percorso dell’ andata, risaliamo sul trenino e scendiamo a “Estación Cateratas” per percorrere il breve “Sendero Verde” che ci riporta al Centro Visitatori. E’ stato troppo bello.

A chi mi chiede se mi sono piaciute più le cascate dal lato Brasiliano o dal lato Argentino rispondo che è l’uomo che ha creato i confini mentre le cascate sono un tutto unico che va visto nel suo insieme e quindi da ambo i lati. Secondo la nostra personale classifica sono al primo posto seguite dalle Cascate Vittoria e dalle Cascate del Niagara (non abbiamo visto il Salto Angel). L’ autista ci riporta alla pousada, stanchi ma felicissimi. A cena, non si discute, torniamo da Don Cabral.

17° giorno – Martedì 27 Settembre: FOZ DO IGUAÇU – RIO DE JANEIRO

Altra bella giornata di sole e temperatura mite. Qui in Brasile la primavera è iniziata da sei giorni e questo è il periodo migliore per visitare Iguaçu.

La partenza è per oggi pomeriggio quindi decidiamo di andare, usando l’autobus, a visitare il “Parque Das Aves” (www.parquedasaves.com.br) R$ 24,00 a testa. Risulterà molto bello, ben organizzato, con tantissimi animali che pur vivendo in “cattività” hanno ampi spazi a disposizione inoltre sono animali che difficilmente riusciremmo a vedere liberi in natura. Alle 14:00 ci facciamo accompagnare in aeroporto ed alle 15:45 partiamo per Rio dove arriviamo alle 17:25. Stavolta prendiamo un taxi, non fermatevi ai primi “gabbiotti” che incontrate uscendo, ma optate per i successivi decisamente più economici: per Ipanema R$ 49,00. Abbiamo scelto l’Arpoador Inn Hotel per la sua posizione strategica, la dove si incontrano le spiagge di Copacabana e Ipanema. La camera è grande e confortevole. Chiediamo al portiere se la zona è tranquilla e ci dice che fino alle 22:00 non ci sono particolari problemi ma, dopo tale ora è preferibile muoversi in taxi. Usciamo quindi per cena percorrendo Rua Francesco Otaviano e fermandoci in un locale, di cui non ricordo il nome, al n. 67 con tavoli all’ aperto. Ottimo e conveniente.

18° giorno – Mercoledì 28 Settembre: RIO DE JANEIRO

Oggi abbiamo preso l’ unica fregatura del viaggio.

Avendo poco tempo a disposizione avevamo prenotato la visita della città “One day in Rio” con l’agenzia Ipacom Travel ricevendo conferma che sarebbero passati a prenderci in albergo. Abbiamo atteso invano fino alle 09:30 poi siamo andati al loro ufficio, fortunatamente non lontano dall’albergo, che apriva alle 10:00 ed alle nostre rimostranze il Sig. Juan L. Costa ha messo per scritto e firmato quanto segue: “We have booked the tour but the tour operator had a problem with the bus and therefore the tour could not be done.” Il fatto si commenta da solo tenendo anche conto del fatto che non si sono minimamente preoccupati di avvertirci. Abbiamo rimediato fissando, tramite l’albergo, un giro di mezza giornata per il pomeriggio.

Lunga passeggiata sul marciapiede dell’Avenida Atlantica che costeggia la spiaggia di Copacabana, successivamente shopping in Av. Nossa Senora De Capocabana.

Alle 14:00 inizia il giro turistico della città con fermata al Maracanã (Estadio Mário Filho) ed al Sambodromo prima di salire, con un pulmino, al Corcovado. Il cielo si è coperto di nuvole e c’ è anche un po’ di nebbia ma la vista della baia è da vertigini, l’ emozione che si prova è così grande che vengono le lacrime agi occhi.

A seguire il simpatico Pão De Açúcar dal quale si godono anche ottimi panorami delle baie e delle spiagge fra le quali spicca la minuscola ma colorata Praia Vermelha.

A cena da “Pizza Hut” in Av. Francesco Otaviano n. 23, locale accogliente molto affollato e ben frequentato, per una abbuffata di ottima pizza.

19° giorno – Giovedì 29 Settembre: RIO DE JANEIRO – LISBONA

Tramite il portiere telefoniamo a Marcel e fissiamo che venga a prenderci alle 14:30 per portarci in aeroporto. Passeggiamo lungo la spiaggia di Ipanema poi andiamo a vedere la Lagoa Rodrigo De Freitas e rientriamo in albergo lungo la commerciale Rua Visconde De Piraja. Alle 12:00 dobbiamo fare il check-out e lasciamo i bagagli in deposito mentre andiamo a passeggio nel Parque Do Arpoador. Alle 15:15 siamo in aeroporto. Regolare l’imbarco e la partenza. L’ aereo è al completo. Mi vedo l’ultimo film disponibile, in italiano, Gulliver che francamente non mi è piaciuto. Cena di scarsa qualità servita in modo disordinato. E’ l’ora di dormire e, grazie all’ aiuto delle abituali quindici gocce, mi sveglio che siamo in fase di atterraggio.

20° giorno – Venerdì 30 Settembre: LISBONA – BOLOGNA – LIDO DI CAMAIORE

Quando scendiamo le scale dell’ aereo troviamo un incaricato della Tap che separa chi, come noi, è in transito e ci fa salire su un pulmino che ci sbarca in un’ala riservata dell’aeroporto dove celermente sbrighiamo le fasi di immigrazione e controllo passaporti per proseguire, sempre con un pulmino che ci deposita direttamente al “gate”. Ottimo sistema tenendo conto del fatto che la coincidenza era solo di 55 minuti. Peccato che il bagaglio non abbia un trattamento simile : ancora una volta la valigia non arriverà con noi e ci sarà recapitata a casa dopo tre giorni.

Arrivati a Bologna telefoniamo a Park To Fly e pochi minuti dopo ecco la navetta che ci porta a recuperare l’ auto.

Non ci rimane che affrontare la trafficatissima e sempre ingorgata Bologna – Firenze ed, a seguire la Firenze – Mare.

Alle 15:30 siamo a casa… pronti a ripartire.

Agenzia italiana

Oasi Agenzia Viaggi srl Sir.ra Rita Via Francesco Carrara, 14 55100 – Lucca –

Tel. 0039 0583 496482 begin_of_the_skype_highlighting 0039 0583 496482 end_of_the_skype_highlighting Fax. 0039 0583 48297 oasislu@tin.it

Agenzie brasiliane

Brasil Planet – Sig. Francesco Catalani – cell. +55 98 81117611 begin_of_the_skype_highlighting +55 98 81117611 end_of_the_skype_highlighting Sala n. 510 Edificio Manhattan Center Rua Luis Pinho Rodrigues/Juno n. 5 qd 22 Renascença II – SÃO LUIS (Maranhão) Tel. +55 98 32273944 begin_of_the_skype_highlighting +55 98 32273944 end_of_the_skype_highlighting www.brasilplanet.com.br

Your Way – Sig.ra Adriana Schmidt – cell. +55 81 99491087 begin_of_the_skype_highlighting +55 81 99491087 end_of_the_skype_highlighting, Fernando de Noronha (Pernambuco) Tel. : +55 11 63576677 begin_of_the_skype_highlighting +55 11 63576677 end_of_the_skype_highlighting begin_of_the_skype_highlighting +55 11 63576677 begin_of_the_skype_highlighting +55 11 63576677 end_of_the_skype_highlighting www.yourway.com.br

Riepilogo voli prenotati

12 Settembre Bologna – Lisbona Tp 857 12:25-14:15

12 Settembre Lisbona – Fortaleza Tp 167 15:15-18:30

12 Settembre Fortaleza – São Luis Jj 3892 20:08-21:25

20 Settembre Fortaleza – Natal Jj 3379 05:15-06:20

20 Settembre Natal – Fernando De Noronha Jj 5514 11:10-13:20

24 Settembre Fernando De Noronha – Recife Jj 5431 17:10-17:10

24 Settembre Recife – Rio De Janeiro Jj 3081 18:15-21:21

25 Settembre Rio De Janeiro – Foz De Iguaçu Jj 3153 10:22-12:35

27 Settembre Foz De Iguaçu – Rio De Janeiro Jj 3152 15:45-17:43

29 Settembre Rio De Janeiro – Lisbona Tp 178 17:20-07:00

30 Settembre Lisbona – Bologna Tp 854 07:55-11:40

Riepilogo alberghi prenotati

– Meeting Hotel B&B Euro 50,00 Via Garibaldi , 4 www.lateroom.com 40012 Calderara di Reno (Bo) Tel. : +39 051 720729 fax. : +39 051 720478 info@meetinghotel.it

– Stop Way Hotel b&b R$ 166,95 Av. Mário Meireles – Ponta D’ Areia www.booking.com

Sau Luis (Maranhão) Tel. : +55 98 40097777 www.stopwayhotel.com.br stopway@stopwayhotel.com.br

– Pousada do Buriti b&b Via Inacio Lins www.brasilplanet.com.br Barreirinhas (Maranhao) Tel. : +55 98 33491802 Fax. : +55 98 33491053 www.pousadadoburiti.com.br reservas@pousadaboburiti.com.br

– Pousada Vila Parnaiba b&b Rua Mns. Joaquim Lopes, 500 www.brasilplanet.it Bairro Nsra Do Carmo Parnaiba (Piauì) Tel. : +55 86 33232781 www.pousadavilaparnaiba.com.br reservas@pousadavilaparnaiba.com.br

– Pousada Blue Jeri b&b Rua Do Forró www.brasilplanet.it Jericoacoara (Cearà) Tel. : +55 88 36692027, Fax. : +55 8532634765 www.bluejeri.com.br mail@bluejeri.com.br

– Golden Beach Hotel b&b R$ 133,00 Av. Dioguinho, 4455, Praia Do Futuro www.venere.com Fortaleza (Cearà) Tel./Fax. : +55 85 3402 www.gbhotel.com.br reservas@gbhotel.com.br

– Casa do Joab b&b Praia Da Conceição www.yourway.com.br Fernando de Noronha (Pernambuco)

– Scorial Rio Hotel B&B R$ 360,80 Rua Bento Lisboa, 155 – Largo Do Machado www.booking.com Flamengo Rio de Janeiro Tel. : +55 21 31479100, Fax. : +55 21 31479202 www.scoralriohotel.com.br sandra@sorical.com.br

– Pousada Evelina b&b R$ 100,00 Rua Irlan Kalichewski, 171 – Vila YolandaFoz do Iguacu (Parana) Tel. : +55 45 35743817, Fax. : +55 45 99151522 www.pousadaevelina.com.br pousada.evelina@forznet.com.br

Arpoadar in Hoetl b&b R$ 323,00 R. Francisco Otaviano, 177 – Arpoador www.booking.com Rio de Janeiro Tel. : +55 21 25230060 www.arpoadorinn.com.br reservas@arpoadorinn.com.br

Garota de IpanemaAntonio Carlos Jobim

«Ela foi e é para nós o paradigma do broto carioca; a moça dourada, misto de flor e sereia, cheia de luz e de graça mas cuja a visão é também triste, pois carrega consigo, a caminho do mar, o sentimento da mocidade que passa, da beleza que não é só nossa – é um dom da vida em seu lindo e melancólico fluir e refluir constante.»

«Lei fu ed è per noi l’esempio di un bocciolo carioca; una ragazza con l’abbronzatura dorata, un misto di un fiore e di una sirena, piena di splendore e di grazia, ma con lo sguardo anche triste, che si porta con sé, sulla strada verso il mare, il sentimento della giovinezza che passa, della bellezza che non è solo nostra – dono della vita nel suo incessante meraviglioso e melanconico fluire e rifluire.»



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