Brasile Maceiò di Villaggio Ventaglio 27/08/04
Siamo in 4 e di Roma, primo inconveniente il volo è da Milano (Lauda air)… arriviamo tardi e … tutti i posti sono pieni… gli unici posti sono tutti uno lontano da un altro…Che fare…? 12 ore di volo e ho pure paura di volare! Crisi Isterica! Fortunatamente un ragazzo si sposta e almeno io e Antonio (mio marito) siamo vicini… non è andata così bene ai miei amici (Riccardo e Tatiana). Il volo passa tra un film, un video game, una chiacchierata e continui cambi di posto (tra noi quattro). Si intravede la terra, finalmente è il Brasile! Stiamo per atterrare… Tatiana (premetto che non voleva partire quando ha visto l’aereo che effettivamente fa un po’ schifo) ed io entriamo un po’ nel panico dicendo frasi tipo “chissà se atterriamo, secondo me cade, ecc…” finalmente tocchiamo terra. Un’accoglienza meravigliosa: diluvia! Usciamo dall’aeroporto, saliamo sul bus, in 40 minuti siamo al villaggio. Inizia la vacanza… sono le nove di sera, siamo stanchi, diluvia e non ci è possibile vedere bene il villaggio… rimandiamo a domani mattina. Dopo una bella doccia andiamo a mangiare, che dire, un ristorante enorme, c’e di tutto, ci sfondiamo nel vero senso della parola! Domani ci aspetta la riunione con lo staff per capire come funziona e soprattutto per prenotare le escursioni. Siamo di nuovo al ristorante per la colazione (passeremo praticamente metà del nostro viaggio qui ed al bar mangiando come maialini!) il tempo non è il massimo piove e fa freddo (sarà così per ¾ di vacanza) ma questo non ci impedisce di girare il villaggio e prenotare le escursioni per i prossimi quattro giorni. Il villaggio è enorme la spiaggia è bella anche se il mare non è cristallino, anzi… Riccardo (che se non vede il fondo non fa il bagno neanche in piscina) per 3 minuti di orologio ha fatto bodysurf (solo per dire ho fatto il bagno in Brasile!) poi siccome entrambi abbiamo una paura folle degli squali (e facciamo bene perché ci hanno detto che ogni due mesi a Recife un surfista viene azzannato) abbiamo optato per la piscina che è veramente bella! Sauna, palestra, bagno turco, tennis, tiro con l’arco, calcetto, biliardo, bocce, beach volley (mi sono slogata una caviglia tre giorni prima di andare via… che male!) anche se la nostra occupazione primaria nelle giornate di pioggia sono state le carte (Tatiana non ne poteva più!). Tutti pronti alle 8:00, la prima escursione: le nove isole. Arriviamo con un bus (con aria condizionata a palla ed un freddo che non vi sto a descrivere) sulla laguna dove prendiamo un battello, (chiamiamolo battello anche se bagnarola è il termine più appropriato) comincia l’escursione intorno a queste isole, quasi tutte disabitate, scendiamo su una dove vive una famiglia, ci fanno vedere dei granchi con le chele blu (Riccardo a momenti si fa staccare un dito, almeno la foto è venuta bene!). La guida ci fa notare dei piccoli (troppo piccoli perché io non li vedo e Antonio e Tatiana che continuano a dire guarda bello quello, che colori questo…Ecc mi servono gli occhiali!) granchi attaccati alle mangrovie, in mezzo alla laguna qualche pescatore su delle piccole canoe che si immerge per raccogliere le vongole. Poco dopo arriviamo su una secca dove ci fanno scendere (io resto in barca a documentare con la macchina fotografica) e mi gusto la scena: Antonio, Tatiana e Riccardo piegati a raccogliere le vongole! Tutti sulla barca, si torna al bus per andare al centro di Maceiò in un mercatino, piove ma fortunatamente il mercato è al chiuso. Ci avventuriamo noi quattro, finalmente soli e liberi di fare shopping… (immaginate Antonio e Riccardo in che stato di euforia si sono ritrovati dopo che io e Tatiana abbiamo pronunciato la magica parola). Borse fatte a mano, vestiti di cotone, oggetti di legno coloratissimi, quadri… prezzi veramente bassi, (per noi che veniamo da fuori) dopo circa 1 ora, pieni di buste torniamo al bus, prossima meta pranzo in ristorante tipico. Saturi come non so cosa ci alziamo, per tornare al villaggio ci attendono almeno 40 minuti di bus (sono un po’ preoccupata per il viaggio, ho Antonio a fianco e Tatiana dietro… il problema è che si sono mangiati almeno 15 panini a testa ripieni di crema di aglio…AIUTO!!!). Arrivati vivi al villaggio ci dedichiamo al gioco delle bocce e alla degustazione di latte di cocco (da bere solo se si rimane al villaggio perché dopo un bicchiere di quel mix fatale tempo 10 minuti … occorre il bagno, Tatiana in particolare lo sa bene…Mi ha finito una confezione di Imodium!). Tutte le sere, (quando non diluvia di brutto) dopocena, corsa per prendere posto per lo spettacolo (alcuni sono veramente carini!), 2 salti in discoteca e bevuta di latte di cocco! (chissà perché non abbiamo ballato mai più di 20 minuti!?!). Altra giornata altra escursione, oggi si va a Praia do Gunga! Dopo la solita congelata in bus prendiamo una barca tipo peschereccio e arriviamo su quest’isola di sabbia bianca (in realtà…Giallina). Ci offrono un’escursione di 1 ora con le jeep scoperte sulla sabbia per andare a vedere le falesi… prenotata! Saliamo in tre dietro, si parte…Con il sedere massacrato e con chili di sabbia in bocca ci si apre un panorama magnifico…Le falesi! Montagne di sabbia colorata (con cui fanno quelle bottigliette tutte colorate), scendiamo… è morbidissima sembra argilla… uno spettacolo unico. Torniamo alla spiaggia e Riccardo si compra da un venditore ambulante le ostriche di laguna ce le offre ma nessuno ha il coraggio, Antonio (che odia tutto il pesce) resta scioccato nel vederlo ciucciare anche le cocce (Riccardo comunque è ancora vivo e non ha contratto ne tifo ne colera!). Dopo pranzo ci portano su un’altra spiaggia dove Antonio affitta una moto d’acqua e fa il matto per 15 minuti, poi è il turno di Riccardo e Tatiana, nel frattempo io mi godo un po’ di sole. Torniamo al villaggio, ceniamo, guardiamo lo spettacolo della serata, ecc… Oggi dopo un abbondante colazione a base di manioca o tapioca, (non ho capito niente) latte condensato e cocco ci aspetta un escursione di tutta la giornata: il jeep safari sulla spiaggia. Si parte con queste enormi jeep il paesaggio intorno è magnifico il nostro autista è un pazzo maniaco, corre come un matto sia sulla strada che sulla sabbia, siamo costretti a cambiare strada più di una volta a causa dell’alta marea. La costa è magnifica più di 300km di spiaggia costeggiata da palme da cocco, molte sono in mezzo alla spiaggia, molte volte con la jeep ci passiamo sopra, vediamo anche una tartaruga enorme morta sulla sabbia e più avanti una specie di peschereccio affondato, facciamo parecchie foto (la più bella ritrae la jeep dietro a noi incastrata su una duna). La parte più divertente sono le zanzare…La jeep deve essere piena perché Tatiana e Riccardo ogni due minuti si lamentano dei pizzichi, (la sera hanno gambe e braccia a buchi) a me ed Antonio invece è andata bene (giusto un paio). Mangiamo in un ristorante sulla spiaggia, il piatto forte doveva essere le aragoste, purtroppo “ci dicono” che sono finite, comunque mangiamo gamberi fritti, riso e il piatto forte è una scodella ricolma di burro fuso e 4 gamberi che ci galleggiano dentro (credo che lo ricorderemo bene perché la sera…Non abbiamo neanche cenato!). Nel ristorante si può ammirare una mandibola di capodoglio veramente enorme e sulla parete ci sono delle foto di alcune balene dilaniate dai morsi di squali (la paura per queste feroci creature aumenta al ritorno c’e un po’ di timore per tuffarsi in piscina… ma alla fine ci si tuffa!). Il resto della giornata credo sia la tipica giornata da villaggio…Sole (quando non piove), animazione (l’unica che balla è Tatiana) e latte di cocco! Nuovo giorno oggi si va alle piscine naturali. Solito bus, solita…Aria condizionata. La giuda ci racconta un po’ di storia locale poi dice che per questa escursione si deve camminare nell’acqua per 50mt per arrivare all’imbarcazione, c’è bassa marea e la barca non si può avvicinare a riva. Panicooooo! Devo camminare in acqua? Per 50mt? Non ce la posso fare! Antonio si offre di portarmi in braccio, lo ringrazio ma…La storia non cambia, se uno squalo ci attacca che sto in braccio o in acqua è uguale perché tanto dopo che si è mangiato lui…Tocca a me. Arriviamo alla spiaggia, la barca non è lontanissima ma l’acqua arriva alla vita… che faccio? Atto di super coraggio… prendo la rincorsa e praticamente cammino sull’acqua! Arriviamo dopo 30 minuti a queste famose piscine naturali, l’acqua è veramente bassa e abbastanza trasparente tutti si immergono per fare snorkeling ed immersioni, sulla barca rimaniamo io e un’altra ragazza che ha la mia stessa paura così il tempo un po’ passa. Tornano tutti sulla barca e si riparte, hanno detto di aver visto pesci magnifici, Tatiana ha anche avuto un incontro ravvicinato con uno squaletto (io ero morta). Tornati sulla spiaggia si pranza e poco dopo si torna al villaggio. La sera ci organizziamo per fare qualcosa per conto nostro cena in centro città e discoteca, chiamiamo un tassista che ci porta a Maceiò, ceniamo, quando ci riviene a prendere per portarci in discoteca… il sushi mi ha fatto male, (peggio del latte di cocco) optiamo per una passeggiata in centro, la disco sarà per la prossima volta. Oggi non abbiamo escursioni prenotate, solo relax… peccato che dopo dieci minuti che siamo in spiaggia…Piove, decidiamo di chiamare il “nostro” tassista e di andare al centro commerciale più grande di Maceiò (ci siamo massacrati di shopping) il centro è grande 3 o 4 piani, c’è di tutto, Antonio e Riccardo hanno comprato delle scarpe Nike ad un prezzo stracciato, Tatiana ed io delle ciabatte (che ci hanno fatto venire le vesciche: lei le ha riportate indietro il giorno dopo, io le ho regalate come souvenir!) e sia i profumi che i prodotti per i capelli costano veramente pochissimo.
Il rimanente dei giorni lo abbiamo passato un po’ al mare e un po’ tra mercatini e il centro commerciale, la cosa più bella che ho comprato è un pappagallo di legno, coloratissimo, Antonio non me lo voleva comprare perché era troppo grosso e difficoltoso da trasportare ma alla fine me lo ha regalato, Riccardo e Tatiana si sono comprati oltre a vestiti di cotone e borse una bocca intera di squalo (non so come hanno fatto a infilarla nella valigia).
Sono passati 15 giorni ed è ora di tornare in Italia, piove anche oggi, caricati i bagagli si parte per l’aeroporto, l’attesa è massacrante e la caviglia (slogata giocando a beach volley) mi fa un male cane, dopo uno scalo a Recife di 2 ore dove compriamo schifezze per il viaggio (in aereo si mangia malissimo) si parte per l’Italia. Mi hanno detto che ho dormito per tutto il tempo del viaggio (hanno rosicato tutti). Tornati a casa, dopo una settimana un gran prurito sotto i piedi e qualche strana bolla rossa fatta a tunnel ci ha costretto ad andare dal dermatologo. Antonio ed io abbiamo scoperto che non siamo tornati soli, alcune larve di verme (non ricordo il nome ma è proprio brasiliana) sono cresciute ed hanno scambiato i nostri piedi come tana, mi dispiace per loro ma li abbiamo fatti sloggiare, per fortuna ai vermi non sono piaciuti i piedi di Riccardo e Tatiana (avevano gia sofferto con le zanzare) che si sono evitati le pasticche. Finisce così la nostra vacanza…Alla prossima! Silvia