Brasile: da Iguazù a Bahia

Dopo un mese in giro per il perù e la bolivia e 18 ore di autobus eccoci finalmente alle cascate di iguazu, poi gireremo il brasile per un mese. il brasile non è mai stato nei nostri progetti di viaggio, chissà perché? Forse perché tutti ci parlavano dei pericoli , dei furti… ma questa volta, visto che ci trovavamo ad un passo … lungo da...
Scritto da: katiaemil
brasile: da iguazù a bahia
Partenza il: 02/01/2007
Ritorno il: 26/02/2007
Viaggiatori: in coppia
Spesa: 3500 €
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Dopo un mese in giro per il perù e la bolivia e 18 ore di autobus eccoci finalmente alle cascate di iguazu, poi gireremo il brasile per un mese.

il brasile non è mai stato nei nostri progetti di viaggio, chissà perché? Forse perché tutti ci parlavano dei pericoli , dei furti… ma questa volta, visto che ci trovavamo ad un passo … lungo da qui, perché non approfittarne?decidiamo di fermarci a Puerto Iguazu (in Argentina) una piccola cittadina che ricorda molto l’Italia del dopoguerra: la gente seduta davanti casa a guardare il passeggio e le grandi grigliate in compagnia. Abbiamo escluso Foz de Iguazu (in Brasile), perché molto grande e caotica. Il nostro albergo vicinissimo alla stazione degli autobus ( quindi molto comodo per gli spostamenti) e con una bella piscina per rinfrescarci da questo bel caldo che sognavamo tanto in Bolivia.

1° giorno: bus poi trenino ed eccoci al Garganta del diablo: inizia così la nostra visita alle cascate; è uno spettacolo indescrivibile tanta è la bellezza e il fragore dell’acqua, facciamo persino la corsa in gommone sotto le cascate (roba da matti specialmente per me che non so nuotare ed ho un rapporto un po’ particolare con l’acqua) ne usciamo bagnate fino al midollo, ma è stato molto divertente. La passerella che ci conduce alle cascate passa sul fiume che da placido diventa turbolento: 13.000 mq. Di acqua al secondo si gettano da un salto di 90 metri in 14 cascate disposte a ferro di cavallo, Ti trovi così tra mille sensazioni: masse di acqua roboanti, giganteschi arcobaleni, nuvole di vapore e su tutto questo uccelli che sembrano scomparire nella nebbia per poi riapparire sulle rocce; questo è veramente uno spettacolo MOZZAFIATO.

Alla sera ci concediamo una super cena in un locale tipico con infinite grigliate e buffet di vedure e dolci, ci scoliamo anche 2 bottiglie di vino, ma dopo la doccia di oggi ci volevano proprio, c’è anche la musica dal vivo.

2° giorno: bus poi autobus a due piani all’interno del parco, poi si gira a piedi, il lato brasiliano ti da una vista complessiva più panoramica dei 275 salti d’acqua e il tutto è molto imponente e si possono ammirare da più punti di osservazione; la passerella sulle cascate poi oltre a bagnarti, per via degli spruzzi, ti lascia senza parole, ma per me non raggiunge la bellezza della parte argentina.

3° giorno: ci siamo crogiolate in piscina e siamo pronte per la partenza: brasile arriviamo.

Dopo una giornata in bus arriviamo finalmente a Paraty (7 ore a sud di Rio). Questo Brasile ci sorprende sempre più: paesaggi così diversi, tante terre in una sola. La costa da Rio a qui è frastagliata , un susseguirsi di penisole e spiagge isolate contornate da montagne ricoperte di foreste che colorano l’acqua di verde: sembrano fiordi norvegesi. Paraty è una bellissima città coloniale ben conservata con piccole case colorate e chiese che si specchiano nelle stradine allagate dall’alta marea.

Rimaniamo 5 giorni: gita in caicco tra isolotti e spiaggette (ti sembra di essere in un lago circondato dai monti), la spiaggia è a 10 minuti di cammino: Praia do Pontal ,(qui abbiamo mangiato dei “lula” fritti buonissimi) il paesaggio è splendido , ma l’acqua è scura per via del fango sul fondo che si dice curativo e che viene usato nel carnevale dai partecipanti. Andiamo anche a Trindade una bellissima spiaggia a 7 km.

Siamo di nuovo in bus: destinazione Rio. Il nostro albergo è a Copacabana. Classico giro turistico: la spiaggia di giorno e di sera per vedere due realtà completamente diverse. Al giorno gente, tanta gente che gioca mangia e rimangia, beve, fa il bagno, sporca e risporca, La spiaggia è un porcile; poi nel pomeriggio uomini e ragazzini racattano tutte le lattine (gli vengono poi pagate)e alla sera tutto ciò che era sulla spiaggia sparisce: lettini, sedie, tavolini e sporcizia e la spiaggia è sgombra e pulitissima e dopo cena vedi ragazzi che giocano a calcio e coppiette che passeggiano. E la strada da caotica che era poche ore prima diventa un grande mercato illuminat Poi Corcovado, Pan di zucchero, Ipanema, passeggiate.

E di nuovo in bus, questa è una follia ma lo scopriremo dopo. Caxambu con il Parque de aguas (la Disneyland dei reumatismi, sembra che qui ci siano acque che curano tutti i mali) noi ci accontentiamo di fare un bagno termale, ma comincia a piovere e quasi tutti i locali sono chiusi e così la mattina dopo scappiamo e ancora bus per arrivare a Ouro Preto, di sera con la pioggia. Alloggiamo in piazza in un piccolo albergo con le finestre sui tetti della città, domattina sarà uno spettacolo. Ci rifaciamo con una splendida cena e un’ottima bottiglia di vino al suono di una chitarra. Una giornata per visitare il paese (piove ancora, ma quando esce il sole tutto si colora) e tutte le sue meravigliose chiese con le opere di Alejadinho; su e giù fino alla miniera di Chico-Rei. Ultima cena molto caratteristica: un grande focolare al centro per riscaldare innumerevoli tegami, mangi tutto quello che vuoi per una piccola somma.

Questa volta il bus ci riporta al mare: Porto Seguro. Non è bello ci sono grandi spiagge tipo Rimini con giochi e casino, ma c’è il traghetto per Arraial d’Ajuda molto carina col quadrato e tutte le casette colorate e la chiesa bianca. Piove anche quiAlla sera a Porto Seguro c’è l’animatissima Passarela dell’alcool.. Indovinate cosa fanno? Beveroni super alcolici con fruitta, è una bellezza vedere tutte queste bancarelle di frutta esotica. Ci facciamo una caipirina.

Il nostro viaggio prosegue per Trancoso: è bellissima. Il nostro stupendo albergo è a 50 metri dalla spiaggia il paese è sulla collinetta a circa 1 km. E quindi alla sera saliamo con pila in testa e spry antizanzare in mano come difesa personale per malintenzionati. C’è anche un pezzo di strada al buoio; ma qua è tutto molto tranquillo e poi non rientriamo mai dopo le 9.

Trancoso è un piccolo villaggio in cima a un promontorio verde su magnifiche spiagge, il centro è il solito quadrato con la chiesetta e tante casette: ristoranti e negozi. Ceniamo A Portinha, la miglior cucina che si paga a chilo di tutto il Brasile. (ed è vero) Una settimana di relax e passeggiate, un giorno torniamo ad Ajuda passando dalla spiaggia, ma prendiamo tanta di quell’acqua che decidiamo di tornare sulla strada, ma non passa nessuno. Dopo un’ora finalmente un furgoncino-taxi ci salva e ci scarica in paese.

Abbiamo nostalgia del bus? No, ma dobbiamo ripartire: Morro de Sao Paolo, un giorno e una notte. Inoltre i bus in Brasile non sono comodi per niente, in quanto ogni tre ore si fermano in area di servizio, tutti scendono e mangiano; quindi chi vuole dormire non può farlo e le poltrone sono appena reclinabili, in più è la settimana di carnevale e il bus è pieno di giovani che vanno a Bahiae sono molto rumorosi. E’ ancora buio quando arriviamo a Valenca, non ci sono bus, non c’è niente. Solo noi e altri 8 turisti, poi un ragazzo ci propone transfer per Atracadoro poi la barca per Morro ad un prezzo giusto. Accettiamo, ma quando arriviamo al porto la barca ha dei problemi a partire che si risolvono e così dopo un’ora ecco Morro.C’è il molo, una scalinata porta alla collinetta e poi non si vede nient’altro. Le carriole-taxi aspettano i turisti, ma noi zaino in spalla risaliamo la collina e dietro… Che meraviglia, un susseguirsi di spiaggette, tra colline con una vegetazione da giungla, le stradine sono di sabbia che con l’alta marea si allagano e così si va tutti scalzi con i pantaloni arrotolati, logicamente non ci sono né auto né motorini. Solo asini e carretti a mano. E un buffo trattore che traina un carro a sedili per gli ospiti dei resorts costosi fuori mano o per il piccolo aeroporto (sempre per i suddetti clienti) La nostra locanda è alla terza spiaggia, molto semplice, troppo. La scelta su internet questa volta non è stata felice, è carina la posizione e la saletta per la colazione, ma la camera 2 metri per 3 non si può definire camera, con la finestra in un corridoio chiuso. Ma tutto il resto è ok e così fuori in spiaggia… Ma non c’è più! Bassa marea, un fenomeno che poi risulta interessante. I pescatori di polpi, le barche arenate che scaricano facilmente le merci.

Spiaggia e “acai na tigela” una purea di frutta con banane e granola da far resuscitare i morti.

Alla sera struscio e cenette con caipirina. Sulle spiagge bancarelle per beveroni superlativi.

Riusciamo a trovare un albergo a Salvador de Bahia (non ci era riuscito dall’Italia) e così partiamo un giorno prima per Bahia. Aliscafo (quando l’abbiamo visto ci siamo messe a ridere, noi abitiamo a Lipari e aliscafi ne vediamo) 2 ore di mare sempre agitato e sbarchiamo al Terminal Maritimo Turistico di Salvador davanti al mercato Modelo vicino al Elevador che in occasione del carnevale è gratuito. C’è anche un’ottima assistenza per i turisti con consigli e gadget. Il nostro albergo è al 7° piano di un palazzo in pieno Pelourinho. Abbiamo poco tempo e così subito alla scoperta di questo posto incantevole : stradine acciotolate, chiese e palazzi in corso di restauro, centri culturali e scuole di musica, danza e capoeira. Il carnevale impazza, domani è l’ultimo giorno. Andiamo a Barra a vedere i “blocchi” che sfilano; tantissima gente, ma anche tanta polizia che controlla, è tutto tranquillo nonostante l’allegria e la confusione, mi dispiace di non aver portato la macchina fotografica (su consiglio degli assistenti), ma non ci sarebbe stato nessun pericolo.

Alla sera al Pelourinho è festa grande, maschere bellissime, canti, balli…

In Brasile se sai cercare bene nell’agenzia giusta, conviene viaggiare in aereo, spendi meno e arrivi subito. E così in aereo torniamo a Rio (abbiamo speso meno che col bus perché oggi è l’ultimo giorno di carnevale, domani sarebbe costato il triplo) Ed eccoci dinuovo a Paraty dove abbiamo deciso di passare gli ultimi giorni di vacanza (vacanza?… Ma se ci vorrà un mese a riprenderci dalla fatica!) diciamo invece che finisce qui questo bellissimo viaggio attraverso un Brasile che ci ha stupito per tutto ciò che ci ha regalato.

Non abbiamo avuto nessun problema, di nessun tipo, probabilmente perché non ce li siamo cercati e se vuoi mettiamoci anche un po’ di fortuna.

Viaggio di 2 mesi. Bonaire, Perù, Bolivia, Brasile- 2 persone – alberghi buoni e ottimi ristoranti, ingressi ai siti, molti trasferimenti in bus, un’aereo interno. Non ci siamo fatte mancare niente – costo a persona euro 3500.00 compreso molti regali.



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