Brasile a colori

Tra città coloniali, la splendida natura incontaminata e la movida della magnifica Rio de Janeiro
Scritto da: lima
brasile a colori
Partenza il: 19/03/2016
Ritorno il: 02/04/2016
Viaggiatori: 2
Spesa: 2000 €
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Città coloniali, mare, deserto, natura, musica e tanto, tanto altro!

Essendo il primo viaggio nel grande stato sudamericano abbiamo deciso di vederne zone diverse per coglierne meglio cultura, atmosfera, tradizioni e passare dalla visita di città coloniali, alla natura incontaminata, per finire con la movida della magnifica Rio de Janeiro.

Il nostro volo intercontinentale Turkish Airline, che grazie a un lungo scalo ci ha permesso di visitare e scoprire una bellissima Istanbul, parte da Bologna e arriva a Sao Paolo.

Da casa abbiamo prenotato tutti i voli interni (San Paolo – Salvador de Bahia; Salvador – Fortaleza; Sao Luis – Rio; Rio -San Paolo) direttamente sui siti delle compagnie aeree. Abbiamo utilizzato sia Tam che Gol che Avianca e devo dire che tutte si sono dimostrate puntuali ed affidabili. Non è stato semplicissimo, a dire la verità, effettuare le prenotazioni, alcuni siti non sono così intuitivi o non sono integralmente tradotti in inglese, ma alla fine basta un pò di pazienza, google translate alla mano, ed è il gioco è fatto!

Pur essendo da sempre viaggiatori indipendenti, dopo esserci a lungo documentati, abbiamo deciso di appoggiarci ad un T.O. locale per l’organizzazione del tour nei Lencois Maranhenses, la cosiddetta Rotta delle Emozioni, che copre il tratto di costa nord orientale da Fortaleza a Sao Luis e che attraversa gli stati del Ceara e del Maranhao. Abbiamo scelto di affidarci a Brasil Planet di Michele Aldrigo, un italiano che vive in Brasile da molti anni e che conosce benissimo il paese. Gli scambi via email con lui per la costruzione del nostro itinerario su misura sono stati sempre molto precisi, ha dedicato grande attenzione alle nostre esigenze e ha accolto le nostre richieste, aiutandoci a realizzare un tour perfetto..ma di questo parleremo in seguito!

Il viaggio inizia quindi da Salvador de Bahia, un tempo magnifica capitale della grande colonia portoghese del Nuovo Mondo, e tutt’oggi è il gioiello afrobrasiliano del paese.

Abbiamo trascorso 3 notti nel centralissimo Bahia Cafe’ Hotel, un hotel delizioso e colorato, in puro stile coloniale. Una nota di merito va allo staff, giovanissimo, parlante inglese (cosa per nulla scontata da queste parti!), molto cortese e disponibile.

Dopo un’abbondante colazione con vista su Praca da Sè, abbiamo iniziato l’esplorazione del Pelourinho, il centro storico coloniale più grande del Sudamerica, tutelato come World Heritage Site dall’UNESCO. Vi perderete ad esplorarlo, tra suoi palazzi dai colori brillanti e le sue chiese ricchissime di decorazioni in oro, in particolare la magnifica Igreja e Convento de Sao Francisco, del 1686, uno dei capolavori dell’arte barocca in Brasile.

Sempre nella Cidade Alta, da non perdere, il suggestivo Largo do Pelourinho, su cui si affacciano vari edifici di interesse storico, tra cui la Fondazione Casa de Jorge Amado, la piazza Terreiro de Jesus, luogo di ritrovo di cittadini e turisti, sempre piena di bancarelle e danzatori di capoeira, il Convento do Carmo del XVII sec, e l’Igreja de Nossa Senhora do Rosario dos Pretos.

Vedrete donne vestite nei tipici costumi bahiani che vi inviteranno a visitare i negozi di artigianato locale o che vi prepareranno il tipico street food locale, l’acarajè, una specie di arancino di farina di fagioli fritto e riempito di pomodoro, farofa, gamberetti, peperoncino piccante o cipolla: delizioso!

La giornata volge al termine e per cena scegliamo il famoso ristorante Cuco Bistro’, in Cruzeiro de Sao Francisco, dove gustiamo dell’ottimo pesce e beviamo i migliori mohito della nostra vita. L’atmosfera di sera nel Pelourinho è qualcosa di magico, la musica dal vivo, le facciate dei palazzi colorati illuminate, la gente sempre sorridente e cordiale..questa città ci ha già conquistati!

Il giorno successivo decidiamo di dedicarlo al mare. Salvador infatti si estende sulla punta meridionale di una penisola, all’imboccatura della Baia de Todos os Santos, la baia più grande di tutto il Brasile, con 56 isole disseminate nei 1000 kmq della baia. Tramite l’hotel per poco più di 10 euro a testa organizziamo un’escursione in barca che ci condurrà all’Isola dei Frati e Itaparica. Puntuali ci rechiamo al porto, scendendo nella città bassa tramite l’Elevador Lacerda, esempio di art deco del 1873. Tutta la traversata è stata un susseguirsi di balli, musica, cocktail e frutta tropicale… ci siamo divertiti davvero un sacco. Prima tappa, all’Isola dei Frati, un’isola dalla vegetazione lussureggiante dove abbiamo potuto fare un bagno in un’acqua calda e cristallina, sorseggiando l’acqua di un freschissimo cocco aperto al momento… alla faccia dei colleghi di ufficio, è marzo, ci sono 30 gradi e in spiaggia si sta benissimo!

Ripartiamo per l’isola di Itaparica, un piccolo paradiso con spiagge bianche, palme da cocco e foreste di mangrovie. Pranziamo in un grazioso ristorante coi piedi nella sabbia e ci rilassiamo su un’amaca in riva al mare… purtroppo è già ora di rientrare. Ci dispiace davvero lasciare questo posto!

Tornati a Salvador, visitiamo il Mercado Modelo, il posto migliore per acquistare souvenir e prodotti tipici e rientriamo in hotel per prepararci per la serata… oggi è martedì, e il Pelourinho si anima di ogni tipo di festa!

Scegliamo di cenare da Maria Amata Mouro, un ristorante con uno splendido giardino interno, un pò caro, ma dove gustiamo paella e cazuela de pescado: da non perdere!

Le vie della città stasera sono animate da spettacoli di percussioni, balli, esibizioni di capoeira, bancarelle di ogni tipo e moltissima gente. Vi è anche tanta polizia in giro e devo dire che non abbiamo mai avvertito la sensazione del pericolo, nonostante la fama non proprio bella in questo senso di Salvador.

Ultimo giorno a Salvador: visitiamo la chiesa più famosa della città, pur non essendo la più bella, Nosso Senhor de Bonfin che raggiungiamo in taxi essendo a circa 8 km dal centro. Vi colpirà l’enorme quantità di braccialetti colorati, fitas, legati al cancello e la Sala dos Milagros, dove le offerte appese sono parti del corpo (ovviamente finte!) che i fedeli sostengono di avere miracolosamente guarito.

Facciamo un giro, sempre in taxi, nel quartiere di Barra, sul lungomare dell’oceano, dove vedrete il Faro e il Forte di Santo Antonio da cui si aprono splendide vedute sul mare e sulla città, fino ad arrivare alla Praia Porto da Barra, una spiaggia affollata dove si trovano venditori ambulanti di cocco e spremute di zucchero di canna e da dove si gode un bel panorama della spiaggia, delle palme e delle sovrastante Chiesa di Santo Antonio da Barra. Salutiamo a malincuore Salvador, ci mancheranno i suoi colori, le sue case coloniali, la sua gente allegra, le magnifiche chiese e l’aria di festa che si respira..ci attende il volo per Fortaleza, da cui partirà il tanto atteso tour per raggiungere i Lencois!

A Fortaleza ci accoglie l’autista di Brasil Planet che ci accompagna in hotel e che l’indomani mattina puntuale ci aspetta in fuoristrada per partire alla volta di Jericoacoara… dopo un primo tratto di strada asfaltata, il nostro 4×4 si sposta sulla spiaggia: è stato incredibile percorrere così tanti km di litorale a pochi metri dal mare, in un susseguirsi di spiagge enormi e deserte, accanto a dune color oro, lagune di acqua cristallina e fiumi che incontrano il mare. Attraversiamo con una chiatta uno di questi, mentre tutt’intorno a noi la vegetazione di palme ci regala scorci straordinari… Abbiamo scattato decine di foto, visto panorami incredibili e goduto dell’assoluta tranquillità dei villaggi di pescatori incontrati. Dopo un pranzo a base di pesce in riva al mare, ristoranti ripartiamo per l’ultimo tratto di strada asfaltata prima di raggiungere Jeri, ormai col buio. Jericoacoara è un ex villaggio di pescatori, scoperta dal turismo solo una ventina di anni fa, che ha saputo mantenere intatto il suo stile rustico e semplice. Non ci sono strade asfaltate, ma solo di sabbia, la maggior parte delle case è costruita in legno ed è circondata da fiori e piante tropicali ed ha una spiaggia considerata tra le 10 più belle del mondo. Usciamo per cena e percorriamo le “stradine” piene di bar, ristoranti, locali con musica dal vivo, bancarelle che vendono ogni tipo di cocktail (per 2/3 euro assaggerete le migliori caipirinhe che abbiate mai provato!) e negozietti di souvenir e articoli vari. Consigliamo la Pousada Surfing Jeri, molto carina con un bel giardino e la piscina dove ci rilassiamo per il resto della serata.

Il giorno seguente è completamente dedicato alla scoperta del Parco Nazionale di Jericoacora, che esploreremo in dune buggy… un’esperienza divertentissima! Il parco è caratterizzato da enormi dune mobili, laghi di acqua cristallina, cocchi, spiagge paradisiache, con un mare calmo ed un oceano da onda, dove il contatto con la natura è intenso e la bellezza del paesaggio è qualcosa di impressionante. Iniziamo a scalare le prime dune (e a rotolare giù ridendo come pazzi), fino ad arrivare alla famosa Laguna do Paraiso, una laguna di acqua piovana dove sono collocati ombrelloni e amache in acqua… un posto che rende giustizia al suo nome! Ci trasferiamo poi a Lagoa Azul prima di pranzare nel paesino di Prea, in un ristorante con terrazzata affacciata sul mare azzurro, dove mangiano frutti di mare alla griglia in grande quantità: squisito! Rientriamo a Jeri e ci prepariamo per assistere a quello che da queste parti è un rito collettivo: vedere il tramonto dalla duna più alta. Il panorama è magnifico, i riflessi rosa del cielo al tramonto si riflettono nelle pozze d’acqua, vediamo cavalli liberi correre per la spiaggia nella luce soffusa della fine del giorno: sembra la perfetta scenografia di un film, quasi commuovente!

Per cena andiamo da Freddyssimo, un ristorante gestito da una ragazza italo-brasiliana e finalmente riusciamo a comunicare (qui nonostante l’alto numero di turisti davvero nessuno parla inglese, nemmeno alla reception dell’hotel). Ci accomodiamo in terrazza e ci gustiamo ancora dell’ottimo pesce e birra locale. Jericoacoara ci è piaciuta davvero molto, a nostro avviso merita una sosta di qualche giorno.

Dopo una bella dormita, oggi si parte alla volta di Parnaiba. Percorriamo circa 50 km su piste sabbiose che costeggiano dune e boschi di palme, passando per la spiaggia incontaminata di Tatajuba con la sua Laguna da Torta e le immancabili amache sull’acqua. Proseguiamo fino al Rio Coreau che dobbiamo attraversare utilizzando 3 chiatte in successione. Attraversiamo la cittadina di Camocin e Chaval, una località con case incastonate tra pietre gigantesche che a noi hanno ricordato quelle de La Digue, Seychelles, davvero caratteristica! Arrivati in pousada a Parnaiba, dopo altri 130 km di strada fortunatamente asfaltata, ci riposiamo un pò prima di recarci a pranzo in un vicino ed economico buffet. Oggi pomeriggio ci aspetta la navigazione del delta del Rio Parnaiba. Che dire, è un susseguirsi di emozioni! Il nostro barcaiolo è davvero bravissimo, riesce a scorgere e quindi a farci vedere ogni tipo di animale e uccello, anche nascosto tra la vegetazione: iguane, macachi, grossi granchi e anche i famosissimi guarà, uccelli color rosso fuoco, dal becco lungo e sottile, che ogni giorno ritornano ai loro nidi nella foresta. Il delta (l’unico nel continente americano in mare aperto e terzo al mondo dopo quello del Nilo e del Mekong) forma un intreccio di insenature, lagune, isole di ogni dimensione con paesaggi diversi, un vero santuario ecologico. Sbarchiamo nei pressi di una duna altissima, completamente deserta… questo è quello che definiamo un assaggio dei Lencois, inutile dire che restiamo sbalorditi!

Torniamo che è già buio, e ci precipitiamo affamati a provare la specialità locale: la torta di granchio, da Caranguejo Express… una vera delizia!

Ci addormentiamo aspettando trepidamente la giornata di domani… quella che ci condurrà, finalmente, alla scoperta dei Lencois, uno dei motivi principali del viaggio.

Ci svegliamo carichi, l’autista ci aspetta come sempre puntuale… si parte in direzione Barreirinhas. Il viaggio è piuttosto lungo, ma il paesaggio che ammiriamo dai finestrini non ce lo fa pesare.

La strada che da Barreirinhas conduce all’ingresso dei Lencois è lunga, tortuosa e sterrata. Attraversiamo in chiatta il Rio Preguica e dopo un altro pò di strada finalmente ci siamo. Lasciamo la macchina (è severamente proibito salire sulle dune in auto) e iniziamo a piedi la scoperta di questo parco meraviglioso, un’area di 270 kmq (i Lencois, ovvero le lenzuola) coperta da dune di sabbia bianca, che cambiano forma e disposizione a seconda dei venti. Grazie alle piogge l’acqua forma tra le dune sabbiose numerosissimi specchi d’acqua, alcuni dei quali fondi abbastanza da farci il bagno, come Lagoa Azul e Lagoa do Peixe che raggiungiamo in circa 30 minuti a piedi. Il paesaggio è straordinario, scattiamo a raffica, non c’è nessuno e possiamo godere di questo posto immenso e magico tutto per noi. Anche se il livello dell’acqua non è alto (raggiungerà il suo massimo al termine della stagione delle piogge, verso maggio) lo scenario è davvero unico… ma il meglio deve ancora venire. Riprendiamo l’auto in direzione di Lagoa Bonita. Ci facciamo un’ora su una strada sterrata molto dissestata, attraversiamo guadi profondi, ma il nostro autista è davvero bravo. Il cielo inizia a farsi minaccioso. All’arrivo ci aspetta una ripida ed alta duna da scalare, per fortuna c’è una corda che aiuta nella salita, fa caldo e siamo stanchi, ma non appena arriviamo in cima fatichiamo a credere ai nostri occhi. Il candore delle dune che si perdono all’orizzonte è accecante, l’acqua che le riempie è di un azzurro cristallino, sembra di essere catapultati su un altro pianeta. Il nostro autista/guida ci accompagna ad esplorare la zona (da soli ci saremmo sicuramente persi non essendoci alcun tipo di indicazione ma solo sabbia per centinaia di km), il paesaggio è incantato e il contrasto con il cielo sempre più plumbeo ci regala degli scatti favolosi. Inizia un forte acquazzone, è ora di tornare velocemente in macchina, ancora non crediamo alla meraviglia della natura che abbiamo avuto la fortuna di vedere oggi. Ceniamo alla Pousada con verdure e pesce grigliato, domani ci aspetta una nuova avventura.

Stamattina l’autista ci accompagna al porto di Barreirinhas, dove ci imbarchiamo in motoscafo per navigare il Rio Preguicas in direzione dell’oceano. Il tempo è brutto, ma per fortuna la barca ha una tettoia sotto cui ripararsi. La prima sosta è effettuata nella regione di Vassouras, dove visitiamo i piccoli Lencois e una comunità locale, dove si trova anche la “Tenda dei Machachi”, in cui simpatiche scimmiette corrono e si arrampicano sulla struttura in legno giocando tra loro incuranti della presenza dei turisti. Risaliamo in barca sotto un acqua scrosciante e arriviamo nella piccola comunità di pescatori “Mandacaru”, dove saliamo sul faro della marina militare da cui si gode una splendida veduta panoramica dei Lencois, del fiume Rio Preguica che sfocia nell’oceano e della immensa foresta nativa, uno scorcio di Amazzonia nel Maranhao.

L’ultima sosta è sulla spiaggia di Caburè che separa le acqua calme dal fiume da un lato da quelle agitate dell’oceano dell’altro e dove pranziamo e ci riposiamo prima di rientrare, ormai bagnati fradici, in hotel!

Giusto il tempo di recuperare le valigie, salutare il nostro autista, e alle 17.00 partiamo con un mini bus per Sao Luis, dove termina questa parte del tour. Il viaggio è lungo, circa 6 ore, ripenso alle tante incredibili esperienze vissute in questi giorni, ma soprattutto a quelle che verranno… la cidade maravilhosa ci aspetta!

Dopo aver dormito solo poche ore, raggiungiamo in taxi l’aeroporto… Rio arriviamo! Abbiamo scelto un hotel sul lungomare più famoso del mondo, Copacabana..vogliamo davvero goderci questi ultimi giorni di vacanza! Non mi dilungherò a descrivere le meraviglie di Rio, abbiamo girato tanto a piedi e in bicicletta, trascorso ore sulle bellissime spiagge cittadine, Ipanema e Copacabana, visitato i quartieri di Santa Teresa (con la magnifica Esacadaria Selaron), Lapa e Leblon, siamo saliti sul Corcovado e sul Pan di Zucchero da cui, soprattutto verso sera si gode di una vista mozzafiato sulla città illuminata. Da non perdere anche una visita alla foresta di Tijuca che sovrasta Rio (magnifico il panorama dalla Vista Chinesa) e il Parque Lage.

Abbiamo deciso anche di visitare la favela Rocinha e quella di Cantagalo, ovviamente con un tour guidato, che è stato molto interessante e che ci ha fatto scoprire aspetti di questa realtà che non conoscevamo.

Presa da non so bene quale entusiasmo, ho deciso di lanciarmi letteralmente in un’avventura mai provata prima… il volo in tandem in deltaplano dalla Pedra Bonita (circa 600 metri) con atterraggio nella spiaggia di Sao Conrado. Mi sono affidata a Estilo Voo Libre, che ha organizzato il transfer dall’hotel e che mi ha affidato a Renato, un istruttore di deltaplano e parapendio con oltre 20 anni di esperienza, che mi ha assistito in questa avventura. Confesso che all’inizio era terrorizzata, dopo il briefing e tutte le spiegazioni inerenti alla sicurezza, ci siamo imbragati e siamo saliti sulla rampa di lancio.

3,2,1…viaaaa… corriamo sulla rampa, il momento in cui si staccano i piedi da terra è a dir poco terrorizzante, sotto il vuoto, ma solo pochi secondi dopo la paura svanisce e iniziamo a planare nell’aria, come uccelli. La sensazione è magnifica, siamo circondati dalla foresta tropicale, davanti a noi l’oceano e la natura in tutta la sua bellezza. Il volo dura 12 minuti circa, me li sono goduta in pieno e ho riso tutto il tempo. Renato è stato un grande maestro, mi ha fatto sentire sicura e tranquilla in ogni momento. Atterriamo senza difficoltà in spiaggia, il vento era perfetto… questa esperienza non la dimenticherò mai (ho anche decine di foto ed un video per ricordarla meglio) e consiglio a tutti di farla, ovviamente affidandosi solo ad agenzie serie e riconosciute.

La notte a Rio è sempre festa, noi abbiamo trascorso una sera in uno dei tanti samba bar di Lapa, ascoltando musica dal vivo e ballando coi locali. In particolare consigliamo lo storico e bellissimo Rio Scenarium, ma vi sono così tanti locali che c’è solo l’imbarazzo della scelta.

Vi innamorerete perdutamente di questa città, dove non manca davvero niente, mare, spiagge infinite, natura rigogliosa, divertimento, buon cibo, gente simpaticissima e allegra… e tanta, tanta musica! Rispetto al tema sicurezza, prima di partire avevamo letto molto al riguardo, addirittura in tanti consigliano di non portarsi la reflex e di tenere il cellulare o la fotocamera in un sacchetto di plastica invece che nello zaino. Non abbiamo seguito questi consigli e mi sento di dire che attenendosi alle regole di prudenza e buon senso, non ostentando oggetti di valore e ovviamente facendo attenzione nei posti affollati non si corrono particolari rischi. Non ci siamo mai sentiti in pericolo, nemmeno nelle favelas e crediamo che la situazione rispetto a qualche anno fa sia decisamente migliorata.

Abbiamo un bellissimo ricordo del Brasile (e anche un pò di saudade!) e non vediamo l’ora di tornarci… La prossima tappa sarà la regione del Pantanal, alla ricerca del giaguaro e lo splendido arcipelago vulcanico di Fernando di Noronha, su cui si trovano alcune delle più belle spiagge brasiliane, paradiso di subacquei e surfisti.

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