Brasil

Sono gianpaolo,ho 30 anni e vorrei raccontarvi un esperienza fantastica che ha cambiato sicuramente il mio modo di vedere la vita qui in italia....un viaggio in brasile!!!un viaggio sicuramente al di fuori dai classici luoghi comuni...sesso?droga?macchè!!!é stato un viaggio itinerante attraverso le due città che forse rappresentano meglio...
Scritto da: giampo
brasil
Partenza il: 05/10/2007
Ritorno il: 17/10/2007
Viaggiatori: fino a 6
Spesa: 2000 €
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Sono gianpaolo,ho 30 anni e vorrei raccontarvi un esperienza fantastica che ha cambiato sicuramente il mio modo di vedere la vita qui in italia…Un viaggio in brasile!!!un viaggio sicuramente al di fuori dai classici luoghi comuni…Sesso?droga?macchè!!!é stato un viaggio itinerante attraverso le due città che forse rappresentano meglio questo paese magico:rio de janeiro e salvador de bahia.Il 5 ottobre alle 21:00 ora locale sono a rio con le mie tre splendide compagne di viaggio carmen ,ivana e michela.12 ore di aereo sono state un trauma ma usciti dall’aereoporto ci dimentichiamo immediatamente della stanchezza e ci troviamo subito a contatto con una realtà che forse per come siamo fatti e per come ci hanno formati per fortuna o purtroppo non ci apparterrà mai!!prendiamo un taxi e attraversiamo gran parte della città finchè arriviamo finalmente in albergo a copacabana.La struttura è ottima e ottimo anche il prezzo per essere un 4 stelle.Doccia e si esce..Per essere ancora un pò rincretiniti dal viaggio riusciamo a mangiare dell’ottimo sushi,a bere un paio di caphirina e a captare ogni movimento ed ogni sguardo di questa gente splendida!Alle due circa decidiamo finalmente di andare a nanna e concludere questa giornata infinita…Il giorno dopo è stato forse il giorno piu bello di tutta la vacanza.Mi sveglio alle 6:30 circa e decido di uscire a farmi 2 passi da solo.Il tempo è splendido e mi fermo subito ad una padaria dova mangio uno squisitissimom pao de quejo e un succo di mango.Su una quasi deserta avenida atlantica vengo attirato da un chioschetto dove bevo dell’acqua di cocco e dove in men che non si dica vengo circondato da venditori ambulanti.Con fatica riesco ad uscirmene comprando solo due teli mare e mi avvio sulla spiaggia con il mio nuovo acquisto.Alle 14 circa partiamo per la più bella esperienza che abbia mai fatto.Una visita alla più grande favela di Rio de janeiro e di tutto il sud america…Rochina!Già Rio è una città dai forti contrasti ma non avrei mai immaginato che ce ne fossero di cosi forti anche in una favela.Perchè è abitata anche da ricchi!!!!Ci ha accompagnati una donna fantastica ,carioca di nome Maria che ci ha tenuti per circa 4 ore.Con l’autista in una caratteristica jeep siamo saliti in cima al morro(montagna)e poi siamo scesi a piedi attraverso mercatini ,cunicoli e un infinità di gente e di bambini che ci sorridevano e ci chiedevano di tutto.Poi siamo andati all’interno di una casa e saliti in terrazzo restiamo senza fiato per il panorama splendido.Ovviamente c’erano all’interno di rochina alcuni punti dove non potevamo guardare o fare foto per via dei traffici di droga e della polizia militare…Ma questa è un altra storia..Quello che mi rimarrà per sempre impresso nella memoria èil rispetto e il sorriso con cui questa gente ci ha accolti..BELLO!Di sera siamo andati a mangiare in una Churrascaria un pò troppo figa!Abbiamo pagato un botto ma eravamo un pò stanchi per apprezzarne il contesto…Cmq abbiamo mangiato benissimo.Il terzo giorno è stato pure molto intenso!Appuntamento alle 11 con la splendida Maria e si va alla volta del corcovado e del pao de açucar.Metro,onibus,tutto è splendido..Anche il trenino che passa attraverso la foresta di Tijuca che è il parco nazionale urbano più grande al mondo.In realtà il Cristo redentor è favoloso visto da ogni punto della città anche per l’idea di imponenza che può dare ma delude un pò da vicino.Ovviamente sul panorama nulla da dire e dopo le foto di rito si scende e si va verso il pao de açucar…Ed è un altra storia!!Arriviamo prima perchè Maria riesce a convincere un tassista a portarci in cinque,prendiamo la funivia e quello che va via via delineandosi dinanzi ai nostri occhi forse non lo rivedremo mai più..Rio è ai nostri piedi:Le baie,l’oceano,i grattacieli e le favelas.Uno spettacolino di alcune scimmiette che si lasciano fotografare e si torna…É il momento dei saluti,Maria mi regala un pacco di sigarette brasiliane e mi sono ripromesso di tenere i contatti anche con lei.La sera ancora caphirina e sushi e a nanna a mezzanotte circa dopo aver fumato una sigaretta insieme.Un altra cosa bella di questa vacanza e che sembra che il tempo passi molto lentamente..Il quarto giorno dopo alcuni acquisti prendiamo un volo TAM che in due ore ci porta a San Salvador de bahia.Due ore molto difficili viste le turbolenze e l’atterraggio da paura ma abbiamo ancora negli occhi e nella mente gli splendidi paesaggi,i contrasti e quello che ha rappresentato Rio per noi.Il punto di partenza per un immersione nella vera anima del Brasile:Finalmente a Salvador!In taxi arriviamo a Barra do porto dove c’è il nostro appartamento al dodicesimo piano e dopo una doccia usciamo.L’approccio è diverso,non sappiamo bene cosa fare.Abbiamo qualche problemino con dei ragazzi sul lungomare che ci propongono della coca e al nostro gentile declino ci guardano in un modo che non sembra proprio un benvenuto.Prendiamo di corsa un taxi che ci porta in uno splendido locale sul mare che si chiama Barra vento.Non c’è molta gente ma riusciamo a rilassarci un attimo,bere qualcosa e andare a nanna.Il giorno dopo è martedi ed eccola qui Salvador de bahia!Splendida…Siamo stati in spiaggia sotto casa(che non è un gran che!) e come a copacabana conosciamo un sacco di gente!I venditori ci stressano e cadiamo in trappola comprando cavolate che già sappiamo che non ci serviranno a nulla!Nel pomeriggio ci fermiamo a bere una caphirina in un bar vicino al porto e conosciamo un simpatico ragazzo mezzo indio che ci vende dei profuma-biancheria e ci racconta, con il consueto sorriso brasilero che ormai abbiamo imparato ad amare,la sua vita di grande amatore e di latin lover..Fra le sue vittime spicca una ragazza sarda.Si va al Pelhourino per la festa del martedi sera.Il centro storico di Salvador è molto bello con le sue coloratissime case coloniali in parte ristrutturate.Dal 1995 l’UNESCO l’ha dichiarato patrimonio mondiale dell’umanità.La serata inizia male..Ci sembra diessere in un incubo!Ve niamo subito adescati da un ragazzo che si propone di farci da guida.É fumatissimo di marijuana ma senza di lui non saremmo andati oltre il primo bar.Un gran numero di venditori ci attornia e non ci lascia in pace.Io inizio a rispondere in maniera piuttosto seccata e uno di loro inizia a legarmi al polso il braccialetto di”bomfim” che é una striscia di cotone che secondo la leggenda non bisogna toglierlo di proposito altrimenti i desideri espressi ad ogni nodo si tramuteranno in disgrazia.Mentre lo lega mi mormora inquietanti minacce.Grazie al nostro nuovo amico(la guida) riusciamo ad andare avanti.Ci offrono puntualmente della coca(che ovviamente rifiutiamo) e ci sono prostitute in ogni angolo.Gugu(sempre lui,la guida)cerca di tentarmi con alcune di loro decantando la virilità del maschio italiano.Grazie a Dio la serata va via via cambiando grazie alla musica.L’axe,il samba e il forrò ti entrano subito ed inspiegabilmente nel sangue dandoti capacità ondulatorie che non ti immagini neanche lontanamente di possedere.I salvadoregni ci coinvolgono in tutte le danze e tentano inutilmente di insegnarci a muovere il sedere come fanno loro…Non ci riescono!!La serata è diventata bellissima ma siamo un pò appesantiti dalla presenza di Gugu e dalle continue offerte di cocaina.Decidiamo quindi di prendere un taxi e tornare a casa e un altro giorno purtroppo è passato…La mattina dopo appuntamento con il taxi alle 7:30 sotto casa.Si va a Praia do Forte attraverso le più belle spiagge che sono a nord di Salvador.Il tassista è un uomo molto mite sulla cinquantina di nome Josè.Dopo i primi Km si nota un certo benessere di Salvador.Quartieri eleganti e palazzi.Subito dopo iniziano i locali notturni e le favelas.Prima fermata sulla splendida spiaggia di Itapuà.Una passeggiata in riva all’oceano e si riparte alla volta della laguna di Atacabè(non ricordo esattamente se si chiama così).Palmeti e sabbia di un bianco accecante!Acqua di cocco e foto di rito e si va verso il villaggio di Arembepe un tempo meta hippies e tempio del nudismo e dell’esibizionismo.Ora tranquilla e meravigliosa spiaggia frequentata da famiglie di pescatori.Qui non possiamo non prendere un pò di sole e non fare il bagno nelle piscine che si creano naturalmente fra gli scogli e la spiaggia.Ripartiamo e passiamo il pomeriggio a Praia do Forte.É un villaggio un pò chic molto turistico.Visitiamo la riserva naturale delle tartarughe marine(centinaia stipate in piccole vasche),mangiamo churasco con farofa e beviamo caphirina.Nel ritorno in macchina verso Salvador dormiamo tutti e arrivati a casa non salutiamo nemmeno degnamente lo splendido Josè che ci ha accompagnati in questa giornata fantastica.Stanchi e felici ci addormentiamo e ci svegliamo la mattina dopo di buon’ora come al solito.In questa giornta abbiamo finalmente trovato il nostro angolo di paradiso.Il villaggio si chiama Stella maris e la spiaggia è incantevole!Alla fermata dell’autobus conosciamo Monica,una bella donna di colore che ci aiuta ad arrivare visto che lei vive li e ci propone uno stabilimento(barracho) che si chiama acquerella.Giornata di conoscenze..C’è Daniel, uruguaiano che ci lavora,Margaret che vive a caserta perchè sposata con un italiano ed ogni tanto torna in Brasile per comprare un appartamento e potersi garantire un futuro nella sua terra.Conosciamo dei ragazzi di San Paolo che sono li in vacanza.Tutti ci trattano da re.Iniziamo a bere cerveja(birra) che in Brasile è molto leggera dalla mattina.Conosciamo una signora(bellissima anche lei) toscana Donatella che passa sei mesi all’anno in quel paradiso e che ci consiglia di mangiare una mucheca di pesce vermelho.Come al solito accettiamo il consiglio.É praticamente una zuppa di verdure cotte con latte di cocco,olio di dendè,olio di oliva e pesce…Buonissima!!!Il conto finale compresi tavolo e sdraio in riva all’oceano e un’infinità di birre e caphirina?Una cavolata!!Il giorno dopo a Salvador è festa e non riusciamo quindi ad andare come nei progetti all’isola del morro di San Paolo vista la moltitudine di gente che c’è al porto.Decidiamo di andare al pelhourino e di visitare la fondazione di George Amado ma è chiusa come la maggior parte dei negozi.Scendiamo al mercato Modelo.Un’infinità di colori,suoni e musiche ci rapisce.Abbandoniamo definitivamente l’idea di andare al Morro e decidiamo di andare il giorno dopo in una sconosciutissima località che si chiama ila de marè.A pranzo decidiamo di mangiare in un ristorante a prezzo fisso che si chiama”Brasil legal”.Strcolmo di gente del posto.Al conto finale ci spieghiamo subito il motivo di quella ressa.Abbiamo praticamente speso 13 reals(c.5 euro) a testa mangiando tantissimo.Al ritorno ci fermiamo su una altura a picco sull’oceano dietro il museo nautico a contemplare uno splendido tramonto con in sottofondo la voce di un venditore ambulante che canta canzoni bahiane.La sera andiamo a Rio Vermelho in un’associazione culturale e assistiamo ad un concerto axè di un cantante molto noto di salvador.A fine serata conosciamo il musicista che ci spiega il significato della parola axè(veniva usata dagli schiavi e significa energia),ci vende il suo CD e torniamo a casa felici.In Brasile tutto può cambiare da un momento all’altro, anche questa giornata che non era iniziata certo nel migliore dei modi,si è rivelata bellissima!Il giorno dopo è Sabato e si va a l’ila de marè.Prendiamo l’autobus per Sao Tomè.Un’ora fra le favelas e i sobborghi più poveri della parte nord della città.Uno squallore mai visto prima.In quel tragitto ho capito davvero che cos’è la fame e la natura del popolo brasiliano.Non c’era viso che non sorridesse…Pazzesco!Sembra che le gravi disparità sociali,le discriminazioni razziali,la criminalità e la droga non li tocchi neanche.”Deus es brasileiro” dicono e francamente inizio a crederlo anch’io.Finalmente arriviamo a Sao Tomè e ci dirigiamo verso il piccolo porticciolo su una strada sterrata.Basta uno sguardo per renderci conto che siamo gli unici turisti e un pò di panico ci prende ma andiamo avanti per la nostra strada e prendiamo finalmente la barchetta che ci porta in 20 minuti sull’isola.Un vero paradiso ma troppo,troppo sporca.Conosciamo Indio un venditore artigiano che fabbrica sul momento un orecchino a Ivana con fili di canapa e semi di açcai.Un tipo un pò particolare che vive nella favela e che poco alla volta si ubriaca.Nel frattempo mangiamo dell’aragosta che ci viene servita ad un prezzo veramente ridicolo(circa 5 euro a testa)e alle 17.00 si prende l’ultima barca per il rientro.Sono stati 20 minuti bellissimi,sulla barca si rideva,si ballava e si festeggiava e ancora una volta mi son chiesto come fanno ad essere così felici.Me lo spiegano subito,sono felici perchè sono vivi!Ormai è buio quando la barca arriva al porticciolo e lì inizia il vero panico.Fortunatamente non ci succede niente di spiacevole perchè Indio ci aiuta a prendere l’autobus e ci accompagna fino ad un certo punto.Però la gente li ha fame e la paura è lecita.Però ci vuole anche un pò di buon senso e basta rispettarli.Rispettarli nel modo in cui abbiamo fatto noi,non ostentando,vestendoci come loro,capirli,ascoltarli e sorridere…Perchè a Bahia si sorride e i problemi si lasciano a casa.Loro vivono pensando che i problemi prima o poi li risolveranno,che un modo comunque per andare avanti lo trovano.Gli ultimi tre giorni di questa indimenticabile vacanza passano fra la spiaggia di stella maris e alcuni localini tipici serali.Riusciamo a visitare la fondazione di George Amado,ci facciamo portare una sera in un localino tipico bahiano dove siamo come al solito gli unici turisti,andiamo a pranzo in un ristorante italiano molto buono che si chiama “la figa” che non è una bella ragazza ma un portafortuna e purtroppo non riusciamo ad assistere alla celebrazione del candomblè un culto proveniente dall’africa in cui gli dei si chiamano Orixas.Questa è Salvador!Magia,divertimento,tradizioni,Europa,Africa e fede.Prendiamo il volo di ritorno alle 22.30 malinconici e tristi ma con la certezza che prima o poi ci torneremo!


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