Brac, Cres e Krk in Campeggio

Per la ns. Terza volta in Croazia abbiamo scelto un itinerario un po’ insolito: infatti da Brac, isola della Dalmazia centrale, siamo risaliti direttamente a Cres ed a Krk nel nord del paese. Il servizio di traghetto per le isole è ovunque efficiente ed economico, le navi sono pulite e sempre molto puntuali. Il tragitto Split Supertar dura...
Scritto da: ILARIA C.
brac, cres e krk in campeggio
Partenza il: 27/06/2008
Ritorno il: 20/07/2008
Viaggiatori: in coppia
Spesa: 1000 €
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Per la ns. Terza volta in Croazia abbiamo scelto un itinerario un po’ insolito: infatti da Brac, isola della Dalmazia centrale, siamo risaliti direttamente a Cres ed a Krk nel nord del paese.

Il servizio di traghetto per le isole è ovunque efficiente ed economico, le navi sono pulite e sempre molto puntuali. Il tragitto Split Supertar dura circa un’ora e costa 200 kune ( 1 Euro circa 7.20 kune cercate di cambiare alle banche fanno pressi migliori delle agenzie).

Arriviamo a Supetar nel pomeriggio e ci dirigiamo senza indugio a Bol, dove si trova la magnifica spiaggia di Zlatni Rat. Andiamo diretti al Camping Kito di cui abbiamo letto su internet ottime recensioni. Effettivamente il piccolo campeggio è delizioso, c’è ombra a volontà soprattutto per chi come noi sistema la tenda sotto il pergolato dove non batte mai il sole; il muretto adiacente inoltre è molto comodo per appoggiare le cose. Il bagno è pulitissimo, la moglie del proprietario (il camping è a gestione familiare) pulisce molte volte al giorno; inoltre sono a disposizione degli ospiti un frigo comune ed alcuni fornelli elettrici. Nel campeggio c’è un bel ristorantino nel quale ci hanno riferito si mangia carne molto buona. Per chi vuole mangiare in campeggio a pochi metri si trova il supermercato Studenac che vende di tutto.

Il campeggio non è sul mare (nessun campeggio di Bol si trova sul mare ad esclusione di quello minuscolo dentro il monastero). Il centro di Bol si raggiunge con una passeggiata di circa 10/15 minuti, mentre la spiaggia di Zlatni Rat è più distante ed è meglio prendere la macchina (ci vogliono circa 5/10 minuti). La nota dolente è che per arrivare vicino alla spiaggia si pagano 30 kn di Giugno e 40 kn di Luglio. L’unico parcheggio alternativo è quello sulla strada oltre i campi da tennis dei grandi alberghi, c’entrano una decina di macchine e per arrivare a Zlatni Rat si deve scendere attraverso i campi da tennis e camminare una decina di minuti. Per risalire alla sera è conveniente che una persona attenda con la roba all’entrata del parcheggio, mentre l’altra va a riprendere la macchina. Noi abbiamo quasi sempre parcheggiato sulla strada ma arrivavamo in spiaggia la mattina molto presto.

La spiaggia di Zlatni Rat è magnifica: l’acqua è cristallina ed è orlata da una bellissima pineta in cui riposare nelle ore più calde. Consigliamo di andarci al mattino per godersela appieno perché il pomeriggio soffia vento forte in particolare sulla lingua protesa nel mare. La parte sinistra è più riparata in particolare verso la terra ferma.

Sulla spiaggia c’è un self service (ma non l’abbiamo provato) e poi chioschi che vendono frutta, popcorn, gelati, il bar… insomma c’è di tutto. Nonostante l’affollamento la spiaggia è abbastanza tranquilla e non ci sono schiamazzi e disturbatori vari che imperversano sulle spiaggie italiane. Consigliamo vivamente di fare la passeggiata lastricata in pietra bianca di Brac, che dalla spiaggia porta in paese in meno di mezz’ora. Gli scorci su Zlatni Rat e sulle altre spiaggette sono incantevoli ed inoltre è tutta in ombra e costituisce un break valido nell’intera giornata trascorsa in spiaggia.

Il paese di Bol è abbastanza carino, non a livello dei centri storici medievali di Hvar e Korcula, ma è assolutamente ben tenuto e pulitissimo, come peraltro tutte le cittadine da noi visitate. La sera è piacevole passeggiare sul lungomare o mangiare in uno dei ristorantini. Questi ultimi non sono memorabili, ma i prezzi sono accettabili ed il personale gentile. A distanza di 4 anni dall’ultimo viaggio in Croazia abbiamo rilevato notevoli aumenti nei prezzi in generale; comunque in linea di massima con 15 Euro scarsi si mangia un secondo col contorno + acqua ed un quartino di vino.

Se volete comprare un ricordino a metà della passaggiata una signora gestisce un piccolo chiosco che vende magneti, orecchini, tazze e campane davvero deliziosi a prezzi contenuti.

L’unica escursione extra Bol che consigliamo è una puntatina a Milna, delizioso paese croato doc che si trova ad una trentina di km da Bol. Milna è adagiata in un’insenatura naturale ed è carinissima con le sue casette fiorite, i bar lungo il porto e proseguendo a piedi nella parte destra del paese le sue calette rocciose e sassose ombreggiate dai pini. Purtroppo a lungo andare il frequente passaggio della nave Iadrolinjia intorpidisce un po’ l’acqua cristallina. Noi abbiamo ovviato pranzando al ristorante della pineta (ottimo).

Consigliamo inoltre visita al monastero di Bol (noi abbiamo anche assistito ad un bel concerto per pianoforte con entrata ad offerta libera) ed alle spiaggette adiacenti.

Dopo una settimana di mare a Bol abbiamo poi puntato su Cres. Il viaggio è lungo ma negli anni scorsi è stata inaugurata la nuova autostrada ed è stato abbastanza agevole anche se ad un certo punto si è costretti ad uscire in direzione Senj e procedere per un bel po’ su strada normale fino al ponte di Krk, per pi arrivare a Valbiska al traghetto che porta a Merag sull’isola di Cres.

Prima destinazione sull’isola di Cres Martinscica al campeggio Slatina. Il camping è molto bello, grande ed organizzato, affaccia su una bella spiaggia di ciottoli bianchi che dovrebbe essere accessibile anche agli esterni. L’unica pecca del campeggio è la scarsa illuminazione (portare una pila potente) e la dislocazione dei bidoni della spazzatura.

Oltre la spiaggia una passeggiatina porta a numerose magnifiche calette per naturisti (ma ci si può stare anche vestiti). A circa 20 km dal campeggio si trova Valun un paesino che si raggiunge solo a piedi e che vi consigliamo di visitare. Si lascia l’auto al parcheggio posto proprio sopra il paese e poi si scende a piedi fino al mare. Ci sono due belle spiaggie, una proprio in paese su cui affaccia un piccolo campeggio e che è sempre molto affollata. Un’altra si trova invece dalla parte opposta, orlata da una pineta ed in parte sempre in ombra. Vi consigliamo vivamente una visita a Valun anche per cenare in uno dei ristorantini sul mare che sono molto suggestivi.

Abbiamo fatto anche una gita a Malj Losinj, passando per la cittadina storica di Osor che merita una visita. La famosa spiaggia di Cikat nella pineta di Malj Losinj non l’abbiamo trovata, c’erano solo i grandi alberghi ed i soliti lastroni di cemento che in Croazia sono tanto popolari.

Malj Losinj è molto carina con le sue barchette nel porticciolo e le case color pastello. Purtroppo visto il caldo non ce l’abbiamo fatta proprio a visitare anche Velj Losinj che si trova lì vicino.

Ci siamo spinti anche a Punta Kriza, si può entrare nel campeggio dove finisce la strada ma non c’è spiaggia e l’ingresso a mare dagli scogli non è semplicissimo. Secondo noi potete evitare il viaggio (la strada per arrivare è bruttina).

Infine abbiamo visitato Cres, una sonnacchiosa cittadina posta in un porto naturale. La città a differenza di Malj Losinj, è un po’ decadente ma specialmente al mattino è piacevole passeggiare per le stradine e prendere un caffè in uno dei tanti bar con tavolino (prezzo del caffè ovunque da 5 kn a 7 kn).

Anche se non alloggiate al campeggio Slatina dovreste poter accedere al magnifico Ristorante Konoba Zal che si trova sul mare in fondo al viale principale. Memorabile l’agnello sotto peka ed i calamari fritti o alla griglia e la frittura.

Un capitolo a parte sull’Isola di Cres lo merita Beli, non ve lo potete perdere assolutamente… da Cres paese prendete verso nord, ad un certo punto la strada si biforca a sinistra si va a Porozine, dove partono i traghetti per l’Istria a destra a Beli, che si raggiunge in un quarto d’ora circa.

Il paese di Beli è irreale, sembra che il tempo si sia fermato: per le stradine acciottolate non c’è nessuno né un negozio (a parte un signore che vende miele di salvia a 30 kn al barattolo, è buono). Ad un certo punto la strada scende per finire al campeggio Bradj Beli ed ad una magnifica spiaggia bianca di ciottoli con un paio di bar ed un negozio di antiquariato.

Il campeggio non è granchè e ci vengono a pascolare anche le pecore, ma dalla prima spiaggia parte un sentierino che attraverso gli scogli porta ad una seconda spiaggia selvaggia e poco affolalta.

Da questa spiaggia un altro sentiero porta ad una terza baia di ciottolini di marmo rosato. L’insieme è magnifico, toglie il fiato… il bianco degli scogli spicca sul verde del mare, svolazzano farfalle ed il mare è cristallino. I sentieri si percorrono agevolmente con sandali sportivi o scarpe da ginnastica, evitate infradito e ciabatte perché alcuni tratti sono un po’ esposti. Per il relax il luogo è ideale, non ci sono divertimenti ed in alcuni momenti regna un silenzio assoluto. Alcuni barconi scaricano frotte di gente nella prima spiaggia in tarda mattinata, ma difficilmente qualcuno di loro arriva ad esplorare la seconda. Se avete fortuna come noi, nel tardo pomeriggio potete veder volare i grifoni (la zona è una riserva naturale per questi uccelli). Se non avete questa fortuna potete sempre andare all’Eco-center dove c’è una sorta di ospedale per i grifoni e li potete vedere nelle gabbie. Una piccola mostra spiega le caratteristiche di questi volatili e del territorio. Allo stesso tempo pagando il biglietto di ingresso potete partecipare seppur minimamente alla loro salvaguardia.

Per la cena vi consigliamo di andare al Ristorante Tramontana, buono ed economico che si trova proprio sopra l’Eco-center. Portatevi felpa e pantaloni lunghi per mangiare all’aperto perché spazza vento non indifferente.

Gli ultimi giorni abbiamo deciso di passarli a Krk, una delle poche isole della Croazia che non avevamo visitato. L’impatto scesi dalla nave non è stato dei migliori: l’isola ci è parsa subito affollatissima e non è stata un’impressione. La ricerca del campeggio è stata impegnativa al massimo prima di stabilirci ne abbiamo scartati 3: Jezevac a Krk spazio vitale tra tende 10 cm… Pila a Punat tende piantate su prati privi di alberi oppure nei pochi metri di ombra una sull’altra in più paese bruttino e spiaggia inesistente… Zablace a Baska idem come sopra… Alla fine un po’ disperati abbiamo optato per il camping naturista FKK Bunkuluka posto all’estremità di Baska ed è stata un’ottima scelta. Il campeggio si trova in posizione appartata ed affaccia su una serie di piccole baie di ciottoli una più carina dell’altra. Dispoone inoltre di piazzole per tutti i gusti. E’ comunque un campeggio naturista e se non avete inclinazione vi consigliamo di scartarlo subito. La maggioranza delle persone gira svestita da mattina a sera, incurante perfino del freddo, solo raramente sulla spiaggia si vede qualcuno in costume. Nessuno dice niente se tenete il costume (io non me lo sono mai tolto) ma l’ambiente è ben definito e non si può non tenerne conto. Tuttavia come tutti i campeggi e le spiaggie naturiste in Croazia si trova in posizione privilegiata e secondo me è un’esperienza un po’ insolita che va provata. Italiani ce ne sono pochissimi e quindi anche il rischio di incontrare qualcuno che conoscete è minimo!! Noi abbiamo visitato Krk di primo mattino e l’abbiamo trovata estremamente gradevole, con una bella fortificazione, le viuzze acciottolate e la passeggiata lungomare. Al mattino era vivibile e piacevole, più tardi non so… Poi ci siamo spinti a Vrbenik a ovest di Krk di circa 12 km. Il paesino è delizioso ed inoltre potete comprare il vino Zlatina prodotto nella zona. Ci sono diversi negozietti in paese, ma noi siamo andati direttamente alla bella cantina che si trova lungo il porto e che serve anche spuntini economici e veloci da mangiare sorseggiando il vino. Il vino in bottiglia costa da 35 kn a 55kn, a noi è piaciuto e l’abbiamo comprato per portare a casa. Attenzione però a guidare se avete bevuto anche solo un bicchiere: in Croazia non è tollerato altro che alcolemia zero.. Basta un cioccolatino al liquore per essere fuorilegge.. È vero che polizia non se ne vede ma è meglio non rischiare di rovinarsi la vacanza!! Anche il paesino di Baska sarebbe carino se non fosse affollatissimo, la sera sulla passeggiata si fa a gomitate ed è faticoso fare anche pochi passi. I ristoranti sono tutti molto grandi ed affollati per cui il servizio non ci è parso molto curato come altrove. In più per la prima volta in Croazia ci hanno fatto pagare 20 kn di coperto… Giunti al termine di questa lunga vacanza l’impressione che ne abbiamo ricavato è davvero positiva. A parte la parentesi di Krk, abbiamo trovato una tranquillità esemplare. Ovunque regna l’ordine e la puliza e poi il clima è secco e non ci sono zanzare né meduse.

Se volete altre informazioni sulla Croazia, in particolare per la zona di Dubrovnik, le isole di Hvar, Korcula, Mljet oppure sul Montenegro scrivetemi pure. Siamo stati anche a Rab, Pag, alle Kornat ed ai parchi nazionali di Plitvice e della Krka, ma ormai sono passati troppi anni e le informazioni di cui dispongo non sono aggiornate.



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